Manhunt 2 su Nintendo Wii: la nostra anteprima

Uccidere inizierà a piacerti, su Nintendo Wii...

Manhunt 2 su Nintendo Wii: la nostra anteprima
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  • Wii
  • Psp
  • Violenza e Nintendo

    Se c'è un'etichetta che Nintendo si porta dietro (più o meno meritatamente) da parecchio tempo, è senza dubbio quella di realizzare piattaforme destinate ad ospitare titoli “infantili”, vuoi per il look cartoonesco, vuoi per le palette di colori sempre molto decise, vuoi per l'assenza di esponenti di alcuni generi dai contenuti forti. Al di là delle numerose considerazioni che sarebbe possibile fare a proposito della definizione di gioco maturo e profondo, per le quali non è questa la sede più indicata, possiamo comunque affermare che il Wii sembra avere le carte in regola per attrarre anche titoli apertamente violenti, al contrario di quanto è avvenuto per il GameCube (salvo timide aperture alla saga di Resident Evil). Uno degli esponenti di spicco di questo genere è senz'altro Manhunt 2, realizzato da Rockstar, nota nel corso degli anni per essersi ammantata di polemiche mediatiche grazie a prodotti come GTA & Soci.

    La saga di Manhunt

    Il primo Manhunt si era distinto, ottenendo un discreto consenso dalla critica, soprattutto per il suo alto tasso di violenza e per un gameplay che tradiva un approccio ispirato al mondo degli stealth game. La trama ci metteva nei panni di un uomo suo malgrado coinvolto all'interno del perverso mondo degli snuff movie, film amatoriali illegali dove la sceneggiatura prevede morti reali a discapito di ignari malcapitati. All'interno di una cornice di violenza esasperata, esaltata dal sistema di classificazione degli omicidi in base al loro grado di crudeltà, si inserivano poi alcune chicche davvero interessanti; in particolare, essendo le meccaniche tipiche degli stealth game, uno degli aspetti più importanti era non fare rumore, per non non farsi scoprire. E il silenzio doveva essere sacro anche per il giocatore: collegando un Headset alla Ps2, questi (oltre a comunicarci gli ordini del nostro sadico regista) era in grado di captare i rumori della nostra stanza: fossero stati troppo acuti, gli avversari ci avrebbero scoperto. Il sistema prometteva un livello di immedesimazione davvero notevole, spingendo il giocatore a partecipare alle missioni con nervi tesi, occhi e orecchie spalancate. E bocca chiusa.

    Follia e demenza

    Il secondo episodio, caratterizzato nella sua versione Wii da tutta una serie di particolarità legate al sistema di controllo delle esecuzioni, ci metterà nei panni di Daniel Lamb; costui è uno scienziato che decide di aderire alle ricerche che il Dott. Pricket conduce all'interno di uno studio denominato "Il Progetto". Lo scopo del fantomatico Dottore è quello di creare armi operando discutibili esperimenti su cavie umane, con l'obiettivo pretestuoso di vincere il premio Nobel. Ovviamente le cose non vanno per il verso giusto e Lamb si risveglierà dentro un incubo. Rinchiuso nel complesso di detenzione dove si svolgeva il progetto, quasi del tutto privo di memoria e circondato da criminali assetati di sangue, la situazione non è delle più rosee. La priorità sarà fuggire dall'edificio per cercare di sopravvivere e recuperare barlumi di memoria, in modo da ripercorrere le vicende avvolte nell'oblio dell'oscura amnesia e riprendere il controllo della propria vita.

    Splatter Cell

    Anche se la giocabilità è quella di uno stealth, il titolo permette un approccio più dinamico su uno sfondo di scontri sanguinolenti. Non è del tutto chiaro come si gestirà la telecamera, che a volte sarà fissa alle spalle dell'avatar e altre potrà essere controllata dal giocatore via remote e nunchuk. Le meccaniche di base sono simili al primo episodio: saremo obbligati ad avvicinarci ai nostri nemici senza farci vedere, percorrendo i vari scenari (il manicomio criminale, l'ospedale, il bordello e così via...) scrutando da dietro gli spigoli dei muri, nascondendoci tra tavoli e scrivanie, rimanendo in agguato dietro a una porta. Come accennato, sarà possibile anche attaccare direttamente gli avversari con le numerose armi a disposizione, o a mani nude presumibilmente, anche se l'esperienza sarà sublimata proprio dall'evitare gli scontri diretti per aggredire i nemici alle spalle, sfuggendo al loro vigile sguardo sfruttando gli ambienti per nascondersi.
    Proprio nella fase di attacco la versione Wii sembra riservare i risultati più interessanti: tenendo premuto il tasto A e avvicinandosi alla preda con lo stick analogico, potremo far partire le sequenze di esecuzione, tanto più cruente quanto più saremo in grado di approssimarci al nemico senza farci scoprire. Tre i livelli di violenza degli omicidi, che verranno eseguiti tramite una combinazione di pulsanti e movimenti delle periferiche, sì da a mimare quelli del personaggio a schermo. Una volta partita la sequenza di esecuzione, dovremo esibirci in performance di attacco diverse a seconda delle armi a nostra disposizione: qualora il nostro personaggio fosse munito di una motosega, per esempio, dovremo muovere il remote avanti e indietro, per affondare l'arma improvvisata sul corpo delle vittime. Se invece Lamb impugna un'accetta, allora dovremo calare il remote dall'alto verso il basso, in un gesto che simuli quello del nostro avatar. Ancora, se si attacca con siringa, dovremo aggredire l'avversario con un colpo secco, come per infilzarlo; infine, se equipaggiamo un'arma da fuoco, potremo usare il telecomando come se si trattasse realmente di un fucile o di una pistola. I movimenti da compiere verranno visualizzati in un angolo dello schermo, mostrando i gesti da imitare con entrambe le periferiche di gioco.
    Il livello di immersione sembra essere elevato, senza peraltro scadere nella ripetitività, considerato l'elevato numero di armi, oggetti e l'interazione con gli ambienti dove potremo trovare armi “non convenzionali” quali penne, seghe, sedie elettriche ecc.

    Manhunt 2 Il titolo Rockstar promette fiumi di sangue, in quantità tale da far rabbrividire i fan Nintendo, poco abituati a prodotti di questo tenore. In realtà il (poco) probabile arrivo di questo titolo dimostra la volontà di allargare il target dei consumatori di titoli per Wii rispetto alla console che l'ha preceduto. Oltre ai contenuti estremamente violenti, Manhunt 2 possiede requisiti di gameplay tali da renderlo un prodotto interessante anche sotto altri profili, quali una trama folle e demente, ma accattivante al tempo stesso, e un'implementazione dei comandi realisticamente macabra. Non ci resta che attendere l'arrivo sugli scaffali (se mai arriverà...) di quest'opera malata e provocatoria, per scoprire se sarà davvero in grado di intrattenerci con il suo perverso divertimento.

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