Neon White: uno sparatutto unico, tra Suda51 e gli anime anni '90

Abbiamo incontrato Ben Esposito per parlare di Neon White, del suo sviluppo e delle ispirazioni dietro alla sua estetica e al suo stile unico.

Neon White: uno sparatutto unico, tra Suda51 e gli anime anni '90
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS5
  • Ben Esposito è uno dei creativi più eclettici e folli della scena indipendente contemporanea. Il suo nome si è legato negli anni ad alcuni dei videogiochi più importanti per quella che è la definizione stessa dell'indie come "etichetta": si pensi al suo contributo per The Unfinished Swan, a What Remains of Edith Finch o a quell'adorabile follia che risponde al nome di Donut County (una volta arrivati in fondo recuperate la recensione di Donut County). Non è quindi un caso che uno dei videogiochi più interessanti dell'ultima edizione dello Steam Next Festival fosse proprio Neon White, l'ultimo gioco creato e diretto da Ben Esposito e pubblicato da Annapurna Interactive con cui Esposito ha un lungo e apparentemente inscalfibile rapporto lavorativo.

    Abbiamo avuto l'opportunità di incontrare Esposito per una nuova anteprima di Neon White, in cui abbiamo avuto modo di chiacchierare del gioco e di visionare una demo commentata da lui stesso, oltre a qualche sezione avanzata di gameplay. Quello che emerge è che Neon White è realmente uno dei videogame più interessanti di questo 2022, da tenere sott'occhio a tutti i costi sia per le sue stranezze sia per le grandi qualità dimostrate.

    Qualche chiarimento strutturale

    Come già ampiamente discusso all'interno della scorsa anteprima di Neon White, si tratta di un titolo che unisce al proprio interno sia elementi da FPS/Platform che da speedrunning game, in cui il focus è incentrato sulla doppia natura delle armi. Una volta scartate infatti pistole, fucili e altre bocche da fuoco donano al giocatore la possibilità di utilizzare una mossa speciale in grado di cambiare drasticamente l'approccio alla navigazione dei singoli livelli.

    Non bisogna solamente completare gli stage nel minor tempo possibile, ma lo si deve fare sfruttando al meglio le infinite possibilità offerte dal sistema di gioco, esplorando via via ogni strategia utile a limare qualche secondo da ogni run. A questo si aggiunge il fatto che nei livelli è nascosto un collezionabile raggiungibile solo piegando al proprio volere gli effetti secondari delle armi in maniera non convenzionale. I collezionabili sono il trait d'union tra le due anime di Neon White, che per metà è quello che si è appena descritto e per metà è invece una sorta di strana visual novel che ruota attorno ai rapporti umani che White, il protagonista, può intessere con gli altri personaggi esiliati in paradiso assieme a lui.

    È infatti possibile donare gli oggetti raccolti nei livelli agli NPC, permettendo di accrescere il nostro legame con loro di e accedere a nuovi dialoghi e a missioni secondarie. Ogni personaggio, infatti, permetterà a White di cimentarsi in missioni slegate dallo svolgimento della trama e caratterizzate da un tema specifico che cambia a seconda dell'interlocutore che ce le affiderà.

    Sarà quindi possibile accedere a missioni con regole speciali, come per esempio l'impossibilità di utilizzare gli effetti secondari delle armi o, al contrario, di non poterle usare per sparare ma solo come elementi di platforming avanzato. Nonostante questo aspetto, che per certi versi potrebbe ricordare la meccanica dei Social Link di Persona 3, 4 e 5, il team ci ha tenuto a precisare che Neon White non è un dating sim. Sarà possibile intessere relazioni con chiunque, ma non saranno relazioni di stampo amoroso, quanto più veri e propri legami interpersonali da approfondire per entrare in contatto con l'umanità che popola questa versione deviata del paradiso. Questo si lega anche alle anticipazioni sul contenuto tematico e narrativo del gioco, che nonostante si ponga con un evidentissimo piglio ironico non vuole essere, per citare le stesse parole usate da Ben Esposito, "il classico gioco in cui alla fine si va ad uccidere Dio". Neon White parlerà ovviamente di fede, ma anche di rimorsi, di pentimento e di seconde opportunità e di cosa succede alle persone a cui vengono concesse. Un mix potenzialmente esplosivo di elementi assai diversi tra loro, amalgamati in maniera a dir poco bizzarra e affascinante.

