Hearthstone Discesa dei Draghi: la nuova espansione del card game Blizzard

Alla BlizzCon, Blizzard cerca il rilancio del suo gioco di carte: è in arrivo Discesa dei Draghi, l'ultima espansione dell'anno e una modalità inedita.

Hearthstone Discesa dei Draghi: la nuova espansione del card game Blizzard
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  • Blizzard, con la cerimonia d'apertura della BlizzCon 2019, ha tentato l'all in. Dopo il trailer di Diablo IV, che ha rapito il pubblico di ogni parte del globo, la celebrazione dei prodotti della compagnia di Irvine è saltata di palco in palco per deliziarci con tutto quello che ci aspetta al varco nei prossimi mesi. Tra gli annunci, è stato dato spazio anche alle novità dedicate a Hearthstone. Certo, l'arrivo dell'ultima espansione dell'Anno del Dragone era noto a tutti; meno scontato, invece, è stato il reveal di una modalità di gioco inedita, Battlegrounds, ispirata al fenomeno del 2019 che ha stregato milioni di giocatori in tutto il mondo. No non stiamo parlando dei battle royale, bensì degli autobattler.
    Cosa attende la community di Hearthstone, dunque, da qui in avanti? Ecco le principali novità, in attesa dell'apertura della beta di Battlegrounds.

    Dragon Heart...hstone

    Nell'Anno del Dragone non potevano non fare la loro comparsa i più potenti esseri viventi di Azeroth. La Discesa dei Draghi è la nuova espansione di Hearthstone che punta a concludere degnamente la lotta tra il bene e la legione del M.A.L.E., iniziata poco meno di un anno fa. Le due espansioni precedenti - ovvero L'Ascesa delle Ombre e Salvatori di Uldum - scostandosi dalla cadenza a compartimenti stagni che ha caratterizzato i contenuti aggiuntivi degli anni precedenti, hanno cercato di tessere una trama matura e coerente per far crescere personaggi, storie e, ovviamente, il cuore del titolo: le sue meccaniche di gioco.

    Il piano dell'Arcicattivo Rafaam sta quindi per compiersi, nonostante Uldum. La battaglia tra il bene e il M.A.L.E., oltre a spostarsi nei cieli di Azeroth, ha risvegliato un essere tanto antico quanto letale: il progenitore di tutta la stirpe draconica, Galakrond.
    Il proto-dragone (che tutti riceveranno gratuitamente non appena torneranno nel gioco) assumerà il ruolo di perno attorno al quale ruoterà l'intera offerta ludica dell'espansione. Galakrond si manifesterà infatti attraverso cinque nuove carte spalmate su altrettante classi, ovviamente gli araldi della Legione del M.A.L.E. di cui prenderà il posto sulla board: warlock, warrior, shaman, rogue e priest.

    L'obbiettivo, per i cattivoni, è tanto semplice quanto mefistofelico: evocare il drago supremo, potenziarlo e sfruttarne l'immane potere per annichilire una volta per tutte la Lega degli Esploratori e i servitori del bene.
    Ogni classe si arricchirà comunque di inedite aggiunte dedicate all'archetipo Drago. In particolare, tutte e nove gli eroi potranno contare su un Drago Leggendario con Grido di Battaglia molto potente. Non solo: agli alleati squamati saranno associate anche carte magia dedicate, i cosiddetti Soffi del Drago, il cui effetto verrà potenziato se il giocatore avrà la fortuna di avere - appunto - un drago nella propria mano.

    Il proto-dragone sarà tuttavia l'unico a beneficiare della nuova keyword: Invocazione. Con questa abilità (contenuta nella descrizione di diversi servitori e anche in carte magia) i giocatori avranno la possibilità di potenziare il proprio Galakrond.
    Durante il match il drago supremo potrà evolversi in aspetti più potenti. Giocando due carte con "Invocazione" è possibile portarlo dalla sua forma base alla versione "Galakrond, L'Apocalisse". Utilizzare una terza carta con la stessa keyword, invece, permetterà di condurlo alla sua variante finale (e più potente): "Galakrond, la Fine di Azeroth". L'aggiornamento a ogni nuova forma raddoppierà il potere del grado e, nella sua trasformazione conclusiva, darà modo di equipaggiare anche un'arma 5/2. La Discesa dei Draghi si porterà poi in dote anche inedite Missioni Secondarie per gli eroi, le quali conferiranno diversi bonus al loro completamento. Infine, come di consueto, al varco ci attende una nuova avventura da affrontare in single player, che di sicuro farà la gioia di tutti i lupi solitari che non amano cimentarsi nella ladder.

