Anteprima di Mafia

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Anteprima di Mafia
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • Un gioco diseducativo

    Molti di voi ricorderanno il vespaio di polemiche sollevato dall'arrivo nel nostro bel paese dell'attesissimo progetto targato Illusion Softworks, Mafia per l'appunto. Alcuni parlamentari avevano ritenuto di vitale importanza intraprendere un'azione di boicottaggio nei confronti di un prodotto che, secondo il loro illustre parere, rischiava di legittimare o, per lo meno, dare un'immagine distorta di quel fenomeno tutto italiano rappresentato dalla mafia. Per fortuna, almeno per la nostra di videogiocatori incalliti, questa sorta di embargo nei confronti del videogioco prodotto da Take 2 non ha resistito ai cori di proteste sollevati da un'azione censoria ingiustificata, soprattutto in virtù di una mancata applicazione della stessa nei confronti di opere appartenenti a media diversi da quelli del videogioco, in primis quello cinematografico.
    Basti pensare a film come il Padrino di Francis Ford Coppola, giustamente acclamato da critica e pubblico come un capolavoro, o al bellissimo Good Fellas-Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese. Ed è proprio a quest'ultimo titolo che il plot narrativo di Mafia si rifà pesantemente, trattando entrambe le opere le gesta di una persona qualunque che per circostanze fortuite o per semplice background familiare si ritrova alle prese con la propria scalata al potere all'interno della famiglia mafiosa di turno.
    Mafia può esser definito uno dei pochi esperimenti di cinema interattivo pienamente riuscito, diversamente da quanto accaduto a prodotti con le stesse ambizioni - e simili nella struttura - come The Getaway di Scee per PS2, i cui risultati ludici non hanno soddisfatto pienamente le attese create ad hoc dalla Sony stessa. Ciò che ha fatto in modo che Mafia centrasse pienamente gli obbiettivi preposti, oltre ad un comparto tecnico ai vertici, è stata l'attenzione maniacale profusa dagli sviluppatori nella stesura di una sceneggiatura degna di un film hollywoodiano, attraverso la caratterizzazione piuttosto approfondita dedicata anche ai personaggi apparentemente più insignificanti e meno incisivi ai fini della storia.
    La sviluppo stesso della storia "simulata" utilizza meccanismi tipici del linguaggio cinematografico e non è una caso se tutta la parte giocabile verrà raccontata attraverso continui flash back ad opera del protagonista stesso, salvo poi far un salto in avanti nel tempo per raggiungere l'epilogo che vi farà credere di esser di fronte ad una pellicola cinematografica piuttosto che un "semplice" videogioco, tanto alto sarà il livello di phatos raggiunto.

    Lost Heaven, il paradiso della corruzione

    Gli eventi narrati in Mafia trovano una collocazione temporale negli anni 30, epoca del proibizionismo in cui personaggi del calibro di Al Capone soggiogavano città e cittadine americane. Lost Heaven è la città fittizia in cui si sviluppa la storia e ed è il luogo che fa da sfondo ai loschi traffici di due Don malavitosi, Salieri e Morello. Il nostro alter ego virtuale, Tommy Angelo, si troverà ben presto invischiato nelle lotte senza quartiere inscenate dalle due famiglie mafiose. La sua unica colpa è quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Da umile conducente di taxi, dopo aver salvato due membri della famiglia Salieri da un agguato ad opera degli scagnozzi di Morello, il nostro Tommy inizierà la propria ascesa all'interno dei ranghi della gang di Don Salieri. Ma le faccende d'"onore" non sono mai semplici come sembra, e quando tutto sembra filar liscio come l'olio un’azione imprudente commessa da Tommy farà barcollare la fiducia riposta in lui da Don Salieri, rendendo sempre più difficoltosa la sua sopravvivenza a Lost Heaven.
    L'incipit del gioco vede il nostro Tommy recarsi ad un appuntamento con l'agente federale Norman, occasione che il nostro intende sfruttare per esporre a quest'ultimo i fatti criminosi che lo vedono protagonista della vita malavitosa di Lost Heaven nell'arco di un periodo lungo 7 anni.

