Erika non voleva che gareggiassi questa sera. Mi ha detto che era preoccupata, che mi stavo lasciando coinvolgere da brutti giri, conoscenze che mi avrebbero ridotto male se avessi desistito. Ma lei non capisce, si tratta di me, del mio onore, e della mia bambina, una belva da 450 cavalli tutti da sparare prima del quarto di miglio poco più avanti. Ho riempito la bombola che ho posto accanto al motore, ho controllato gli scarichi nuovi e ho applicato quei nuovi adesivi che mi procurato Roger del DUB Magazine. Stasera sarà la mia sera. Vincent, Rick e Samuel sono alla mia sinistra, corrono con e contro di me, anche se nessuno, glielo leggo negli occhi, ha intenzione di rovinare la sua creatura. Sono troppo preziose per uno che è dentro al giro. Non posso permettermi il minimo errore, loro saranno di certo pronti ad infilarmi dopo la prima curva che sbaglio. Devo rimanere concentrato. Si alza la bandiera, pesto sul pedale, porto la mia bambina sopra i quattro mila giri e attendo che giunga il segnale. E poi, finalmente, giunge alle mie orecchi il grido "Partenza!", e il piede molla la frizione con calma, mentre sotto di me sento stridere le ruote come non mai. Scatto, sono davanti di un paio di metri e la prima curva è a sinistra, completamente fuori dalla mia traiettoria. Poi lo vedo, un vicolo che prima, mentre facevo la ricognizione del tracciato, non avevo notato. Sarà poco più largo di 3 metri, sufficienti a farmi passare senza rigare la carrozzeria appena ridipinta. Premo a fondo il pedale dell?acceleratore e scompaio alla vista del pubblico assiepato sui marciapiedi. Chissà dove mi porterà, spero prima di quel maledetto ponte adibito a primo Checkpoint. Improvvisamente il vicolo svolta a sinistra, sembra riportarsi verso il tracciato originale, ma poi mi rendo conto che non c?è più nulla da fare. Un muro di mattoni rossi mi sbarra la strada, occludendo ogni mia possibilità di vittoria. Anche questa sera è andata male, e la mia bambina pare rendersene conto. Chissà cosa penseranno gli altri, questi erano gli ultimi soldi che mi potevano accreditare?
Le corse clandestine secondo Rockstar
Nel lontano 2000 uscì il primo capitolo del brand Midnight Club, un titolo tecnicamente discreto che presentava, però, numerose pecche di gameplay ed un aspetto grafico quantomeno discutibile. Due anni fa, lo studio Rockstar San Diego rese disponibile il secondo capitolo di corse clandestine, che ricevette in egual misura apprezzamenti e critiche, riguardanti principalmente l'Intelligenza Artificiale dei nemici e la realizzazione tecnica, considerata nuovamente al di sotto degli standard imposti dalla generazione videoludica a 128bit. I ragazzi della Rockstar ci riprovano con questo terzo capitolo, che mantiene, come confermato, lo stile e le modalità di gioco dei precedenti titoli, ma che presenta sostanziali novità in grado, a detta dei programmatori, di risollevare la serie e renderla competitiva nei confronti di prodotti già considerati successi del calibro di Burnout 3 (in leggero ritardo sull'uscita italiana) e di Need for Speed Underground 2, atteso per Novembre. Il sottotitolo del gioco si riferisce alla collaborazione che Rockstar ha stretto con il magazine DUB, da sempre punto di riferimento per il mondo e la cultura hip-hop e rap, un rapporto che ha reso possibile l?inserimento ed il perfezionamento di numerose features atte a rendere il gioco maggiormente godibile e fruibile da un pubblico sicuramente più ampio. Secondo gli addetti ai lavori il gioco è ad un buon punto dello sviluppo, anche se non sono state rilasciate demo giocabili e gli screen resi ufficiale da Rockstar si contano sulle dita delle mani. In movimento, quindi, non si è ancora praticamente visto nulla, eccezion fatta per un breve e fugace filmato apparso timidamente allo scorso E3 di Los Angeles.
