Nimbus Infinity: i potenti NFrame si preparano a sfrecciare su next gen

Nimbus Infinity è un titolo promettente, con un mechanical design ispirato e una formula di gameplay che ricorda da vicino Zone of the Enders.

Nimbus Infinity: i potenti NFrame si preparano a sfrecciare su next gen
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  • Pc
  • Fatta eccezione per le inesauribili saghe di Gundam e Super Robot Wars, senza dimenticare singolari esperimenti come il Daemon X Machina sviluppato da Marvelous e First Studio (per tutti i dettagli consultate la nostra recensione di Daemon X Machina per Nintendo Switch), oggigiorno i mecha game tanto in voga durante l'epoca PS2 sono diventati quasi una rarità. Il 2021, ad ogni modo, proporrà agli estimatori in astinenza da robot ben due titoli piuttosto interessanti con cui rifarsi gli occhi, come la versione console di Dual Gear e il promettente Nimbus INFINITY sviluppato da GameCrafterTeam e GameTomo. Palesemente ispirato al franchise di Zone of the Enders, il secondo non dispone ancora di una data di lancio, ma gli sviluppatori hanno confermato che approderà entro la fine dell'anno corrente su PC e console di ultima generazione. In attesa che questo avvenga, abbiamo raccolto per voi tutte le informazioni finora divulgate su Nimbus INFINITY e ve ne proponiamo le nostre impressioni preliminari.

    All'alba di un nuovo conflitto

    Iniziata nel 2017 con l'uscita dell'originale Project Nimbus per PC e Macintosh, e proseguita con Project Nimbus: Code Mirai e Project Nimbus: Complete Edition (entrambi già disponibili su PlayStation 4), la serie è ambientata in un mondo distopico e martoriato dalla Terza Guerra Mondiale.

    Oltre a causare un numero incalcolabile di morti, l'uso di devastanti ordigni nucleari ha surriscaldato enormemente l'atmosfera terrestre, provocando il repentino scioglimento delle calotte polari e il conseguente innalzamento del livello degli oceani. Come risultato la superficie emersa è quasi scomparsa, costringendo i pochi paesi superstiti a costruire una nuova società all'interno di futuristiche megalopoli volanti. Una società composta perlopiù dai cittadini altolocati e benestanti, che dinanzi al pericolo rappresentato dalle inondazioni non hanno esitato nemmeno un istante ad abbandonare sulla superficie terrestre le caste sociali meno fortunate. Oltretutto, le fazioni nate dai resti di Russia e Stati Uniti, ossia le nazioni vincitrici del conflitto mondiale, hanno ben presto iniziato a contendersi le poche terre emerse rimaste, dando vita all'ennesima serie di scontri armati. Proprio questo ha portato allo sviluppo di fenomenali mecha da combattimento chiamati NFrame, ossia robot pilotati da esseri umani ed equipaggiati con armi energetiche, missili, psicodroni, cannoni a particelle e tutto il necessario per conseguire la vittoria in battaglie aeree spettacolari e mozzafiato.

    Qualche decennio più tardi, alla vigilia dell'anno 2100, non solo metà della popolazione umana è già migrata in vere e proprie colonie spaziali, ma il governo centrale del CFN è infine riuscito a unire sotto un'unica bandiera le varie fazioni della Terra precedentemente in guerra. La tecnologia del Battle Frame è invece caduta in disuso, in quanto i fenomenali piloti d'élite che durante lo scorso conflitto erano in grado di stabilire dei collegamenti neurali coi potenti mecha sono quasi svaniti del tutto. Tuttavia, tra le fine del 2099 e l'inizio del 2100, un giovane uomo intravede in cielo una luce sfavillante e destinata a porre di nuovo in bilico il futuro dell'umanità intera.

    Ancora non sappiamo se il gioco chiederà di scegliere uno dei due protagonisti principali (raccontando la vicenda da due prospettive differenti) o se entrambi saranno sempre disponibili, ma in ogni caso è già stato confermato che Nimbus INFINITY narrerà la storia di due ragazzi molto giovani. Il diciassettenne Taiyo Iwata frequenta un liceo nella città di Saitama, ma dal momento che la sua sfortunata madre single è stata costretta a trasferirsi per lavoro in un paese vicino, il giovane ha dovuto farsi carico dell'attività di famiglia e per sbancare il lunario gestisce da solo la consegna del tofu. Conteso tra lo studio e il lavoro, Taiyo conduce una tipica e pacifica vita borghese, almeno finché non si ritrova suo malgrado coinvolto in un conflitto armato che va al di là della propria comprensione.

    Eroina femminile dell'avventura è la bionda Luna Campbell, una quindicenne di origine britannica che discende da una famiglia benestante e che addirittura dispone di un'influenza significativa sia nell'economia terrestre che in quella extraterrestre. Intelligente e dai nobili ideali, Luna ha la passione per la letteratura, ma a causa della vita privilegiata che ha condotto e dell'educazione ricevuta è una persona estremamente ingenua. Come intuibile, la sua innocenza e inesperienza sta per essere messa a dura prova dal nuovo conflitto all'orizzonte. Dettagli fondamentali, questi, che non ci consentono ancora di tracciare il profilo psicologico dei due ragazzi, ma che al contempo promettono una storia in pieno stile Gundam che, sebbene possa apparire tutt'altro che originale, siamo convinti ci riserverà sviluppi interessanti e più di uno spunto di riflessione.

