Anteprima Nascar 08

Nuovamente nei catini Americani!

Anteprima Nascar 08
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox 360
  • PS3
  • Evviva l’America... o no?

    Gli Stati Uniti sono da sempre un luogo di grandi contraddizioni e fascino. Causa di enormi critiche ed elogi, sono spesso la culla di mode e tendenze che sbarcano in altri continenti (tra cui il nostro), con diversi risultati. Ci sono, però, diversi eventi culturali che per oscuri motivi rimangono confinanti all’interno di quella Federazione (e, talvolta, solo in parte di essa) e che restano sconosciuti al pubblico Europeo. Se Halloween e il Superbowl, seppur con una certa lentezza, incominciano a guadagnare una discreta notorietà, le corse automobilistiche della serie Nascar rimangono al di fuori alle logiche di penetrazione nella società europea, del tutto denigrate se non in ambito esclusivamente videoludico.

    National Association of Stock-Car Racing.

    A voler banalizzare il tutto si potrebbe definire questa categoria di competizioni come la versione Americana, più rumorosa e pericolosa, del Super Turismo Europeo. Anche nel Nascar, infatti, le auto che scendono in pista sono sviluppate sulla base di modelli in commercio, opportunamente modificati in base a regolamenti che, in favore della spettacolarità, mettono a repentaglio l’integrità di carrozzerie, telai e, soprattutto, piloti che spesso finiscono con l’avere incontri ravvicinati, non eccessivamente affettuosi, con muretti di cemento (che per qualche motivo ignoto, in pieno stile yankee, spesso e volentieri non vengono accompagnati da protezioni atte ad attutire gli impatti, come delle gomme). La mortalità, o comunque problemi fisici legati agli incidenti, ha un tasso ben più elevato di qualsiasi gara di paragonabili dimensioni che abbia luogo nel Vecchio Continente. Ma si sa, per un guadagno facile c’è chi è disposto a morire e chi, come la EA, a pubblicare un gioco.
    Le origini della serie risalgono a diversi anni fa, troppi per essere contanti (e far capire a chi giocava ai primissimi episodi che incomincia a farsi grandicello), e il numero di titoli pubblicati con il marchio Nascar (per lo più targati EA) è incredibilmente alto. Il sistema di guida di quasi tutti i giochi è sempre stato un compromesso tra simulazione e arcade (con alcune eccezioni, come Nascar Racing 2003) e molto probabilmente anche Nascar 08 imboccherà questa traiettoria, cercando così di coinvolgere una quanto più ampia possibile fetta di mercato. Dopo aver sperimentato un timido esordio su PSP, EA si accinge a far scendere i suoi bolidi sui tracciati della next-generation (il gioco è comunque previsto anche per PS2) e timori e preoccupazioni (non solo per la sicurezza dei piloti) non mancano.

    Fermo al via?

    Probabilmente no, tanto più che la partenza è lanciata, ma è difficile immaginare che, soprattutto qui da noi, Nascar 08 riuscirà a farsi coronare d’alloro. Il gioco si basa sullo sviluppo di una carriera durante la quale il giocatore deve migliorare le proprie abilità di guida e farsi notare da sponsor e manager, fare esperienza e modificare il proprio veicolo. I programmatori affermano che durante il gioco sarà possibile guidare vetture sempre più potenti e nuove, e si vocifera che saranno presenti anche i veicoli configurati in base alle nuovissime regole, volte a favorire la sicurezza (a discapito della velocità).
    Una delle caratteristiche principali del gioco è la telemetria, vale a dire la possibilità di consultare vari parametri del veicolo in tempo reale. Dai video l’impressione è che si tratti di una versione estremamente semplificata della telemetria di Forza Motorsport 2, e questo non è un bene. Una nota decisamente arcade è suonata dal un bizzarro effetto, verosimilmente un’opzione disattivabile, che rappresenta graficamente l’effetto scia, vale a dire la minore densità dell’aria alle spalle di un veicolo lanciato a grande velocità, che favorisce il sorpasso di chi segue (proprio per la minore resistenza dell’aria a cui questi va incontro e quindi la maggiore velocità).
    Mettere a punto la propria auto e migliorarne l’assetto può essere un’attività piuttosto sterile in un gioco che, soprattutto alla luce della già citata non piena simulazione, fa desiderare le curve a destra come l’acqua nel deserto e che si basa sull’effetto scia per i sorpassi. I fan della serie, sempre che ce ne siano da questa parte dell’Atlantico, giudicheranno queste semplificazioni come una volgare banalizzazione di una serie ricca di fascino, ma la verità è che Nascar 08, a un paio di mesi dal debutto in America, è ancora assolutamente privo dell’interesse e della curiosità che un gioco di successo dovrebbe stimolare. In un mercato sempre più competitivo un gioco il cui gameplay consiste principalmente nel tenere premuto il pulsante dell’acceleratore per tutta la durata del giro e sterzare con tempismo (si, un’altra - vera - banalità) rischia di risultare eccessivamente anonimo.

