Monark: primo sguardo al JRPG ispirato alla saga di Shin Megami Tensei

Sviluppato da Lancarse con la partecipazione di Ryutaro Ito e altri artisti precedentemente affiliati ad Atlus, il promettente Monark ci ha già ammaliati.

Monark: primo sguardo al JRPG ispirato alla saga di Shin Megami Tensei
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS5
  • Annunciato nella prima decade di giugno 2021, Monark è il nuovo "school RPG" pubblicato da Furyu e sviluppato da Lancarse, uno studio nipponico che negli anni ha spesso lavorato alle IP di Taito e Atlus. Non a caso, la software house ha coinvolto nel progetto anche quattro artisti veterani, i cui nomi sono legati in maniera indissolubile alla serie di Shin Megami Tensei. Stando a quanto dichiarato, Ryutaro Ito (SMT e Shin Megami Tensei II), Kazunari Suzuki e Aya Nishitani affiancheranno infatti Fuyuki Hayashi (Crystar) nella realizzazione dello scenario, mentre il noto compositore Tsukasa Masuko (Shin Megami Tensei: if, Devil Summoner: Soul Hackers) si occuperà della colonna sonora. Il titolo esordirà in Giappone nel mese di ottobre su PlayStation 5, PlayStation 4 e Nintendo Switch, ma dal momento che NIS America ha annunciato che noi occidentali potremo cimentarci con Monark soltanto all'inizio dell'anno venturo, abbiamo raccolto per voi tutte le informazioni finora disponibili, allo scopo di capire cosa dovremmo aspettarci dal JRPG.

    Circondati dalla follia

    Al pari della serie Shin Megami Tensei, cui il prodotto è palesemente ispirato, Monark è caratterizzato da temi e atmosfere fortemente basate sull'occulto e sul sovrannaturale.

    Ad accezione della Shin Mikado Academy, attorno alla quale è stata eretta una barriera quasi impenetrabile, la misteriosa comparsa della Nebbia ha fatto sì che il mondo intero e i suoi abitanti venissero sommersi dalla follia. Tuttavia, sebbene il suddetto istituto sia stato a lungo separato dal mondo esterno, la Nebbia ha iniziato a comparire persino all'interno della barriera, in quanto i sette "Portatori del Patto" sono decisi a corrompere anche l'accademia. Nei panni di un avatar senza nome, il giocatore dovrà quindi acquisire la cosiddetta "Autorità della Vanità" - un potere demoniaco legato all'EGO e alla follia stessa - e cercare di risolvere le varie anomalie che si stanno verificando in tutto il campus. Affiancato da quattro compagni, che assieme all'avatar andranno a formare il Vero Consiglio Studentesco, e supportato da una lunga sfilza di personaggi secondari, il protagonista dovrà necessariamente resistere alla corruzione e farsi strada nell'Otherworld: una tetra dimensione traboccante di demoni e che apparentemente nasconde la chiave per riportare l'istituto alla normalità.

    Nonostante la scelta di affidare il ruolo di protagonista ad un avatar senza nome ci abbia fatto storcere non poco il naso, in quanto questi potrebbe rivelarsi muto, la trama di Monark ha parecchio potenziale, specie se consideriamo che la vicenda presenterà dei finali multipli. Difatti vi saranno delle route diverse per ciascuno dei quattro comprimari, le quali coinvolgeranno la bellezza di 100 personaggi almeno.

    A tal proposito, Ryutaro Ito ha raccontato di aver curato personalmente i background di un centinaio di personaggi, che presumiamo verranno impiegati in buona parte nelle missioni secondarie, similmente a quanto fatto qualche anno fa da The Caligula Effect (per tutti i dettagli consultate la nostra recensione di The Caligula Effect). Del resto, essendo ambientato all'interno di una scuola, è assai plausibile che Monark presenti una sorta di componente "slice of life" mirata ad esplorare la quotidianità dell'accademia e la caratterizzazione dei vari attori, sia principali che secondari.

    Il potere dell'EGO

    Mettendo da parte la componente narrativa, sulla quale ci auguriamo di ricevere molto presto delle nuove e sostanziose informazioni, è tempo di esaminare il sistema di combattimento rigorosamente a turni. Specifichiamo innanzitutto che Monark permetterà ai giocatori di schierare in campo un massimo di sei personaggi, tant'è che il party sarà composto non solo dai cinque membri del Vero Consiglio Studentesco, ma anche dai cosiddetti Fiend, ossia dei veri e propri demoni che obbediranno solo al protagonista.

    Durante l'avventura sarà infatti possibile sbloccare diversi tipi di Fiend, che a quanto pare verranno suddivisi in tante categorie: una per ogni peccato capitale. Rafforzando le varie statistiche del menu EGO (lussuria, avarizia, superbia, ecc), i giocatori avranno la facoltà di modificare l'aspetto dei loro Fiend e oltretutto potranno migliorarne l'equipaggiamento, in modo tale da ottenere delle pedine sempre più resistenti e combattive.

