Ni No Kuni 2 Revenant Kingdom Anteprima

Dopo più di un anno dall'annuncio, Level-5 mostra finalmente il primo gameplay trailer del suo Ni No Kuni 2 Revenant Kingdom.

Ni No Kuni 2 Revenant Kingdom Anteprima
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • È passato poco più di un anno da quando abbiamo salutato con giubilo il reveal trailer di Ni No Kuni 2: Revenant Kingdom, sequel del fiabesco gioco di ruolo partorito dalla collaborazione tra il team Level-5 (noto ai più per la serie del Professor Layton) e lo Studio Ghibli del maestro Hayao Miyazaki. Un lungo periodo d'attesa in cui le informazioni sul progetto sono state dispensate col contagocce ed hanno pertanto accresciuto, all'interno della fanbase, una insaziabile fame di notizie in merito allo stato di sviluppo. Ebbene, nelle ultime ore, un inedito -ma brevissimo - video di gameplay diffuso in rete ha finalmente ridestato l'interesse del pubblico nei confronti di questo magico J-RPG, rivelando un'interessante serie di novità per quanto concerne i cambiamenti apportati sia alla storyline sia alla struttura di gioco. Con un colpo di coda tipico di un abitante di Gatmandù, inoltre, Level-5 ha annunciato che Revenant Kingdom, inizialmente previsto in esclusiva su PlayStation 4, è pronto ad approdare nel corso del 2017 anche su piattaforme Windows. Attiviamo per un istante l'abilità Transmundi e partiamo quindi rapidamente alla scoperta dei segreti di questo "secondo mondo".

    C'era una volta un re...

    Che Level-5 fosse intenzionato a proporre al pubblico, con Ni No Kuni 2, una narrazione più cupa e drammatica di quella del primo episodio, era stato resto noto fin dall'annuncio: alla tenera storia del piccolo Oliver, allora, si sostituisce quella di un giovane sovrano detronizzato, Evan, re di Gatmandù, costretto ad abbandonare il proprio regno dopo un colpo di stato ordito dai Topi.

    Un ragazzo fragile ed insicuro, che si trova dinanzi ad una ribellione cui è incapace di porre un freno. Lungo il cammino per riconquistare ciò che gli è stato sottratto, Evan sarà supportato da Roland, leader di un'ignota Nazione del mondo reale (o "Primo Mondo" - o "Ichi no Kuni", se preferite) che si ritrova magicamente catapultato all'interno di Ni No Kuni nel corpo di un ventenne: sarà lui, quindi, a fungere da tramite tra le due realtà, rappresentando così una sorta di mentore per Evan, capace di inculcargli i principi cardine per una corretta e giusta sovranità. Ben presto, a questi due personaggi si unirà anche Tani, un'orfana allevata dai pirati, dal temperamento vispo e combattivo. Com'è facilmente intuibile da queste prime, superficiali descrizioni, i tratti caratteriali dei protagonisti di Ni No Kuni 2 concorrono nel delineare diverse sfumature di una medesima personalità, quella del perfetto regnante. Evan sembra, non a caso, un bocciolo acerbo, bisognoso di essere accudito: da Roland, presumibilmente, apprenderà la saggezza e la morigeratezza, mentre da Tani l'intraprendenza ed il coraggio. Ma in Revenant Kingdom non sono cambiati solo i toni della narrativa, bensì anche alcune, sostanziose dinamiche di gameplay. Nei circa due minuti di trailer diffusi online, del resto, s'intravede chiaramente il ricorso ad un combat system parecchio più movimentato, più aggressivo e meno attendista: Level-5, conscio delle mancanze dell'episodio precedente in termini di varietà ed approccio agli scontri, ha deciso di dare una scossa alla dinamicità delle battaglie, rendendole più attive e spettacolari. Sono state eliminate persino le transizioni quando, percorrendo i diversi dungeon del gioco, ci imbatteremo in un nemico: il duello inizierà dunque in tempo reale, e potremo cambiare al volo i personaggi utilizzabili, ognuno dei quali è dotato di attacchi ravvicinati e a distanza, nonché di un propria "mossa speciale".

