Anteprima Loki

Dei dimenticati per un Hack 'n' Slash di alta scuola

Anteprima Loki
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  • Tra Mitologia e Storia

    La mitologia, in tutte le sue forme, ha sempre avuto un irresistibile fascino nell’immaginario collettivo. Sono in pochi coloro che non hanno mai desiderato rivivere miti e leggende della vecchia Grecia, o poter assaporare il periodo d’ oro del regno di Egitto.
    Le leggende tramandate fino a noi hanno creato negli anni terreno fertile per produzioni editoriali e cinematografiche di grande richiamo. Personaggi come Achille, Ettore e Thor, l’ assedio alla città di Troia o l'epoca dei Vichinghi, descritti in numerosissimi capolavori letterari, hanno fatto sognare intere generazioni. Questi evocativi contesti non sono estranei neppure al mondo videoludico: basti considerare il successo (basato soprattuto sul comparto narrativo) di God of War e del suo recente seguito.
    Ed è proprio lo sfondo mitologico e leggendario che i Cyanide hanno utilizzato per ricreare le ambientazioni di Loki, attingendo a piene mani nella mitologa nordica, greca, azteca ed egiziana, per caratterizzare al meglio suggestivi ambienti dove il nostro alter-ego vive, si muove e combatte, prendendo parte ai grandi eventi mitologici e storici dei periodi presi in esame, come la caduta dell’impero Azteco, o il già nominato assedio della città troiana.

    4 non più di 4

    Loki è un Hack 'n' Slash che ripercorre in maniera piuttosto fedele le orme di illustri predecessori, cercando tuttavia di distinguersi non solo per l'ambientazione proposta, quanto per quantità di contenuti e qualità del comparto visivo.
    La versione finale del gioco presenterà quattro ambientazioni, nonché la scelta di quattro possibili campioni, per portare a termine l’ avventura con diverse abilità combattive da perfezionare tramite oltre 200 skill diverse. Gli eroi si caratterizzeranno per abilità e capacità differenti: il rude guerriero nordico deciso a vendicare l’attacco del suo villaggio, l’agile combattente greca che ha prestato servizio al seguito di Achille, il potente mago egiziano convinto di poter forgiare il proprio destino e infine la shamana azteca che ha dedicato la sua vita alla natura e al proprio popolo.
    L'offerta ludica sembra ben proporzionata a quella dell'indimenticato Diablo 2, vero caposaldo del genere d'appartenenza, ripresa poi con successo anche da Titan Quest. Una prova diretta piuttosto approfondita ha permesso di valutarne, poi, la validità.

    Dei dimenticati ...

    Il prodotto giunto in redazione è una versione in anteprima, che tuttavia mostra uno stato dei lavori piuttosto avanzato.
    Il gioco ha inizio con un'introduzione filmata che descrive il risveglio di una entità maligna in una piramide egizia nel XIII secolo. Dopo la presentazione al giocatore è richiesta la scelta della classe; in questa fase il prodotto analizzato dava la possibilità di utilizzare solo l’eroe nordico. Il giocatore ha solo la possibilità di scegliere il nome e l’alter-ego con il quale intraprenderà l’avventura, manca del tutto un editor del personaggio che permetta di modificarne le fattezze.

    Le scelte possibili nel menù prevedono il livello di difficoltà selezionabile tra i tre presenti: Mortale, Eroe, modalità Divina (deity): Cyanide hanno implementato un sistema progressivo che permette di accedere ad oggettistica sensibilmente più potente nel caso si scelga un livello maggiore di sfida, che si ripercuote tuttavia anche sul livello dei nemici affrontati.

    Tra le numerose opzioni va menzionata la presenza del gioco in modalità multiplayer, già presente nella versione analizzata, che da la possibilità a 6 giocatori di sfidarsi in duelli o partecipare all’avventura principale cooperando tra loro per portarla a termine. Un altro menù singolare è il Bestiario, che elenca i nomi degli avversari incontrati nell’avventura, consentendo di ammirarne i modelli grafici.

