Sono già trascorsi quasi tre anni dal reveal ufficiale di Honor of Kings: World, eppure lo sviluppatore cinese TiMi Studio Group (già autore di Pokémon Unite e Call of Duty: Mobile) si ostina tuttora a non voler svelare le "molteplici" piattaforme che a tempo debito accoglieranno il promettente action RPG di matrice open world. In attesa che il publisher Tencent Games si decida ad annunciare la finestra di lancio del titolo, che stando a quanto dichiarato in precedenza verrà pubblicato contemporaneamente in tutto il globo, abbiamo esaminato i due recenti trailer di gameplay e cercato di apprendere quante più informazioni possibili sull'impianto ludico dell'amibizioso tripla A.
Armi per tutti i gusti
Avendo già analizzato la componente tecnica e narrativa nella nostra precedente anteprima di Honor of Kings: World, in questa sede ci focalizzeremo invece sul sistema di combattimento e sul multiplayer. Immortalando un epico scontro che vedeva due eroi fronteggiare un colossale Behemoth, il trailer di esordio pubblicato nel mese di ottobre 2021 ci aveva già offerto un gustoso primo assaggio del gameplay, sollevando tuttavia una serie di dubbi circa la personalizzazione dell'avatar.
Tuttora non sappiamo con esattezza se in Honor of Kings: World interpreteremo dei personaggi predefiniti o se invece saremo chiamati a creare un nostro alter-ego, ma in compenso i filmati più recenti hanno puntato i riflettori su combattenti dai moveset alquanto diversi, dandoci inoltre l'impressione che il protagonista possa cambiare arma anche nel mezzo dei duelli. Se in precedenza avevamo potuto ammirare soltanto le prodezze dell'immancabile spadaccino, negli ultimi mesi è emerso che nelle battaglie saremo libero di utilizzare anche arco e frecce, katane lunghe (anche dette tachi), doppie lame e spadoni, senza dimenticare un curioso jetpack munito di mitragliatrici. Procediamo con ordine, specificando anzitutto che l'arco consentirà di scagliare frecce in rapida successione o ricorrere a colpi caricati, favorendo l'adozione di approcci diversi a seconda delle circostanze, della lontananza dal bersaglio o del numero di nemici ingaggiati.
Supportata dalla grande agilità del personaggio controllato, la tachi permetterà di schivare tempestivamente gli attacchi in entrata e aggirare gli avversari, al fine di colpirli nei loro angoli ciechi e minimizzare il rischio di subire ingenti danni, mentre la velocità superiore offerta dalle doppie lame si tradurrà in combo frenetiche e rovinose, tanto a terra quanto a mezz'aria. Se lo spadone a due mani privilegerà la forza bruta e gli attacchi pesanti, che per il rovescio della medaglia saranno ragionevolmente più lenti, lo scettro consentirà di lanciare dardi magici senza dover rinunciare a tenersi a una distanza di sicurezza.
Di tutti gli strumenti di morte presentati dai recenti trailer di Honor of Kings: World, il più interessante è forse il jetpack ad alta tecnologia che durante gli scontri permetterà al nostro alter-ego di compiere schivare fulminee e sollevarsi da terra, per poi svolazzare attorno ai mostri o addirittura uscire dal loro raggio di azione. Potendo contare su due mitragliatrici, che all'occorrenza possono tramutarsi in lanciarazzi, il jetpack sembrerebbe a prima vista l'arma più versatile, nonché la più divertente da usare.
Non meno interessanti ci sono parsi i poteri magici sfoggiati da un personaggio di sesso femminile, che attraverso semplicissimi movimenti del braccio - e senza la necessità di brandire alcuno scettro - potrà lanciare dei rapidissimi dardi di luce.
Osservando una particolare sequenza di gameplay non abbiamo potuto fare a meno di notare che i nostri avatar disporranno di un power-up assai curioso, che nel corso della lotta muterà il loro aspetto ed estenderà non poco la portata dei fendenti lanciati con la spada. Non è chiaro se questo potenziamento possa essere utilizzato anche con le altre armi, tuttavia la trasformazione sembra rafforzare tanto l'offesa quanto l'agilità dell'avatar.
