Anteprima Lemmings

Il ritorno dei roditori suicidi

Anteprima Lemmings
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  • Un gradito ritrono

    Sono passati sedici anni da quando un team di sviluppo poco conosciuto stupiva la comunità videoludica con uno dei giochi più divertenti ed innovativi che la storia dell’intrattenimento elettronico ricordi. Il gioco in questione si chiamava Lemmings, gli sviluppatori DMA Designs e il produttore Psygnosis. Tre nomi in grado di accelerare i battiti cardiaci dei videogiocatori più scafati. A beneficio delle nuove generazione, è il caso di ricordare che nel lasso temporale che ci separa dal 1990 (anno di pubblicazione del primo episodio della serie), DMA Design ha partorito la serie di Gran Theft Auto (cambiando il proprio nome in Rock Star Studio), Psygnosis è stata acquistata da Sony Entertainment (portando in eredità serie del calibro di Wipeout), e Lemmings ha venduto (in tutte le varie incarnazioni) più di cinque milioni di copie in tutto il mondo. Credenziali non da poco per un puzzle game atipico, ma particolarmente adatto ad una console portatile.

    Chi mi ama mi segua!

    Vedendo un amico gettarsi dalla finestra, nessuno sano di mente deciderebbe di seguirne l’esempio (con grande soddisfazione di mamme e nonne, sempre prodighe di consigli sulle cattive compagnie). Purtroppo, un Lemming non è dotato dello stesso spirito di osservazione (e con buona probabilità, neppure di buoni consiglieri), bensì di un innato senso del gruppo che lo porta a seguire incondizionatamente il proprio simile che gli cammina davanti. Se disgraziatamente il primo Lemming del gruppo dovesse dirigersi verso la finestra aperta di un grattacielo, un’ordinata fila di kamikaze lo seguirebbe con determinazione verso il baratro.

    E proprio questo è lo spirito del geniale puzzle game: il giocatore è chiamato a preservare la specie dei piccoli roditori, guidandoli attraverso livelli irti di pericoli e trappole mortali. Partendo da singolari portali, i Lemmings cominciano la propria marcia insensata verso una meta che non potrebbero raggiungere senza l’intervento del giocatore. Tramite dei pulsanti posti nella parte inferiore dello schermo è infatti possibile dotare un singolo Lemmings di una delle otto abilità disponibili, in modo che possa guidare i suoi simili alla salvezza. In ciascun livello è possibile assegnare solo un numero limitato e prestabilito di queste abilità; si è quindi costretti ad escogitare la maniera migliore per aprirsi un varco verso la meta, talvolta sacrificando un certo numero di Lemmings. Le abilità in questione spaziano dalla capacità di planare a quella di scavare passaggi in orizzontale o in verticale, fino a quella di far esplodere un singolo membro della comunità per creare un passaggio ai propri compagni. La logica del gioco spinge a studiare con attenzione gli ambienti, per adottare la giusta strategia che porti alla salvezza il maggior numero di roditori. Per completare un livello è infatti necessario portare all’arrivo un determinato numero di Lemmings entro il limite di tempo prestabilito.
    Come i lettori di vecchia data avranno già intuito dalla descrizione della meccanica di gioco, la versione PSP è stata pensata come un tributo al primo, originale, episodio della serie. Niente abilità estrose (nel secondo capitolo era disponibile perfino il Lemming saltatore con l’asta), ma un ritorno alle atmosfere un poco austere e mentalmente stimolanti del titolo di esordio. Il gioco sarà composto da 156 livelli, solo in piccola parte ripresi dal pacchetto originale. Gli sviluppatori prometto una grande varietà di situazioni e di approccio agli ostacoli che minacciano l’incolumità dei piccoli eroi.
    Gli appassionati saranno felici di sapere che il titolo includerà un completo editor di livelli, con cui esprimere creatività e machiavellico ingegno. Sony ha inoltre promesso che al momento del lancio sarà approntato un servizio online grazie al quale sarà possibile mettere a disposizione di tutti le proprie creazioni, esponendosi così al giudizio della comunità di videogiocatori.


    Anche tecnicamente il gioco si presenta come tributo all’originale. Eccezion fatta per i fondali, il titolo si presenta con una grafica bidimensionale in alta definizione che non mancherà di far commuovere gli appassionati. Lo schermo della PSP sembra particolarmente adatto a visualizzare in maniera chiara e completa i livelli di gioco, anche grazie alla nuova funzione di zoom implementata dagli sviluppatori.

    Lemmings La pubblicazione di Lemmings è prevista (soltanto) sul suolo europeo per il 24 Febbraio. Quanto visto fin’ora testimonia tutta la cura riposta da Team 17 nello sviluppo di un titolo che si preannuncia come la trasposizione in chiave tascabile di uno dei titoli più famosi del passato. Pochi sono i dubbi riguardo la bontà della meccanica di un grande classico, così come sulle capacità degli sviluppatori di rendergli giustizia. Qualche perplessità rimane su come potrà accogliere il pubblico odierno una meccanica che, per quanto geniale, già sedici anni fa peccava di ripetitività. Se, come promesso, Team 17 saprà introdurre nuovi elementi di gameplay, senza mutare lo spirito originale, potremmo trovarci di fronte al glorioso ritorno di uno dei capisaldi del videogioco.

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