    Incrociando le spade

    L’ ambientazione di Loki è rappresentata con una visuale isometrica del nostro eroe, che ci permette di avere una visione a 360 gradi dell’ambiente circostante. I comandi vengono impartiti tramite mouse: gli spostamenti avvengono con una semplice pressione del tasto destro nel punto che si vuole raggiungere, l’ attacco con l’ arma impugnata tramite un click di quello sinistro. Aquest'ultimo è affidata anche l'attivazione delle abilità speciali, selezionate nel menu a loro adibito. E' possibile in ogni caso inserirle in un menu di scelta rapida, sempre presente nel riquadro di gioco, per avere accesso con facilità alle mosse più potenti. Al terzo tasto (solitamente la rotella di scrolling) sono assegnate le funzioni di Zoom e gestione dell'inquadratura.

    Tramite il mouse quindi, avviene la prima esplorazione del paesaggio circostante: la sensazione è di avere estrema libertà di azione, perfettamente integrata con un sistema di controllo che mescola elementi canonici e con la funzionalità di una visuale dinamica. Ci si scopre ben presto entusiasmati dal paesaggio circostante: le fredde foreste del nord sono realizzate in modo splendido, i candidi fiocchi di neve ci accompagnano nella nostra avventura e il nostro eroe, di generosa mole fisica, lascia orme pesanti sul soffice manto. Il gioco dà la possibilità di vagare per le mappe, inoltrandosi nelle vegetazione abbandonando i sentieri a caccia, alla ricerca di luoghi nascosti ricchi di tesori sorvegliati da creature pericolose. Oppure è possibile semplicemente seguire la trama principale, portando a termine le quest che di volta in volta i personaggi che incontreremo ci chiederanno di compiere, ricompensandoci con premi in oro e esperienza.

    Quest'ultima regolerà ovviamente la progressione di livello, ordinata secondo un sistema che ricorda molto quello del già citato capolavoro Blizzard: Diablo 2. Al passaggio di livello dovremo distribuire alcuni punti che ci permetteranno di accedere ad abilità particolari, secondo le sfere di influenza della classe scelta. Nel gioco si possono quindi scegliere i talenti del protagonista, divisi in categorie, ognuna corrispondente ad una precisa divinità (secondo un criterio davvero caratteristico). Ogni figura dei variegati pantheon mitologici permette di avere accesso ad un pannello ad albero, secondo uno standard ormai consolidato del genere.
    La struttura delle abilità presenti nella versione in prova corrisponde a tre divinità della mitologia nordica.
    Thor si basa sul combattimento con armi a due mani. Questo dio ha come elemento di attacco il fulmine, in più è caratterizzato da skill che incrementano la forza nel colpire e i danni provocati, o da belliche abilità spettacolari, come la Bull’s Charge, che permette all’eroe di eseguire una vera e propria carica, stordendo gli avversari.
    Tyr (protettore degli eserciti e delle battaglie) è specializzato nel combattimento con armi ad una mano, come spade e asce abbinate agli scudi, è per eccellenza la divinità con più doti difensive: accuratezza nel colpire, skill per aumentare la velocità di movimento e abilità rigenerative sono la sua specialità.
    Odino, anfitrione dell’elemento del ghiaccio, concede abilità nell’uso delle lance e dei bastoni, potenziandoli con colpi basati sul freddo; il suo discepolo è in grado di richiamare lupi e valkirie che lo aiuteranno nella battaglia.

