Hell is Us: action rpg tra guerra e sovrannaturale in Unreal Engine 5

Hell is Us è il nuovo action RPG firmato Rogue Factor a base di guerra e sovrannaturale. Ecco cosa sappiamo sul gioco fino ad oggi.

Hell is Us
Anteprima: PC
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Disponibile per
  • Pc
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Pochi giorni fa i ragazzi di Rogue Factor - il team con base a Montréal a cui dobbiamo Mordheim: City of the Damned e Necromunda: Underhive Wars - hanno annunciato Hell is Us, un peculiare action RPG in Unreal Engine 5 che per loro rappresenta qualcosa di estremamente importante. D'altra parte parliamo della prima IP originale dello studio dopo anni di "permanenza" nel mondo di Warhammer ma soprattutto di un progetto che già da ora ci sembra avere le carte in regola per far parlare di sé, come vedremo a breve. Tra esseri legati da cordoni ombelicali, un mondo afflitto da catastrofi paranormali e un protagonista tormentato dal passato misterioso, l'intervista dei colleghi di GameInformer al Creative Director di Hell is Us ci ha permesso di apprendere tante informazioni interessanti sulla natura della produzione, sulle quali non potevamo evitare di soffermarci.

    Un mondo a tinte fosche tutto da scoprire

    Alla guida di Hell is Us c'è un veterano della game industry, Jonathan Jacques-Belletête, che ha lavorato in Eidos Montréal all'Art Direction di Deus Ex Human Revolution e Mankind Divided. Prima di lasciare lo studio, dopo quasi 12 anni di carriera, ha contribuito in modo significativo al gioco basato sulle avventure dei Guardiani della Galassia, che peraltro - come abbiamo esposto nella nostra recensione di Marvel's Guardians of the Galaxy - ha dimostrato di eccellere su questo e altri fronti. Il ruolo di Belletête in Rogue Factor è più prestigioso e le sfide professionali che sta affrontando ancor più gravose, perché prima d'ogni altra cosa vuole assicurarsi di conferire al suo action RPG un contesto narrativo profondo, stratificato e pieno di misteri.

    Tanto per cominciare, la patria del protagonista del gioco è rimasta isolata dal resto del mondo, fino a essere considerata uno "stato eremita" dall'ONU (sin dalla sua fondazione dopo la Seconda Guerra Mondiale) e a un certo punto è caduta sotto il controllo di uno spietato dittatore che ha continuato a governarla fino agli anni '90, il periodo in cui sono ambientati gli eventi narrati.

    Questa decade non è stata scelta a caso dal Director e i suoi, perché è stata segnata da numerosi conflitti e genocidi. A tal proposito Jacques-Belletête ha affermato che il ciclo perpetuo della violenza umana sarà uno dei grandi temi di Hell is Us (ce lo suggerisce anche lo stesso titolo) e proprio per questo motivo il team di sviluppo ha deciso di non trattarlo alla leggera.

    Le tremende conseguenze della guerra giocheranno un ruolo importante nel tratteggiare lo sfondo in cui andrà a muoversi il protagonista, che però sarà impegnato in un conflitto di tipo differente, contro esseri sovrannaturali. Rogue Factor d'altronde non voleva far vestire ai giocatori i panni di un superuomo capace di sedare - da solo - la guerra civile scoppiata nel paese perché, testuali parole, "non avrebbe avuto senso". Ma quindi chi è il protagonista di Hell is Us? Quel che è certo è che in tenera età è stato strappato alla terra natìa, passando di affidamento in affidamento senza però mai trovare una vera famiglia, almeno fino a quando non ha abbracciato la vita militare.

    Da qui la sua partecipazione a innumerevoli missioni in vari teatri di guerra ma anche la crescita del bisogno di conoscere l'identità dei misteriosi genitori e le motivazioni che li spinsero ad abbandonarlo molti anni prima. Per questo motivo, sfruttando i disordini creati dalla guerra civile scoppiata nel suo paese d'origine, all'inizio di Hell is Us il nostro alter ego riuscirà a intrufolarsi al suo interno (probabilmente al prezzo della diserzione), per poi scoprire di trovarsi in una terra martoriata da una minaccia inimmaginabile.

