Ghost Recon Advanced Warfighter 2 Anteprima

Fantasmi nel deserto per la primavera Xbox360

Ghost Recon Advanced Warfighter 2 Anteprima
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • Fantasmi a rapporto

    Se vogliamo parlare, in ambito videoludico, di simulatori bellici, uno dei primi titoli in assoluto che affiora alla mente e’ Tom Clancy’s Ghost Recon, classificato tra i precursori del “boom” delle simulazioni di guerriglia tattica, basate sull’utilizzo intelligente non solo del singolo ma di intere squadre speciali.
    Dopo i gloriosi anni su Personal Computer, dove il brand di casa UbiSoft si e’ fatto le ossa conquistando un vastissimo pubblico, lo abbiamo visto protagonista dell’ardua impresa di trasportare il genere tactical-fps su console; impresa inizialmente ritenuta impossibile, specialmente dai puristi votati all'uso di mouse e tastiera.
    Quando, alle porte del 2003, sul mercato apparve il primo prodotto della collaborazione tra UbiSoft Paris e RedStorm Entertainment, pensato e progettato interamente per home console, tutti i detrattori dovettero ricredersi.
    L’adattamento del gamepad alla gestione di tutte le situazioni ricreate nel gioco, l’atmosfera tipica della guerriglia urbana e non, la ricostruzione degli equipaggiamenti e delle ambientazioni: tutto sembrava fatto a regola d’arte; oro colato per qualunque appassionato di shooter tattici che non avesse a disposizione un patrimonio per seguire, con i dovuti upgrade hardware, la serie su PC.
    Ma la ciliegina sulla torta e’ stata l’implementazione della modalità competitiva online, soprattutto su Microsoft Xbox, che ha permesso un meltin pot di intere generazioni videoludiche ed ha visto crescere, come in un grande contenitore quale era ed e’ la comunità Xbox Live, tutta una serie di piccole unità sociali, in gergo ludico clan, che hanno fatto del campo di battaglia il loro ritrovo e della guerra (virtuale) la loro arte, dando vita a vere e proprie manifestazioni, ritrovi, tornei, innescando un meccanismo ludico che va’ al di là del singolo videogioco.
    Il fenomeno Ghost Recon ha quindi continuato la sua evoluzione, allargandosi a macchia d’olio e raccogliendo un sempre maggior numero di adepti.
    Ultimo di varie evoluzione tecniche, in ordine cronologico, e’ Ghost Recon Advanced Warfighter, uscito poco più di un anno fa sulla piattaforma Next Gen di casa Microsoft.
    GRAW ha nuovamente lasciato tutti a bocca aperta, non solo per aver elevato lo standard qualitativo degli effetti visivi (luci, esplosioni, ombre, effetti atmosferici) ma soprattutto per il coraggio di sganciarsi, almeno in parte, da uno degli stilemi tipici del genere: la visuale in prima persona.
    L’introduzione della visuale in terza persona, anche se non condivisa da molti appassionati, ha rimpinguato considerevolmente il numero di sostenitori della saga, permettendo un approccio nuovo e diverso sia ai veterani, ma soprattutto ai novizi, che si sono cimentati molto più volentieri in un’esperienza tanto ostica quanto appagante.
    Tutto questo e’ in sostanza il bagaglio d’esperienze che i due team di sviluppo hanno convogliato nella realizzazione di Ghost Recon Advanced Warfighter 2, previsto per la primavera del 2007 su Xbox360.