    I punti abilità si sommano ai punti degli attributi, che verranno anch’essi incrementati permettendo al protagonista di equipaggiare armature e armi sempre più efficaci.
    Il pannello degli attributi elenca numerosi parametri. I classici punti di forza, destrezza, intelligenza e vitalità, quelli che il giocatore può aumentare direttamente, sono abbinati ad altri che inquadrano la generale capacità bellica dell'eroe: l’ abilità di parata, la difesa, il bonus di accuratezza nel colpire, l’escursione di danni fisici che si arreca ad un avversario con l’arma impugnata e il danno magico, la velocità di attacco, la possibilità in percentuale di assestare un colpo critico. Una schermata riassuntiva del genere, praticamente identica a quella dell'ormai imprescindibile prodotto di paragone (di nuovo, Diablo 2), risulta molto pratica, permettendo di gestire con coscienza la crescita del personaggio. La cura degli altri menu è altrettanto attenta: con la semplice pressione di un tasto si avrà accesso all’inventario, in cui è visualizzato l’ elenco delle proprie armi, divise in categorie con una descrizione minuziosa di tutte le loro statistiche, le armature, gli oggetti, come pozioni curative o artefatti particolari. Fra questi ultimi vale la pena citare le rune, che permetteranno di potenziare il proprio armamento tramite i fabbri nei villaggi.
    In Loki la gestione dell’ oggettistica avviene tramite l’ utilizzo di un menu a cascata, in cui quest'ultima viene suddivisa in 4 categorie: armi; armature; oggetti e un particolare menu denominato “chiosco” che racchiude tutto cio’ che il giocatore non ritiene vitale ai fini dell’ avventura, come armi e armature obsolete che verranno poi vendute quando si raggiunge un villaggio. Le categorie hanno un limite prestabilito di spazio disponibile, ogni oggetto occupa un solo spazio e non vi è alcun limite di peso. E' quindi possibile, a differenza dei suoi "padri ideali" (vedi Titan Quest), portare con sè un numero considerevole di armi e armature, intercambiandole a secondo delle necessità.
    Una serie di Shortcut permette anche di alternare con facilità le abilità attive selezionate, nonché di utilizzare le pozioni curative o di ripristino del mana, ma anche di cambiare immediatamente set completi di armatura. L'HUD a schermo mostra con semplicità ed efficacia le condizioni fisiche del nostro eroe, le abilità selezionate e le risorse a disposizione.


    L’ avventura inizia proprio nelle vicinanze del nostro villaggio, una zona franca dove sarà possibile avere informazioni e compiti da portare a termine, forgiare armi e armature, acquistare e vendere gli oggetti che troveremo nel gioco.
    Buona parte delle costruzioni sono esplorabili, anche se un appunto va fatto alla realizzazione dei siti urbani: i paesani che popolano questi insediamenti sono realizzati con pochi modelli -seppur dettagliati- e si muovono senza alcuna precisa meta. I negozianti o le persone di spicco sono indicate con un'icona, sono quindi facilmente individuabili.

    Usciti dal paese ci si trova dinnanzi a enormi distese innevate costellate di abeti imbiancati. L’alternarsi del giorno e della notte con chiaroscuri ricreati dai riflessi dei paesaggi ghiacciati e dai laghi di montagna, lasciano piacevolmente sorpresi. Sentieri intricati si snodano nella foresta e pullulano di esseri selvaggi come lupi, orsi, elfi armati di lance e archi che cavalcano cinghiali. Le creature che affronteremo danno la sensazione di essere vive, attaccano in branco o fuggono se la situazione è a loro avversa, ripiegando per riorganizzarsi. Da questo punto di vista l'introduzione di un'intelligenza artificiale quantomeno capace di alternare varie routine di comportamento è una scoperta davvero gradevole: solitamente il genere degli Hack 'n' Slash si distingue per l'autolesionismo degli avversari, che pensano solamente ad attaccare il protagonista, senza curarsi della situazione.
    Troveremo sulla nostra strada accampamenti brulicanti di elfi, tane di animali selvatici, gnomi che con i loro picconi sono alla ricerca di materiali rari, ma che non disdegneranno di attaccarci se solo ci avvicineremo a loro, disturbandoli.