    Tra SUDA51 e gli anime anni ‘90

    Durante la chiacchierata abbiamo avuto l'opportunità di approfondire anche le ispirazioni principali dietro al gioco. Incalzato sull'estetica del gioco e sulle sue somiglianze con lo stile dei primi videogiochi di SUDA51 come The Silver Case (a proposito, recuperate la recensione di The Silver Case 2425) e Killer7, Esposito ha ammesso senza alcun problema che proprio Killer7 è uno dei suoi videogiochi preferiti di sempre e che il design dei personaggi di Neon White è un evidente omaggio alla produzione di SUDA.

    Le fonti di ispirazione però non sono finite qui: l'estetica di Neon White è anche una lettera d'amore ai grandi anime degli anni ‘90 come Cowboy Bebop, Trigun ed Outlaw Star, da cui riprende le palette cromatiche, l'ironia e l'immediatezza sia nel design che nella scrittura. Tra l'altro la voce di White è quella di Steve Blum, storico doppiatore di Spike Spiegel nella versione inglese di Cowboy Bebop, come se servisse un ulteriore prova per i grandi omaggi che Esposito ha voluto porgere alla cultura dell'animazione giapponese di fine millennio. C'è una frase su cui Esposito ha insistito particolarmente durante l'incontro: "Embracing Cringe", che a quanto pare è una summa della filosofia di Neon White. Lo è per la sua esaltazione di quel gusto un po' weird che traspare dai suoi personaggi e dalla sua trama volutamente sopra le righe, ma è anche uno dei principali motori della scrittura. Il cringe evocato da Esposito è relativo, in particolare, alla caratterizzazione dei personaggi, che sono modellati sugli stereotipi sdoganati dagli anime e che ad oggi vengono percepiti come sbagliati e dissonanti quando non si tenta di stravolgerli drasticamente.

    Sono archetipi così triti e ritriti che il pubblico li soffre al punto da aver spinto ogni autore a decostruirli per reinterpretarli, raggiungendo così il paradosso di averli snaturati. La cosa più rivoluzionaria da fare per un autore, secondo Esposito, è quindi quella di non respingere quegli archetipi ma di abbracciarne la banalità nel tentativo di celebrarne l'importanza e l'immediatezza, quasi come se il nuovo nemico da combattere non sia la scontatezza di certi stereotipi ma la ridondanza di riletture alternative e "alte" che si sono susseguite negli anni.

    È un concetto che, per quanto visto, sembra sintetizzare al meglio l'anima di Neon White, che al netto delle sue particolarità è un videogioco che ludicamente e narrativamente sembra voler tornare alle origini di entrambi i linguaggi. L'obiettivo è quello di riuscire ad offrire un'esperienza appagante e profonda utilizzando solamente gli elementi fondamentali dei campi d'appartenenza, riesumando concetti come il rocket jump (sì, nel gioco c'è un Bazooka che può essere usato come propulsore per i salti) e le tsundere, in una rincorsa alla semplificazione come simbolo di resistenza ideologica alle sovraletture e di celebrazione (ma non scimmiottamento fine a sé stesso) di un'epoca spesso sminuita nonostante la sua enorme importanza culturale.

    Lancio imminente?

    Neon White verrà pubblicato su PC e in esclusiva console su Nintendo Switch. Nonostante sembri in assoluto un videogioco pensato per essere giocato con mouse e tastiera, però, la demo pubblicata durante lo Steam Next Festival si giocava alla perfezione anche con il pad.

    Da non trascurare il fatto che, stando alle parole di Esposito, l'estetica e soprattutto la breve estensione dei singoli livelli abbiano permesso un grado di ottimizzazione tale per cui il titolo sembrerebbe girare a 60fps fissi anche sull'ibrida Nintendo - a onor del vero questa versione non è stata ancora mostrata, quindi è un'informazione da verificare in futuro. Switch sarà quindi supportato allo stesso modo di PC, con l'aggiunta peraltro della possibilità esclusiva di attivare i controlli giroscopici in modalità portatile.

    Non si è parlato però di una data precisa di lancio. Lo sviluppo ha subito degli ovvi rallentamenti durante la pandemia e il gioco, che inizialmente doveva essere pubblicato a metà 2021, è stato posticipato ad un generico e incombente "inizio 2022".

    Un periodo che potrebbe ormai tranquillamente trasformarsi in una finestra di lancio a cavallo tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. A prescindere dalla data di pubblicazione, questa ulteriore occhiata al prodotto non ha fatto altro che riconfermare l'estrema bontà delle idee di Ben Esposito e del suo team, sottolineando con forza come Neon White possa probabilmente rivelarsi uno dei potenziali must-have di quest'annata.

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