Anteprima Gears of War 2 - Multiplayer

Uno sguardo all'offerta multiplayer di Gears of War 2

Anteprima Gears of War 2 - Multiplayer
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • "E' tempo di distruzione"

    Tra le software house che sono maggiormente riuscite ad impressionare il mondo videoludico negli ultimi anni non si può certo non citare Epic che, sotto l'ala protettrice di Microsoft, ha sfornato uno degli action game più apprezzati di questa generazione: Gears of War.
    Sebbene privo di una trama accattivante il titolo ha saputo trarre vantaggio da qualche riuscita innovazione nel gameplay (vedi sistema di coperture diventato poi standard nel genere), dalla caratterizzazione trash e rude dei personaggi, da un comparto multiplayer online che ancora oggi conta migliaia di utenti e dallo sfruttamento impeccabile dell'Unreal Engine.
    Epic ha dimostrato di saper usare al meglio il motore proprietario, che ha permesso al team di settare nuovi standard, dotando la sua creatura di uno tra i migliori comparti grafici tuttora in circolazione.
    Cliff B. (all'anagrafe Cliff Bleszinski), eccentrico game designer di GoW, non si è però voluto fermare al primo successo, mettendosi immediatamente al lavoro su Gears of War 2, seguito naturale di Gears of War (dotato peraltro di un finale apertissimo).
    Di GoW2, fino ad ora, abbiamo avuto modo di conoscere la data d'uscita (grazie ad un folkloristico annuncio alla GDC di San Francisco), prevista per Novembre, ed alcuni dettagli sul single player, dettagliatamente analizzato nel nostro articolo, redatto in occasione del Microsoft Xbox360 World tenutosi a San Francisco a metà Maggio.
    La gran parte dei videogiocatori della community Microsoft, però, aspetta con maggior ansia i dettagli sul multiplayer del nuovo titolo Epic che, in occasione del cammino preparatorio all'E3 2008, il team ha parzialmente svelato e mostrato e che siamo qui oggi per raccontarvi.

    Gameplay e modalità

    Prima di passare alla descrizione dettagliata di modalità, mappe ed armamenti introdotti in questo nuovo capitolo è il caso di effettuare alcune premesse e precisazioni sul perfezionamento degli elementi che hanno reso grande il gameplay di GoW, soprattutto nella sua componente multiplayer competitiva.
    Anzitutto, per bilanciare e variare maggiormente l'esperienza, sono state modificate alcune caratteristiche della "ricarica attiva": ogni arma avrà un "punto di ricarica attiva" (l'istante in cui premere il dorsale) diverso, in modo da rendere leggermente più complicata l'azione.
    La ricarica attiva non avrà più gli stessi effetti visti nel primogenito di Epic; eseguendola con perfezione imbracciando un fucile da cecchino, ad esempio, non renderemo mortale il colpo successivo.
    In secondo luogo sono stati apportati degli accorgimenti al sistema delle coperture: è stata resa più immediata la risposta ai comandi (troppe volte, infatti, ci si trovava "incastrati" in copertura), più fluide le animazioni d'entrata, uscita e spostamento e sono stati appianati quei bug che di tanto in tanto facevano bloccare il nostro avatar a ridosso di uno spigolo.
    Sempre riguardo al reparto "animazioni che influenzano il gameplay", i ragazzi di Cliff B. hanno messo mano alla dicotomia corsa-capriola che tanto hanno amato quasi tutti gli accaniti frequentatori delle net-battles di GoW, aggiungendo alcuni keyframes di collegamento.
    In Gears of War 2, perciò, non capiterà più di vedere quegli evidenti scatti tra il termine della corsa e l'inizio della capriola o tra una capriola e l'altra.
    Consecutivamente, forse ascoltando i feedback di molti giocatori frustrati, è stato deciso di limitare l'efficacia della corsa -quando bersagliati- e limitare quindi quel tipo di gioco "run&gun" (o forse dovremmo dire "run&shotgun") a cui soprattutto i player americani erano sin troppo avvezzi.
    E' stato infine potenziato il bagaglio di esecuzioni a disposizione del giocatore e della sua sete di sangue; eccone un breve elenco:

    Tasto A - Premendo A accanto ad un nemico giacente al suolo in fin di vita il nostro alter ego lo afferrerà portandogli un braccio attorno al collo (qualcuno ha detto Metal Gear Solid?).
    Da questo momento in poi sarà possibile utilizzare l'avversario morto o ancora vivo come scudo umano.

    Tasto B - Questo è il classico attacco melee nel quale vedremo Marcus o chi per lui utilizzare il calcio della propria arma nei casi in cui sprecare un proiettile non sarà necessario.
    A differenza di GoW ogni arma sarà collegata ad una specifica animazione per questo tipo di attacco; animazione che progredirà in brutalità quando andremo a colpire un nemico tramortito.