    Il sistema di combattimento di Loki rende merito alla Cyanide Studio: l’azione è furiosa e incalzante come nelle migliori produzioni hack ‘n’ slash. Questo grazie soprattutto alla caratterizzazione delle abilità secondarie, il cui utilizzo è davvero appagante: indimenticabile ad esempio l’ urlo di guerra del barbaro. Il personaggio principale si muove e combatte mostrando un senso di possanza tipico del suo aspetto fisico.

    L’ oggettistica è un altro elemento molto curato. Sul nostro cammino, uccidendo le creature o aprendo i forzieri, troveremo armi e armature che serviranno a potenziare diversi aspetti del nostro personaggio. Tali oggetti aumenteranno i bonus di attacco, difesa, faranno acquisire nuove abilità di resistenza o aumenteranno gli attributi, permettendoci di affrontare i nemici più coriacei. Nel caso non ci servissero potremo sempre rivenderli nei villaggi in cambio di oro. Difatti non tutti i ritrovamenti saranno utili: alcuni oggetti infatti sono esclusivi per le classi di loro appartenenza. Sarà quindi impossibile per l’ eroe nordico, ad esempio, utilizzare armi da lancio come i dischi affilati, originari della Grecia, anche se potrà ripiegare sugli archi o sulle lance.

    Grafica e Realizzazione

    Un fattore di indubbia qualità è l’ impatto grafico: il gioco sfrutta le moderne schede grafiche per rendere il paesaggio ricco di dettagli. Anche in questa fase preliminare del prodotto, Cyanide è stata capace di creare animazioni convincenti sia del personaggio principale sia delle creature che incontreremo nel nostro viaggio.
    L’ ambiente naturale che ci circonda è pieno di particolari: le orme lasciate sulla neve fresca, le increspature e i riflessi dell’ acqua mentre guadiamo un lago, la distorsione visiva che provoca il calore di una fiamma di un fuoco acceso, le ombre dinamiche degli alberi o delle strutture che conferiscono solidità all’ambiente, e il passaggio dal giorno e alla notte.
    Eccezionale poi la rappresentazione delle cittadella sotterranea degli gnomi, con l’ uso di glow e sistemi particellari per rappresentare l’ ambiente incandescente e gli zampilli infuocati vicini al mare di lava.

    L’ aspetto sonoro è altrettanto curato: ogni mostro ha un proprio repertorio di suoni. Le musiche, veri e propri brani di elevata qualità, non fanno che confermare l’ alta cura rivolta alla realizzazione di Loki, con pezzi decisamente ispirati alle ambientazioni.

    Loki Il gioco, nella versione visionata mostra già notevoli doti, sia sul versante artistico sia dal punto di vista della giocabilità. Loki appare ad oggi, dal punto di vista della struttura, un doveroso aggiornamento di quello che è ancora il più grande Hack 'n' Slash disponibile per PC: Diablo 2. In attesa di un altro annuncio Shock da parte di Blizzard, Loki si incarica di prendere l'eredità di questo titolo indimenticabile e trasportarla in un nuovo contesto (molto evocativo e ben caratterizzato), rendendo onore ad un gameplay ben collaudato grazie ad un comparto grafico di prim'ordine. Certo i giocatori di vecchia data non troveranno in Loki particolari novità (se non l'introduzione di un'IA finalmente non votata al nichilismo), eppure anche per loro potrebbe essere piacevole rivivere un'avventura ruolistica che basi il suo (plausibile) successo soprattutto sull'enorme quantità di contenuti: 4 eroi con 3 diversi rami di potenziamento, ambientazioni ricche di mostri dall'aspetto ben curato, un numero di oggetti davvero elevato. Un giudizio più tangibile si avrà comunque in fase di recensione del prodotto finito, nonostante questo Loki sembri a tutti gli effetti un prodotto all’altezza delle aspettative, che può regalare parecchie ore di divertimento sia in singolo che in multiplayer.

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