Anteprima Metroid Prime 3: Corruption

La caccia sta per iniziare

Anteprima Metroid Prime 3: Corruption
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Wii
  • Three is a magic number

    I sogni proibiti di tutti gli utenti Wii sono popolati da oniriche visioni nelle quali le stringhe di bit si mischiano insieme fino ad assumere le riconoscibili sembianze di Yoshi e Kid Icarus intenti a darsele di santa ragione, mentre Mario sfreccia nelle distanze siderali di una stramba Galaxy accanto all’astronave di Samus Aran. La calura estiva contribuisce ad acuire il desiderio, la sete di videogiochi e, parlando di Wii, gli unici integratori videoludici capaci di calmare e reidratare le riarse gole dei Wii owner rispondono al nome di Super Mario Galaxy, Smash Bros Brawl e Metroid Prime 3: Corruption. E´questa la magica triade attesa da milioni di giocatori sparsi nelle terre emerse del nostro pianeta. Nintendo, dal canto suo, gongola, centellinando le informazioni su questi titoli come se si trattasse della salute di un monarca assoluto: aggiornamenti, smentite, minisiti che quotidianamente fanno aumentare il lavoro delle ghiandole salivari degli internauti.
    Al momento il solo gioco ad aver ricevuto una data d’uscita ufficiale è Metroid Prime 3: Corruption, sviluppato, come i precedenti capitoli per Gamecube e Nintendo DS, dalla Softco texana Retro Studios. La data d’uscita per il mercato a stelle e strisce è fissata per il prossimo 20 agosto.
    Bisogna soffrire l’arsura ancora per un po’.
    Rassicurata infatti dal buon supporto delle terze parti e dai risultati di vendita al di sopra di ogni più rosea previsione, "big N" si sente probabilmente più al sicuro con Wii di quanto non si sentisse ai tempi dei primi vagiti del Cubo e quindi ha optato per una tattica attendista, rinviando i suoi top title per poter contrastare l’ipertrofia hardware dei concorrenti, per mezzo della sua abilità principale: creare capolavori. Se questo significa ritardare l’uscita di un prodotto anche di svariati mesi, poco male: generalmente, l’attesa è sempre ripagata.
    Tuttavia, bisogna prendere atto che in questi 8 mesi di vita iniziali della candida console, la filosofia free hand di cui è latrice è stata spesso sul banco degli imputati, accusata di non aver effettivamente rivoluzionato la fruizione videoludica. In un certo qual modo l’affermazione può essere condivisibile, viste le goffe implementazioni del Wiimote fatte da Red Steel e Call of Duty 3, ma da un altro abbiamo già giochi come Wario Ware: Smooth Moves e Wii Sports. Alcune Softco poi, nonostante la novità del sistema di controllo, sono talvolta riuscite a creare dei prodotti con una grafica magari troppo old gen, deliziati però da una buona applicazione dello stesso, i famosi Wiimake.
    Ora, però, è tempo che Nintendo scenda nell’arena con dei titoli pensati esclusivamente per Wii, lasciando definitivamente da parte l’era dei capolavori riadattati dal Cubo in stile Twilight Princess.
    Metroid avrà l’onore di aprire le danze.

    In space, no one can hear your scream

    I dettagli della storia sono ancora piuttosto lacunosi. Da quanto trapelato finora, le vicende di Metroid Prime 3 si svolgono 6 mesi dopo rispetto a quelle del secondo episodio per gamecube. L’Unità Aurora, la rete di computer della Federazione Galattica, è stata repentinamente sabotata da un virus. La trama dell’attacco è probabilmente stata ordita dai Pirati Spaziali. Dopo aver chiamato a raccolta tutti i vari Bounty Hunter, Samus inclusa naturalmente, per fare il punto della situazione, la Federazione subisce una rappresaglia improvvisa dei Pirati Spaziali. A questo punto, Samus e gli altri cacciatori di taglie si dirigono verso la capitale della Federazione e scoprono che dietro il tutto c’è Dark Samus. La forza di Dark Samus e la minaccia del Phazon contaminato costituiscono un grave pericolo per tutto l’universo.
    Nei livelli dimostrativi dati in pasto alla stampa da Nintendo, la cosa che salta per prima all’occhio è il balzo in avanti in termini di prestazioni grafiche compiuto da Wii. Chiaramente, siamo parecchio distanti dall’opulenza estetica di Play3 e Xbox 360, ciononostante il maggior dettaglio, la miglior pulizia del tratto rispetto ai primi filmati di gioco mostrati all’E3 dello scorso anno sono lampanti.
    Particolarmente riusciti i giochi di luce/ombra e, in un adventure sci/fi che fa dell’atmosfera cupa uno dei suoi cavalli di battaglia, è un dato che fa ben sperare per quanto riguarda l’accuratezza della costruzione degli ambienti.
    Una volta afferrati nunchuck e Wiimote, possiamo iniziare ad apprezzare il lavoro svolto dai programmatori di Retro Studios. Metroid si presenta ormai da qualche anno sotto le mentite spoglie di un FPS e il perché è presto detto: pur scegliendo l’opzione narrativa della visuale in prima persona, Metroid non fa dello shooting la sua chiave di volta. E´l’esplorazione l’elemento precipuo della saga, la conoscenza graduale di un territorio ostile che diviene mano a mano conoscibile grazie ai power up guadagnati. Nel passaggio da 2d a 3d è stato fondamentale sviluppare adeguatamente l’elemento del visore posto nel casco dell’armatura di Samus. In tal senso, la perfezione è già stata raggiunta sul cubo, quindi i ragazzi col cappello a falde larghe di Retro Studios questa volta hanno puntato tutto sull’accoppiata wiimote+nunchuck, col chiaro intento di realizzare uno stile di gioco in grado di avvicinarsi all’accoppiata mouse+tastiera dei giochi per PC.