    Tasto X - L'unica tra le varie "finish move" a rimanere invariata: d'altra parte, assestare un bel calcio rompicollo ad un avversario inerme è sempre una bella soddisafazione.

    Tasto Y - La vera -e sadica- innovazione nel sistema delle esecuzioni di Gears of War 2.
    Ogni razza (umani e locuste) eseguirà, a seconda dell'arma impugnata, una diversa esecuzione, questa volta non immediata ma farcita da una brutale sequenza in real time.

    Prima di proseguire nella descrizione delle modalità è doveroso precisare, riallacciandoci al paragrafo precedente l'elenco, che anche in questo caso (esecuzioni e "gameplay in procinto di morte") sono state apportate delle modifiche.
    Anzitutto non saremo più invulnerabili durante le animazioni d'esecuzione come accadeva fastidiosamente in Gears of War.
    In secondo luogo, questa volta, colui che si ritroverà a terra con il suo ultimo alito di vita potrà reagire chiamando un compagno e strisciando verso di lui per farsi curare oppure mettendo mano ad una granata per farsi saltare in aria assieme all'esecutore della massima sentenza.

    Il multiplayer competitivo di Gears of War 2 ingloba tutte le vecchie modalità di gioco e ne aggiunge di nuove, alcune tra queste davvero molto interessanti.
    La quantità di giocatori che potranno prendere parte a ciascun match è aumentata da 8 a 10 in contemporanea per venire in contro ad esigenze tattiche ed alla grandezza delle nuove mappe.

    Meatflag - E' una variante del classico "Capture the Flag" in cui la bandiera è stata sostituita da un agguerrito bot posizionato al centro della mappa.
    L'obbiettivo di ciascuna squadra sarà quindi catturare il bot -vivo o morto- e portarlo facendosene scudo fino alla propria base.

    Wingman - Questa è forse la modalità più interessante in quanto aggiunge finalmente della tattica all'azione sin troppo frenetica a cui GoW ci aveva abituato.
    I 10 giocatori saranno divisi in cinque squadre composte da due membri, dopodichè avrà inizio la caccia.
    Ogni coppia dovrà fare molta attenzione a non perdersi di vista poiché in questa modalità non è previsto alcun respawn perciò, qualora si dovesse perdere il proprio compagno, le speranze di rimanere in vita si ridurranno di molto.

    Guardian - La reinterpretazione della modalità "Assassinio" già presente nel predecessore: all'inizio di ciascun round due dei partecipanti (uno per squadra) verranno scelti come leader e saranno il principale bersaglio del team rivale.
    Uccidendo il leader, infatti, si toglierà alla squadra dimostratasi incapace di difenderlo a dovere la possibilità di respawn.

    Armamenti e mappe

    La dotazione bellica di Gears of War 2 riprende nella totalità quella del suo predecessore modificando alcuni strumenti di morte ed aggiungendone di nuovi, proprio come elencato e descritto qui sotto:

    Scorcher Flamethrower - Anche se in Gears of War non se ne era sentita la mancanza esordisce nel secondo capitolo il terribile lanciafiamme: quest'arma dagli effetti devastanti comparirà una sola volta in ciascuna mappa, rallenterà il portatore ma sarà dotata di potenza e gittata devastanti.
    Mettere a segno una ricarica attiva perfetta, inoltre, allungherà ulteriormente la portata della fiamma purificatrice.

    Gorgon Burst Pistol - Una nuova pistola ad una mano, con un rateo di fuoco velocissimo e quindi ideale per risolvere gli scontri a breve distanza

    Lancer Assault Rifle - Il fucile d'assalto con la motosega, l'arma principe tra tutte, ritorna senza particolari aggiunte; la citiamo in quanto in Gears of War 2 si potrà respingere a colpi di motosega un avversario in procinto di dilaniare il nostro avatar.
    La tempestiva pressione del tasto B ingaggerà infatti un duello di pura potenza dal quale uscirà vincitore il più abile nella pratica del "button mashing".

    Hammerburst Assault Rifle - La risposta delle Locuste all'assault rifle degli umani, dotato questa volta di due diversi ratei di fuoco: a colpo singolo in unione ad un'ottica più potente per una maggior precisione dalla distanza e a raffica per concludere in fretta gli scontri ravvicinati.

    Boltok Pistol - E' la riproposizione, dotata di maggior rateo di fuoco e ricarica attiva, della pistola d'ordinanza già vista in GoW.