    Anonimato che probabilmente non verrà colmato da una realizzazione tecnica ineccepibile. Sebbene EA non sia stata particolarmente generosa nel rilasciare foto e video (e i più scettici sapranno già il perché) si può intuire quello che sarà il risultato finale: un opprimente senso di mediocrità. Nascar 08, salvo sorprese dell’ultimo minuto, farà parte di quella categoria di giochi che non entrano mai in una classifica. Sia essa riguardante i giochi più sorprendenti o belli dell’anno, o più brutti.
    Modelli poligonali delle auto poco curati e texture nella media, non sono un buon biglietto da visita; e la fisica dei danni sarà probabilmente apprezzabile nella versione PS2 o PSP, ma sulle console di nuova generazione appare allo stato attuale dei fatti approssimativa e poco convincente.
    Effetti particellari o deformazioni realistiche non fanno la loro comparsa nel titolo sviluppato da Tiburon e l’effetto complessivo, seppur il prodotto abbia un discreto senso della velocità, è troppo poco convincente. Gli incidenti non mancano e talvolta possono dimostrarsi in tutta la loro spettacolarità, ma c’è da domandarsi se tutto questo valga il prezzo sulla copertina. Tuttavia, per un giudizio esaustivo e definitivo è necessario che la versione finale venga commercializzata.

    Nascar 08 In un periodo in cui Forza Motorsport 2 e Colin McRae Dirt si accingono ad arrivare sul mercato e cambiare con prepotenza i parametri di riferimento (sempre che riescano a mantenere le promesse), rispettivamente nei campi della simulazione e della fisica degli incidenti, c’è da domandarsi quanto abbia da offrire un gioco che non ha nessun punto forte, se non quello di non averne nessuno particolarmente debole. Al di là della scarsissima notorietà di cui gode il Nascar (di per se questo non è un difetto: parte dell’utenza, infatti, potrebbe essere spinta all’acquisto dalla curiosità di scoprire questo “Nuovo Mondo” qualora il gioco avesse delle solide base tecniche) il gioco EA rischia di avere poco “appeal” anche per gli appassionati di giochi di guida. La componente on-line, come accade sempre di più nei tempi recenti, cerca di arrivare in soccorso di longevità (di cui si ignora completamente la consistenza, ma c’è da scommettere che in single player non sia delle maggiori) e varietà delle modalità di gioco. Questa importante feature rischia, però, di dare il colpo di grazia al prodotto: se EA non svilupperà un sistema efficiente per evitare che i giocatori possano farsi prendere la mano e passare da sportive sportellate a speronamenti al limite del Penale, Nascar 08 potrebbe allegramente (forse non per tutti) trasformarsi nel seguito di Destruction Derby. Sebbene questo sia un discorso valido per tutti i giochi di guida, il fatto che nella realtà gli incidenti siano una componente fondamentale di queste corse lascia immaginare come la situazione nelle piste virtuali possa facilmente degenerare al di là del paradossale. Il grande pubblico Europeo, molto probabilmente, ignorerà questo titolo così come è avvenuto per i suoi predecessori; chi, invece, è per qualche motivo poco facilmente spiegabile attratto dal genere troverà in Nascar 08 conferme e qualche gradita novità.

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