Esplorazione e multigiocatore
Il sistema di combattimento non è comunque l'unica somiglianza tra gli hunting game e Honor of Kings: World, che da Monster Hunter Rise pare aver preso in prestito la meccanica dell'insetto-filo. Negli spaziosi scenari realizzati dai ragazzi di TiMi Studio Group potremo infatti lanciare una sorta di rampino per agganciare determinati elementi del paesaggio circostante, eseguire scatti in avanti e quindi velocizzare gli spostamenti.
Dopo aver compiuto un doppio salto, o in prossimità di un crepaccio, avremo invece la possibilità di generare una specie di aliante spirituale per planare lentamente e raggiungere in tutta sicurezza le aree sottostanti. Sempre a proposito della componente esplorativa, abbiamo scoperto che il nostro alter-ego sarà libero di tuffarsi in laghi e fiumi per attraversare passaggi subacquei e magari introdursi in luoghi altrimenti inaccessibili.
L'ultimo dettaglio emerso dai recenti trailer Honor of Kings: World riguarda infine il multiplayer, che stando ai filmati permetterà agli amici di unire le forze contro i giganteschi boss dell'action RPG. I video caricati in rete da Tencent Games mostrano tre personaggi lottare all'unisono e seminare letteralmente il caos sul campo di battaglia, ma poiché questi sono ancora una volta privi dell'interfaccia utente non abbiamo elementi a sufficienza per stabilire il numero massimo di giocatori che potranno effettivamente far fronte comune e usufruire della co-op per annientare le bestie più coriacee del pacchetto.
Dulcis in fundo, nel mese di maggio NVIDIA ha svelato che Honor of Kings: World si avvarrà sin da lancio del supporto al ray tracing e al DLSS 3, che quantomeno su PC dovrebbero garantire prestazioni di altissimo livello ai possessori delle schede video RTX. A questo punto non resta che attendere che il connubio cinese si decida una buona volta a far chiarezza sulle "molteplici" piattaforme che ospiteranno l'action RPG tripla A e sperare che la data di lancio non sia poi così lontana.
Honor of Kings World: un action RPG open world che sembra spettacolare!
Il gioco mobile Honor of Kings si prepara a diventare un gioco di ruolo di deriva action in un vasto mondo open world, con una grafica eccellente.
Sono già trascorsi quasi tre anni dal reveal ufficiale di Honor of Kings: World, eppure lo sviluppatore cinese TiMi Studio Group (già autore di Pokémon Unite e Call of Duty: Mobile) si ostina tuttora a non voler svelare le "molteplici" piattaforme che a tempo debito accoglieranno il promettente action RPG di matrice open world. In attesa che il publisher Tencent Games si decida ad annunciare la finestra di lancio del titolo, che stando a quanto dichiarato in precedenza verrà pubblicato contemporaneamente in tutto il globo, abbiamo esaminato i due recenti trailer di gameplay e cercato di apprendere quante più informazioni possibili sull'impianto ludico dell'amibizioso tripla A.
Armi per tutti i gusti
Avendo già analizzato la componente tecnica e narrativa nella nostra precedente anteprima di Honor of Kings: World, in questa sede ci focalizzeremo invece sul sistema di combattimento e sul multiplayer. Immortalando un epico scontro che vedeva due eroi fronteggiare un colossale Behemoth, il trailer di esordio pubblicato nel mese di ottobre 2021 ci aveva già offerto un gustoso primo assaggio del gameplay, sollevando tuttavia una serie di dubbi circa la personalizzazione dell'avatar.
Tuttora non sappiamo con esattezza se in Honor of Kings: World interpreteremo dei personaggi predefiniti o se invece saremo chiamati a creare un nostro alter-ego, ma in compenso i filmati più recenti hanno puntato i riflettori su combattenti dai moveset alquanto diversi, dandoci inoltre l'impressione che il protagonista possa cambiare arma anche nel mezzo dei duelli. Se in precedenza avevamo potuto ammirare soltanto le prodezze dell'immancabile spadaccino, negli ultimi mesi è emerso che nelle battaglie saremo libero di utilizzare anche arco e frecce, katane lunghe (anche dette tachi), doppie lame e spadoni, senza dimenticare un curioso jetpack munito di mitragliatrici. Procediamo con ordine, specificando anzitutto che l'arco consentirà di scagliare frecce in rapida successione o ricorrere a colpi caricati, favorendo l'adozione di approcci diversi a seconda delle circostanze, della lontananza dal bersaglio o del numero di nemici ingaggiati.
