Dopo Persona 5 "vanilla", la versiona Royal, il sequel Strikers e lo spin-off in salsa rhythm game, senza dimenticare l'adattamento animato e quello a fumetti tuttora in corso (per tutti i dettagli fiondatevi sull'anteprima del primo volume di Persona 5 edito in Italia da J-POP Manga), pensavamo davvero che l'universo di Persona 5 non avesse altro in serbo per i fan dei mirabolanti Ladri di Cuori, ma forse avevamo fatto male i nostri conti. Annunciato originariamente nel mese di aprile 2021 col nome provvisorio di Code Name: X, Persona 5: The Phantom X è il nuovo JRPG a turni per dispositivi mobile attualmente in via di sviluppo presso le fucine di Black Wings Game Studio, sussidiaria del publisher cinese Perfect World Games.
Il titolo, che a quanto pare sarà un free-to-play con acquisti in-app, non dispone ancora di una finestra di lancio anche solo approssimativa (anche perché al momento ne è stata confermata soltanto l'uscita sul mercato cinese), ragion per cui abbiamo raccolto tutte le informazioni finora divulgate sul progetto e cercato di capire cosa dovremmo aspettarci esattamente da questo nuovo spin-off ambientato nel sempreverde mondo di Persona 5.
Volti nuovi e qualche ritorno
Allo stato attuale è impossibile determinare la precisa collocazione temporale di Persona 5: The Phantom X, che a dire il vero potrebbe anche non essere in continuity con le altre opere del brand, ma se non altro sappiamo che questo sarà ambientato a Tokyo e racconterà una storia originale avente per protagonista una nuova banda di Phantom Thieves.
Il tema principale della produzione sarà il "desiderio", non a caso il gioco seguirà le vicende di alcuni giovani studenti che, dopo aver risvegliato i rispettivi Personae, affronteranno insieme numerose difficoltà in un'epoca caratterizzata da una grande "povertà di desideri". L'assoluto protagonista dell'avventura, il cui nome in codice dovrebbe essere "Wonder", diverrà quindi il nuovo ospite dell'iconica Velvet Room - che a questo giro sembrerebbe essere una stanza sottomarina - e di tanto in tanto verrà convocato dall'immancabile Igor, che a giudicare dai primi screenshot ufficiali avrà un'assistente inedita di nome Merope. Mentre il nome del personaggio principale potrà essere scelto dal giocatore, similmente a quanto accade in tutti i capitoli della serie, il suo Personae, Jánošík , sarà invece un demone mai visto prima e probabilmente ispirato alla figura di Robin Hood. Protagonista di svariati romanzi, Juraj Jánošík era del resto un bandito slovacco che secondo la leggenda derubava i nobili per poi donare il bottino ai meno fortunati, proprio come il popolare arciere della letteratura britannica.
Sul conto del nuovo protagonista sappiamo poi che questo frequenterà il secondo anno presso la Kokatsu High School, una scuola di Tokyo dove conoscerà l'attraente quanto atletica Suwa Arai. Dotata di una personalità schietta e allegra, la fanciulla popolare tanto fra i ragazzi quanto fra le ragazze darà sempre ascolto al proprio intuito e non alla logica, che appunto penalizzerà il suo rendimento scolastico.
Benché ne ignoriamo le circostanze, proprio Suwa Arai si unirà alla nuova banda di ladri di cuori, assumendo il nome in codice di "Closer". Il suo Personae sarà invece Awilda, ossia una famosa principessa scandinava che nel quinto secolo si diede alla pirateria per evitare di essere data in sposa al principe ereditario di Danimarca, Alf. Un tipetto assai particolare, che potrebbe dirla lunga sul carattere della graziosa Suwa Arai. Il terzo e per ora ultimo componente dei nuovi Phantom Thieves of Hearts sarà invece Luffy, un misterioso gufo che - proprio come Morgana in Persona 5 - capirà il linguaggio umano e addirittura potrà trasformarsi in un furgoncino. Descritto come un partner affidabile, il gufo parlante potrà contare sul Personae chiamato Rob Roy, che supponiamo sia basato su Robert Roy MacGregor, un fuorilegge scozzese ed eroe popolare le cui avventure sono state immortalate dal romanziere Sir Walter Scott, che tuttora viene considerato il padre del moderno romanzo storico.

