Anteprima Inazuma Eleven

Annunciato durante lo scorso Tokyo Game Show, Inazuma Eleven è il nuovo prodotto della celeberrima Level-5 per Nintendo DS; dopo il successo dei due episodi della serie "Professor Layton", che senza dubbi sarà bissato anche da Dragon Quest IX, il progetto più importante attualmente in mano ad Hino-san, la software house nipponica si appresta a ripercorrere il solco lasciato dagli RPG calcistici apparsi ormai qualche generazione fa.

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In Inazuma Eleven impersoneremo Mamoru Endou, capitano della squadra di calcio della scuola, il quale inizialmente dovrà far fronte ad un problema: la scarsa adesione dei compagni al team. Il numero, infatti, esiguo di calciatori non permette ai giovani di prendere parte al campionato ed il ruolo di Mamoru sarà quello di reclutare nuove leve, fra i circa duemila personaggi disponibili nel gioco, ognuno caratterizzato da diversi parametri. Il primo compagno reclutato sarà Shuya Gouenji, stella nipponica del calcio giovanile giapponese, che si trasferirà nella scuola di Endou e prenderà parte all'importantissima sfida con la Imperial Junior High School, gli acerrimi rivali dei protagonisti.
Com'è facile dedurre, il gioco consterà di due parti separate dal punto di vista del gameplay, ma profondamente intrecciate da quello della storia: una principalmente adventure, con eventi sia nella scuola che nella cittadina in cui il titolo è ambientato, ed una sul campo, con partite a là Sensible Soccer.
Quella prettamente adventure/RPG, che di primo acchito parrebbe però tediante e poco profonda, lascerà molto spazio alle varie quest che permetteranno a Mamoru di stringere dei rapporti di amicizia con i vari studenti, così da avere più probabilità di reclutarli. Sembra che il problema di fondo sia insito in uno svolgimento approssimativo delle quest, che sembrano solo un pretesto per acquisire nuovi compagni e passare all'altra fase di gioco, certamente più interessante, ovvero lo svolgimento delle partite. Il sistema di controllo è totalmente affidato alle capacità tattili dello schermo inferiore di Nintendo DS.
Lo svolgimento dei match avverrà con una visuale a volo d'uccello; attraverso il pennino, dovremo tracciare gli spostamenti dei giocatori, mentre per i passaggi basterà toccare il destinatario.
Particolarmente interessante, ed inedito, pare il sistema di tiro: non solo bisognerà indirizzare bene la palla, ma bisognerà anche superare la forza del difensore, segnalata con una cifra sovraimpressa sullo schermo. Non è chiaro tuttavia se i valori della forza siano generati casualmente oppure siano determinati da qualche parametro. In aggiunta a tutto ciò, ad elevare la già acuita "giapponesità" del titolo, che strizza l'occhio alla serie anime e manga di Holly e Benji, ben evidente grazie alle illustrazioni super-deformed, le immancabili mosse speciali, come il tiro infuocato o le super parate.
Le varie mosse speciali saranno selezionabili dal giocatore solo in alcuni frangenti, come i contrasti o situazioni favorevoli o sfavorevoli al fine del risultato finale, e - proprio come gli attacchi nelle classiche battaglie a turni degli RPG - avranno un numero massimo di attivazioni. Questo numero crescerà durante la Burning Phase, che partirà durante i momenti di difficoltà.
Venendo alle noti dolenti, l'impostazione RPG del titolo influenza anche le partite: infatti, anche se ci si potrebbe aspettare dei match veloci e divertenti, gli sviluppatori hanno disegnato un sistema davvero troppo lento e noioso. Ogni contrasto attiverà la relativa cut scene e rallenterà di conseguenza il ritmo; sembra di trovarsi di fronte ad un combattimento a turni degno del miglior Final Fantasy. Peccato però che Inazuma Eleven sia un RPG calcistico, da cui ci si aspetterebbe certamente le classiche quest, ma anche una certa componente di azione che qui pare completamente mancare. A questa impostazione decisa da Level-5, consegue ovviamente la scelta del sistema di controllo di cui sopra, minato non solo dalle continue interruzioni costituite dalle cut scene, ma anche da una certa complessità (lo stesso sistema di tiro, interessante certo, ma troppo arzigogolato) che potrebbe ostacolare sia materialmente il nuovo pubblico di Nintendo DS (costituito da giocatori alle prime armi o comunque poco avvezzi ai giochi di ruolo puri e crudi) sia il divertimento di quanti si aspettano una modalità abbastanza immediata alla fine delle "pesanti" fasi RPG.
Graficamente il titolo sembra ancora piuttosto scarno: mentre le fasi di esplorazione e reclutamento sono realizzate con sprite 2D e sfondi 3D (a cui si alternano FMV divertenti e di ottima qualità), la ripresa delle partite dall'alto è piuttosto semplice, forse troppo, intramezzata da cut-scene tridimensionali in cui si muovono personaggi in cell shading di buona fattura.