    Allo stato attuale delle cose non possiamo esprimerci sulla trama vera e propria ma siamo rimasti certamente intrigati dal background narrativo, che potrebbe mixare con una certa efficacia eventi storici reali e finzione per dare carattere a quello che - nelle intenzioni degli sviluppatori - sarà un mondo capace di mantenere alta la voglia del giocatore di scoprirne i segreti. Secondo il Creative Director, anche grazie a epopee virtuali del calibro di Elden Ring, l'utenza sta tornando a voler scoprire le mappe senza ricorrere a indicatori, aiuti su schermo e direttive in ogni dove, ecco perché il titolo di Rogue Factor la chiamerà a scoprire da sola che cosa fare e come giungere in determinati luoghi.

    A differenza di altri mondi virtuali, belli sì ma anche sin troppo permissivi, le ambientazioni, gli NPC e gli oggetti in Hell is Us saranno la vera "bussola" del combattente e segneranno un nuovo matrimonio tra l'art e il level design. Non sappiamo se questo avverrà nel migliore dei modi ma la prospettiva di trovarci di fronte a un'esperienza in grado di sorprenderci per tutta la sua durata ci alletta non poco.

    Faccia a faccia con le "entità"

    In precedenza abbiamo citato la minaccia sovrannaturale al centro degli eventi di Hell is Us, che comincerà a stravolgere la terra del protagonista a seguito di un evento cataclismico conosciuto come "La Calamità". Belletete e i suoi hanno concepito delle mostruosità molto particolari definite "entità", caratterizzate da movenze caotiche e da un aspetto tutt'altro che convenzionale.

    Tra mostri giganteschi ricoperti da una specie di melma e altri connessi tramite cordone ombelicale a delle creature umanoidi - riconoscibili per l'assenza di un volto e un vistoso vuoto nell'area dell'addome - il protagonista dovrà abbandonare le armi da fuoco per ricorrere a spadoni (come quello del teaser trailer) e asce molto particolari, perché avvolte da un'aura spettrale che ne mette in luce i misteriosi poteri. I segreti di queste antiche armi verranno svelati in futuro ma in compenso sappiamo che la tecnologia moderna, comunque connessa a questa versione alternativa degli anni '90, avrà una sua utilità nel viaggio del combattente.

    Proprio come nel leggendario Metal Gear Solid 3 di Kojima, che il Creative Director ha direttamente citato, in Hell is Us ci serviremo di gadget e strumenti più avanzati rispetto a quelli utilizzati nel periodo storico reale, a partire dal drone. In primo luogo, l'assistente volante avrà delle braccia simili a quelle umane e in quanto ad aspetto estetico differirà non poco dai tipici droni. Il suo ritrovamento sul corpo di un nemico non farà altro che espandere le domande sulla misteriosa tecnologia dello stato eremita, su cui non vediamo l'ora di scoprire altro.

    Sappiamo intanto che il drone servirà a distrarre una delle due metà dei nemici mentre starà al protagonista fare i conti con la più pericolosa, almeno fino a quando l'assistente non sarà diventato più efficace in battaglia (previo potenziamento). Speriamo in ogni caso che il limite fisico del cordone ombelicale - probabilmente da recidere - possa essere connesso a delle specifiche meccaniche di gameplay capaci di aggiungere ulteriore pepe agli scontri, su cui al momento non ci è possibile dire altro.

    A un certo punto del suo viaggio il nostro eroe prenderà in prestito un bell'APC, che fungerà non solo da mezzo per esplorare il mondo ma anche da HUB e da accampamento di fortuna. Difatti, senza offrire un vero e proprio open world, Hell is Us ci permetterà di visitare regioni di varie dimensioni, rigorosamente scopribili grazie alle mappe o alle informazioni ottenute dagli NPC. Gli sviluppatori vogliono assicurarsi di creare una sorta di rete interconnessa di ambientazioni, così da dare al giocatore diversi modi per espandere le proprie ricerche e scoprire nuovi luoghi.

    Mentre ci chiediamo di chi sia la voce femminile del teaser trailer, che parla di dolore, vendetta e di un passato oscuro, speriamo di non dover attendere anni prima di vedere finalmente in azione Hell is Us. Jacques-Belletête non ha voluto esprimersi sulle future apparizioni del titolo in Unreal Engine 5, che però - tra i richiami alle opere di Kojima e le interessanti premesse ludiche e narrative - si è guadagnato un posto tra quelli che terremo d'occhio con una buona dose di curiosità.

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