    Coordinate geografiche e temporali

    Messico, anno 2014: la morte del generale Carlos Ontiveros, fautore del Golpe, accorsa appena un anno fa (in occasione degli eventi narrati in GRAW), non e’ servita a sedare le ribellioni dei rivoluzionari messicani contro gli Stati Uniti, anzi, ne ha scatenate di nuove, più agguerrite, più organizzate e su ampia scala.
    L’ultima e più grave minaccia e’ costituita dalla concentrazione delle forze guerrigliere al confine con il Texas, dove gli Americani hanno recentemente edificato un lungo muro di separazione (ben 1900 miglia), obbiettivo primario, assieme alla città di El Paso, di un possibile attacco nucleare. La situazione e’ critica e l’unica soluzione possibile e’ mandare in campo la migliore task force in circolazione: i “fantasmi”.
    A questo punto dovremo nuovamente indossare i panni del capitano Scott Mitchell: al comando dei migliori specialisti a diposizione, equipaggiati con un arsenale hi-tech dalle funzionalità straordinarie, avremo 72 ore per sistemare le cose.

    Oliate i fucili

    Appena scesi sul campo di battaglia il feeling con i controlli sarà immediato, vista la decisione dei programmatori di lasciarli invariati rispetto al precedente capitolo: il primo aspetto da considerare, saltati i "preliminari" dell'approccio al gioco, risulta proprio essere l’incredibile mole di innovazioni e miglioramenti introdotti in un già solido gameplay.
    Anzitutto l’ambiente circostante e’ completamente diverso: se in GRAW ci siamo trovati alle prese con ambientazioni urbane, in GRAW 2 dovremo gestire le nostre forze quasi completamente in spazi aperti.
    La decisione potrebbe sembrare minatoria per l’aspetto tattico del gioco, ma il duro lavoro compiuto nello sviluppo verticale degli ambienti (rilievi montuosi e coperture d’ogni genere), sopperisce benissimo alle mancanze di quest'ultimo rispetto ad un paesaggio urbano.
    Addirittura le condizioni climatiche, in dinamico mutamento durante tutta l’esperienza di gioco, saranno un fattore importante nella strategia militare dei “fantasmi”.
    Il secondo elemento di rilievo nella meccanica di gioco e’ l’ampliamento in ogni direzione del sistema Cross-Com (comunicazione incrociata), vero motore del gameplay sul quale poi ci soffermeremo, gia intravisto nel primo episodio Next Gen della saga. Se in GRAW potevamo seguire le azioni dei nostri commilitoni solamente tramite una piccola finestra posta in alto a destra nell’HUD, in questo sequel potremo avere una visuale soggettiva e in full screen di ogni componente della squadra. Questa nuovissima possibilità, legata al già menzionato Cross-Com, ci permetterà di comandare dettagliatamente l’intero team a distanza, dandoci una più ampia panoramica (posizione dei nemici, presenza di coperture, ecc..) sull’intera zona di battaglia.

    Grazie ad un HUD rinnovato, che vede l’importantissima presenza di una bussola, i nostri compagni di squadra, con IA completamente riscritta, ci indicheranno, in tempo reale, la posizione dei nemici, fornendoci coordinate e, se possibile, indicando la dotazione militare delle truppe avversarie. Lo stile visivo dell’HUD e’ rimasto pressappoco invariato: la sensazione e’ sempre quella di indossare un visore tattico che ci segnala in ogni momento presenza e posizione di nemici e compagni di squadra, situazione del nostro equipaggiamento, punti d’interesse ed obbiettivi, con tanto di distanze e coordinate cardinali.

