Ci fu un tempo in cui una ristretta cerchia di videogiocatori sparsi per il mondo decise di ripararsi sotto le ali protettive di una ineguagliabile console bianca stabilendo, di fatto, una comunità indipendente ed immune a ogni tipo di attacco della concorrenza. Una sorta di Svizzera videoludica, in cui tutto era perfetto e tutto portava a credere di trovarsi nel paradiso dei videogiochi. Non fu così. Il Dreamcast fu spazzato via dalle forze del male e la sua utenza dovette dividersi e indirizzarsi (ordinatamente, in fila indiana) verso altri lidi. Con sé portarono il ricordo di tutte quelle avventure vissute nel loro periodo d'oro (e furono veramente tante, tenuto conto della breve vita del DC) sperando sempre di ritrovare, con le nuove console, certe sensazioni indimenticabili. Tra tutti i giochi che hanno invaso la scatoletta bianca, ci fu un certo Headhunter che portò una bella ventata di aria fresca posizionandosi, quasi, al livello di un GTA. Purtroppo questo titolo non fece molto clamore, all'epoca furoreggiavano titoli del calibro di Shenmue e Metal Gear Solid 2, e il nostro agente anti terrorismo si vide relegare in una ristretta nicchia per pochi appassionati. Ora Amusement Vision sta per consegnare all'utenza Xbox il seguito di quest'ottimo titolo, un seguito che promette davvero bene sia a livello tecnico che di gameplay. Headhunter: redemption si pone di diritto a testa alta tra i suoi colleghi ben più famosi e collaudati, e lo fa senza alcuna paura.
Un po' di trama
La storia vede come protagonista, ovviamente, il nostro Jack Wade affiancato, però, da una new entry: la bella Leeza X, ex criminale dal passato turbolento ed ora, grazie al nostro Jack, al servizio della giustizia nelle vesti di agente anti terrorismo. Come avrete intuito ci sarà la possibilità di usare i due differenti personaggi, ognuno con le proprie abilità ed il proprio armamentario, ma anche con i propri limiti a seconda delle missioni che dovranno affrontare. Il tutto si svolge in un futuro devastato dal virus Bloody Mary, determinando il formarsi di un mondo sotterraneo in contrapposizione a quello in superficie. In un contesto del genere, con il mondo alla luce dominato dai media mentre quello sotterraneo è invaso da reietti disperati, è facile intuire la delicata situazione che i nostri protagonisti dovranno cercare di controllare. Questo significa azione allo stato puro mischiata a fasi stealth, altalenandosi tra acrobazie (differenti a seconda del personaggio) e appostamenti dietro ai muri. Ci saranno anche fasi 'motorizzate', dovendo guidare motociclette per spostarsi lungo insidiose autostrade, donando un tocco di varietà all'azione generale. Interessante anche l'armamentario utilizzato: oltre alle classiche armi di distruzione, avremo a disposizione anche armi più genericamente 'stealth' come l'IRIS, congegno da applicare agli occhiali per monitorare l'ambiente circostante, oggetti, interfacciarsi con diversi dispositivi, ecc.
Tecnicamente
Dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte ad un titolo decisamente buono, con un'ottima caratterizzazione dei personaggi (oltre che ad un'ottima modellazione poligonale) e degli ambienti ispirati. Lugubre il mondo sotterraneo, più solare il mondo in superficie ma sempre velato di una certa decadenza. L'impatto visivo è notevole grazie a delle texture molto convincenti, nonché all'esclusiva tecnica utilizzata per creare la giusta atmosfera 'contaminata': infatti il team di sviluppo si è dotato di un filtro particolare per caratterizzare l'intero gioco, un filtro che tende a sfocare l'ambiente circostante in modo da creare una sensazione di realismo che ritroveremo, sicuramente, anche nei titoli di futura pubblicazione. Una caratteristica di sicuro interesse per chi è interessato alle innovazioni grafiche. Molto interessante anche l'aspetto sonoro, curato dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della Repubblica Ceca diretta da Richard Jaques (che ha vinto diversi premi grazie alle musiche del primo Headhunter). Naturalmente aspettiamo di vedere il gioco completo per poter giudicare ufficialmente questi aspetti ma, allo stato attuale della lavorazione, nulla sembra lasciato al caso promettendo un'esperienza decisamente gratificante e al passo con i tempi.
Conclusioni
Chiaramente ci troviamo di fronte ad un titolo da tenere seriamente in considerazione, un titolo che si spinge oltre all'azione pura e semplice. Le premesse fanno ben sperare e, nonostante Amusement Vision abbia rilasciato poche informazioni sul suo titolo, pare che la data di pubblicazione sia veramente imminente. Nel frattempo il consiglio è, per tutti coloro che se lo fossero perso e che possiedono un Dreamcast, di recuperare il primo episodio: sarà anche superato ma rimane pur sempre un bel pezzo da collezionare in memoria di quei bei tempi andati? Dai che c'è anche per Ps2!
