Anteprima Jeanne d'Arc

Il mito di Giovanna d'Arco secondo Level 5

Anteprima Jeanne d'Arc
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  • La verità dietro la finzione

    Per qualcuno era una pazza visionaria, per altri il messaggero di Dio sulla Terra. Molti hanno scritto delle sue gesta nei romanzi, altri hanno narrato la sua triste storia nei teatri e nei cinema; altri ancora hanno fatto rivivere il suo mito nell’arte e nella musica. Stiamo parlando di Giovanna d’Arco (Jeanne d’Arc in lingua originale), la celebre eroina di Francia che, guidata dal volere divino, combatté nella Guerra dei Cent’anni risollevando le sorti della propria Nazione. Condannata a morte per eresia e giustiziata sul rogo alla giovane età di diciannove anni, questa figura storica di gran coraggio e carisma continua ancora oggi ad esercitare il suo irresistibile fascino nei confronti dei più disparati canali mediatici. Dopo un’ultima rivisitazione cinematografica firmata da Luc Besson ed interpretata dall’avvenente Milla Jovovich, la storia dell’impavida paladina francese si accinge a bucare il piccolo schermo di Playstation Portable grazie agli sviluppatori di Level 5 (Dark Cloud, Dragon Quest VIII e Rogue Galaxy) che, ammaliati da una vicenda tanto avventurosa quanto crudele, hanno recentemente annunciato la lavorazione di un gioco di ruolo strategico ispirato a fatti ed avvenimenti realmente vissuti dall’impavida Pulzella d’Orleans. Jeanne d’Arc, questo il nome del titolo affidato alle mani capaci del brillante team nipponico da Sony Computer Entertainment, sarà in distribuzione sul mercato giapponese a partire dal prossimo inverno perciò mettetevi comodi e godetevi quel che rimane dell’estate perché sarà una lunga, tormentata attesa...

    Tra realtà e fantasia



























    Quello che più colpisce di questo titolo è la singolare coesistenza di fattori storici e fantastici. Accanto alle peculiarità della realtà storica in cui si svolge la vicenda (medioevo) troverete, infatti, una miriade di luoghi, personaggi, elementi e creature totalmente fuori contesto, dettate dal genio creativo del team di sviluppo: orchi, maghi, draghi, elfi, incantesimi e forze sovrannaturali faranno dunque parte dell’ordine naturale delle cose, contribuendo ad accrescere il senso di irrealtà che fin da subito si avverte attorno a questa produzione.

    Pienamente coerente con il concetto di dualismo espresso poc’anzi sarà l’intreccio narrativo che, a detta degli sviluppatori, seguirà in un primo momento gli esatti avvenimenti storici, per poi sfociare in una trama (e di conseguenza un finale) del tutto imprevedibile e ricca di colpi di scena. Antefatto dell’intera vicenda sarà costituito da un evento chiave, la “Guerra contro gli Dei della Morte”, spaventoso conflitto avvenuto in epoca remota durante il quale oscure divinità scatenarono le proprie armate nel tentativo di introdursi nel mondo degli umani. I loro propositi di conquista furono però vanificati dalla presenza di spirito di cinque valorosi eroi che crearono altrettanti braccialetti magici per sigillarvi le perfide entità. La storia vera e propria prende vita parecchi secoli dopo nella Francia del 15esimo secolo, oppressa da una lunga ed estenuante guerra contro l’Inghilterra. A Domremy, piccolo villaggio della Lorena nonché terra natia di Jeanne, si sta tenendo una grande festa quando l’attenzione della fanciulla viene catturata da qualcosa che non ha mai visto prima: un demone. L’immonda creatura manifesta fin da subito intenzioni poco amichevoli e quando la ragazza riesce a sconfiggerla, sul suo braccio appare un braccialetto luminoso identico a quelli forgiati dagli antichi paladini. Da quel giorno la mente di Jeanne è ossessionata da misteriose voci che le ordinano di compiere il volere di Dio, intraprendendo un viaggio assieme ai suoi amici d’infanzia (Roger e Lian) per raggiungere il castello di Chinon e guidare così la sua nazione verso la vittoria. Se questo semplice accenno di trama, nato da una sapiente fusione tra realtà e finzione, vi sembra particolarmente allettante, le premesse riguardanti la struttura di gioco non potranno che confermare la presunta validità di questo titolo.

