Anteprima Neverwinter

Cryptic ci propone un MMO ambientato nei Forgotten Realms

Anteprima Neverwinter
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  • Pc
  • Xbox One
  • E' da tempo che gli amanti di Dungeons & Dragons non mettono le mani su un videogioco interessante ispirato alla licenza del GdR cartaceo più famoso al mondo. Se si esclude il recente Daggerdale, uscito oltre che su Steam anche su PSN e Xbox Marketplace, le esperienze su console si fermano al discutibile Demon Stone, ancora su Playstation 2, mentre sono del 2006 gli ultimi due grandi progetti dedicati al PC. Da una parte quel Dungeons & Dragons Online che fu un clamoroso insuccesso commerciale, bistrattato tanto dalla critica quanto dal pubblico, dall'altra il Neverwinter Nights 2 di Obsidian, che seppe invece soddisfare i palati di vecchi veterani.
    Fortemente intenzionata a interrompere questo lungo periodo di “silenzio stampa”, Cryptic Entertainment -software house decisamente attiva nell'ambito MMO con all'attivo l'interessante Champions Online ed il più contrastato Star Trek Online- ha impugnato qualche anno fa i diritti della licenza, annunciando in pompa magna un nuovo videogame ambientato nei Forgotten Realms. La laconica titolazione del prodotto attualmente in sviluppo simboleggia la volontà produrre un titolo senza troppi orpelli, essenziale, concentrato sull'efficacia delle soluzioni ludiche e rispettoso della tradizione. Eccoci dunque pronti a tornare a Neverwinter.

    Cambio al vertice

    Nei piani dell'azienda il titolo avrebbe dovuto vedere la luce già nel 2011, ma all'inizio dello scorso anno fiscale lo studio Cryptic è stato acquistato da Perfect World Entertainment, e ne è seguito un completo riassetto dell'impostazione produttiva che ha determinato un forte ritardo nella pubblicazione. Allo stato attuale dei fatti Neverwinter è previsto per la fine del 2012, nella forma tutta nuova di un MMO Free-to-Play.
    L'esperienza di Cryptic nell'ambito dei Giochi di Ruolo Massivi non si mette in discussione: nel bene e nel male i prodotti del Team (fra cui City of Heros e City of Villains) sono stati discreti esponenti della categoria, incuriosendo molti giocatori e risultando alla fine onesti successi commerciali. Proprio questi titoli sono serviti da “periscopio” per osservare attentamente i mutamenti di un mercato impietoso e competitivo, che ha mietuto vittime celebri (basti ricordare l'infausto APB), e che sembra ormai arrivato sulla soglia di una potente ristrutturazione concettuale (con l'ottimo Star Wars: The Old Republic a chiudere le danze, rappresentando forse l'ultimo esponente di una razza in estinzione).
    Cambiando filosofia ed adottando per il suo Champions Online un modello Free-to-Play, Cryptic ha sondato meticolosamente il terreno, saggiato le reazioni dei giocatori e cercato di comprendere con attenzione quali tipologie di contenuto gli utenti sono disposti a pagare.
    Neverwinter sarà un titolo scaricabile gratuitamente, senza nessun tipo di canone mensile, dove persino tutti i Content Pack che arricchiranno successivamente l'esperienza di gioco saranno gratuiti, introducendo classi aggiuntive e ulteriori quest. A pagamento, di contro, si troveranno una nutrita serie di oggetti estetici, dai Pet agli elementi aggiuntivi per l'editor dei personaggi, assieme a corposi pacchetti di Item “consumabili”. Se avete bisogno di qualche pozione extra per superare un passaggio più ostico, o se cercate un incantamento in grado di farvi guadagnare doppi punti esperienza per qualche ora, dovrete quindi mettere mano al portafogli. Senza avere informazioni più precise è difficile lanciarsi in giudizi perentori, ma la strategia ci sembra discretamente indovinata, per fare affidamento sulle assetate smanie dei fan più sfegatati e proporre a tutti gli altri un divertimento gratuito ma completo, senza tagli scellerati.

