Anteprima Mario & Sonic alle Olimpiadi Invernali

Idraulici e Porcospini sulla neve

Anteprima Mario & Sonic alle Olimpiadi Invernali
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  • DS
  • Wii
  • Gli annunci di Mario & Sonic alle Olimpiadi e del suo seguito di prossima uscita, Mario & Sonic alle Olimpiadi Invernali, hanno visto due differenti accoglienze. La sorte volle che il primo conobbe un inconfondibile calore, mentre il secondo una cupa freddezza; il tutto in accordo con il clima olimpico delle manifestazioni da cui traevano spunto, i Giochi Olimpici estivi di Pechino per il primo, quelli invernali di Vancouver dell'anno venturo. Decretare il cambio di opinione circa la serie, vi è proprio la release dell'originale Mario & Sonic alle Olimpiadi. Per quanto apprezzabile dal punto di vista grafico, il gameplay appariva ben misero e piuttosto scomodo, fisso su logore meccaniche da party game. Inutile dire che, come accade sovente per la bianca console Nintendo, un prodotto così pressapochista e qualunquista rappresentò un successo clamoroso per Sega e la stessa Nintendo, rimanendo una presenza costante nelle classifiche di vendita inglesi e nipponiche. Ma si sa che i gusti della massa differiscono dal popolo videogiocatore, quello duro e puro, il cui esponente medio non ha fatto altro che mordersi le mani per l'immensa occasione sprecata, guardando con commiserazione le migliaia di famigliole che si giostravano tra idraulici e porcospini.
    E dire che più d'uno, all'epoca dell'annuncio, si era lanciato in esaltanti considerazioni, apostrofando il prodotto come colui che poneva fine alla “guerra fredda” tra Sega e Nintendo; una svolta epocale per l'industria, nonché un punto d'incontro tra un numero grandissimo di ideologie di sviluppo, di produzione e promozione. In effetti Mario & Sonic poteva essere tutto questo e in esso potevano convergere vent'anni e passa di storia ludica (per quanto ad una analisi non superficiale appariva difficile legare tali valori produttivi ad un party game, a sua volta collegato ad una licenza, com'era quella dei Giochi Olimpici). I risultati, anche a livello produttivo, sono stati ben più modesti: sviluppato da una etichetta giapponese di Sega, dalla dubbia dicitura di “Sega Sports Team”, il progetto non ha visto la partecipazione di Sonic Team, ma ha perlomeno ha goduto del coinvolgimento di Yuji Naka e Shigeru Miyamoto nell'approvare i modelli poligonali dei due roosters.