Contando i tre individui appena descritti, il gruppo di ladri dovrebbe includere almeno sette persone, ma sfortunatamente finora abbiamo potuto ammirane soltanto due dei quattro compagni non ancora presentati ufficialmente: una ragazza dai capelli argentati e armata di fucile, e un appariscente spadaccino alquanto abile nell'uso del fioretto. All'appello dovrebbero mancare inoltre un ragazzo con un look apparentemente da fuorilegge e una fanciulla contraddistinta da una lunga chioma e una maschera che ricorda vagamente l'elmo di una valchiria.
Tra i membri del cast secondario troveranno posto Kumi Katayama, un'insegnante della Kokatsu Academy, e due volti già noti ai fan di Persona 5: stiamo parlando della popolarissima dottoressa Tae Takemi, nonché proprietaria della clinica situata a Yongen-Jaya, a pochi passi del Café Leblanc, e di Munehisa Iwai, il gestore del negozio di airsoft collocato a Shibuya, che presumibilmente torneremo a visitare con una certa frequenza per poter rinnovare l'equipaggiamento dei nostri beniamini.

Un particolare screenshot immortala poi il nuovo protagonista in compagnia del Joker e degli altri Phantom Thieves originali, suggerendo che questi verranno in qualche modo coinvolti nella vicenda. Se non altro, possiamo dare per scontato qualche breve e sporadico cameo Queen, Panther e gli altri membri del gruppo che a partire dal 2016 ci ha rubato il cuore.
Formula che vince non si cambia
Mentre l'impianto narrativo di Persona 5: The Phantom X si direbbe del tutto inedito, l'impasto ludico pare aver invece mantenuto le caratteristiche e le meccaniche che hanno fatto la fortuna del blockbuster di ATLUS (per tutti i dettagli fiondatevi sulla nostra recensione di Persona 5 Royal).
Gli sviluppatori hanno anzitutto preservato la componente "slice of life" tanto amata dai fan, tant'è che di giorno il protagonista e i suoi alleati andranno a scuola, prenderanno parte alle lezioni, verranno interrogati dall'insegnante, visiteranno le strade e i negozi di Tokyo assieme al loro confidenti, si presteranno a lavoretti part-time e addirittura potranno concedersi qualche svago qua e là, che si tradurranno di nuovo in minigiochi quali la pesca, il baseball e così via. Ricorrendo al Metaverse Navigator installato sui propri smartphone, dopo le lezioni gli studenti dell'Accademia Kokatsu metteranno via le uniformi scolastiche per indossare i loro rispettivi costumi e addentrarsi nel mondo cognitivo che risponde al nome di Metaverso, dove saranno chiamati ad affrontare orde di Ombre. L'alternanza fra attività diurne e notturne (come l'esplorazione dei Mementos) sarà insomma al centro dell'esperienza offerta da Persona 5: The Phantom X, che proporrà pure il rodato sistema di combattimento a turni del capolavoro ATLUS.
Osservando con attenzione le brevi clip di gameplay finora mostrate abbiamo ad esempio appreso che nel gioco mobile avremo la possibilità di alternare gli strumenti di morte principali con le armi da fuoco, utilizzare la Staffetta, vale a dire la funzione che, dopo aver atterrato un avversario, permette di passare il turno extra di un combattente a un alleato in campo, e persino scatenare i devastanti All-Out Attack che vedono la partecipazione dell'intera squadra in prima linea.
Artisticamente parlando, Persona 5: The Phantom X non si discosta molto da Persona 5, anche perché lo sviluppatore cinese Black Wings Game Studio ha riutilizzato parecchi asset provenienti dal gioco originale. Se nello spin-off visiteremo quartieri di Tokyo e i coloratissimi Palazzi del Metaverso già conosciuti, non mancheranno comunque delle vibranti location mai viste prime, sia per quel che concerne il mondo reale che quello cognitivo.
Complice il coinvolgimento di Shigenori Soejima, direttore artistico del franchise di ATLUS, che ha personalmente disegnato il nuovo protagonista e la sua Ombra, siamo stati già ammaliati dai deliziosi modelli poligonali dei nuovi Phantom Thieves e dei loro Personae, il cui stile ricorda tanto la banda originale.
I due trailer lasciano infine intendere che lo spin-off si servirà dell'indimenticabile colonna sonora composta da Shoji Meguro, motivo per cui possiamo aspettarci un accompagnamento musicale sensazionale e sempre attento a rispecchiare i toni assunti dalla narrazione.