    Gli NFrame di ultima generazione

    Similmente a quanto avvenuto nel primo e indimenticabile episodio della serie Zone of the Enders, il cui sequel diretto ha ricevuto una dignitosa rimasterizzazione per PS4 solo qualche anno fa (recuperate la nostra recensione di Zone of the Enders: The 2nd Runner MARS), è lecito aspettarsi che Nimbus INFINITY spinga quasi per caso il suo giovane eroe maschile a bordo dei possenti NFrame. A proposito dei mecha, GameCrafterTeam e GameTomo hanno spiegato che questi saranno personalizzabili, in quanto gli utenti avranno la facoltà di scegliere il proprio equipaggiamento tra una vasta selezione di armi diverse, le quali spazieranno anche in questo caso dai rapidi strumenti da mischia ai lanciamissili. Di conseguenza, i modelli prodotti in massa come l'M6 Avenger e l'M7 Dominator potranno essere modificati liberamente, a seconda della missione da intraprendere e delle preferenze del pilota.

    Tra l'altro, Nimbus INFINITY includerà svariati tipi di NFrame, che pertanto presenteranno statistiche di base molto diverse: per esempio, se è lecito aspettarsi che i leggeri modelli sopracitati privilegino la velocità e il combattimento ravvicinato, il massiccio M3J Peace Striker - un'unità munita di una corazza pesante e utilizzata principalmente dalle forze di autodifesa del Giappone - disporrà di una maggiore resistenza e le mitragliatrici poste sulle braccia dovrebbero compensare una minore mobilità. Curiosamente è già stato specificato che il suddetto modello farà uso della medesima tecnologia installata sul micidiale prototipo Mirai GCTX-01 utilizzato nei precedenti titoli del franchise, ragion per cui ci aspettiamo prestazioni altrettanto sorprendenti.

    Basandoci sugli asseti finora pubblicati dagli sviluppatori, si direbbe che Nimbus INFINITY erediterà tutte le meccaniche intraviste nei propri predecessori; tuttavia, mentre questi erano principalmente ambientati sulla Terra o nelle futuristiche città fluttuanti create dall'uomo, il nuovo episodio includerà parecchie missioni che avranno luogo nello spazio aperto. Pertanto, senza nulla togliere alle illuminate megalopoli, ai deserti e agli altri paesaggi terrestri, a questo giro saremo spesso chiamati a destreggiarci, per esempio, tra le cinture di asteroidi, dove presumiamo che il livello di difficoltà subirà una sensibile impennata, in quanto non solo i detriti cosmici offuscheranno la visuale, ma limiteranno l'utilità delle armi da fuoco a lungo raggio.

    Essendo in tutto e per tutto uno sparatutto in terza persona, Nimbus INFINITY ci proporrà un gameplay incentrato su tempismo e riflessi: l'azione sarà quindi velocissima, e dal momento che persino i nemici verranno equipaggiati con varie tipologie di armi, come spade laser e missili intelligenti, i giocatori dovranno necessariamente ricorrere a scatti e schivate pur di sopravvivere e avere la meglio sugli avversari. Sebbene i trailer e video da gameplay a nostra disposizione ci abbiano mostrato solo brevi clip di combattimento contro aeronavi da carico e piccoli gruppi di mecha, il titolo vedrà anche il ritorno degli immancabili e complessi boss giganteschi, i quali vanteranno degli stili di combattimento unici. Salvo sorprese, Nimbus INFINITY dovrebbe insomma proporre una soddisfacente dose di varietà, che ci auguriamo sia stavolta affiancata da un adeguato bilanciamento della difficoltà (uno dei principali difetti dell'episodio precedente).

    Carrozzeria tirata a lucido

    Chiunque abbia giocato Project Nimbus: Code Mirai e Project Nimbus: Complete Edition ricorderà che questi, dal punto di vista tecnico, non erano particolarmente elaborati. Al netto di animazioni spesso legnose e un livello di dettaglio alquanto povero, soprattutto per quel che concerneva il design dei mecha, i due titoli vantavano comunque nel proprio armamentario un frame rate solidissimo, che non tentennava nemmeno durante i momenti più concitati della battaglia o in presenza di esplosioni spettacolari e gigantesche.

    Con Nimbus INFINITY, invece, GameCrafterTeam e GameTomo hanno deciso di puntare più alto, a cominciare da un mechanical design che affiderà ai nostri comandi dei mezzi da combattimento ricchi di particolari e gradevoli riflessi di luce. Se lo stesso non si può dire per il design dei personaggi, che difatti sembrano usciti direttamente da visual novel a basso budget, anche i paesaggi appaiono un tantino più curati e credibili, in particolare gli scenari ambientati nello spazio aperto e caratterizzati da un vasto numero di asteroidi.

    Nimbus INFINITY Di tutti i mecha game lanciati negli ultimi anni, Nimbus INFINITY si direbbe a primo acchito il più allettante e frenetico, anche grazie alle evidenti somiglianze col franchise di Zone of the Enders. Se sul piano artistico l’aggressivo mechanical design dei nuovi Battle Frame ci ha già convinti, va detto che il character design e in generale gli artwork mostrati nei trailer finora divulgati non ci sembrano altrettanto ispirati. In attesa di poter ammirare nuovi scorci di gameplay, l’impianto narrativo del prodotto assicura sviluppi interessanti e spunti di riflessione sempre attuali, come il pericolo rappresentato da un’eventuale conflitto nucleare e le conseguenze cui questo potrebbe condurre. Auguriamoci soltanto di non dover aspettare ancora troppo prima di poterci finalmente calare nell’abitacolo dell’NFrame e scatenarne il pieno potenziale bellico.

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