    Riusciranno i draghi a risollevare le sorti di un card game ultimamente un po' appannato? Galakrond avrà la forza di imporsi nel meta con strategie inedite, oppure rimarrà molto situazionale e finirà ben presto nel dimenticatoio dopo le prime settimane di sperimentazione? Non vediamo l'ora di saperne di più.

    Dalla board ai Battlegrounds

    Veniamo ora alla più grande novità annunciata nel corso della cerimonia d'apertura: l'arrivo di una modalità di gioco tutta nuova denominata Battlegrounds (o Battaglia, a seconda della lingua che preferite).
    Il team di sviluppo attinge a piene mani dal fenomeno videoludico dell'anno (magistralmente portato alla consacrazione mondiale prima da Auto Chess e a ruota da tutti gli altri) per riplasmarlo e vestirlo secondo l'iconico "Hearthstone Style".

    Battlegrounds, in buona sostanza, è una modalità multiplayer per otto giocatori in cui gli utenti non avranno alcun mazzo da costruire, bensì un tabellone ricolmo di servitori reclutati opportunamente, secondo la strategia scelta a inizio del match. Esattamente come accade altrove, ogni round completato ricompenserà i partecipanti con prezioso oro da spendere per portare a compimento la propria tattica.

    Tra un round e l'altro potremo infatti farà visita al Locandiere Bob (un po' come accade nelle recenti avventure single player di Hearthstone). Quest'ultimo proporrà un ventaglio di servitori tra cui scegliere, per attivare nuove sinergie sul campo di battaglia, oppure modificare una linea d'attacco poco performante. Al contrario di quanto siamo abituati con gli autobattler attualmente presenti sul mercato, l'oro non potrà essere tenuto in saccoccia e speso nei turni successivi.

    Inoltre, la meccanica di gioco relativa all'aumento di livello dell'eroe (caratteristica che nei battler permette di sbloccare nuovi slot d'evocazione sulla scacchiera), in Hearthstone viene trasposta sulla Locanda. In pratica, innalzando il livello del locale di Bob si avrà accesso non solo carte più potenti ma si aumenterà addirittura il danno diretto inflitto all'avversario.

    Per il resto, Battlegrounds ricalca esattamente le dinamiche di un qualsiasi autobattler che si rispetti: è possibile ricaricare il tabellone nel caso in cui la proposta di Bob non sia soddisfacente, oppure congelarlo in attesa della visita successiva. Inoltre, acquistando tre copie della stessa carta, quest'ultima non solo verrà potenziata, raggiungendo un grado maggiore, ma ricompenserà i giocatori anche con una card gratuita da rinvenire nella Locanda.
    Ci sarà poi una classifica, probabilmente stagionale, con ricompense e altri cosmetici sbloccabili a seconda del rank raggiunto.

    Ora nasce un interrogativo: Battlegrounds riuscirà a ritagliarsi un posto nel cuore degli appassionati, o verrà percepito come un corpo estraneo nato per seguire ciecamente la moda del momento?

    Di sicuro il team di sviluppo sembra voler proporre al pubblico una piacevole "distrazione" (o alternativa) rispetto all'esperienza di gioco principale. Quest'ultima, come dicevamo, ha un solo compito da portare a termine: risollevare le sorti di un anno fin troppo altalenante per il card game del colosso californiano. A partire dal prossimo martedì 5 novembre, in ogni caso, potremo provare la beta, e non mancheremo di darvi tutte le nostre impressioni, mentre attendiamo che la fase di test venga aperta a tutti.

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