Il motore di gioco che sostiene Midnight Club 3 è lo stesso del precedente capitolo, anche se, come assicurano i ragazzi dello studio San Diego, la quantità di poligoni su schermo è notevolmente aumentata, grazie ad un profondo lavoro di revisione e miglioramento dell'intero sistema. E' stato quindi possibile inserire pubblico e passanti completamente poligonali, un traffico stradale maggiormente curato e vario e un'interminabile sfilza di texture tutte in medio-alta risoluzione, rendendo appagante agli occhi dei videogiocatori osservare l'ambientazione in cui si svolgono le numerose gare di Dub Edition. Le modalità di cui si compone il gioco sono le stesse del precedente capitolo: modalità arcade, carriera, un editor di percorsi estremamente completo e, immancabile, una modalità online composta da ben otto eventi disponibili sin dai primi minuti di gioco. A ciò va sicuramente aggiunto il Garage, dove il giocatore potrà liberamente elaborare le proprie auto ed i propri mezzi per renderli sempre più competitivi. Caratteristica fondamentale di questo terzo capitolo sarà infatti la preparazione dei nostri bolidi, che risulterà necessaria per poter competere quantomeno alla pari con gli ostici avversari del gioco. Rockstar ha stipulato numerosi contratti di licenza ed il numero di mezzi ufficiali presenti all'interno di Midnight Club 3 raggiunge, sino ad ora, quota 50 unità, garantendo al giocatore un'ampia scelta. Inoltre, la collaborazione con DUB Magazine ha permesso di inserire moltissimi nuovi componenti per l'auto realmente esistenti, ponendo l'accento sulla preparazione di veicoli base quali Cadillac, Mitsubishi, Mercedes-Benz e niente di meno che Ducati. A ciò dovrete aggiungere anche SUV, auto sportive, coupé e un buon numero di motociclette. Insomma, ce n?è per tutti i gusti!
Gameplay
Nonostante Rockstar non si sia sbilanciata più di tanto, è auspicabile che i programmatori abbiano deciso di mantenere intatto il feeling che sin dal primo capitolo della serie si voleva trasmettere al giocatore, senza ovviamente rinunciare all'inserimento di qualche nuova caratteristica in grado di mantenere alto il livello di coinvolgimento. Potremo così aggiraci liberamente per la città e raggiungere il checkpoint prestabilito senza dover seguire un percorso obbligato, ma facendo della strada il nostro campo di battaglia, utilizzando ogni centimetro quadro di asfalto per schizzare via un po' più veloce dei nostri avversari. I ragazzi del team San Diego sostengono che la prima differenza rispetto al precedente capitolo riscontrabile sarà la maggiore velocità con cui si muoverà il gioco, grazie anche all?estensione dei percorsi e dei rettilinei, garantendo al giocatore la sensazione di muoversi ad una velocità inimmaginabile per un centro cittadino. Tale sensazione sarà oltremodo ampliata grazie all'utilizzo del Turbo, o Nos che dir si voglia, feature installabile sui vostri mezzi solo dopo aver raggiunto determinati traguardi e aver acquisito nei confronti del popolo underground una certa dose di rispetto (insieme, ovviamente, ad un certo quantitativo di denaro sonante). Midnight 3 DUB Edition come ho anticipato sarà giocabile online, anche se Rockstar non ha reso disponibile alcuno notizia riguardante le modalità di gioco. Voci di corridoio sostengono del supporto per 8 giocatori contemporaneamente mentre è praticamente confermata la possibilità di caricare dalla propria memory card i veicoli sino ad ora elaborati e testarli contro avversari umani.
Anche l'occhio vuole la sua parte
Nonostante possa sembrare deludente il fatto che questo nuovo titolo si basi su di un motore di gioco vecchio di almeno un anno e mezzo, rockstar assicura che le modifiche e gli interventi fatti a tale motore lo rendono completamente nuovo rispetto al precedente, e garantiscono senza ombra di dubbio un frame rate più stabile di quello riscontrabile in Midnight Club 2 ed un maggiore utilizzo di effetti speciali, come il mai troppo amato motion blur sugli edifici, riflessi in tempo reale sulle superfici dei veicoli, effetti di luce molto complessi ed estremamente spettacolari e, cosa davvero notevole, un nuovo sistema di danni, ora più reale sia dal punto di vista grafico che da quello fisico, con una gestione in tempo reale di ben 36 punti d'impatto indipendenti tra loro. Il team San Diego ha previsto di ambientare il gioco in 3 città americane, San Diego, Atlanta e Detroit ed ha assicurato che i possibili tracciati superano quota cento unità.
Concludendo
Midnight Club 3: DUB Edition ha tutte le carte in regola per poter aspirare al trono di miglior arcade del 2004, anche se bisogna ammettere che gli avversari contro di cui si dovrà scontrare appaiono sin d?ora davvero temibile. Il gioco è previsto entro la fine dell'anno sia in America che qui nel Vecchio Continente, anche se non è ancora stata ufficializzata una data di release precisa e definitiva. Rimanete sintonizzati su Play2Eye per ulteriori news al riguardo.
