Anteprima King's Story

Pronti a regnare con il vostro Wiimote?

Anteprima King's Story
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Wii
  • La storia del Re

    “C’era una volta, in un piccolo villaggio, un timido bambino di nome Corobo. Era spesso da solo, e troppo timido per farsi degli amici. Ma un giorno ricevette una Misteriosa Corona...questa corona aveva un altrettanto misterioso potere...il potere di affascinare le persone e far loro eseguire ogni suo ordine...”
    Questa è la bizzarra, dolce e scanzonata introduzione che fa da sfondo alla vicenda di uno dei più interessanti progetti in arrivo su Wii nel 2008 (almeno in giappone). King Story, sviluppato in collaborazione dalla Marvelous entertainment e da Cing, creatori di Another Code e dello splendido Hotel Dusk su DS, ci vedrà interpretare il piccolo e intraprendente Corobo Bred in un gioco che miscela elementi di simulazione, RPG e RTS, non disdegnando una strizzata d’occhio al mai dimenticato Pikmin.

    Who is the highest person in the village? It’s the King!

    In virtù del magico potere della corona, sulle cui potenzialità e sulle relative responsabilità del comando verremo redarguiti da un improbabile cavaliere di nome Howzer che erra in sella ad una mucca e che ci incoronerà con le sue mani, potremo chiedere obbedienza ai nostri sudditi; una facoltà unica che ci consentirà di avere, seppur indirettamente, una gestione totale delle nostre terre e della vita all’interno di esse. È in questa ottica che il gioco denuncia la sua ispirazione dal capolavoro miyamotiano, dal momento che analogamente a quanto accadeva in Pikmin offre la possibilità di deambulare col proprio avatar mediando attraverso i suoi ordini la nostra volontà tattica e gestionale. Se però in Pikmin l’intero schema era finalizzato al raggiungimento di un unico scopo (la raccolta dei resti della Dolphin, o di preziosi tesori nel caso del sequel) in una struttura a livelli che si preoccupava di porre ostacoli che impedissero o rallentassero il raggiungimento di un dato punto della mappa, in King Story dovremo preoccuparci solo e soltanto di essere un Re buono e giusto. A tal proposito, i pochi video e le immagini rilasciati evidenziano un Corobo intento ad impartire degli ordini per scavare una buca, costruire un edificio, coordinare varie attività di manovalanza e combattere un drago, ad evidenziare come non mancheranno sezioni più votate all’azione strizzando l’occhio agli strategici in tempo reale (pur se in versione semplificata). Potremo controllare sino a dieci sudditi per volta, ed oltre ad utilizzarli per costruire ed ingrandire il nostro villaggio pare ci sia la possibilità, da confermare, di esplorare le terre immediatamente confinanti ad esso al fine di risolvere degli enigmi che vertono sulla coordinazione degli elementi della spedizione da noi comandata; non è dato sapere se risolvendo queste quest ci verrà data l’opportunità di ampliare la nostra sfera d'influenza, ma sarà interessante carpire un’eventuale conferma in merito. C’è però un altro elemento che contribuisce a sfaccettare ulteriormente questo già peculiare lavoro; gli abitanti del vilaggio che ci offriranno i loro servigi, oltre a caratterizzarsi per una specifica professione/classe in funzione della quale verranno utilizzati, vanteranno anche una loro personalità, una caratterizzazione grafica unica ed uno stile di vita (generato da pattern predeterminati, probabilmente) che li porterà ad abitare il borgo comportandosi in un certo modo e manifestando diverse esigenze. Analogamente a quanto accade in Animal Crossing, quindi, sarà nostra premura fargli visita per comprendere le loro esigenze, da soddisfare prontamente, e creare un saldo legame. Non sappiamo fino a che punto questo aspetto verrà sviluppato, ma sarebbe meraviglioso vedere i nostri poteri amplificati o indeboliti in base alla profondità dei nostri legami...

    A Marvelous Story

    Dal punto di vista audiovisivo King Story non si presenta certo come meno interessante; pur non potendo vantare un comparto tecnico da slogamento della mascella, il titolo di casa Marvelous basa il suo appeal su una direzione artistica che sin d’ora si annuncia di livello assoluto. La palette di colori scelta risulta estremamente piacevole e ben contestualizzata rispetto alle atmosfere del gioco, e le animazioni pur essendo minimali fanno apparire i personaggi pieni di vita. Azzeccatissimo è inoltre il character design, curato da Hideo Minaba (che annovera tra i suoi progetti anche FF XII) uno stile super deformed che riesce a risultare decisamente originale, nonostante l’abuso di questa soluzione in molti altri titoli, ma che soprattutto ad una prima occhiata conferisce ad ogni singolo personaggio una profonda unicità che rende ogni suddito ben distinguibile dall’altro. Riguardo alle mostruosità di vario genere che dovremo tenere a bada, si è già fatta menzione di un ben realizzato dragone rosso, ma sarà importante garantire una buona gamma di modelli e , sopratutto, del supporto di effetti grafici adeguati a garantirne la varietà visiva. Poco si può dire circa le musiche; nei trailer mostrati sino ad oggi il gioco ha saputo deliziarci con alcuni riuscitissimi arrangiamenti del “Bolero” di Maurice Ravel e della “Carmen” di Bizet, ma attualmente non sappiamo se il titolo vanterà una colonna sonora originale o se i suddetti arrangiamenti altro non sono che un’anticipazione di un lavoro più esteso ed integrato nel prodotto finale.

    Il mio regno per un Wiimote

    Il control design di King's Story promette un approccio piuttosto conservativo; stando alle parole del producer Yoshiro Kimura l’intenzione del team di sviluppo non è quella di utilizzare le peculiarità del Wiimote solo al fine di giustificarne l’esistenza, ma di creare un sistema di controllo confacente alle esigenze di gioco che utilizzi le potenzialità del rivoluzionario pad Nintendo solo di fronte ad una reale esigenza. Non è difficile ipotizzare, quindi, che controlleremo Corobo mediante l’analog stick del nunchuck mentre il puntatore servirà ad indirizzare gli abitanti del villaggio come meglio crediamo, in un sistema che scinde il controllo dell’avatar dalla gestione delle risorse, garantendo grande flessibilità e funzionalità. Si tratta solo di speculazioni, ma la vera incognita è invece costituita dall’altra anima del Wiimote, quella che si cela dietro l’accelerometro ospitato nel pad; la possibilità che questa caratteristica non venga affatto sfruttata è tutt’altro che remota, se si pensa alle parole di Kimura, ma allo stato attuale non si può escludere nulla e anzi sperare che anche sotto questo punto di vista King story possa offrire qualche spunto più fresco e meno tradizionale.

    Little King's Story In definitiva, King story si presenta come un prodotto di indubbio interesse. L’idea di fondere gli spunti e le idee di cosi tanti giochi in un unico gestionale e affascinante, e il pedigree degli sviluppatori offre robuste garanzie. Molte però sono le cose da verificare; la struttura su cui il gioco si regge dovrà saper offrire delle varianti e delle sfide di crescente difficoltà onde evitare la noia, e l’intero prodotto dovrà risultare ben bilanciato nelle sue parti dato che queste se prese da sole rischiano di essere troppo povere per divertire. Tuttavia al titolo non manca personalità, e non ci resta che attendere per scoprire se il regno di Corobo sarà davvero degno di passare alla storia...

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