Anteprima Jak and Daxter: The Lost Frontier

Jak raggiunge Daxter sul portatile Sony: prime informazioni sul sesto capitolo della serie

Anteprima Jak and Daxter: The Lost Frontier
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  • PS2
  • Psp
  • The precursor legacy

    Quando, nel lontano 2001, Naughty Dog esordì sull’allora neonata PlayStation 2, decise di abbandonare le avventure del primogenito Crash Bandicoot per offrire al giocatore una nuova esperienza di gioco, meno legata alla struttura lineare dei titoli precedenti e caratterizzata da una coppia protagonista a sostituire il classico eroe solitario. Nacque The Precursor Legacy, primo episodio con protagonisti l’elfo Jak e la logorroica spalla Daxter: come da tradizione per la software house statunitense, si rivelò un notevole successo da parte di pubblico e critica. Seguirono, negli anni successivi, un secondo e un terzo capitolo, entrambi osannati per la capacità degli sviluppatori di aver creato una commistione vincente tra platform e shooter all’interno di un open world alla GTA. Nel 2005, in seguito all’addio del co-fondatore Jason Rubin, Naughty Dog rilascia Jak X, racing game ambientato all’interno del mondo di Jak & Daxter, per poi cominciare una nuova era dedicandosi al recente IP Uncharted. Accantonato il dinamico duo da parte di Naughty Dog, Daxter è tornato trionfante su Psp nel 2006 con il platform omonimo che lo vede protagonista assoluto; titolo realizzato dai talentuosi Ready at Dawn (autori dell’altrettanto stupefacente God of war: chains of Olympus). Arriviamo dunque a oggi, a pochi giorni dall’annuncio del ritorno della coppia con un nuovo capitolo, ambientato pochi anni dopo le vicende di Jak 3, e sviluppato (per Psp e Ps2) dagli High Impact Game, autori del buon Ratchet & Clank: Size Matters e di Secret Agent Clank.

    Ritorno alle origini, o quasi

    Quanto abbiamo potuto visionare fino a ora lascia presagire un’atmosfera e meccaniche di gioco che dovrebbero far felici gli amanti del primo capitolo della serie. The Lost Frontier, infatti, pare aver perso buona parte delle caratteristiche free roaming viste nelle ultime incursioni su Ps2, rivelandosi un action/platform arricchito da elementi da TPS (frequenti sparatorie e un buon arsenale a disposizione) e da interessanti sezioni di combattimento aereo. Le ambientazioni viste, inoltre, lasciano trasparire palette cromatiche vivaci che richiamano, appunto, l’esordio del dinamico duo.
    Gli spostamenti lungo i livelli a piedi avvengono, come da tradizione, mediante il controllo del più prestante Jak (per quanto non siano da escludere livelli dedicati al buon Daxter). Avremo la possibilità di saltare e attaccare sia attraverso i classici calci e pugni, sia utilizzando pistole e fucili laser (alla stregua del secondo e del terzo capitolo). Ritroviamo alcune delle tipiche animazioni che accompagnano da sempre il giovane elfo, come lo storico uppercut, la capriola evasiva e la “schiacciata in salto”.
    Il controllo dei movimenti avviene attraverso il solo stick analogico, i tasti dorsali sono giustamente adibiti alla regolazione dell’inquadratura e la croce direzionale alla selezione dell’armamentario. I tasti frontali, infine, sono adibiti a salto, pugno, fuoco con l’arma in dotazione e capriola. In sintesi, The Lost Frontier sembra ricalcare il classico schema di controllo implementato da altri titoli affini su Psp, come Daxter e Ratchet & Clank.
    Ritorna, inoltre, la presenza del Dark Eco, la sostanza in grado di trasformare Jak in una specie di mostro dalla prestanza disumana. Qui tale upgrade anziché rinforzare temporaneamente il nostro, ci permetterà di ottenere una serie di upgrades che andranno a tracciare quelle, tanto in voga, componenti da Gdr che sembra inevitabile non ritrovare in qualunque action/adventure odierno.
    Tra le azioni sbloccabili (e potenziabili attraverso varie colorazioni di Eco) è stata mostrata la possibilità di creare ponti nel vuoto al fine di superare ampie voragini e la presenza di mosse offensive come il Rocket Jump, che ci permette di lanciare una scarica di missili dalle mani del protagonista.
    Interessante anche ciò che concerne le fasi di air combat: avremo a disposizione diversi veicoli che ci permetteranno di spostarci tra le isole che compongono il mondo di gioco, ambientazione per ora definita come “The Brink”, i confini del mondo. Ogni nave sarà customizzabile e avrà dei valori definiti che, presumibilmente, verteranno su statistiche come velocità, facilità di controllo e tipologia d’armamento.
    La sezione di combattimento osservata lascia presagire una buona cura realizzativa; cura che fuga il dubbio su tali fasi come mero elemento accessorio. La nostra astronave si muove fluida nel cielo e i controlli sembrano tuttora precisi e reattivi. Speriamo bene per la versione definitiva che, a detta degli sviluppatori, dovrebbe garantire un’avventura di 10-12 ore, un buon numero di collezionabili e la presenza di caricamenti dinamici al fine di evitare la presenza di schermate di caricamento. Jak & Daxter: The Lost Frontier dovrebbe esordire entro l’anno.