    Manuali, Bestiari e Compendi

    Sappiamo bene che c'è ancora molta diffidenza, da parte degli utenti, quando si trovano di fronte ad un titolo bollato come “free-to-play”. Da una parte in molti non sono disposti ad acquistare prodotti a prezzo pieno o pagare regolarmente canoni mensili, dall'altra il timore è quello che l'offerta ludica e contenutistica di un prodotto gratuito sia davvero misera e sviluppata senza convinzione. In verità sul mercato si stanno affacciando titoli f2p sempre più interessanti (ci viene in mente FireFall, una delle grande promesse del 2012), e anche Neverwinter non vuole essere da meno. Ludicamente parlando, il titolo sarà un Hack'n'Slash tutto giocato in punta di mouse: ritmati click, pause e riprese improvvise permetteranno di gestire le combo dei vari personaggi ed il team afferma che osservare i pattern d'attacco nemici, mostrando una buona prontezza di riflessi nella risposta, sarà di fondamentale importanza. Possiamo supporre quindi che il titolo abbracci un sistema di gioco vicino a quello del primo The Witcher, anche se c'è da mettere in conto la presenza di classi magiche che con combo e parate avranno poco a che fare.
    Per delineare con più cura il profilo ludico di Neverwinter non aiutano né i trailer né le fumose dichiarazioni del team di sviluppo, che evita qualsiasi descrizione delle dinamiche di gioco e si focalizza invece sulla struttura globale. L'impostazione di Neverwinter sembra essere concettualmente molto simile a quella di The Old Republic: un gioco di ruolo focalizzato sul PvE, sostenuto da un potente impianto narrativo. Prioritaria è quindi la necessità di coinvolgere ed ammaliare l'utente, facendogli vivere avventure degne di tale nome. La dimensione cooperativa tipica di molti MMO non mancherà, ma a quanto affermato dal team di sviluppo non troveremo epiche quest corali (anche se il primo “Story Trailer” sembra in parte contraddire queste dichiarazioni). Tutte le singole missioni potranno essere affrontate con un Party di amici abbastanza ridotto (probabilmente cinque personaggi in totale), e addirittura, nel caso in cui si prediliga un'esperienza solitaria, potremo fare affidamento su companion gestiti automaticamente dall'IA. Segno, insomma, che le esigenze “affabulatorie” sono decisamente principali, in questo MMO di tipo themepark e che Cryptic vuole abbracciare la tendenza decisamente in voga di rendere sempre più flebili i confini fra Single e Multiplayer, trasformando la componente “massiva” in un'opzione fra le tante, e non in una stretta necessità.
    In ogni caso, riguardo alla possibilità di coordinarsi con gli altri membri del party - umani o meno - tutto resta ancora avvolto nel mistero, anche se in qualche vecchia intervista (risalente ai tempi in cui Cryptic era ancora proprietà di Atari) si parla addirittura di una Pausa Tattica sul modello di quella presente in Star Trek Online.
    Molto probabilmente, nel caso in cui il cambio di publisher non abbia influito troppo pesantemente sulle dinamiche di gioco, il gameplay di Neverwinter si baserà sulla quarta edizione del regolamento di D&D (come voleva il progetto originale). Si tratta del primo videogame che si spinge ad esplorare il nuovo ruleset, e che quindi dovrà in qualche modo integrare abilità come l'Impulso Curativo e tutte le dinamiche di gioco legate ai punti azione, dalle Prodezze extra ai privilegi leggendari dei personaggi di alto livello. Ma anche in questo caso dobbiamo attendere maggiori dettagli per capire come il team ha deciso di gestire le cose.
    Scarsissime sono attualmente le informazioni riguardo alle classi giocabili: prima del “cambio di rotta” determinato dall'arrivo di Perfect Word, Cryptic stava focalizzandosi su cinque classi basilari (Guerriero, Mago, Ladro, Chierico e Ranger), con la promessa di rilasciarne altre (Paladini, Bardi, Monaci e Barbari) subito dopo l'uscita. Rarefatte anche le informazioni sulla trama, anche se è ben chiara la collocazione temporale. Il titolo si ambienta dopo la grande eruzione che ha distrutto per sempre Neverwinter, vero e proprio baluardo della resistenza contro la Spellplague. L'alleanza di umani, elfi e nani sta ricostruendo la città, simbolo stesso dell'opposizione alle forze del male, ma nell'ombra tramano i più biechi esseri delle armate non morte, sostenute da troll e goblin di ogni stazza. Questo sarà il setting in cui si ambienteranno le avventure del giocatore, chiamato ad esplorare catacombe e sotterranei, foreste ed altipiani, in una folta sequenza di quest principali e secondarie. Per il momento la città di Neverwinter, gli intrecci fognari ed i sotterranei che sovrasta, e la foresta da cui è circondata sono le uniche location confermate (e probabilmente quelle che verranno rese disponibili al momento del lacio), ma la promessa del team è quella di ampliare successivamente l'offerta con pacchetti scaricabili.
    Spingersi oltre nelle speculazioni sarebbe quantomeno rischioso, e nel corso dell'anno ci aspettiamo non solo che venga svelato il gameplay di Neverwinter, ma che il team mostri qualcosa di più concreto riguardo a tutti gli aspetti che solitamente rendono interessante un MMO, dall'eventuale PvP al sistema di crafting.

