Introduzione
Ancora una volta Microsoft lascia i suoi bocconi migliori per noi fortunati giornalisti videoludici. E' un titolo
che va mostrato e spiegato con cura, Mass Effect. non può essere dato in pasto a migliaia di persone senza alcun filtro. Questo anche per evitare code infinite e tentativi costanti di furto della beta.
I videogiocatori fiduciosi nelle capacità dei Bioware, deliziati dai due Kotor (a detta di molti i migliori Orpg della scorsa generazione) aspettano questo titolo con ansia e fede quasi mistica. Poche le informazioni, pochissime le immagini ed i video.Durante la press conference di Martedì si è visto un trailer brevissimo che davvero non rende giustizia alle potenzialità di Mass Effects, né stimola la curiosità e l'hype che una prova diretta di pochi minuti potrebbe generare in chiunque. E' con questo stato di incosapevolezza che ci siamo accomodati nella saletta stampa dei BioWare, per assistere alla presentazione del gioco.
Parte la demo in tempo reale. Le nostre facce incredule, lo sguardo fisso, le bocche spalancate, accompagnano uno stupore crescente che ci pervade con una violenza sconosciuta per questo E3 2006, fino a quel momento abbastanza piatto. E non parliamo solo delle nostre, ma di quelle di tutti gli astanti.
L'engine grafico di Mass Effect è un esempio incredibile della potenza di Xbox360, fin ora largamente celata da conversioni da PC o titoli di lancio non sempre riusciti.
Che lo spettacolo abbia inizio
Siamo sulla banchina di un porto spaziale, la nostra navicella attracca ed i protagonisti di Mass Effect fanno la
loro comparsa in stile cinematografico: un uomo, il classico agente/soldato del futuro, una donna fasciata
in una tuta di similpelle lucida, ed un alieno umanoide dall'aspetto pericoloso.
Se l'ambiente di gioco è ricco di dettagli ed effetti di superfice perfettamente realizzati, con uno stile fanatascentifico da far invida a Star Wars, i personaggi sembrano semplicemente "veri": ad una certa distanza il fotorealismo dei corpi e dei volti è stupefacente, il design è in stile occidentale, ma i dettagli sono curati come raramente c'era capitato di provare in altri titoli Bioware. La quantità di poligoni è notevole, ottima la modellazione,
il resto lo fanno texture di altissimo livello, ed un uso decisamente azzeccato delle normal map, per aggiungere i dettagli impossibili da realizzare con i poligoni. Non manca un uso fantastico dei pixel shader per simulare le varie superfici: la plastica della tuta spaziale della protagonista femminile, il vetro ed il metallo del casco, la pelle dei volti e delle mani. La natura sintetica delle immagini emerge solamente nei difetti ai bordi delle labbra o delle palpebre. Tuttavia lo stupore per la qualità dell'espressività di questi cloni digitali fa da padrone, nei momenti in cui i personaggi interagiscono verbalmente: le conversazioni in Mass Effect non sono una semplice sequenza di domande e risposte, grazie ad un incredibile dettaglio grafico che permette una qualità della recitazione digitale senza pari: è possibile cogliere le emozioni che emergono attraverso l'espressività del volto. Un esempio: nel corso della prima indagine del protagonista maschile, Shepard, dovremo interrogare un barista, ed in seguito una aliena dallo sguardo profondo. E' possibile gestire i dialoghi tramite una vasta scelta di frasi che corrispondono a diverse attitudini: aggressivi, complici, furbi, minacciosi: la scelta non può essere casuale, in quanto il modo in cui gestiremo le domande influenzerà ovviamente le risposte, ma anche la prosecuzione della storia.
La cura dei dettagli emerge prepotentemente: le domande sono tutte doppiate in inglese, il parlato sincronizzato con le labbra, le espressioni facciali, e la postura del corpo e delle mani. Dite addio a sguardi ebeti persi nel vuoto mentre minacciate qualcuno: il nostro Shepard, se sufficientemente stimolato, sarà capace di tutto, compreso tirare fuori la pistola. Le reazioni sono emozionanti: se preoccupato dal vostro atteggiamento, il personaggio può corrugare la fronte, abbassare lo sguardo per poi rialzarlo e stupirvi con degli occhi così espressivi da sembrare veri. Queste sono solo alcune delle numerose situazioni in cui i personaggi vi coinvolgeranno.
Tornado al motore grafico, vorremmo sottolineare un aspetto che contribuisce davvero moltissimo al realismo ed alla drammaticità di alcune situazioni di gioco: l'illuminazione, con particolare attenzione all'interazione delle fonti di luce, delle ombre in tempo reale sugli elementi del fondale del self shadowing dei personaggi.