    E’ molto importante, dopo questa precisazione, riallacciarsi alla completa rivisitazione dell’intelligenza artificiale dei membri della squadra: questi ultimi, oltre a fornirci costantemente moltissimi dettagli sul territorio e sui nemici, non si comporteranno da spaventapasseri come spesso accade in giochi di questo genere, ma agiranno con intelligenza e -soprattutto- eseguiranno fedelmente gli ordini impartiti.
    In sostanza non li vedremo più uscire dalle coperture in maniera azzardata o ingaggiare un avversario solamente per averlo avvistato: tutti si comporteranno conformemente agli ordini del capitano, ricorrendo allo scontro a fuoco su iniziativa personale solo se direttamente minacciati.
    Rimanendo in tema, ai membri del ghost team si aggiunge una figura importantissima: il medico, che potrà curare ogni componente della squadra, compreso il nostro alter ego digitale.
    Tutte queste novità, al contrario di quel che si potrebbe pensare, non minano il grado di sfida proposto in GRAW 2 in quanto, parallelamente al lavoro sulla squadra, e’ stato svolto un lavoro altrettanto meticoloso sul comportamento dei guerriglieri.
    Tutti i gruppi di nemici che andremo ad affrontare nel corso della campagna si muovono seguendo le direttive di un sistema comportamentale sempre più assimilabile a quello umano.
    Ci troveremo quindi ad affrontare avversari sempre pronti a tendere imboscate, cercare posizioni strategiche, ripari e ad evitare quanto più possibile lo scontro in inferiorità numerica.
    Basti un esempio: se il Ghost Team dovesse asserragliato in copertura, è molto probabile che i guerriglieri decidano di dividersi in 2 gruppi: un primo intento a tenere occupati i soldati, alternando raffiche di fucile al lancio di granate; l’altro, agendo di soppiatto, tenterà di completare l’accerchiamento.

    Corredo hi-tech al nostro servizio

    La collocazione relativamente futuristica di GRAW 2 ha dato la possibilità ai programmatori UbiSoft e RedStorm di inserire nel gioco un equipaggiamento di carattere altamente tecnologico.
    E’ doveroso precisare che l’intera dotazione bellica incorporata nel gioco non e’ inventata di sana pianta bensì basata su progetti sperimentali dell’esercito -come il fucile RX4 Storm e la nuova generazione di missili teleguidati- e realizzata in collaborazione con esperti del settore.
    Ad affiancare le vere e proprie armi da fuoco avremo a disposizione una serie di gadget che ci aiuteranno nella pianificazione dell'agire sul campo; oltre all’interfaccia HUD già descritta, infatti, potremo utilizzare due droni, completamente comandabili ed estremamente utili.
    Il primo e’ un drone-spia denominato UAV: questo dispositivo avrà la possibilità di sollevarsi in aria per effettuare silenziose ricognizioni ed offrirci mappature interattive dell’area, utili per guidare con maggiore precisione la squadra. Il secondo e’ un drone terrestre denominato MULE: meno silenzioso e mobile del "fratello minore", ma altrettanto utile, il MULE potrà essere utilizzato per ricognizioni a corto raggio, come distributore mobile di equipaggiamento e munizioni e anche come riparo provvisorio dal fuoco nemico.
    Il MULE rappresenta, in definitiva, la più grande novità introdotta in questo secondo capitolo Next Gen di Ghost Recon, data la possibilità, mai vista prima in un gioco di questo tipo, di cambiare equipaggiamento in tempo reale nel corso delle missioni e la sua, seppur limitata, attività di tank corazzato.
    Tutta questa innovazione e dinamicità nel gameplay e' perfettamente amalgamata con il sistema, presentato in precedenza come fulcro delle meccaniche di gioco, chiamato Cross-Com.
    Il Cross-Com e’ un sistema di comunicazione incrociata, come il nome stesso suggerisce, che permetterà al giocatore di avere sempre sotto controllo i propri sottoposti, controllare ed avere accesso alle funzioni degli utilissimi droni e, ultimo ma non meno importante, mantenere sempre il contatto con il comando.
    Questo sistema dinamico di comunicazione ha permesso agli sviluppatori di eliminare i noiosi tempi morti dei briefing, integrando, tramite finestre a scomparsa nell’HUD, un sistema di briefing in tempo reale: verremo in sostanza contattati ogni qual volta gli obbiettivi ed i punti d’interesse della missione cambieranno, senza alcuna scena d’intermezzo.
    Non e’ finita: in determinate situazioni, sempre grazie al sistema di intercomunicazione, avremo la facoltà di chiedere l’aiuto dei ricognitori aerei sfruttandone l’enorme potenza di fuoco, indispensabile, ad esempio, nel caso ci trovassimo ad affrontare un corazzato nemico.
    Il profilo del gameplay da noi delineato e’ notevolmente complesso, ma non nella realizzazione: gli addetti ai lavori hanno saputo interfacciare tutti i comandi utilizzabili nel gioco con il solo D-pad del controller Xbox360, unendo ad un’incredibile mole di funzioni una semplicità e un’immediatezza disarmanti.