Anteprima Headhunter: Redemption
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Headhunter: Redemption - 377
Un paradiso perduto
Ci fu un
tempo in cui una ristretta cerchia di videogiocatori sparsi per il mondo decise
di ripararsi sotto le ali protettive di una ineguagliabile console bianca
stabilendo, di fatto, una comunità indipendente ed immune a ogni tipo di attacco
della concorrenza. Una sorta di Svizzera videoludica, in cui tutto era perfetto
e tutto portava a credere di trovarsi nel paradiso dei videogiochi. Non fu così.
Il Dreamcast fu spazzato via dalle forze del male e la sua utenza dovette
dividersi e indirizzarsi (ordinatamente, in fila indiana) verso altri lidi. Con
sé portarono il ricordo di tutte quelle avventure vissute nel loro periodo
d'oro (e furono veramente tante, tenuto conto della breve vita del DC) sperando
sempre di ritrovare, con le nuove console, certe sensazioni indimenticabili. Tra
tutti i giochi che hanno invaso la scatoletta bianca, ci fu un certo Headhunter
che portò una bella ventata di aria fresca posizionandosi, quasi, al livello di
un GTA. Purtroppo questo titolo non fece molto clamore, all'epoca
furoreggiavano titoli del calibro di Shenmue e Metal Gear Solid 2, e il nostro
agente anti terrorismo si vide relegare in una ristretta nicchia per pochi
appassionati. Ora Amusement Vision sta per consegnare all'utenza Xbox il
seguito di quest'ottimo titolo, un seguito che promette davvero bene sia a
livello tecnico che di gameplay. Headhunter: redemption si pone di diritto a
testa alta tra i suoi colleghi ben più famosi e collaudati, e lo fa senza alcuna
paura.
Un po' di
La storia vede come protagonista, ovviamente, il nostro Jack Wadetrama
affiancato, però, da una new entry: la bella Leeza X, ex criminale dal passato
turbolento ed ora, grazie al nostro Jack, al servizio della giustizia nelle
vesti di agente anti terrorismo. Come avrete intuito ci sarà la possibilità di
usare i due differenti personaggi, ognuno con le proprie abilità ed il proprio
armamentario, ma anche con i propri limiti a seconda delle missioni che dovranno
affrontare. Il tutto si svolge in un futuro devastato dal virus Bloody Mary,
determinando il formarsi di un mondo sotterraneo in contrapposizione a quello in
superficie. In un contesto del genere, con il mondo alla luce dominato dai media
mentre quello sotterraneo è invaso da reietti disperati, è facile intuire la
delicata situazione che i nostri protagonisti dovranno cercare di controllare.
Questo significa azione allo stato puro mischiata a fasi stealth, altalenandosi
tra acrobazie (differenti a seconda del personaggio) e appostamenti dietro ai
muri. Ci saranno anche fasi 'motorizzate', dovendo guidare motociclette per
spostarsi lungo insidiose autostrade, donando un tocco di varietà all'azione
generale. Interessante anche l'armamentario utilizzato: oltre alle classiche
armi di distruzione, avremo a disposizione anche armi più genericamente
'stealth' come l'IRIS, congegno da applicare agli occhiali per monitorare
l'ambiente circostante, oggetti, interfacciarsi con diversi dispositivi, ecc.
Tecnicamente
Dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte ad un titolo decisamente
buono, con un'ottima caratterizzazione dei personaggi (oltre che ad un'ottima
modellazione poligonale) e degli ambienti ispirati. Lugubre il mondo
sotterraneo, più solare il mondo in superficie ma sempre velato di una certa
decadenza. L'impatto visivo è notevole grazie a delle texture molto
convincenti, nonché all'esclusiva tecnica utilizzata per creare la giusta
atmosfera 'contaminata': infatti il team di sviluppo si è dotato di un filtro
particolare per caratterizzare l'intero gioco, un filtro che tende a sfocare
l'ambiente circostante in modo da creare una sensazione di realismo che
ritroveremo, sicuramente, anche nei titoli di futura pubblicazione. Una
caratteristica di sicuro interesse per chi è interessato alle innovazioni
grafiche. Molto interessante anche l'aspetto sonoro, curato dall'Orchestra
Sinfonica Nazionale della Repubblica Ceca diretta da Richard Jaques (che ha
vinto diversi premi grazie alle musiche del primo Headhunter). Naturalmente
aspettiamo di vedere il gioco completo per poter giudicare ufficialmente questi
aspetti ma, allo stato attuale della lavorazione, nulla sembra lasciato al caso
promettendo un'esperienza decisamente gratificante e al passo con i tempi.
Conclusioni
Chiaramente ci troviamo di fronte ad un titolo da tenere seriamente in
considerazione, un titolo che si spinge oltre all'azione pura e semplice. Le
premesse fanno ben sperare e, nonostante Amusement Vision abbia rilasciato poche
informazioni sul suo titolo, pare che la data di pubblicazione sia veramente
imminente. Nel frattempo il consiglio è, per tutti coloro che se lo fossero
perso e che possiedono un Dreamcast, di recuperare il primo episodio: sarà anche
superato ma rimane pur sempre un bel pezzo da collezionare in memoria di quei
bei tempi andati? Dai che c'è anche per Ps2!
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