High on Life: lo sparatutto allucinogeno dal creatore di Rick e Morty

Justin Roiland firma un'opera esageratamente sopra le righe, infarcita dal solito umorismo nero e dalla grafica cartoon.

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  • Pc
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • Xbox Series X
  • Come inquadrare nel giusto contesto l'esperienza Rick e Morty per l'animazione occidentale? Battute che oscillano tra lo squallido e l'offensivo, black humor che scorre a fiumi insieme a una violenza esagitata e dissacrante, un volume impostato al massimo che accompagna la trama priva di fondamento logico. Utilizzando una sola parola, possiamo descrivere l'opera trasmessa da Adult Swim come imperdibile. La mente scombussolata del genio dietro a questo capolavoro di fantascienza è Justin Roiland, il quale è anche il fondatore di uno studio dedicato allo sviluppo dei videogiochi, che ha presentato il suo High on Life allo showcase Xbox e Bethesda.

    Questo non è affatto il primo, folle, giro di giostra per i ragazzacci di Squanch Games (in origine conosciuti come Squanchtendo, un nome fin troppo fantastico per sopravvivere nel nostro cinico mondo), che hanno già fatto incetta di premi grazie alle esperienze in realtà aumentata di Accounting e Trover Saves the Universe (trovate qui la nostra recensione di Trover Saves the Universe). Lo stile coloratissimo presentato durante lo show ha portato però l'attenzione sul primo vero sparatutto targato Squanch, che promette una forte dose di azione in prima persona unita al sapore spregiudicato dell'umorismo che caratterizza Justin Roiland.

    La gioventù bruciata salverà la Terra

    Il protagonista di High on Life è un classico adolescente americano che ha appena terminato il liceo, non ha un lavoro né grosse prospettive accademiche, e brucia le sue noiose giornate tra i videogiochi e un amore non corrisposto.

    L'estate sembra pronto ad accoglierlo in un caldo e tedioso abbraccio lungo tre mesi, ma un'invasione aliena sconvolge i suoi piani di procrastinazione costante. Questo cartello della droga proveniente da un altro sistema solare utilizza gli umani per sballarsi, per questo punta ad un annichilimento della nostra razza per assicurarsi scorte illimitate di trastullo. Il ragazzo senza arte né parte imbraccerà quindi le sue armi parlanti e combatterà contro la schiavitù imposta dagli esseri spaziali, diventando un cacciatore di taglie intergalattico alla ricerca del malvagio Garmantuous, il grande capo dietro la spedizione schiavista degli alieni. Nel breve trailer di presentazione abbiamo potuto ammirare una discreta varietà di ambientazioni spaziali, sempre sospese tra una fantascienza seriosa e la satira sociale di baraccopoli iper-tecnologiche, che ci hanno intrigato soprattutto per stile e colori - con una palette cromatica immediatamente riconducibile alle avventure animate del padre di Rick e Morty - mentre i nemici godono di una caratterizzazione più altalenante, con alcuni soggetti bollosi e anonimi e altri nettamente più folli e ispirati (ma anche questa, a dirla tutta, è una delle peculiarità artistiche di Justin Roiland).

    Shooter Squanchlike

    Mentre ogni considerazione sul feeling da sparatutto del nuovo titolo Squanch Games è da rimandare a una prova sul campo, possiamo con estrema tranquillità sbilanciarci sul tono dell'umorismo che ci accompagnerà in questa nuova avventura tra le stelle. Le armi di High on Life non sono dei semplici strumenti da utilizzare per abbattere i nemici, ma si presentano come comprimari stralunati per il nostro eroe inesperto, e ogni bocca da fuoco ha una personalità che riflette la sua provenienza aliena e l'apporto alla battaglia contro i nemici dei diversi pianeti che andremo a esplorare.

    Il filmato di presentazione non lesina sugli spiragli che gettano luce sul gustoso black humor che rende unico il prodotto del piccolo team americano, tra una mitragliatrice che sacrifica i propri bambini sparandoli sui nemici ("Stai tranquillo, è molto facile riprodurli!") e le considerazioni etimologiche sull'esistenza da parte di una cinica pistola, la quale ci ricorda che in fondo viviamo tutti nello spazio. La varietà delle situazioni comiche, insieme a un'esperienza ludica che punta ad essere veloce e immediata, saranno elementi chiave per definire le sorti di un progetto come High on Life. Dai giochi Squanch ci aspettiamo soprattutto risate e colpi bassi, senza un focus eccessivo su una componente shooting che - quasi per assurdo - potrebbe non essere il vero fulcro dell'azione.

    Sempre in ottima compagnia

    La caratteristica principale che determina il gusto estetico di High on Life è quel cartoonesco modo di rivivere la nostra realtà, con giochi di luce che si riflettono sulle superfici lisce e gonfie degli strani alieni incontrati nel corso dell'avventura, in quella che sembra un'operazione capace di coniugare la spensierata animazione per bambini a un incubo partorito da Cronenberg.

    I colori vividi e le ambientazioni sempre varie ci accompagneranno nel viaggio attraverso l'universo, tra pianeti rigogliosi e una città costruita su un asteroide (per ottenere una lettura più realistica del viaggio spaziale vi rimandiamo alla nostra anteprima di Starfield), depredando tesori e facendo la conoscenza di personaggi unici. Come se non bastasse una presentazione così carnevalesca dell'avventura, bisogna mettere in conto che le armi a nostra disposizione sono degli esseri senzienti (qui il richiamo a Videodrome è davvero palese), e soprattutto parlanti. La voce di Justin Roiland ci accompagna dunque attraverso le strambe bocche da fuoco, con linee di dialogo che possiamo già intuire comicamente allucinanti, in un connubio mano/pistola mai così folle e originale. Mentre alcuni pezzi di artiglieria sono delle semplici dispensatrici di morte, alcuni possono rivelarsi essenziali anche per l'esplorazione dei mondi alieni, come un fucile che spara dischi capaci di incastrarsi nelle pareti, creando dal nulla un punto di appoggio dove scalare gli ostacoli.

    High on Life sembra essere il viaggio schizofrenico partorito da una mente folle, colorato e velocissimo, con giusto una puntina di body horror a condire un cocktail potenzialmente esplosivo. Vedremo se Justin Roiland ci delizierà con un'altra particolarissima commedia in stile Rick e Morty quando il gioco debutterà sul Game Pass il 25 ottobre, nelle vesti di esclusiva temporale Microsoft più scriteriata di sempre.

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