    Jeanne d’Arc, vista e considerata la sua natura di GdR (acronimo di Gioco di Ruolo), godrà di un assetto tutto particolare poiché sarà composto da circa cinquanta stages, ognuno dei quali appositamente studiato per essere completato in tempi non eccessivamente lunghi (dai 10 ai 30 minuti, più o meno). Se in un primo momento questa particolare caratteristica potrebbe apparire inadatta alla tipologia di gioco, ad un esame più attento ha tutta l’aria di essere un’idea brillante e, tra l’altro, fermamente voluta dai ragazzi di Level 5, per evitare combattimenti troppo lunghi e pesanti. Uno degli obiettivi che gli sviluppatori si sono preposti in fase di realizzazione è costituito, difatti, dalla volontà di creare un gameplay che possa adattarsi all’inesperienza dei novellini e nello stesso tempo capace di gratificare appassionati ed esperti. Il sistema di battaglia, da quanto si è potuto vedere nel trailer, sarà governato dalla classica turnazione tra nemici e alleati ma al contempo verrà arricchito da elementi di strategia volti a migliorare la qualità e la varietà delle situazioni di gioco. Personaggi e oppositori saranno distribuiti in maniera casuale sul campo di combattimento e potranno muoversi liberamente all’interno di un’apposita griglia (un pò come accade in Astonishia Story) come pedine in una scacchiera. L’utente, una volta scelti i combattenti da impiegare nello scontro, avrà dunque a disposizione una vasta gamma di azioni da compiere per annientare il nemico (attacco fisico, magie ecc.), tenendo conto di volta in volta delle sue caratteristiche e, di conseguenza, adottando la tattica che reputa migliore per avere la meglio. Sembra inoltre che, a differenza di quanto succede nella stragrande maggioranza dei giochi di ruolo, i combattimenti avverranno sia negli esterni che negli interni: nonostante si tratti di una voce non ancora confermata, nel video si vedono chiaramente scene di battaglia consumate all’interno di edifici, casupole e castelli.

    Per rendere i combattimenti più stimolanti, saranno previste due succulente opzioni di attacco e di difesa, rispettivamente denominate “Burning Site” e “Connection Guard”. La prima consiste nella possibilità di sferrare un potentissimo attacco tramite l’occupazione dell’apposita casella: in sostanza, ogni volta che un nemico verrà colpito, sprigionerà un’energia che andrà a depositarsi sulla cella vicina la quale, conferirà temporaneamente al suo occupante (alleato o avversario che sia) una forza maggiore che gli consentirà di eseguire un colpo di gran lunga più devastante. Tramite il secondo comando, invece, sarà concessa la possibilità di creare una sorta di catena difensiva tra tutti quei personaggi che, trovandosi vicini, saranno circondati da un alone blu indicante l’aumento dei parametri di difesa. In aggiunta a queste variazioni sul tema ruolistico, saranno inoltre presenti altri elementi innovativi denominati “Trasformation” e “Skill Stone”, entrambi attualmente indefiniti. Sebbene non ci conosca ancora nessun particolare a riguardo, già da adesso si potrebbero spendere due parole per cercare di intuire quale sarà la loro utilità.

    Molto probabilmente l’opzione Transformation (come dice la parola stessa) permetterà a uno o più personaggi di cambiare forma al fine di aumentare i propri parametri mentre il sistema Skill Stone, gestibile dal menu, sembra essere costituito da alcuni alloggiamenti all’interno dei quali collocare apposite pietre, ognuna delle quali, dovrebbe ipoteticamente sortire un qualche effetto sul personaggio che la equipaggerà: un sistema del tutto simile a questo è già stato collaudato con successo in Final Fantasy VII (Materia System) e, se ben gestito, lascerà piena libertà di personalizzare i propri personaggi con le abilità ed i potenziamenti desiderati.

    Oltre alle sequenze animate di eccezionale fascino e fluidità, trailer e screenshots denotano senza ombra di dubbio una grande cura nell’aspetto tecnico. L’inconfondibile grafica in cell-shading che da sempre contraddistingue le produzioni marchiate Level 5 viene debitamente valorizzata, nonostante le dimensioni ridotte dello schermo PsP, da una palette multicolore sfavillante che, almeno ad una prima occhiata, conferisce ulteriore spessore ai tratti “super deformati” dei 150 personaggi previsti (tra cui alcuni volti noti presi da altri titoli prodotti da Level 5). La grande varietà visiva colpisce immediatamente l’occhio soprattutto grazie agli effetti magici di buona fattura nonché alle numerose ambientazioni e combinazioni atmosferiche (pioggia, sole, nebbia ecc.) riscontrate nelle immagini rilasciate: manieri, foreste, cascate, cattedrali, rovine, villaggi, città, pianure, boschi, accampamenti e quant’altro. I tratti dei nemici appaiono piuttosto diversificati, così come la loro appartenenza a particolari gruppi “etnici” più o meno fantastici: dai draghi ai cavalieri inglesi, dagli orchi agli spiritelli, dai demoni alle bestie, dagli stregoni agli esseri metà uomini e metà animali.

    Jeanne d'Arc Jeanne d’Arc trasuda magia da ogni singolo pixel. Incanta l’occhio con i suoi colori sgargianti, appaga la vista con la sua grafica di alto livello e conquista l’attenzione con una trama stravagante a metà strada tra saggio storico e romanzo fantasy. Non c’è che dire, bastano pochi sguardi per innamorarsi di questo titolo (veramente accattivante sotto ogni punto di vista) ma è altrettanto facile sedare ogni entusiasmo pensando a quante volte le aspettative dei consumatori sono state tradite da promesse non mantenute. Le apparenze infatti ingannano e spesso accade che, soprattutto nel settore dell’intrattenimento videoludico, da grandi propositi nascano anche colossali delusioni. Potremmo dunque dirvi che questo titolo ha eccellenti probabilità di diventare un must o semplicemente consigliarvi di non farvi troppe illusioni finché non lo vedremo sui nostri scaffali. A voi la scelta.

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