Half-Life Alyx: analisi del gameplay del gioco VR prima della recensione

Valve ha pubblicato alcuni nuovi video di Half-Life Alyx che mostrano il gameplay del nuovo gioco in Realtà Virtuale in arrivo a fine marzo.

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  • Quando Valve decide di scendere in campo, lo fa sempre con grande clamore. D'altronde, ogni titolo della compagnia, a suo modo, ha provato a lasciare un'impronta profondissima all'interno del settore videoludico. Tra circa 20 giorni, l'azienda di Gabe Newell potrebbe mettere in atto una nuova rivoluzione, questa volta nel campo della realtà virtuale. Half-Life: Alyx porta con sé un carico smodato di aspettative, generato non solo dai fan della saga che ha cambiato per sempre il panorama degli sparatutto in prima persona, ma anche da quei giocatori che vedono nella realtà virtuale un concreto passo evolutivo per il mercato dell'intrattenimento interattivo. Nonostante in questi anni siano giunti nelle nostre librerie digitali poderosi kolossal in VR come Asgard's Wrath, pare proprio che Half-Life: Alyx intenda posizionarsi su un livello ancora più alto rispetto ai suoi titanici concorrenti. Un video gameplay di circa 10 minuti distribuito da Valve ha messo in mostra, del resto, le potenzialità di un gioco che si prepara a raggiungere nuovi traguardi tecnologici.

    Come affrontare gli alieni

    I filmati di gioco diffusi dall'azienda non si concentrano sul contesto narrativo di Alyx, preferendo focalizzarsi interamente sulle meccaniche di gameplay. Sul versante del racconto, in ogni caso, sappiamo che il titolo si posizionerà tra il primo e il secondo capitolo della serie, e seguirà le peripezie di Alyx Vance nel tentativo di ribellarsi alla supremazia dei Combine, all'interno di una City 17 mai così avvolgente. Della storia non ci è dato sapere altro e, considerata l'importanza che la sceneggiatura riveste nella saga di Half-Life, è assai probabile che l'alone di mistero si diraderà soltanto al momento della release.

    Per ora, quindi, vale la pena prestare la massima attenzione alla struttura ludica di Alyx che, come il team ha suggerito, si basa su alcuni elementi predominanti, ossia combattimenti, puzzle, esplorazione e interazione. Da una parte troviamo infatti gli scontri con i mostri, dagli headcrab ai barnacle: in questi frangenti - com'era prevedibile - lo studio ha imbastito un'atmosfera ansiogena e inquietante, che riduce la foga delle sparatorie per prediligere un incedere più cauto, quasi ponderato, in cui occorre guardarsi attentamente intorno per evitare di essere assaliti alle spalle dalle orripilanti creature.

    Contro gli abomini extra dimensionali, Alyx sembra assumere quasi i toni di un survival horror, claustrofobico e pressante, nel quale ricorrere quanto più possibile alle interazioni ambientali per aumentare le probabilità di successo. Non sappiamo ancora quanta libertà avremo durante l'avventura, e se alcuni scontri potranno essere evitati sfruttando approcci alternativi o talenti stealth, ma l'impressione è che in alcuni momenti Alyx scelga di guidare il giocatore verso un percorso prestabilito, in modo tale da acuire il senso di spettacolarità garantito da eventi preimpostati.

    Dall'inquietudine si passa all'adrenalina: affrontando i soldati nemici le sparatorie si fanno molto più intense e veloci, la musica incalza con un ritmo decisamente più martellante e nel complesso l'azione diviene assai più vibrante. Potremo utilizzare il sistema di teletrasporto per compiere scatti fulminei e fiondarci in copertura, aprire la portiera di una macchina per trasformarla in un riparo improvvisato, raccogliere munizioni, medikit e bombe da lanciare contro gli avversari, accucciarsi per non essere travolti dalla pioggia di proiettili e poi appostarsi per centrare il bersaglio con maggiore precisione. Non sono tanto le dinamiche shooter ad essere innovative, quanto la loro messa in scena: l'azione in Alyx mantiene una fluidità pazzesca, forte di una resa visiva e di un'interattività che attualmente ha pochi paragoni nel mercato VR. È pur vero che il gameplay è stato fornito da Valve, e di conseguenza non manca legittimamente il sospetto che le sequenze siano state montate ad arte per sottolineare la spettacolarità del gioco. Ciononostante alcune imprecisioni ci lasciano pensare che il video sia quanto più vicino possibile all'esperienza che vivremo con indosso il visore.