Supportata dalla grande agilità del personaggio controllato, la tachi permetterà di schivare tempestivamente gli attacchi in entrata e aggirare gli avversari, al fine di colpirli nei loro angoli ciechi e minimizzare il rischio di subire ingenti danni, mentre la velocità superiore offerta dalle doppie lame si tradurrà in combo frenetiche e rovinose, tanto a terra quanto a mezz'aria. Se lo spadone a due mani privilegerà la forza bruta e gli attacchi pesanti, che per il rovescio della medaglia saranno ragionevolmente più lenti, lo scettro consentirà di lanciare dardi magici senza dover rinunciare a tenersi a una distanza di sicurezza.
Di tutti gli strumenti di morte presentati dai recenti trailer di Honor of Kings: World, il più interessante è forse il jetpack ad alta tecnologia che durante gli scontri permetterà al nostro alter-ego di compiere schivare fulminee e sollevarsi da terra, per poi svolazzare attorno ai mostri o addirittura uscire dal loro raggio di azione. Potendo contare su due mitragliatrici, che all'occorrenza possono tramutarsi in lanciarazzi, il jetpack sembrerebbe a prima vista l'arma più versatile, nonché la più divertente da usare.
Non meno interessanti ci sono parsi i poteri magici sfoggiati da un personaggio di sesso femminile, che attraverso semplicissimi movimenti del braccio - e senza la necessità di brandire alcuno scettro - potrà lanciare dei rapidissimi dardi di luce.
Osservando una particolare sequenza di gameplay non abbiamo potuto fare a meno di notare che i nostri avatar disporranno di un power-up assai curioso, che nel corso della lotta muterà il loro aspetto ed estenderà non poco la portata dei fendenti lanciati con la spada. Non è chiaro se questo potenziamento possa essere utilizzato anche con le altre armi, tuttavia la trasformazione sembra rafforzare tanto l'offesa quanto l'agilità dell'avatar.
Esplorazione e multigiocatore
Il sistema di combattimento non è comunque l'unica somiglianza tra gli hunting game e Honor of Kings: World, che da Monster Hunter Rise pare aver preso in prestito la meccanica dell'insetto-filo. Negli spaziosi scenari realizzati dai ragazzi di TiMi Studio Group potremo infatti lanciare una sorta di rampino per agganciare determinati elementi del paesaggio circostante, eseguire scatti in avanti e quindi velocizzare gli spostamenti.
Dopo aver compiuto un doppio salto, o in prossimità di un crepaccio, avremo invece la possibilità di generare una specie di aliante spirituale per planare lentamente e raggiungere in tutta sicurezza le aree sottostanti. Sempre a proposito della componente esplorativa, abbiamo scoperto che il nostro alter-ego sarà libero di tuffarsi in laghi e fiumi per attraversare passaggi subacquei e magari introdursi in luoghi altrimenti inaccessibili.
L'ultimo dettaglio emerso dai recenti trailer Honor of Kings: World riguarda infine il multiplayer, che stando ai filmati permetterà agli amici di unire le forze contro i giganteschi boss dell'action RPG. I video caricati in rete da Tencent Games mostrano tre personaggi lottare all'unisono e seminare letteralmente il caos sul campo di battaglia, ma poiché questi sono ancora una volta privi dell'interfaccia utente non abbiamo elementi a sufficienza per stabilire il numero massimo di giocatori che potranno effettivamente far fronte comune e usufruire della co-op per annientare le bestie più coriacee del pacchetto.
Dulcis in fundo, nel mese di maggio NVIDIA ha svelato che Honor of Kings: World si avvarrà sin da lancio del supporto al ray tracing e al DLSS 3, che quantomeno su PC dovrebbero garantire prestazioni di altissimo livello ai possessori delle schede video RTX. A questo punto non resta che attendere che il connubio cinese si decida una buona volta a far chiarezza sulle "molteplici" piattaforme che ospiteranno l'action RPG tripla A e sperare che la data di lancio non sia poi così lontana.
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