Buone le animazioni di camminata e corsa, sebbene ci siano apparse migliorabili sopratutto nei collegamenti tra le diverse azioni.
Infine i pochi difetti riscontrati: il frame rate è occasionalmente sceso sotto la soglia minima accettabile, e generalmente non ha mai superato i 30 frame: quest'ultima è una soglia mantenuta quasi costantemente nelle fasi meno concitate. In ogni caso, per essere un titolo mostrato per la prima volta diremmo che possiamo esserne soddisfatti. Continuando in questo viaggio alla ricerca del classico pelo nell'uovo, segnaliamo alcune compenetrazioni di troppo, e un poco di Flicker di texture e poligoni, oltre ad una qualità delle ombre in tempo reale a tratti insufficente. C'è tempo per aggiustare questi piccoli difetti, anche se così com'è, Mass Effect è già uno dei migliori titoli per Xbox360 e non sfigura nemmeno di fronte a Gears of War, il peso massimo in termini di grafica, sebbene stile e finalità del motore 3D siano estremamente diverse.
Organico o meccanico?
La storia, o meglio l'incipit che gli sviluppatori hanno deciso di condividere con noi, non fa che aumentare l'interesse intorno a questo titolo. Nel futuro la galassia è colonizzata da migliaia di specie organiche, in grado di padroneggiare tecnologia avanzatissima, che permette viaggi interstellari. Ma questo stato di cose è solo una fase di un ciclo che si ripete da sempre, ogni migliaia di anni. Infatti, alternativamente all'egemonia delle forme di vita biologiche, sono le forme di vita meccaniche a prendere il sopravvento e conquistare il diritto alla vita. Ed è così che comincia Mass Effect: con una rivelazione sulla realtà mutevole della galassia che porterà i nostri eroi ad un lungo viaggio tra stelle e pianeti, liberi di risolvere le main quest ( evitare il ritorno delle macchine...) o di esplorare senza meta, affrontando di volta in volta tutte le subquest preparate dai Bioware.
Reinterpretare l'Rpg occidentale
Le novità non finiscono qui: abbandonata la strada di Kotor, con combattimenti in tempo reale ma basati sui turni, Mass Effect abbraccia uno stile da action game in terza persona. Nell'unica scena di combattimento che abbiamo potuto vedere, il personaggio ingaggiava i nemici in tempo reale, mirando con la levetta analogica e sparando con il trigger di destra. Ma questo è pur sempre un RPG, per quanto assolutamente nuovo come impostazione, per cui per risolvere le situazioni più complesse potremo mettere il gioco in "pausa" e gestire il comportamento del resto della squadra, indicando che posizione da assumere e quale nemico attaccare. Un action/rpg dunque, con funzioni da fps tattico basato sull'uso di un team. Il gameplay è qualcosa di decisamente nuovo e potrebbe risultare intrigante, nonchè una ventata di aria fresca nel genere. Resta tuttavia da valutare la sua validità e profondità in una prova estesa. Vorremo segnalare in ogni caso la scarsa reattività dei nemici, che presentavano un'IA piuttosto limitata ( ricordiamo che si tratta di una demo ovviamente ). Non mancheranno fasi di esplorazione e combattimenti a bordo di veicoli, anch'essi upgradabili e modicabili durante l'evolversi del gioco.
La customizzazione e la crescita del proprio personaggio sono elementi fondanti degli Orpg. Mass Effects non deluderà da questo punto di vista: a partire dalla creazione del nostro avatar digitale, gestita da un potente tool per la modifica dei tratti somatici e delle carateristiche fisiche, passando per le fasi di crescita in base alle proprie azioni ed all'esperienza accumulata. Il supporto Online per Mass Effect dovrebbe consistere in una grande quantità si subquest e mondi da scaricare: l'obbiettivo è quello di realizzare una galassia in continua evoluzione ed espansione. Nessuna notizia disponibile in merito ad un eventuale modalità coperativa, sia offline che online.
Mass Effect è stupefacente. Il primo impatto è quasi drammatico: si rimane davvero a bocca aperta senza parole: e lo stupore è proprio l'elemento, finora mancante, che ci aspettavamo dalla next gen. Poi si scopre che il gameplay è decisamente originale e ricercato, che la storia è intrigante ed niente affatto stereotipata e che l'uscita del gioco è prevista prima della fine dell'anno, ed allora è inevitabile contare i giorni che ci separano dalla prossima prova su strada di Mass Effect. Una considerazione finale: non sarebbe stato il caso di mostrarlo durante la press conference, magari a margine della prova di Gears of War? Giusto per render conto agli utenti del limite tecnico a cui Xbox360 può davvero arrivare.