A due anni dalla sua prima apparizione su Xbox, ancora al 4° posto dei giochi Live di tutti i tempi, Ghost Recon torna a far parlare di sè con un seguito atteso per la fine di questo anno. Ci troviamo questa volta in un punto non precisato, al confine tra Cina e Nord Korea a fronteggiare una minaccia tanto cara al buon Clancy. Un Nord Corea deciso a far passare qualche mese di terrore al mondo intero.
Come?
La modalità Single Player si articola in 15 missioni. Ognuna di queste non è più definita come un tempo. E' possibile cambiare totalmente il corso e l'esito di una di esse con le scelte che ci troveremo di volta in volta a prendere rendendo il tutto meno lineare. Gli scenari ampissimi ci permettono di muoverci liberamente ed organizzare migliaia di tattiche diverse per avvicinare il nemico. Anche gli obiettivi delle missioni sono estremamente vari. In una missione, per esempio, ci ritroveremo a dar man forte ad un gruppo della SAS (Special Air Service) inglese che sta cercando da parecchie ore di stanare un gruppo di terroristi asserragliati all'interno di un aereoporto locale. Una volta sul posto potremo collaborare con il gruppo alleato per portare a termine la missione nel migliore dei modi.
Tante buone idee
Le scelte effettuate durante lo sviluppo di questo titolo sono a dir poco coraggiose. Innanzitutto non guidiamo più direttamente l'intera squadra ma solo un personaggio, come accade in Rainbow Six. Possiamo dare dei comandi ai nostri compagni di squadra utilizzando la croce direzionale. Il personaggio inizierà a gesticolare, trasmettendo il comando. E' possibile dire loro di accerchiare il nemico, avvicinarlo da destra o sinistra, e così via. Tuttavia, non si è obbligati a dare ordini, in quanto i componenti del nostro team hanno molto spirito di iniziativa e personalità. Pare sia stato fatto moltissimo per rendere i personaggi unici e creare quel feeling proprio di due compagni di squadra. Anzichè l'indicatore di minaccia, che ci indicava approssimativamente la posizione del nemico, in questo secondo capitolo abbiamo a disposizione un radar aggiornato in tempo reale da velivoli di ricognizione sparsi nell'area della missione. Inoltre ogni nuova segnalazione da parte dei nostri compagni aggiornerà ulteriormente il radar, segnalandoci quindi eventuali Tango rimasti invisibili agli aerei. Oltre al radar abbiamo su schermo le solite informazioni come il numero di proiettili caricati, quelli totali, la posizione verticale del personaggio e il tipo di arma equipaggiata. L'intelligenza degli avversari è stata migliorata e si appoggia ad algoritmi di valutazione della conformazione del terreno. In parole povere il nemico è in grado ora di seguire percorsi di avvicinamento nascondendosi in mezzo alla natura. Questo significa niente più terroristi a viso scoperto che camminano bellamente in mezzo ad un praticello fischiettando qualche canzonetta.
Spatapèm!
Le armi possono essere selezionate indipendentemente durante la fase di briefing fino a riempire i quattro slot a nostra disposizione. Durante il gioco, la scelta dell'arma da usare avviene tramite la croce direzionale ma è facile immaginare che sia stata implementato anche una modalità di cambio arma più veloce. Potremo fare affidamento su fucili di assalto e di precisione di vario tipo, pistole, carabine, lanciamissili, lanciagranate, bazooka.
Ciak!
Ci troviamo a guidare il nostro personaggio con una visuale insolita per il tipo di gioco. La telecamera si trova leggermente dietro il personaggio, in corrispondenza delle spalle. Questa visuale in terza persona permette di allargare considerevolmente il nostro punto di vista e forse rende il tutto leggermente più naturale. Si riesce, infatti, ad avere un maggiore controllo della situazione che ci circonda. Quando utilizziamo poi il mirino, ci ritroviamo ad avere un'inquadratura più familiare. In questa modalità ci è ancora possibile vedere piccole zone al di fuori di esso, con un particolare effetto di sfocatura. I personaggi sono caratterizzati benissimo e la resa grafica è notevole così come le loro animazioni sono estremamente realistiche. I paesaggi sono davvero ben fatti e gli scenari, come già detto, risultano essere davvero molto ampi. La realizzazione degli edifici è eccellente, così come quella dei mezzi militari. Potremo assistere all'intervento dell'artiglieria e del supporto aereo. La fisica implementata è davvero eccezionale. E' splendido veder saltare in aria un furgone o un elicottero sotto il fuoco del nostro lanciamissili. Il fumo, le fiamme e le esplosioni sono molto belle e rese con tecniche particellari davvero molto efficaci.