    Dietro al Master Screen

    Non sarebbe un Neverwinter senza un tool per la creazione delle proprie avventure”. Con questa frase gli sviluppatori ci presentano Foundry, l'editor che permetterà a tutti i giocatori di plasmare finemente quest, nuovi dungeon e labirinti, e persino di modificare visivamente elementi di gioco quali nemici ed equipaggiamento. Riguardo alle funzionalità complete, all'interfaccia, alle possibilità legate alla gestione degli NPC, tuttavia, mancano informazioni più dettagliate. E analogamente non sappiamo quali saranno le infrastrutture per gestire, provare, filtrare e valutare gli user generated content. I comunicati ufficiali affermano però che il Foundry sarà direttamente integrato in-game e che proporrà un sistema di Rating per permettere all'utenza di valutare e promuovere le avventure migliori. Generalmente, è un sollievo sapere che l'aspetto più creativo del primo Neverwinter Nights torna dieci anni dopo supportato da un'attenta revisione tecnica, ma anche in questo caso attendiamo presentazioni ufficiali per potervi offrire una panoramica più dettagliata. Per il momento ci limitiamo a registrare i legittimi entusiasmi di tutti gli aspiranti Dungeon Master, nonché qualche scarno dettaglio emerso da una breve occhiata ai primi screen di Foundry. Per quello che è possibile intravedere, l'editor permetterà di inserire su ampi terreni aperti punti d'interesse, edifici, mobs ed NPC, per poi concedere una più attenta pianificazione di dungeon e ambienti interni, meticolosa fino all'ultima “tile”. Il team garantisce la possibilità di costruire intricati labirinti, castelli e locande, popolati da ogni sorta di NPC, con cui interagire secondo le regole attentamente impostate dalla mente ordinatrice. Sulla completezza del toolset o sulle possibilità di personalizzazione grafica è impossibile esprimersi attualmente, ma siamo sicuri che le prossime fiere di settore risulteranno illuminanti, da questo punto di vista.
    Dal punto di vista tecnico il motore di Neverwinter sarà una diretta evoluzione di quello che Cryptic ha già utilizzato nei suoi precedenti titoli. I trailer e le immagini mostrano risultati decisamente incoraggianti. Di certo non al top della categoria per quanto riguarda la complessità poligonale delle strutture o delle ambientazioni, l'engine mostra interessanti spunti sul fronte della texturizzazione e dello stile globale. Il setting di gioco sembra ben caratterizzato, alternando grandi e luminose zone a città con vicoletti malfamati e locande malandate, mentre si intravedono, negli screenshot ufficiali, foreste funeree e tetre caverne. Più che buona è anche la caratterizzazione dei nemici, che arrivano direttamente dalle ultime evoluzioni di un D&D che non è fortunatamente rimasto sordo alle grandi reinterpretazioni ludiche e cinematografiche dell'immaginario ruolistico di base. Impossibile non ravvisare una spruzzata del Lord of The Rings Jacksoniano, o qualche architettura che sembra uscita direttamente da Azeroth, in un pastiche generale che rivendica comunque l'aderenza ad un proprio canone, standardizzato in certi aspetti ma fortemente riconoscibile.

    Neverwinter Neverwinter è un progetto da tenere d'occhio. Cryptic, con il sostegno economico di Perfect World Entertainment, e l'esperienza accumulata in tanti anni di prodotti interessanti e ben caratterizzati, potrebbe davvero cancellare l'onta che Obsidian ha gettato su una serie gloriosa. Sono molte le incognite, e nel corso dell'anno il team dovrà mantenere alto il nostro interesse presentando ufficialmente il combat system e convincendoci sull'usabilità del Foundry, vero e proprio cardine per offrire un'esperienza completa e personalizzabile a chi da sempre ama la malleabilità tipica dei GdR Cartacei. Il modello Free-to-Play potrebbe essere una carta vincente, se supportato (come sembra) da un motore all'altezza e da una main quest finemente diretta. Con l'uscita prevista per la fine dell'anno, abbiamo davanti ancora molti mesi in cui il titolo Cryptic dovrà svelarsi lentamente, per dimostrare di avere sostanza, oltre alla solidità concettuale.

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