Anteprima Miami Vice: The Game

Ancora una volta nei panni di Sonny e Rico

Anteprima Miami Vice: The Game
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Psp
  • Miami Vice - 22 anni di passione


    Il sol leone, la sabbia dorata, il mare blu, terso e agitato da violenti cavalloni, solcati da prodi surfisti biondi, statuari ed abbronzatissimi; benvenuti a Miami, cuore della Florida e capitale pulsante dell'economia statunitense, fulcro delle attività commerciali più fiorenti e delle più violente e intricate trame ordite dalla malavita mondiale. La sua posizione geografica ha favorito il suo divenire principale nodo nei rapporti tra Sudamerica ed America del nord, ma non solo: per lo stesso motivo il porto di Miami si è rivelato punto di arrivo ideale nelle rotte dei potenti trafficanti di stupefacenti provenienti da Bolivia, Colombia e Perù. Da ormai decenni per le strade della ricca capitale si combatte una guerra, più o meno invisibile, che vede come fazioni in lotta da una parte gli impavidi trafficanti, spietati e determinati ad eliminare qualsiasi ostacolo alle loro attività, e dall'altra le forze dell'ordine, che cercano di demolire queste immense organizzazioni assalendole sia dall'esterno che dal loro stesso interno. Scontri a fuoco, sequestri, irruzioni ma anche indagini sotto copertura ed agenti di polizia che agiscono al limite estremo della legalità, uno scenario tanto inquietante quanto affascinante, che ha calamitato l'attenzione di un infintà di cineasti, pronti a portare su piccolo e grande schermo i drammi e le avventure di entrambe le parti in guerra. Da una parte Brian De Palma è riuscito a regalare uno dei più grandi e crudeli successi del cinema degli anni '80 narrando l'ascesa al potere, tra i trafficanti della Florida, e la rapida caduta di Tony Montana nel film del 1983 “Scarface”; dall'altra il nostro cuore ha palpitato per la sorte di Sonny Crocket e Rico Tubbs, i più famosi agenti sotto copertura della squadra narcotici di Miami, protagonisti della serie televisiva “Miami Vice”.
    A ventidue anni di distanza dalla messa in onda del primo episodio Michael Mann, già sceneggiatore e regista della serie originale, torna dietro la macchina da presa per girare un lungometraggio basato sulle gesta di Sonny e Rico; le riprese, iniziate nel 2005, sono ormai terminate e “Miami Vice - The Movie” uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 28 luglio. Al posto dei celeberrimi, ma forse un po' arrugginiti, Don Johnson e Philip Michael Thomas troveremo il prestante Colin Farrell (Tigerland, Alexander, Phone Boot) e Jamie Foxx (Jarhead, Ray, Collateral); a tanto lusso cinematografico Universal Studios fa corrispondere un adeguato impegno nel campo videoludico, offrendo agli utenti di Playstation Portable un gioco su licenza esclusivo, di cui abbiamo potuto effettuare un profondo test durante l'ultimo E3 di Los Angeles.
    Scopriamo insieme quanto vale “Miami Vice - The Videogame”.

    Quest'estate sarà più calda del solito....

    Miami Vice si pone su un piano temporale antecedente agli avvenimenti narrati nella pellicola cinematografica: vestendo di panni di Crocket e Tibbs dovremo “costruire” la nostra copertura nel mondo della malavita svolgendo piccoli incarichi per i trafficanti di minori per ottenere il loro rispetto, la loro fiducia nonché l'accesso ai ranghi più alti e pericolosi delle organizzazioni malavitose di Miami; per questi dovremo organizzare spedizioni, consegne ma anche rappresaglie nei confronti delle bande avversarie e scorte agli elementi di spicco in pericolo di vita. Gli incarichi si svolgono in un periodo "virtuale" di quindici giorni, in cui i nostri eroi dovranno gestire al meglio le loro risorse e cercare di ottenere sufficienti informazioni, sia dai nemici che dagli alleati, riguardanti il nostro obbiettivo. Un ruolo essenziale, in queste situazione è svolto dall' "I.C.E.", ovvero l'"Interactive Cutscene Event", che permette, almeno sulla carta, di modificare sostanzialmente lo svolgimento della storia, facendo diventare quelli che una volta erano semplici intermezzi animati, parti integranti del gameplay, in cui il giocatore gestisce l'atteggiamento dei protagonisti, variando il modo in cui si relazionano agli altri personaggi e rendendolo Aggressivo, Freddo o Accondiscendente. A seconda del modo di relazionarci scelto il nostro interlocutore avrà un differente atteggiamento e fornirà al giocatore differenti elementi su come proseguire nel proprio incarico, ma anche fondamentali indizi che conducano i due agenti ai vertici della malavita.
    Come appare ormai chiaro durante la maggior parte del gioco, sia quella vissuta da trafficante che quella in cui siamo dei tutori della legge, dovremo affrontare dei violenti scontri a fuoco: in effetti Miami Vice è, prima di tutto un Third-Person Shooter per uno o due giocatori; una partita in “Single Player” può essere giocata vestendo i panni di entrambi i famosi poliziotti, scegliendo quale dei due protagonisti impersonare durante ciascuno stage.