Parola d’ordine: interazione
L'interazione con lo scenario è stata aumentata considerevolmente, con la possibilità di distruggere molti elementi ed utilizzare molte postazioni fisse antiaeree, anticarro o molto più semplici mitragliatrici. E' possibile raccogliere le armi lasciate dai nemici per utilizzarle e poi lasciarcele alle spalle una volta finite le munizioni e tornare a quelle in nostro possesso.
Multiplayer
Molto è stato fatto per migliorare l'interazione dei giocatori in modalità multiplayer. E' possibile ora curare un compagno per limitare le perdite. Il personaggio curato risentirà di cali di prestazione, ma resterà in vita per aiutare i compagni. Questo dovrebbe far molto per accrescere il concetto di cooperazione lasciato un po' in disparte nel precedente capitolo.
Novembre 2004
Un'attesa che sembrerà eterna per gli appassionati del genere. Molte promesse nella scatola delle meraviglie, tanti buoni propositi. Cosa ci riserverà realmente questo nuovo capitolo? Subirà dei ridimensionamenti? E il live? Come verrà implementato? Assisteremo ancora a problemi di precisione delle armi? Una cosa è certa: è il seguito di uno dei giochi multiplayer più amati dal popolo del Live. E ci sono tutte gli premesse per ripetere il successo.
Anteprima Ghost Recon 2
Nascosti fra Cina e Corea del Nord, per sventare nuovamente una minaccia globale. A fine anno arriva il sequel dello shooter tattico di Ubisoft.
Chi e dove?
A due anni dalla sua
prima apparizione su Xbox, ancora al 4° posto dei giochi Live di tutti i tempi,
Ghost Recon torna a far parlare di sè con un seguito atteso per la fine di
questo anno. Ci troviamo questa volta in un punto non precisato, al confine tra
Cina e Nord Korea a fronteggiare una minaccia tanto cara al buon Clancy.
Un Nord Corea deciso a far passare qualche mese di terrore al mondo intero.
Come?
La modalità Single Player si articola in 15 missioni. Ognuna di queste non è
più definita come un tempo. E' possibile cambiare totalmente il corso e
l'esito di una di esse con le scelte che ci troveremo di volta in volta a
prendere rendendo il tutto meno lineare.
Gli scenari ampissimi ci permettono di muoverci liberamente ed organizzare
migliaia di tattiche diverse per avvicinare il nemico.
Anche gli obiettivi delle missioni sono estremamente vari.
In una missione, per esempio, ci ritroveremo a dar man forte ad un gruppo della
SAS (Special Air Service) inglese che sta cercando da parecchie ore di stanare
un gruppo di terroristi asserragliati all'interno di un aereoporto locale. Una
volta sul posto potremo collaborare con il gruppo alleato per portare a termine
la missione nel migliore dei modi.
Tante buone
Le scelte effettuate durante lo sviluppo di questo titolo sono a dir pocoidee
coraggiose. Innanzitutto non guidiamo più direttamente l'intera squadra ma solo
un personaggio, come accade in Rainbow Six. Possiamo dare dei comandi ai nostri
compagni di squadra utilizzando la croce direzionale. Il personaggio inizierà a
gesticolare, trasmettendo il comando. E' possibile dire loro di accerchiare il
nemico, avvicinarlo da destra o sinistra, e così via.
Tuttavia, non si è obbligati a dare ordini, in quanto i componenti del nostro
team hanno molto spirito di iniziativa e personalità. Pare sia stato fatto
moltissimo per rendere i personaggi unici e creare quel feeling proprio di due
compagni di squadra.
