Anteprima Lord of the rings: Conquest

Nuove informazioni sull'action RPG firmato Pandemic

Anteprima Lord of the rings: Conquest
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  • Galeotto fu il libro

    Eccoci di nuovo a parlare di Lord Of The Rings: Conquest, l'ambizioso progetto di Pandemic (software house nota ai più per i due Star Wars: Battlefront e per l'imminente Mercenari 2) e distribuito in tutto il mondo da Electronic Arts. Dopo l'annuncio un po' a sorpresa durante una convention privata si erano perse un po' le tracce di questo interessante titolo. Quale occasione migliore se non quella dell'E3 per poter snocciolare alcuni nuovi dettagli sull'ennesima trasposizione videoludica del capolavoro di Tolkien?Come già elencato durante il nostro primo articolo di presentazione del titolo, Lord Of The Rings: Conquest è, stando alle affermazioni di Eric "Giz" Gerwitz (direttore generale dei lavori sul titolo), un action con una forte componente hack'n'slash, nel quale avremo l'innovativa possibilità di seguire le vicende delle Terre di Mezzo sia dal lato di Gandalf, Frodo e Aragorn, sia dal punto di vista degli arcinemici Sauron e Saruman (con tanto di finale alternativo, ovviamente ultra segreto per il momento). Un progetto senza dubbio ambizioso dal punto di vista narrativo, in quanto sino ad ora nessuno aveva mai avuto l'idea (o forse il coraggio) di fornire una visione alternativa della narrazione della trilogia. Il dipanarsi degli eventi avverrà tramite una serie di battaglie campali, alcune già ammirate nei film diretti da Peter Jackson, altre prese dalla trilogia cartacea, altre ancora inventate di sana pianta dagli sviluppatori (utilizzando però ambientazioni descritte da Tolkien). Per portare a compimento le varie missioni che ci verranno impartite mano a mano, dovremo fare affidamento, oltre che sulla nostra bravura, sulle abilità peculiari di ciascuna delle quattro classi disponibili per il personaggio principale: guerriero, arciere, mago e scout. Prendendo così pieno spunto dalla cultura tipica dei giochi di ruolo avremo dunque il guerriero eccellente nel corpo a corpo e quindi adatto per missioni nelle quali la forza bruta sarà l'unica lingua compresa dai nostri avversari; l'arciere invece sarà più indicato in opere di ricognizione e di precisione; il mago avrà dalla sua incantesimi di supporto e di offesa (utili per sostenere l'avanzata delle truppe), mentre lo scout -grazie alla possibilità di diventare invisibile- sarà indispensabile nelle infiltrazioni fra le linee nemiche. Se poi la condotta di gioco dovesse essere particolarmente brillante ci sarà data l'occasione di poter controllare uno fra i quattro grandi personaggi della saga, ossia Gandalf, Aragorn, Legolas e Frodo. Questi altri non sono che delle versioni potenziate delle quattro classi testè citate, presenteranno dunque gli stessi bonus e malus con l'ovvia aggiunta di tutta una serie di attacchi speciali.

    Tu non puoi passare!

    Parlando invece della demo giocabile presentata al pubblico, Pandemic ha messo a disposizione ben due sezioni, entrambe basate sull'assalto alla fortezza di Minas Tirith nei campi di Pennelor. Durante la prima parte il nostro compito era quello di infiltrarci fra le fila nemiche per sabotare le arcigne torri d'assalto che l'esercito di Sauron ha schierato, cercando di assaltare i bastioni difensivi della fortezza. Per poter adempiere nel migliore dei modi la nostra scelta è ricaduta sullo scout che, grazie alla sua abilità elusiva del suo mantello magico, ci ha agevolmente portato fino al cuore dell'armata nemica senza troppi patemi d'animo. Nella seconda parte invece, introdotta da una cutscene di collegamento realizzata con il motore grafico del gioco, l'azionesi è spostata all'interno delle mura di Minas Tirith. Durante questa sezione ci è stato assegnato il compito di difendere il portone principale, oramai prossimo a cadere. Scontro frontale dunque, per il quale la nostra scelta è caduta sul più efficace guerriero, grazie al quale è stato abbastanza agevole reggere l'onda d'urto dell'irruzione di orchi, goblin e, soprattutto, giganteschi troll.Dal punto di vista del gameplay abbiamo piacevolmente notato il buon lavoro svolto sinora dagli sviluppatori di Pandemic: Conquest si attesta infatti su dei livelli più che discreti per quel che concerne la giocabilità, grazie ad un sistema di comandi classico e piuttosto preciso sia dal punto di vista della risposta alle sollecitazioni, sia da quello dell'inanellamento di colpi (le così dette combo).Un po' sottotono invece il comparto tecnico, sul quale possiamo affermare che c'è sicuramente ancora da lavorare. Dal punto di vista grafico Conquest non ci ha propriamente esaltato, mostrando alcune buone cose (soprattutto la modellazione poligonale dei personaggi: menzione d'onore per i giganteschi troll e gli elefanti d'assalto), inframezzate però da diversi problemi ed imperfezioni che ci hanno fatto storcere il naso. Tralasciando l'ormai endemico tearing, vera e propria croce della stragrande maggioranza del software sino ad oggi prodotto, siamo rimasti negativamente colpiti da texture piuttosto piatte, animazioni legnose e una generale mancanza di dettaglio in grado di caratterizzare al meglio il favoleggiante mondo della Terra di Mezzo.

    E il resto della compagnia?

    Altro punto che ha lasciato l'amaro in bocca a tutti i presenti è stata la quasi totale assenza di nuove informazioni dal punto di vista della componente multiplayer del titolo: oltre la conferma della campagna in cooperativa e del deathmatch, Gerwitz ha speso pochissime parole solo sulla modalità "ring bearer" (portatore dell'anello) in cui a turno un giocatore vestirà i panni di Frodo che dovrà sfuggire alla cattura, scappando dagli infernali adepti di Sauron. Per sopravvivere fino alla fine del round, e così portare a casa la vittoria, il prode hobbit potrà contare su Pungolo come arma di offesa e sulle elusive doti dell'anello, grazie al quale potrà diventare invisibile e sfuggire più agevolmente ai suoi inseguitori.




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