Men of War 2: un sequel che fonde strategia e azione

Abbiamo potuto gettare una prima occhiata al nuovo capitolo della serie strategica Men of War, ecco cosa ci hanno rivelato gli sviluppatori del gioco.

Men of War 2: un sequel che fonde strategia e azione
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  • La storia - si sa - tende a ripetersi inesorabilmente. Lo stesso accade anche in ambito videoludico. Il secondo conflitto mondiale, ad esempio, esplorato in ogni sua forma e attraverso molteplici generi, rimane una costante. Può rimanere silente, nell'ombra, con produzioni poco conosciute, oppure deflagrare nel mainstream con opere tripla A come Call of Duty Vanguard (avete letto la nostra recensione di Call of Duty Vanguard?) e il prossimo Company of Heroes III (recuperate la nostra anteprima di Compagni of Heroes 3 per saperne di più).

    Ecco, rimanendo nell'ambito della strategia in tempo reale, anch'essa gode di momenti d'oro e altri di oblio. E questo sembra esser proprio un periodo felice per il genere, soprattutto se il setting è basato su eventi storici. A catturare l'attenzione degli estimatori di simile tipologia di gioco troviamo non solo il già citato CoE3, ma anche Age of Empires IV (non perdetevi la recensione di Age of Empires 4) e il prossimo ritorno di una serie che si è conquistata un posticino nel cuore di molti generali da scrivania: Men of War.

    Novità e cambiamenti

    Il franchise di Men of War nasce oltre diciassette fa, con quello che può essere considerato come l'antesignano della serie, chiamato Soldiers: Heroes of WW2. Da allora, a cadenza più o meno regolare il brand, pur mantenendo alcune caratteristiche fondanti, ha cambiato nome più volte, passando da Men of War (il primo è del 2009) ad Assault Squad, arricchendosi di vari DLC e spin off.

    Poi, nel 2020, ristretto al solo territorio russo, approda Men of War 2 Arena, una versione free to play online only. Nell'arco di un anno giungono diverse novità per il titolo. I server di Men of War 2 Arena vengono chiusi a settembre mentre, contemporaneamente, il team di sviluppo ha annunciato il passaggio del nome, sfrondato dal suffisso "Arena", al prossimo capitolo canonico. La nuova produzione, forte probabilmente dell'esperienza accumulata grazie ad Arena, avrà diverse novità, dalla grafica al comparto stilistico. Ci saranno poi anche nuove meccaniche di gioco, del tutto inedite per il franchise. Stando alle parole dei ragazzi del team di sviluppo "la lezione che abbiamo imparato lavorando per così tanto tempo sulla serie è che il gameplay gioca un ruolo di assoluto dominatore. Soprattutto quando appunto si parla di RTS. Il nostro obiettivo, quindi, era quello di creare un gioco sì nuovo, ma che fosse anche assolutamente in linea col nome di Men of War. per questo abbiamo voluto cimentarci nell'apportare diverse migliorie alla formula preesistente.

    "La principale, nonché la più evidente, di queste nuove feature sarà la cosiddetta "Frontline", che avrà un significativo impatto sull'azione sul campo di battaglia. Frontline, in sostanza, suddivide il campo in due parti distinte: da un lato il territorio sotto il controllo degli Alleati, mentre dall'altro, sul fronte opposto, quello degli avversari. Nel territorio alleato non ci sarà nebbia di guerra e i giocatori potranno vedere immediatamente qualsiasi invasione nemica . Inoltre, all'interno della zona amica sarà possibile eseguire tutte le azioni necessarie a mantenere in piena efficienza l'esercito: riparare i mezzi meccanici, curare i feriti e cosi via.

    Solo tramite le truppe di terra potremo poi far avanzare la linea del fronte; d'altro canto, le unità di paracadutisti potranno soltanto far da "testa di ponte", atterrando nel territorio ostile e creando una linea supporto che facilita l'avanzata dei soldati. Riguardo alla gestione della fisica e alla realizzazione di modelli poligonali, il team si è impegnato a fondo per rendere realistici i dettagli tanto dei mezzi e delle truppe (alleate, dell'Asse e sovietiche) dell'epoca quanto dei territori attraversati dal conflitto.

    La campagna in singolo e i suoni ambientali

    Al momento dell'uscita Men of War 2 avrà anche una enorme campagna single player di stampo story driven: in realtà troveremo ad attenderci due linee narrative, che abbracciano le vicende del fronte Occidentale con gli Alleati e quelle del fronte Orientale con i sovietici.

    Affrontando quest'esperienza, ci renderemo presto conto di come anche il gameplay ha subito delle sensibili variazioni rispetto ai capitoli precedenti, così come l'esperienza di gioco nel suo complesso. Per fare un esempio e capirci meglio, il titolo potrà vantare un sound environment tutto nuovo: in particolare, in confronto agli episodi passati, ci saranno suoni e rumori unici, rivisti, corretti e associati a ogni tipo di arma presente. Saranno poi potenziate le opportunità tattico-strategiche: in questo senso, saranno molto più aderenti alla realtàle tattiche legate ai mezzi corazzati e alle possibilità lasciate ai gruppetti di fanteria, che potranno sfuggire alla mietitura dei carri armati nascondendosi tra il fogliame e tendendo imboscate, magari aggirando i cacciatori nemici e assaltando il lato meno corazzato dei mezzi.

    Direct Control e multiplayer

    Nell'offerta ludica, infine, fa il suo ritorno anche la cosiddetta feature "Direct Control", ovvero la possibilità di "seguire" e gestire una sola unità - o un intero gruppo - a livello del terreno, per cogliere meglio le linee di tiro e individuare le opportunità d'assalto più efficienti. Il team di sviluppo sembra aver anche migliorato la leggibilità dell'azione, rivedendo gli indicatori visivi che consentono di comprendere se i colpi - soprattutto contro mezzi corazzati - sono effettivamente efficaci e quanto danno hanno provocato.

    Stando a quanto ci hanno anticipato, sarà possibile assumere ovviamente il comando di decine di unità storicamente accurate, oltre a sfruttare un ambiente in continua evoluzione, grazie a un livello di distruttibilità inedito per la serie e anche piuttosto appagante. Riguardo al multiplayer e alla skirmish mode, i giocatori potranno decidere per quale lato combattere, scegliendo i propri battaglioni da condurre in battaglia. Ognuno di questi avrà un combat style unico e guadagnerà anche un diverso livello di "esperienza", che parte dalle reclute e arriva sino ai veterani.

    Nel multiplayer ci saranno sia i matchmaking aperti che le lobby private, utili ovviamente per giocare con un gruppo selezionato di amici. Inoltre, tutte le missioni delle campagne potranno essere affrontate in modalità cooperativa.
    In chiusura, il team di sviluppo ha promesso il pieno supporto alle mod, in modo da permettere agli utenti di sbizzarrirsi e condividere le loro creazioni con la community.

    Men of War II Il franchise Men of War si prepara a solleticare nuovamente le velleità tattico-strategiche dei generali da scrivania con un nuovo capitolo, “tradizionale” nella proposta ma ricco di feature inedite per la serie. Abbiamo messo il termine tra virgolette non a caso, perché sino a poche settimane fa Men of War 2 non era altro che un free to play online riservato al territorio russo denominato Arena. Ora il nome, privo del suffisso, entra di diritto nella timeline canonica del brand. Purtroppo non abbiamo ancora testato con mano il prodotto, ma ciò che abbiamo visto ci fa comunque ben sperare circa la riuscita della produzione.

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