    Doppio click + barra spaziatrice

    Come già accennato, il videogame si avvale del dinamico duo di controller per accompagnare il giocatore negli oscuri meandri siderali e attraverso fatiscenti relitti spaziali. Il movimento di Samus è affidato al c-stick mentre gli altri due tasti collocati sul nunchuck, C e Z, sono usati rispettivamente per trasformarsi in Morph Ball e per utilizzare il celebre Raggio Arpione dell’armatura di Samus. Il Wiimote ha, invece, l’arduo compito di fare le veci del puntatore a schermo. Durante il gioco è possibile selezionare il livello d’accuratezza del puntatore scegliendo fra Normal, Advanced ed Expert affinando esponenzialmente i tempi di risposta ai nostri movimenti e, di conseguenza, anche la difficoltà di gioco. Il laser beam e la funzione di “lock on target” sono relegati ai tasti B e A. Il D pad del remote riprende in buona sostanza i compiti del suo "fratello" posto sul joypad del cubo: cambiare le modalità dei visori (da scan a azione e via discorrendo) e per utilizzare le armi secondarie, come ad esempio i missili.
    Le premesse per un’efficace implementazione del controller Wii ci sono tutte e sono anche molto allettanti. Il pensiero di setacciare decadenti location aliene lanciando il Raggio Arpione col nunchuck come fosse una frustata, di farsi largo attraverso gli ambienti con un semplice swing del polso o di ingaggiare cruenti scontri a fuoco con un puntatore a schermo finalmente degno di questo nome, sono tutti aspetti capaci di solleticare la fantasia dei videogiocatori.
    Resta da vedere se la promessa fatta da Reggie Fils-Aime durante il Media Summit di maggio, riguardo il fatto che Metroid “non è mai stato giocato in questo modo prima”, sia solo propaganda stile MinCulPop o una dichiarazione d’intenti supportata dai fatti.
    Sarà un'estate torrida a quanto pare.

    Metroid Prime 3: Corruption Metroid Prime 3: Corruption avrà il non facile compito di dimostrare al mondo quanto Wii sia effettivamente in grado di fare con i suoi bizzarri comandi che stanno conquistando il mercato. Finora, le applicazioni più riuscite sono legate a balocchi estremamente divertenti come Wario Ware Smooth Moves o Wii Sports adatti però più al casual gaming che altro. Un gioco Nintendo dalla solida trama e dal game design roccioso, fatto e pensato appositamente per Wii, ancora non c’è. Lo stesso Zelda, per quanto bello, è un porting dal Cubo e i controller Wii sono semplicemente stati adattati allo scopo. L’opera di Retro Studios ha tutte le carte in regola per iniziare un nuovo corso in cui il free hand gaming non è un semplice orpello aggiuntivo, ma la caratteristica basilare del concept di gioco. Se i ragazzi di Austin in Texas saranno in grado di creare un adventure esplorativo capace di fare tesoro delle specifiche caratteristiche della console Nintendo, la strada verso l’ulteriore affermazione commerciale di Big N in ambito di home gaming sarà ancora più in discesa. L’unica pecca di Metroid potrebbe risiedere nella sua natura di titolo da hardcore gamer, capace più che altro di fare la gioia di chi la saga la conosce già, ma questa è comunque una considerazione che potrà trovare una conferma o una smentita solo dopo che “Corruption” avrà iniziato o meno la sua scalata al box office. Adesso, possiamo solo far partire il countdown.

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