Midnight Club 3 DUB Edition: prime impressioni sul racing di Rockstar
Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Midnight Club 3 DUB Edition: prime impressioni sul racing di Rockstar - 1249
Ci sono dentro fino al collo
Erika non voleva che gareggiassi questa sera. Mi ha detto che era preoccupata, che mi stavo lasciando coinvolgere da brutti giri, conoscenze che mi avrebbero ridotto male se avessi desistito. Ma lei non capisce, si tratta di me, del mio onore, e della mia bambina, una belva da 450 cavalli tutti da sparare prima del quarto di miglio poco più avanti. Ho riempito la bombola che ho posto accanto al motore, ho controllato gli scarichi nuovi e ho applicato quei nuovi adesivi che mi procurato Roger del DUB Magazine. Stasera sarà la mia sera. Vincent, Rick e Samuel sono alla mia sinistra, corrono con e contro di me, anche se nessuno, glielo leggo negli occhi, ha intenzione di rovinare la sua creatura. Sono troppo preziose per uno che è dentro al giro.
Non posso permettermi il minimo errore, loro saranno di certo pronti ad infilarmi dopo la prima curva che sbaglio. Devo rimanere concentrato.
Si alza la bandiera, pesto sul pedale, porto la mia bambina sopra i quattro mila giri e attendo che giunga il segnale. E poi, finalmente, giunge alle mie orecchi il grido "Partenza!", e il piede molla la frizione con calma, mentre sotto di me sento stridere le ruote come non mai. Scatto, sono davanti di un paio di metri e la prima curva è a sinistra, completamente fuori dalla mia traiettoria. Poi lo vedo, un vicolo che prima, mentre facevo la ricognizione del tracciato, non avevo notato. Sarà poco più largo di 3 metri, sufficienti a farmi passare senza rigare la carrozzeria appena ridipinta. Premo a fondo il pedale dell?acceleratore e scompaio alla vista del pubblico assiepato sui marciapiedi. Chissà dove mi porterà, spero prima di quel maledetto ponte adibito a primo Checkpoint. Improvvisamente il vicolo svolta a sinistra, sembra riportarsi verso il tracciato originale, ma poi mi rendo conto che non c?è più nulla da fare. Un muro di mattoni rossi mi sbarra la strada, occludendo ogni mia possibilità di vittoria. Anche questa sera è andata male, e la mia bambina pare rendersene conto. Chissà cosa penseranno gli altri, questi erano gli ultimi soldi che mi potevano accreditare?
Le corse clandestine secondo Rockstar
Nel lontano 2000 uscì il primo capitolo del brand Midnight Club, un titolo tecnicamente discreto che presentava, però, numerose pecche di gameplay ed un aspetto grafico quantomeno discutibile. Due anni fa, lo studio Rockstar San Diego rese disponibile il secondo capitolo di corse clandestine, che ricevette in egual misura apprezzamenti e critiche, riguardanti principalmente l'Intelligenza Artificiale dei nemici e la realizzazione tecnica, considerata nuovamente al di sotto degli standard imposti dalla generazione videoludica a 128bit. I ragazzi della Rockstar ci riprovano con questo terzo capitolo, che mantiene, come confermato, lo stile e le modalità di gioco dei precedenti titoli, ma che presenta sostanziali novità in grado, a detta dei programmatori, di risollevare la serie e renderla competitiva nei confronti di prodotti già considerati successi del calibro di Burnout 3 (in leggero ritardo sull'uscita italiana) e di Need for Speed Underground 2, atteso per Novembre.
Il sottotitolo del gioco si riferisce alla collaborazione che Rockstar ha stretto con il magazine DUB, da sempre punto di riferimento per il mondo e la cultura hip-hop e rap, un rapporto che ha reso possibile l?inserimento ed il perfezionamento di numerose features atte a rendere il gioco maggiormente godibile e fruibile da un pubblico sicuramente più ampio.
Secondo gli addetti ai lavori il gioco è ad un buon punto dello sviluppo, anche se non sono state rilasciate demo giocabili e gli screen resi ufficiale da Rockstar si contano sulle dita delle mani. In movimento, quindi, non si è ancora praticamente visto nulla, eccezion fatta per un breve e fugace filmato apparso timidamente allo scorso E3 di Los Angeles.
