Il gameplay di The Callisto Protocol: sangue, orrore e violenza d'autore

Al Summer Game Fest abbiamo visto le prime sequenze di gameplay dell'atteso The Callisto Protocol: ecco cosa abbiamo scoperto sul nuovo space horror.

The Callisto Protocol
Anteprima: PC
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • L'evento organizzato dal papà dei Game Awards Geoff Keighley - qui lo speciale che riassume il Summer Game Fest - complici la moltitudine di voci di corridoio circolate nei giorni, ha vissuto d'alti e bassi ma ha comunque ospitato grandi produzioni e giochi più piccini ma non per questo meno ambiziosi. Tra gli esponenti della prima categoria dobbiamo necessariamente annoverare The Callisto Protocol, di cui è stata mostrata non solo la versione estesa del trailer di gameplay ma anche una vera e propria sezione di gioco che, al netto di una durata limitata, ha di certo messo in luce diverse qualità del titolo di Glen Schofield e del team di Striking Distance.

    L'assalto dei Biofagi

    Composto da due sezioni, il video di gameplay si è aperto all'interno di un'ala medica della prigione di Black Iron, con Jacob Lee intento a esplorarne le stanze con circospezione. Tra le scintille e il fumo emesso dai macchinari rotti, il prigioniero ha assistito alla morte di due medici per mano di un biofago, un brutale assassinio questo che è stato registrato in forma d'ologramma per fungere quasi da monito al protagonista e al giocatore stesso.

    Poco dopo l'essere torreggiante è sgusciato fuori dalla porta posta di fronte all'uomo, che prontamente ha sfoderato uno speciale strumento a trazione gravitazionale per attrarre a sé il mostro e poi respingerlo via. La collisione dell'abominio col muro ci è sembrata piuttosto spartana, nonché priva di un potenziale effetto stordente. In compenso, quando Lee ha tirato fuori la pistola abbiamo avuto un assaggio di quello che già da ora sembra essere un ottimo gore system, all'insegna di punti d'impatto precisi, mutilazioni parziali e tanto, tanto, sangue. Le creature, anche quella più in carne sbucata all'improvviso da un condotto, reagiscono in modo convincente ogni volta che vengono raggiunte da un proiettile o da una manganellata elettrica. Tolte le piccole incertezze del ragdoll e alcuni passaggi un po' vistosi da un'animazione all'altra, insomma, i nemici sembrano vivi, pericolosi, e - al netto della stazza - possono fiondarsi sul protagonista in velocità. Sembra inoltre che elargiranno i cosiddetti Crediti Callisto, che di certo serviranno ad acquisire potenziamenti per le armi o forse per la corazza.

    Ambientata nella Power Station, la seconda sezione ci ha mostrato alcune opportunità ambientali per eliminare gli abomini senza sprecare dei preziosi proiettili. Accerchiato da abomini capaci di sputare getti d'acido, Jacob è riuscito ad afferrarne uno con il raggio gravitazionale per poi spedirlo contro una ventola rotante e ridurlo in poltiglia. A tal proposito, in scenari simili bisognerà gestire il posizionamento con grande attenzione e non solo per mantenere la distanza dai mostri: lo stesso protagonista infatti potrebbe finire in un cilindro rotante e, più in generale, conoscere una fine prematura, ingloriosa e a dir poco sanguinosa.

    Una produzione cross-gen che guarda al futuro

    Da trailer esteso di The Callisto Protocol (se volete, qui trovate la precedente anteprima su The Callisto Protocol), sono emerse nuove sequenze di gioco, che - tra quantità improponibili di sangue e le mazzate ai Biofagi - ci hanno permesso di dare un'occhiata a una creatura ancor più imponente e temibile delle altre. A questo proposito, la varietà dei mostri che andremo a incontrare nel corso del viaggio in quel di Black Iron giocherà un ruolo fondamentale nel donare personalità all'esperienza, assieme chiaramente al comparto narrativo, su cui ad oggi non possiamo esprimerci in alcun modo.

    Il fatto che i Biofagi siano in grado di sgusciare da ogni dove, di tendere imboscate e rompere finestroni per pararsi dinanzi allo spaventato Lee, è certamente apprezzabile, al pari della sensazione di star colpendo effettivamente un orrido ex umano e della piacevole pesantezza del sistema di shooting, che poggia su bocche da fuoco ottimamente sonorizzate. Detto questo, ci auguriamo che la produzione di Schofield e soci possa stupirci sia in ambito ludico che narrativo, anche perché ad oggi sembra avere diversi punti di contatto con Dead Space, la serie horror che Glen ha ideato. La nostra non vuole essere una critica, anche perché di The Callisto Protocol si è visto ben poco per parlare con toni di certezza, ma una semplice osservazione, legata anche al fatto che i due space horror - parliamo del remake del primo Dead Space - vedranno la luce a poco più di un mese di distanza l'uno dall'altro.

    Per quanto concerne il comparto grafico, pensiamo in primis all'ottima illuminazione globale che "accende" con grande efficacia i corridoi e le sale della prigione ma anche alla qualità delle texture e alla modellazione del protagonista, il lavoro svolto da Striking Distance sembra assolutamente valido e vuole evidentemente rivolgersi alle possibilità offerte dagli hardware della corrente generazione. Al momento queste sono tutte le considerazioni che ci è possibile fare su questa nuova esperienza horror, che attendiamo con una certa ansia di rivedere e magari di provare nei prossimi mesi.

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