    Graphics matter

    The Lost Frontier sembra tuttora in grado di rivaleggiare con le migliori produzioni viste su Psp, avvicinandosi, dal punto di vista tecnico, all’ottimo Daxter. Le ambientazioni di gioco risultano pulite e arricchite da un buon numero di poligoni e da textures dalle palette azzeccate (che, fortunatamente, nascondono la natura low-res di alcune di esse).
    La modellazione dei due protagonisti, tuttavia, si rivela l’elemento più stupefacente relativo al comparto grafico: entrambi godono di un livello di dettaglio netevole e di animazioni naturali e dalle fattura pregevole.
    Altrettanto ispirati sembrano essere i nemici e i veicoli aerei che percorrono i cieli del “Brink”.
    Conclude l’ottima impressione avuta una serie di effetti speciali davvero convincenti, a partire dalla lava vista nel livello situato all’interno di un vulcano, fino alle scie lasciate dai jet in volo. Notevole anche la profondità visiva, con una linea dell’orizzonte davvero insolita per una produzione Psp.
    In conclusione, volendo fare un parallelo, The Lost Frontier mette in luce una ricchezza poligonale forse leggermente inferiore a Daxter, sebbene possa spuntarla dal punto di vista della pulizia grafica e della stabilità del frame-rate. Eccezionale, infine, il motore grafico che gestisce le cut-scenes, in grado di esaltare al meglio la mimica facciale e le animazioni dei protagonisti.
    Per quanto riguarda l’audio si spera in un doppiaggio che dia risalto agli esilaranti siparietti tra il simpatico Daxter e il suo serioso compare: in ogni caso, da quanto visto nel trailer presentato a Los Angeles, pare che il team di sviluppo non abbia omesso tale componente.

    Jak and Daxter: The Lost Frontier High Impact Games sta realizzando un titolo degno di appartenere alla storica serie creata da Naughty Dog. Il team di sviluppo ha ripreso meccaniche ed elementi già visti, aggiungendo quanto basta per dare un tocco di personalità al prodotto. Si parla di un nuovo sistema di upgrades delle mosse a disposizione e delle presenza di veicoli aerei, anch’essi customizzabili, atti agli spostamenti tra le varie zone di gioco e pesantemente corazzati al fine di scoraggiare le flotte di pirati che popolano il mondo di gioco. Il feeling e l’atmosfera vivace richiamano alla mente la prima incursione su ps2 della famosa coppia, per quanto la presenza di armi da fuoco e di un sistema di combattimento discretamente variegato strizza l’occhio al secondo e al terzo capitolo della serie. Una commistione che si spera possa far contenti tutti gli appassionati Dal punto di vista tecnico, inoltre, il titolo può ambire al podio dei migliori prodotti visti sull’handheld Sony, grazie ad una pulizia grafica e una fluidità di gioco impressionante. Lo sviluppo, infine, è seguito (da dietro le quinte) dai creatori della serie (i già menzionati Naughty Dog), particolare non trascurabile che sembra possa garantirci sonni tranquilli fino al giorno della pubblicazione.

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