Il motore di gioco che sostiene Midnight Club 3 è lo stesso del precedente capitolo, anche se, come assicurano i ragazzi dello studio San Diego, la quantità di poligoni su schermo è notevolmente aumentata, grazie ad un profondo lavoro di revisione e miglioramento dell'intero sistema. E' stato quindi possibile inserire pubblico e passanti completamente poligonali, un traffico stradale maggiormente curato e vario e un'interminabile sfilza di texture tutte in medio-alta risoluzione, rendendo appagante agli occhi dei videogiocatori osservare l'ambientazione in cui si svolgono le numerose gare di Dub Edition. Le modalità di cui si compone il gioco sono le stesse del precedente capitolo: modalità arcade, carriera, un editor di percorsi estremamente completo e, immancabile, una modalità online composta da ben otto eventi disponibili sin dai primi minuti di gioco. A ciò va sicuramente aggiunto il Garage, dove il giocatore potrà liberamente elaborare le proprie auto ed i propri mezzi per renderli sempre più competitivi. Caratteristica fondamentale di questo terzo capitolo sarà infatti la preparazione dei nostri bolidi, che risulterà necessaria per poter competere quantomeno alla pari con gli ostici avversari del gioco. Rockstar ha stipulato numerosi contratti di licenza ed il numero di mezzi ufficiali presenti all'interno di Midnight Club 3 raggiunge, sino ad ora, quota 50 unità, garantendo al giocatore un'ampia scelta. Inoltre, la collaborazione con DUB Magazine ha permesso di inserire moltissimi nuovi componenti per l'auto realmente esistenti, ponendo l'accento sulla preparazione di veicoli base quali Cadillac, Mitsubishi, Mercedes-Benz e niente di meno che Ducati. A ciò dovrete aggiungere anche SUV, auto sportive, coupé e un buon numero di motociclette. Insomma, ce n?è per tutti i gusti!
Gameplay
Nonostante Rockstar non si sia sbilanciata più di tanto, è auspicabile che i programmatori abbiano deciso di mantenere intatto il feeling che sin dal primo capitolo della serie si voleva trasmettere al giocatore, senza ovviamente rinunciare all'inserimento di qualche nuova caratteristica in grado di mantenere alto il livello di coinvolgimento. Potremo così aggiraci liberamente per la città e raggiungere il checkpoint prestabilito senza dover seguire un percorso obbligato, ma facendo della strada il nostro campo di battaglia, utilizzando ogni centimetro quadro di asfalto per schizzare via un po' più veloce dei nostri avversari. I ragazzi del team San Diego sostengono che la prima differenza rispetto al precedente capitolo riscontrabile sarà la maggiore velocità con cui si muoverà il gioco, grazie anche all?estensione dei percorsi e dei rettilinei, garantendo al giocatore la sensazione di muoversi ad una velocità inimmaginabile per un centro cittadino.
Tale sensazione sarà oltremodo ampliata grazie all'utilizzo del Turbo, o Nos che dir si voglia, feature installabile sui vostri mezzi solo dopo aver raggiunto determinati traguardi e aver acquisito nei confronti del popolo underground una certa dose di rispetto (insieme, ovviamente, ad un certo quantitativo di denaro sonante).
Midnight 3 DUB Edition come ho anticipato sarà giocabile online, anche se Rockstar non ha reso disponibile alcuno notizia riguardante le modalità di gioco. Voci di corridoio sostengono del supporto per 8 giocatori contemporaneamente mentre è praticamente confermata la possibilità di caricare dalla propria memory card i veicoli sino ad ora elaborati e testarli contro avversari umani.
Anche l'occhio vuole la sua parte
Nonostante possa sembrare deludente il fatto che questo nuovo titolo si basi su di un motore di gioco vecchio di almeno un anno e mezzo, rockstar assicura che le modifiche e gli interventi fatti a tale motore lo rendono completamente nuovo rispetto al precedente, e garantiscono senza ombra di dubbio un frame rate più stabile di quello riscontrabile in Midnight Club 2 ed un maggiore utilizzo di effetti speciali, come il mai troppo amato motion blur sugli edifici, riflessi in tempo reale sulle superfici dei veicoli, effetti di luce molto complessi ed estremamente spettacolari e, cosa davvero notevole, un nuovo sistema di danni, ora più reale sia dal punto di vista grafico che da quello fisico, con una gestione in tempo reale di ben 36 punti d'impatto indipendenti tra loro. Il team San Diego ha previsto di ambientare il gioco in 3 città americane, San Diego, Atlanta e Detroit ed ha assicurato che i possibili tracciati superano quota cento unità.
Concludendo
Midnight Club 3: DUB Edition ha tutte le carte in regola per poter aspirare al trono di miglior arcade del 2004, anche se bisogna ammettere che gli avversari contro di cui si dovrà scontrare appaiono sin d?ora davvero temibile. Il gioco è previsto entro la fine dell'anno sia in America che qui nel Vecchio Continente, anche se non è ancora stata ufficializzata una data di release precisa e definitiva. Rimanete sintonizzati su Play2Eye per ulteriori news al riguardo.
Che voto dai a: Midnight Club 3: DUB Edition
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