    Tanto per fare un esempio, non sempre le hitbox dei colpi indirizzati agli headcrab ci sono parse adeguatamente precise, senza contare la presenza di esplosioni ed effetti particellari non del tutto rifiniti. Se si escludono queste lievi incertezze, l'intelaiatura ludica di Alyx pare davvero maestosa: tutto è così scattante, preciso e curato da lasciarci sbigottiti. Sembra che Valve non ricerchi l'innovazione a tutti i costi, ma provi a massimizzare la qualità delle interazioni disponibili, per portarle a un livello inedito di immersività. E se soltanto tramite un video riusciamo già a percepire un concreto passo in avanti, non immaginiamo quanto potente potrà rivelarsi l'avventura finale, se vissuta in prima persona.

    Interazione e immersività

    Attualmente, per quanto concerne il movimento, lo studio ha presentato l'utilizzo del teletrasporto, come nella maggior parte dei titoli in realtà virtuale. Sarà sufficiente dunque puntare l'indicatore in una direzione prestabilita per trovarsi catapultati nel luogo desiderato. È certo che nella versione definitiva avremo l'opportunità di selezionare diverse opzioni, compresa quella della full locomotion, com'è lecito aspettarsi da una produzione Tripla A degna di tale nome.

    Oltre alle fasi shooter, la demo di Half-Life Alyx ci ha permesso anche di dare uno sguardo ad altri due pilastri ludici della saga: l'esplorazione e la risoluzione di enigmi. Non conosciamo l'estensione di City 17, e non sappiamo se potremo visitare anche i dintorni cittadini oltre alla metropolitana e ai bassifondi: al momento, le fasi esplorative ci sono parse abbastanza guidate, intervallate da frangenti in cui gli script prendono il sopravvento.

    Tali scene più lineari sono orchestrate a dovere per valorizzare la qualità grafica di Alyx, che inebria il lo sguardo con orizzonti molto dettagliati, evocativi scorci al crepuscolo ed edifici avvolti da spore potenzialmente letali. Ma a colpire più di ogni altro aspetto è l'incredibile gestione della fisica, che tocca vette inesplorate in realtà virtuale.

    Nonostante il comparto grafico appaia decisamente evoluto, gran parte degli oggetti scenici garantisce infatti un grado di interazione mai visto prima: potremo quindi aprire le ante di un armadietto con una naturalezza strepitosa, scostare le cianfrusaglie su una mensola, e afferrare risorse di vario genere con animazioni dotate di un realismo impressionante. Il tutto è reso possibile grazie all'utilizzo dei particolari guanti della protagonista, attraverso i quali avremo la facoltà di monitorare anche il suo stato di salute. Tramite questi gadget ci verrà data l'opportunità di attrarre a noi gli elementi ambientali, da quelli più piccoli fino a interi barili, all'occorrenza riciclabili come arma di disturbo contro i nemici. È dunque nell'elevatissimo grado di interazione che Alyx sembra concentrarsi maggiormente, in maniera tale da ingigantire il senso di presenza e proporre all'utente una dose di immersività unica e tangibile.

    Sfruttando le risorse raccolte in giro potremo infine sia potenziare la protagonista, sia personalizzare le nostre bocche da fuoco con nuovi mirini o con un caricatore più capiente, a patto di rinvenire appositi banchi da lavoro sparsi lungo le ambientazioni. Sull'efficacia degli upgrade è ancora presto per esprimerci, così come non conosciamo il numero totale degli strumenti a disposizione del giocatore.

    A quanto pare, ogni modello di arma richiederà una specifica tipologia di interazione, obbligandoci ad agire sul caricatore con una gestualità sempre diversa. È proprio con questa cura pazzesca per il dettaglio che Alyx vuole imporsi sul mercato e rimarcare la sua superiorità rispetto alle altre produzioni in VR: se quanto abbiamo visto corrisponde effettivamente alla versione finale, l'ultima opera di Valve potrebbe insomma davvero rappresentare uno dei migliori giochi mai realizzati per la realtà virtuale. Ne avremo la conferma o la smentita il prossimo 23 marzo: nel frattempo, noi abbiamo già comprato un biglietto per la metropolitana che ci condurrà a City 17.

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