    Cinema e videogiochi

    Prendete la struttura da film interattivo proposta in The Getaway, la libertà d’azione di Vice City e le furiose sparatorie di Max Payne e avrete una vaga idea di quello che vi aspetta in Mafia.
    Mafia permetterà al giocatore di "vivere", attraverso 20 lunghi livelli - o missioni, sarebbe meglio dire, - le vicende di Lost Heaven, città tipicamente anni 30 riprodotta con una fedeltà per le architetture del tempo veramente notevole. Una delle prime missioni, la seconda per la precisione, permette al giocatore di prender confidenza con il modello di guida grazie ad una specie di tutorial durante il quale Tommy, ancora nelle vesti di “onesto” conducente di taxi – dovrà accompagnare alcuni clienti alle destinazioni indicate dagli stessi. La mappa della città è piuttosto estesa ed è animata da pedoni e veicoli di ogni tipo, con una concentrazione di mezzi lussuosi o meno a seconda della zona in cui si sta “bazzicando”. Così come in Vice City, anche in Mafia ci è data l’opportunità di infrangere la legge adottando stili di guida particolarmente “audaci” o stirando direttamente gli incauti pedoni incontrati sul nostro cammino, salvo poi produrci in rocamboleschi inseguimenti con le forze dell’ordine. Il nostro alter ego imparerà gradualmente a “forzare” le serrature dei vari modelli di automobili presenti nella città - il furto di alcuni modelli ci sarà momentaneamente precluso - grazie ai puntuali insegnamenti del meccanico “ufficiale” della famiglia Salieri. Le missioni di gioco prevedono, generalmente, una prima parte in cui è necessario raggiungere una zona della città indicata sulla mappa, e una seconda in cui, una volta scesi dall’automobile, dovremo provvedere ad eliminare tutti gli scagnozzi che cercheranno di far la pelle al nostro Tommy e ai suoi amici. Per esser precisi, le sezioni “a piedi” non si riducono quasi mai ad una banale carneficina, ma offrono una serie piuttosto variegata di situazioni come l’infiltrarsi in incognito in un bordello di lusso per recuperare informazioni preziose, respingere a calci e pugni le attenzioni indesiderate nei confronti della propria “bella” (nel plot di Mafia sono contemplati anche risvolti sentimentali) da parte di un gruppo di balordi di quartiere, prodursi in una frenetica corsa con tanto di sparatoria sui tetti per sfuggire alla polizia in seguito alla nostra ennesima azione criminosa, etc…

    Anche l'occhio (e l'orecchio) vuole la sua parte

    Le immagini rilasciate finora – poche, a dir la verità – denotano una somiglianza piuttosto marcata tra la versione PS2 e l’originale Pc. Sembra infatti che la qualità generale delle texture non abbia subito cali particolarmente vistosi durante il processo di conversione sul monolite nero Sony, nonostante il minor quantitavo di memoria disponibile su una PS2. I modelli dei personaggi non sfoggiano un numero particolarmente elevato di poligoni mentre per quanto riguarda la realizzazione dei veicoli bisogna vedere se verrà mantenuta la stessa cura per i dettagli ravvisabile nella versione per personal computer. Uno dei problemi maggiori per i possessori di computer anche particolarmente potenti era dovuta ad una mancata ottimizzazione del motore grafico denominato LS3D, ragion per cui le sessioni di gioco erano spesso inficiate da cali piuttosto vistosi nel frame rate, soprattutto durante le fasi di guida. Ci si augura che gli Illusion Softworks riescano a gestire l’hardware di casa Sony in maniera ottimale al fine di garantire stabilità nell’aggiornamento a video e caricamenti limitati considerando che Mafia, nella sua prima incarnazione, caricava in un sol colpo tutta l’area urbana di Lost Heaven ad eccezione di alcune locazioni periferiche.
    Per quanto riguarda la parte “acustica”, il titolo Take 2 dovrebbe supportare il Dolby Pro Logic durante le fasi di gioco salvo passare ad una codifica in DTS per quanto riguarda le cutscene.

    Quanto sarà lunga l'attesa?

    Nonostante le scarse informazioni disponibili attualmente, la fiducia risposta in un team particolarmente capace come quello degli Illusion Softworks è decisamente alta, alla luce di quanto già dimostrato con la versione per personal computer di Mafia. Se gli abili programmatori riusciranno a mantenere inalterata la qualità complessiva del titolo originale, evitando drastici tagli piuttosto frequenti durante i processi di conversione Pc-PS2, ci troveremo di fronte ad un titolo assolutamente imperdibile.
    Manca ancora una data ufficiale di pubblicazione del titolo, anche se non è da escludere che l'uscita possa coincidere con il periodo delle festività natalizie.

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