    Shield - Novità assoluta per quanto riguarda Gears of War 2 è lo scudo: localizzabile in vari punti di ciascuna mappa questa massiccia lastra metallica, pur rallentando i movimenti, permetterà al possessore di ripararsi dai colpi ravvicinati e contrattaccare con un'arma ad una mano.


    Epic non ha tralasciato qualche novità nemmeno nella dotazione di granate e nel loro utilizzo.
    I dispositivi descritti in seguito, infatti, non solo potranno essere lanciati ed appiccicati al nemico ma anche installati su pareti e pavimenti in modo da renderli delle vere e proprie mine di prossimità.
    Niente paura però: un po' di cautela e di spirito d'osservazione e potremo riconoscere e distruggere tali aggeggi prima che causino un danno irreparabile al nostro alte ego.

    Smoke Grenade - La granata fumogena torna in grande stile provocando non solo difficoltà visive e motorie (rese a schermo, supponiamo, con pesanti effetti blur) ma anche il rilascio dello scudo.

    Poison Grenade - Definite dallo stesso Cliff B. "l'unico modo di porre fine alla vita di un nemico senza spargere il suo sangue" le granate velenose fanno la loro comparsa per la prima volta in questo secondo capitolo.


    Passando, infine, alle mappe, gli sviluppatori ne hanno annunciate ben dodici di cui solamente quattro sono state svelate.
    Due di queste quattro sono riproposizioni di mappe particolarmente piaciute nel primo Gears of War: Gridlock e Subway, rinnovate solo dal restyling grafico del nuovo engine; le altre due sono, invece, completamente nuove.

    River - Già definita "il paradiso dei cecchini" questa mappa consiste in una grande distesa solcata da un fiume in cui si dipanano piccoli gruppi di edifici diroccati sovrastati, da una parte e dall'altra della mappa, da due immensi torrioni sui quali appostarsi in silenzio.

    Security - Ben più caotica e ricca di elementi della precedente, tale locazione sembra delinearsi come ideale per gli scontri tattici della modalità "Wingman" e per piazzare delle trappole letali.
    La mappa presenta inoltre alcuni dispositivi di sicurezza da disattivare per renderla accessibile nella sua totalità.

    Unreal Engine 3.5

    Dopo aver ampiamente decantato, nel nostro speciale tematico, le meraviglie tecniche del nuovo engine grafico che supporterà Gears of War 2 ed averne discusso anche le implicazioni artistiche nell'articolo dedicato al single player (consultabile a questo indirizzo) non riteniamo per ora necessari nuovi approfondimenti, quanto invece un breve escursus sulla qualità tecnica del multiplayer stesso.
    Come dimostrano i numerosi video pubblicati a riguardo sulla nostra EyE TV la qualità scenica del comparto multiplayer non si discosta quasi per nulla dal single player, fatta eccezione per l'enorme mole di elementi mossi a schermo nella campagna.
    Vogliamo in particolare focalizzarci su due elementi chiave che influenzano, oltre alla cosmesi globale, anche il gameplay del prodotto: l'interattività e le telecamere.
    Abbiamo visto che Gears of War 2 implementerà un livello di interazione con i fondali più che raddoppiato rispetto al predecessore ma si è anche potuto notare, almeno da quanto sinora mostrato da Epic, che tale feature non modifica il gameplay in multigiocatore quanto quello in singolo.
    Se nella campagna qualsiasi copertura potrebbe non essere duratura e cedere sotto i colpi nemici (non è stato il caso della demo mostrata, tuttavia), nelle modalità competitive la distruttibilità dell'ambiente circostante pare più un accorgimento estetico senza apparente funzionalità.
    Diverso il discorso delle telecamere che fungono da divertente intermezzo tra un massacro e l'altro.
    In Gears of War 2, oltre alla classica Ghost Cam per osservare dall'alto l'azione di gioco, è stata inserita la Battle Cam, una telecamera -attivabile ad inizio match- che registrerà tutti i propri momenti migliori (altrimenti detto, i più cruenti e spettacolari) valutandoli con un voto che andrà ad incastonarsi nel complesso sistema di Leaderboards online.


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    Gears of War 2 I mesi immediatamente precedenti al lancio di un titolo tanto atteso come Gears of War 2 sono sempre intrisi di nuove informazioni e rivelazioni; per questo consigliamo di rimanere sintonizzati su Everyeye che proporrà continui aggiornamenti. Per ora, dopo un primo assaggio di single e multiplayer, possiamo dire che le aspettative di milioni di fan paiono essere state rispettate: l'eccellenza tecnica, alcuni intelligenti upgrade al gameplay, nuove armi e nuove modalità online permetteranno quasi senza ombra di dubbio al secondo genito di casa Epic Games di issarsi nuovamente alla vetta di questa generazione.

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