    Anche se non abbiamo potuto testare questa "feature", durante la prova del gioco, i programmatori di Rebellion ci hanno assicurato che ad ogni uno dei due protagonisti corrisponde un differente modo di affrontare ciascun livello di cui è composto lo story mode: per esempio sarà presente uno stage in cui Crocket è impegnato nell'assalto ad una imbarcazione su cui si sta svolgendo una compravendita di cocaina, e Tubbs deve raggiungere la cima di carroponte, da cui effettuerà un fuoco di copertura con il fucile di precisione, prima che il suo compagno esca al completo scoperto e sia in balia dei colpi nemici. Il multiplayer, invece, va affrontato da due giocatori muniti di altrettante PSP e UMD del gioco; questo però non significa che il gioco online sia limitato a qualche deathmatch o a singoli stage strutturati apposta per il gioco in due: in ogni momento dello story mode un nostro amico munito di PSP e Miami Vice può decidere di affiancarci prendendo il controllo del personaggio che nel single player è guidato dalla CPU; inoltre tutte le missioni superate con successo in precedenza potranno essere rigiocate in qualsiasi momento in modalità multiplayer.
    La prova su strada ha evidenziato alcuni punti a favore nel gameplay di questo Miami Vice: l'azione è frenetica e molto avvincente: bisogna avanzare rapidamente, cercare un posto dietro cui preparare l'attacco, tenere sotto tiro i nemici e aspettare il momento buono per colpire l'avversario. Tutto quanto è contenuto in una stanza può essere usato come riparo dal fuoco avversario (anche dai nostri nemici, ovviamente..) e gran parte di questi oggetti possono essere demoliti sia dai colpi di pistola che dalle molte granate che gli spacciatori non si risparmiano di lanciarci.
    Il primo degli stage testati è ambientato in una villa: i due agenti (nella demo era presente solo Sonny) devono assaltare gli appartamenti interni della lussuosa dimora partendo dai garage sotterranei colmi di limousine, auto sportive e motocicli pregiati. Procedendo con cautela usiamo questo patrimonio su pneumatici come scudo contro il fuoco nemico e raggiungiamo prima la zona residenziale composta da ampi salotti, arredati con un esagerazione di statue e mobili pregiati (che noi subito ribaltiamo per usare come scudo...), e luminosi corridoi, lungo i quali sono situate le barricate costruite dai trafficanti avversari.
    Il secondo livello, invece, si svolge in una zona portuale ci vede impegnati a dare la caccia ai malviventi rifugiati su una grossa imbarcazione pronta a salpare, e che noi dovremo inseguire a bordo di un potente motoscafo.
    Di grande effetto è la telecamera, che segue l'azione con un leggero ondeggiamento e tremolio tipico da riprese “live” dei telegiornali statunitensi; piacevole appare anche il resto della grafica del gioco, ricca di effetti di luce (particolarmente azzeccate le molte ambientazioni marine al tramonto), che vanta sia delle buone ambientazioni (ville lussuose, quartieri malfamati e magazzini abbandonati) nonché dei personaggi resi abbastanza bene sia nella modellazione che nelle animazioni.

    Miami Vice: The Game Già una volta abbiamo avuto la possibilità di provare uno shooter in terza persona ambientato nel mondo dei trafficanti di droga della Florida: Bad Boys 2 per PS2. L'impressione che questi due titoli abbiano ben di più da spartire oltre al gameplay e allo scenario, appare più che fondata: dopo circa mezz'ora di test di Miami Vice inizia a manifestarsi la stessa noia da “ammazza tutti prima che puoi” che imperversava anche nel discreto shooter realizzato da Radical Entertainement. La demo permetteva solo di provare le fasi “action” senza dar modo di approfondire l'aspetto gestionale del gioco, ovvero quelle parti in cui costruire la propria reputazione da delinquente/infiltrato. L'impressione trapelata tra le righe è molto confortante, perchè a detta dei programmatori quanto mostrato è solo la minima parte di ciò che sarà il prodotto finito. Dal punto di vista dell'azione nulla da ridire, è tanta e buona, ma potrebbe essere anche troppa e monotona se non intervallata, con intelligenza, da elementi in grado di variare l'esperienza e mantenere alto l'interesse del giocatore. Le promesse, però sono state fatte: i ragazzi di Rebellion assicurano un esperienza piuttosto appagante e una fedeltà allo spirito del film (non della serie televisiva) davvero soddisfacente; per verificare la bontà di questo gioco non bisogna far altro che aspettare ancora un mese: il lancio di Miami Vice - The Game è previsto per Luglio, mese in cui anche la pellicola debutterà sul grande schermo.

    Quanto attendi: Miami Vice: The Game

    Hype
    Hype totali: 0
    ND.
    nd