    Aspettarsi di tutto

    Nel sequel, Mario & Sonic alle Olimpiadi Invernali, atteso con poco stupore per Novembre-Dicembre, la sostanza pare non essere mutata di una virgola. Sega lo sviluppa per Wii e Nintendo DS, Miyamoto finge di supervisionarlo, Naka lavora, giustamente, a progetti più sfiziosi; la casa di Sonic lo promuove in Occidente, Nintendo in Giappone. Tutto come due anni fa: squadra che vince non si cambia. Se il successo è stato planetario, perchè rischiare di stravolgere il sostrato ludico, con il rischio di scontentare più d'uno e vanificare un possibile terzo capitolo? Ma sopratutto, archiviato tale prodotto, riusciranno i due colossi nipponici resistere fino alle Olimpiadi “regali” del 2012 per proporre l' “attesissimo” sequel?
    Dubbi, fantasie, opinioni si scontrano con la realtà, fatta di marketing, di esseri antropomorfi, di telecomandi e doppie fotocamere. In grazia della licenza ufficiale “Vancouver 2010”, saldamente accaparratasi da Sega dopo il clamore di vendite lo scorso anno per l'evento in Pechino, questo nuovo cross-over può quindi fregiarsi di essere il primo titolo ufficiale dedicato alla competizione olimpica tra le nevi canadesi: seguirà un secondo prodotto, sulla falsariga di Beijing 2008 per Xbox 360, Playstation 3 e PC sviluppato da Eurocom, più improntato al realismo e all'amor per la simulazione.
    Per quanto concerne noi, indaffarati tra idraulici e porcospini, viene da chiedersi il numero esatto delle sfide richieste, nonché la loro effettiva fattura a livello di gameplay. Lo sci è senz'altro contemplato, idem lo snowboard. Scontato quindi anche una qualche forma di pattinaggio artistico e/o su circuito. Si può pensare l'inclusione di una qualche forma di hockey, sport molto popolare in Canada, così come resta fattibile un trasporto digitale del bob (e di conseguenza lo skeleton e lo slittino), mentre pare a questo punto imprescindibile il curling, sport ”barzelletta” a Torino appena tre anni fa. Semplici supposizioni, ci teniamo a dirlo, ma dato l'esiguo numero di discipline contemplate nei Giochi Olimpici, rispetto alle Olimpiadi Estive, si può ritenere che Sega ne inserirà se non tutte, la buona parte. L'aver poi concesso da parte degli sviluppatori la facoltà di usufruire della Balance Board di Wii Fit, rende sicuramente più duttile il trasferimento ludico, improntato per ovvie ragioni ad una idea di immediatezza e praticità. Al contrario di Mario & Sonic alle Olimpiadi in questo caso perlomeno si potrà davvero ricreare l'intero comparto agonistico della manifestazione; a ciò giova necessariamente il Festival Mode (nella sola versione Wii), nient'altro che una modalità Carriera che seguirà l'intero arco di competizioni dalla cerimonia di apertura a quella di chiusura. Di più al momento, non ci è dato sapere, ma l'E3 sarà senza dubbio rivelatore, con SEGA interessata a mostrare il prodotto.
    Nintendo parla inoltre di un canale dedicato esclusivamente al gioco, nonché la compatibilità con i Mii, funzione già presente nel prequel.
    Dedichiamo infine due noticine alla versione Nintendo DS, mero downgrade in apparenza, che in realtà si fa valere per certe modalità in esclusiva. Senza contare il fatto che su DS il primo capitolo ha battuto ogni record in Giappone, superando anche le vendite della versione Wii. La controparte portatile dell'atteso sequel vanta comunque l'Adventure Tour Mode, una sorta di Boss Endurance con alcuni elementi ruolistici. Sarà data grande importanza al multiplayer locale, con una o più schede gioco. Riuscirà il popolo giapponese a mettere da parte per un momento Monster Hunter Portable?

    Accordo tra filantropi

    Sega è da anni uno dei più prestigiosi partner di Nintendo e Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali è la rappresentazione massima di questa salda partnership”, ha affermato Reggie Fils-Aime, Presidente di Nintendo America. “Ci aspettiamo che questo gioco continui il successo del predecessore portando nuovi personaggi e una straordinaria nuova esperienza di gioco a tutti i fan della serie”. Dichiarazioni che non vanno oltre il tono pacato e ufficiale da press release, ma che ben testimoniano l'apprensione con cui la casa di Mario e quella di Sonic stanno seguendo il futuro approdo sul mercato di questa florida IP. Sembra che siano passati secoli da quando si attendette spasmodicamente la pubblicazione di F-Zero GX per Gamecube e Triforce, punto di confluenza di due filosofie ludiche per certi versi anteposte. Le leggi del marketing governano ora la riunione di Sonic e Mario, leggi imperscrutabili, ma, come anche i profani di economia possono intendere, potenzialmente fruttuose. Per sapere se oltre al vil denaro, alla licenza da mungere e alla gallina dalle uova d'oro, ci sarà del buon gameplay è necessario attendere ancora un poco. Noi, però, non ci scommetteremmo poi molto...

    Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali Trattasi di un gioco per famiglie, il “solito” party game per Wii, una produzione ludica senza una vaga aspirazione, né ispirazione, assomigliando in tutto e per tutto al prequel. Alle rosse piste d'atletica è stata sostituita la bianca neve degli impianti sciistici: il resto è rimasto al suo posto: Wii, Mii, DS, Download Play, Mario, Sonic. Per la gioia dei pigri e degli abitudinari. Di nonne e nipotini. Tutto cambia affinchè nulla cambi, bla, bla, bla... Più che il mero aspetto videoludico, più che grafica e gameplay, sarà interessante osservare i grafici di vendita, operando veloci raffronti con il titolo del 2007. I party game tirano ancora su Wii? Mario e Sonic sono rimasti amiconi, oppure già si guardano in cagnesco? Prevalerà la versione casalinga o quella portatile? La licenza Vancouver 2010 è tanto appetitosa quanto quella di Beijing 2008? E altri simili interrogativi. Quel che è certo, per Mario & Sonic alle Olimpiadi Invernali passa buona parte dell'attuale flusso dell'industria dei videogiochi e il successo (o l'insuccesso) di tale produzione determinerà il futuro andamento del mercato.

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