Anzichè l'indicatore di minaccia, che ci indicava approssimativamente la
posizione del nemico, in questo secondo capitolo abbiamo a disposizione un radar
aggiornato in tempo reale da velivoli di ricognizione sparsi nell'area della
missione. Inoltre ogni nuova segnalazione da parte dei nostri compagni
aggiornerà ulteriormente il radar, segnalandoci quindi eventuali Tango rimasti
invisibili agli aerei.
Oltre al radar abbiamo su schermo le solite informazioni come il numero di
proiettili caricati, quelli totali, la posizione verticale del personaggio e il
tipo di arma equipaggiata.
L'intelligenza degli avversari è stata migliorata e si appoggia ad algoritmi di
valutazione della conformazione del terreno. In parole povere il nemico è in
grado ora di seguire percorsi di avvicinamento nascondendosi in mezzo alla
natura. Questo significa niente più terroristi a viso scoperto che camminano
bellamente in mezzo ad un praticello fischiettando qualche canzonetta.
Spatapèm!
Le armi possono essere selezionate indipendentemente durante la fase di
briefing fino a riempire i quattro slot a nostra disposizione. Durante il gioco,
la scelta dell'arma da usare avviene tramite la croce direzionale ma è facile
immaginare che sia stata implementato anche una modalità di cambio arma più
veloce. Potremo fare affidamento su fucili di assalto e di precisione di vario
tipo, pistole, carabine, lanciamissili, lanciagranate, bazooka.
Ciak!
Ci troviamo a guidare il nostro personaggio con una visuale insolita per il
tipo di gioco. La telecamera si trova leggermente dietro il personaggio, in
corrispondenza delle spalle. Questa visuale in terza persona permette di
allargare considerevolmente il nostro punto di vista e forse rende il tutto
leggermente più naturale. Si riesce, infatti, ad avere un maggiore controllo
della situazione che ci circonda.
Quando utilizziamo poi il mirino, ci ritroviamo ad avere un'inquadratura più
familiare.
In questa modalità ci è ancora possibile vedere piccole zone al di fuori di
esso, con un particolare effetto di sfocatura.
I personaggi sono caratterizzati benissimo e la resa grafica è notevole così
come le loro animazioni sono estremamente realistiche. I paesaggi sono davvero
ben fatti e gli scenari, come già detto, risultano essere davvero molto ampi. La
realizzazione degli edifici è eccellente, così come quella dei mezzi militari.
Potremo assistere all'intervento dell'artiglieria e del supporto aereo. La
fisica implementata è davvero eccezionale. E' splendido veder saltare in aria
un furgone o un elicottero sotto il fuoco del nostro lanciamissili. Il fumo, le
fiamme e le esplosioni sono molto belle e rese con tecniche particellari davvero
molto efficaci.
Parola d’ordine:
L'interazione con lo scenario è stata aumentata considerevolmente, con lainterazione
possibilità di distruggere molti elementi ed utilizzare molte postazioni fisse
antiaeree, anticarro o molto più semplici mitragliatrici. E' possibile
raccogliere le armi lasciate dai nemici per utilizzarle e poi lasciarcele alle
spalle una volta finite le munizioni e tornare a quelle in nostro possesso.
Multiplayer
Molto è stato fatto per migliorare l'interazione dei giocatori in modalità
multiplayer.
E' possibile ora curare un compagno per limitare le perdite. Il personaggio
curato risentirà di cali di prestazione, ma resterà in vita per aiutare i
compagni. Questo dovrebbe far molto per accrescere il concetto di cooperazione
lasciato un po' in disparte nel precedente capitolo.
Novembre 2004
Un'attesa che sembrerà eterna per gli appassionati del genere. Molte
promesse nella scatola delle meraviglie, tanti buoni propositi. Cosa ci
riserverà realmente questo nuovo capitolo? Subirà dei ridimensionamenti? E il
live? Come verrà implementato? Assisteremo ancora a problemi di precisione delle
armi? Una cosa è certa: è il seguito di uno dei giochi multiplayer più amati dal
popolo del Live. E ci sono tutte gli premesse per ripetere il successo.
Che voto dai a: Tom Clancy's Ghost Recon 2
Voti: 12
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