    Così come dal punto di vista caratteriale, anche sul fronte dello stile di combattimento i tre protagonisti si bilanciano a vicenda: Roland pare prediligere i colpi melee, Tani alcune tecniche dal range elevato, mentre Evan sembra incarnare una summa di entrambi i moveset, un aspetto che lo rende, in apparenza, il guerriero più equilibrato. È chiaro che, nel corso dell'avventura, come in ogni buon J-RPG che si rispetti, nuovi personaggi si aggiungeranno al party del nostro sovrano senza corona, rendendo ancor più vario e diversificato il modo di condurre il team alla vittoria. La più grande novità dell'anima ludica di Revenant Kingdom, tuttavia, riguarda l'aggiunta dei cosiddetti "Higgledies": come il nome suggerisce, si tratta di allegri e caotici spiritelli che hanno sostituito i Famigli dello scorso capitolo. Invece di catturare, nutrire e sviluppare tante creaturine, in sostanza, questa volta, avremo al nostro fianco dei piccoli esserini dotati di poteri elementali, i quali ci forniranno un notevole supporto in battaglia: nel video di gameplay possiamo notare come i numerosi Higgledies che zampettano sul terreno vengano utilizzati per aggredire un grosso e feroce boss dalle fattezze scimmiesche, indebolendolo a tal punto da permettere al giocatore di attivare un attacco critico. Ancora non ci è dato sapere quale sistema di progressione regoli la crescita e l'esperienza di tali folletti. La loro utilità, tuttavia, supera anche quella dei cari, vecchi Famigli: gli Higgledies, infatti, si dimostreranno essenziali anche nel corso dell'esplorazione del mondo di gioco, poiché le loro caratteristiche ci aiuteranno a raggiungere alcune zone prima precluse, utilizzando, ad esempio, il potere dell'aria (come s'intravede nel trailer) al fine di balzare su superfici altrimenti troppo elevate. In tal modo, lo sviluppo delle abilità e l'accrescimento delle specifiche doti di ogni spiritello si muoverà di pari passo con l'evoluzione del nostro protagonista e delle sue capacità esplorative.

    E a proposito di ambientazione, Level-5 si è prodigata nuovamente per riprodurre il più fedelmente possibile il riconoscibilissimo e meraviglioso tratto dello Studio Ghibli, supportato dal sempre efficace character design di Yoshiyuki Momose.
    Su PlayStation 4 il corredo grafico di Ni No Kuni 2 appare incantevole già da ora, con un cel shading di qualità sopraffina: ad ammaliare lo sguardo, più che una direzione artistica di cui si è visto ancora troppo poco, è l'uso scintillante dell'effettistica e dei particellari, generata dall'abbondanza di Higgledies che affolla lo schermo. Dinanzi a tutta questa meraviglia visiva, risulta un po' straniante il brusco cambio estetico che balza all'occhio quando i protagonisti girovagano per la world map. In questi frangenti, difatti, il tratto cartoon è abbandonato in favore di un'impronta più realistica, mentre Evan, Roland e Tani assumono inspiegabili forme "chibi" tipicamente nipponiche. Si perde, in sostanza, la stessa omogeneità visiva che caratterizzava il tocco grafico de La Minaccia della Strega Cinerea nel passaggio dai dungeon alla mappa di gioco. In ogni caso, l'obiettivo di Level 5 è quello di sfruttare al meglio l'hardware di PlayStation 4, sul quale il titolo girerà, nella sua versione finale, a 60 fps, così da raggiungere la medesima qualità tecnica della versione PC, la cui release è attualmente prevista in simultanea con quella console.

    Ni no Kuni 2: Il Destino di un Regno Ni No Kuni 2 rappresenta letteralmente “un altro mondo” rispetto al primo capitolo: un titolo che rielabora le basi ludiche e narrative del predecessore non solo per evolverle, ma anche, sotto certi aspetti, per stravolgerle dalle fondamenta. Pur non potendo contare sulla totale supervisione dello Studio Ghibli, Level-5 prova ad inscenare una storyline più “adulta” e matura, cui si accompagna sia una rivisitazione del combat sytem, ora più dinamico, fluido e, in apparenza, meno ripetitivo, sia un rinnovato focus sull’esplorazione ambientale, grazie alla presenza dei variegati Higgledies. Resta tuttavia ancora avvolto nel mistero il funzionamento della già annunciata dinamica gestionale, che ci permetterà addirittura di fondare un nostro personale reame. Nonostante lo sviluppo del gioco sembri procedere senza intoppi, il tempo che ci separa da Ni No Kuni 2 è ancora molto lungo: nell’attesa di scoprire altre, succose novità, non possiamo far altro che restare intrappolati nel nostro “Ichi No Kuni”.

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