    Ad ogni modo, una volta in prima linea sia il giocatore che il nemico avranno a disposizione un lungo turno in cui spostare le unità in campo e selezionare le azioni da far eseguire loro, ma al momento non è chiaro se queste avranno un limite prestabilito. Certo è che i personaggi avranno un raggio d'azione abbastanza limitato, tant'è che di volta in volta potranno avanzare al massimo di qualche metro e persino i loro attacchi presenteranno una gittata ragionevole.

    In attesa di scoprire se questa potrà essere in qualche modo estesa, abbiamo appreso dai video di gameplay che Monark includerà una gustosa componente strategica che, se sfruttata a dovere, dovrebbe semplificare gli scontri e viceversa. Osservando attentamente le battaglie abbiamo notato che il posizionamento delle unità ha una valenza fondamentale, in quanto una volta selezionato un comando, i lottatori adiacenti tendono a supportare il guerriero di turno con azioni automatiche. Questo significa che al momento di attaccare, i giocatori faranno meglio a suddividere i propri soldati in gruppi di almeno due individui, cercando al contempo di evitare che le unità singole vengano accerchiate dal nemico. Anche perché tanti lottatori da ambedue le parti potranno risponde al fuoco con un contrattacco automatico, con la possibilità di capovolgere senza preavviso situazioni favorevoli per l'una o l'altra fazione.

    Vi sono comunque altri elementi da tenere sempre in considerazione, come ad esempio la Follia. Dagli attacchi standard alle magie ad ampio raggio, ogni singola abilità utilizzata dai membri del party andrà a riempire una parte dell'apposita barra, che una volta colma conferirà uno smisurato power-up all'unità di turno.

    Similmente a quanto accade col fattore Bloody Skelter nella saga di Mary Skelter (per tutti i dettagli consultate la recensione di Mary Skelter: Nightmares), lo straordinario e temporaneo bonus delle statistiche sarà però controbilanciato dall'impossibilità di controllare il guerriero nella suddetta condizione: accecato dalla Follia, questo rischierà infatti di attaccare tanto i nemici quanto gli alleati. A ragion veduta, sarà imperativo tenere sotto controllo la barra Follia e ricorrere al power-up solo in circostanze favorevoli, magari dopo aver allontanato i compagni dall'unità in procinto di perdere il controllo. Fortunatamente il ritmo del gameplay ci è parso abbastanza lento, così da consentire agli utenti il tempo necessario per ragionare sulle proprie mosse ed elaborare una solida strategia per condurre il Vero Consiglio Studentesco alla vittoria.

    Il fascino dell'oscurità

    Più vicino agli standard qualitativi della passata generazione di console che della corrente, dal punto di vista grafico Monark ha comunque il suo fascino: sebbene le texture appaiano spartane e un po' ripetitive, soprattutto per quel che concerne l'interno dell'accademia, le arene dell'Otherworld hanno invece catturato la nostra attenzione attraverso tinte agghiaccianti e la natura incomprensibile dei paesaggi, in cui appunto si mescolano troppo spesso degli elementi inconciliabili.

    Il piatto forte è però rappresentato dal character design del maestro so-bin, eccezionale artista noto in tutto il globo per aver curato le illustrazioni presenti nelle light novel di Overloard (nel caso non conosciate ancora il franchise, correte a leggere la recensione della prima stagione di Overlord). Nonostante il modesto livello di dettaglio, i modelli poligonali risultano infatti molto belli e ben ombreggiati, in particolare quelli dei protagonisti, che nelle fasi di lotta subiscono per giunta una trasformazione spettacolare e indossano costumi caratterizzati dallo stile irresistibilmente macabro e in linea coi toni del racconto.

    Monark FuRyu e Lancarse hanno dato appena qualche briciola in pasto al pubblico, ma il materiale finora divulgato in rete ci ha comunque permesso di iniziare a delineare un JRPG apparentemente dotato di una solida componente ludica e strategica, un intreccio misterioso e dalle atmosfere squisitamente sovrannaturali, e non per ultimo un character design eccezionale come quello del sommo so-bin. Se a questo aggiungiamo il coinvolgimento di Tsukasa Masuko, che siamo convinti comporrà una colonna sonora degna di portare la sua illustre firma, Monark potrebbe alla lunga distinguersi e dimostrare il valore dello studio Lancarse, che fino a questo momento ha svolto per lo più incarichi di supporto per software house più grandi e con maggiori risorse. Attendiamo fiduciosi il momento in cui potremo porre Monark sul banco di prova e varcare la soglia dell’Otherworld per scoprirne tutti i segreti.

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