    Anche l’occhio vuole la sua parte

    Gli elogi a questo prodotto vanno estesi anche all’impatto visivo. Il motore grafico, da tempo oramai proprietario di UbiSoft, vede per la prima volta dall’avvento della Next Gen dei consistenti miglioramenti, a cominciare dai modelli poligonali dei soldati, molto più realistici e definiti grazie ad una maggiore mole di poligoni e ad una cura maniacale nella realizzazione delle texture che li "vestono".
    In seconda battuta, di grande effetto risultano le ambientazioni, realizzate con la collaborazione di esperti del territorio ed eseguendo diversi sopraluoghi in fase di design. L’effetto molto realistico degli scenari di GRAW 2 e’ dato anche da un motore di gestione del tempo atmosferico che vede le condizioni climatiche cambiare, costantemente e casualmente, durante l’esperienza di gioco; non sarà raro, durante le azioni belliche nel pieno del deserto, veder alzare tempeste di sabbia, o addensarsi nubi fino a scatenare un temporale.
    Fautore di spettacolarità e’ anche, e soprattutto, il sistema di gestione particellare unito a quello delle luci, combinazione artistica eccezionale nella versione presentata dagli sviluppatori parigini della UbiSoft.
    Senza indugi possiamo dire che non si sono mai viste prima esplosioni così realistiche e così d’impatto.
    Ci sentiamo inoltre di aggiungere che tutti questi effetti non avrebbero lo stesso spettacolare impatto senza un motore fisico all’altezza della situazione; nemmeno a farlo apposta Ghost Recon Advanced Warfighter 2 possiede anche questo. E’ impressionante, ad esempio, vedere come, dopo un’esplosione, i fumi sollevati si muovono concordi allo spirare dei venti, e cambiano direzione nel momento in cui le correnti vengono modificate dal passaggio di un aereo o un elicottero. Menzione d’onore, inoltre, per la possibilità facoltà di distruggere ogni elemento visibile sullo schermo.
    Infine, come ormai accade per ogni prodotto Xbox360, il comparto sonoro e’ di altissimo livello, garantendo ai possessori di sistemi audio con codifica digitale un coinvolgimento a 360 gradi.

    Online gaming

    Come in ogni shooter che si rispetti e seguendo la tradizione della saga ispirata ai romanzi di Tom Clancy, anche in GRAW 2 saranno presenti sessioni completamente giocabili online, Via Xbox Live.
    Purtroppo, ad oggi non sono stati rivelati molti dettagli: quel che si sa e’ che ci saranno sicuramente due distinte modalità, una competitiva fino a 16 giocatori -della quale non sono trasparse altre informazioni- ed una cooperativa. Per la cooperativa e’ stata annunciata una storia totalmente dedicata, parallela alla campagna single player, con la possibilità di utilizzo dell’intero arsenale disponibile offline.
    Quel che hanno assicurato gli sviluppatori, per ora, e’ che il motore grafico utilizzato offline non subirà alcun degrado nel passaggio online.

    Ghost Recon Advanced Warfighter 2 Sviscerando le caratteristiche di questo nuovo Ghost Recon abbiamo incontrato un gameplay solido, seppur ricco d’innovazioni, contornato da una serie di effetti grafici stupefacenti, che rendono Advanced Warfighter 2 la continuazione naturale del primo episodio (se non addirittura quel che originariamente GRAW doveva essere). Oltre a questo, l’unione della semplicita’ e immediatezza nei controlli con la varietà d’azioni e situazioni rende il prodotto Ubisoft uno dei must buy della primavera 2007. Restiamo dunque in attesa delle demo -una riguardante la campagna in single, l'altra dedicata al multiplayer- che dovrebbero arrivare entro breve, secondo dichiarazioni ufficiale, sul Marketplace.

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