Anteprima No More Heroes

Le aste informatiche possono avere strane conseguenze....

Anteprima No More Heroes
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Disponibile per
  • Wii
  • Pc
  • I'm holding out for a hero 'til the end of the night.

    Controverso. E´probabilmente questo l’aggettivo che più si addice all’ex becchino Goichi Suda, in arte Suda 51, Chief Executive Officer, o meglio Deus Ex Machina di Grasshopper Manufacture. Che sia un tipo particolare è fatto noto già da tempo: durante i tour promozionali di “Killer 7”, il gioco che ha segnato il suo dibattuto esordio sui mercati d’occidente, era solito indossare una maschera da lucha libre messicana. Inevitabilmente, l’indole insolita di Suda si ripercuote sulle sue opere, che spesso sono capaci di lasciare interdetti o meravigliati tanto gli addetti ai lavori quanto gli stessi videogiocatori. Nel bene o nel male o in entrambi i modi contemporaneamente, i suoi giochi non passano inosservati e, tanto per fare un esempio, l’accoglienza riservata a Contact su Nintendo Ds né è un ulteriore vessillo.
    Come già saprete, No More Heroes è il titolo con cui l’eclettico artista debutterà su Wii.
    Un ouverture che si preannuncia fragorosa: l’hype che circonda il gioco, specialmente fra gli hardcore gamer, è elevato. La storia però c’insegna che molto spesso più sono grandi le attese, maggiore diventa l’eventualità di beccarsi una cocente scottatura. Considerato poi lo scarso appeal commerciale delle vecchie fatiche di Suda è meglio proseguire cauti.
    Ora No More Heroes sta facendo bella mostra di sé al Tokyo Game Show ed è quindi giunta l’ora di
    esaminare lo stato dei lavori e capire se sia il caso di far aumentare la salivazione o di calmare i bollenti spiriti.

    Non è più tempo d’eroi.

    Un videogame che prende ispirazione da un film diretto e intepretato da Alejandro Jodorowsky non è roba da tutti i giorni. Goichi Suda ha, infatti, dichiarato che è proprio “El Topo” di Jodorowsky ad aver fornito l’illuminazione alla base del gioco. Illuminazione che trascende l’iperbolica violenza che connota entrambe le vicende e arriva a toccare il citazionismo più diretto.
    Ma cerchiamo di procedere con ordine.
    Il protagonista di No More Heroes risponde al nome di Travis Touchdown che, in aggiunta all’improbabile nome, assomiglia in tutto e per tutto al Johnny Knoxville del mai troppo lodato Jackass. Vero e proprio otaku, Travis vive nell’immaginaria cittadina californiana di Santa Destroy e, dopo essersi aggiudicato una katana laser attraverso un’asta informatica, decide di diventare un hitman professionista, un killer infallibile (rimandiamo alla precedente anteprima per maggiori dettagli sulla trama). Come dicevamo poc’anzi, le somiglianze con “El Topo” continuano: in entrambi i casi è una donna a chiedere al protagonista di sconfiggere gli altri assassini per poter diventare il migliore sulla piazza.
    La ridda di citazioni non finisce e non si limita a ciò: l’affascinante Sylvia Christel, un agente d’origine francese del UAA (lo United State Assasin Association, la gilda dei migliori assassini d’america), prende il proprio nome da quello dell’attrice che rivestiva, anzi svestiva, i panni di Emmanuelle nella celebre serie di film erotici, mentre Holly Summers, sesta nella speciale classifica di “merito” del UAA, ha una protesi al posto della gamba sinistra che può fungere da lancia missili, in maniera analoga alla Cherry Darling di Planet Terror e alla sua gamba/mitragliatrice (“volevo più potenza di fuoco” pare sia stata la risposta di Goichi Suda, interpellato sulla tal cosa).
    La demo mostrata al Tokyo Game Show si svolge all’esterno e all’interno di un magazzino in cui le occasioni per menare le mani non mancano. Lo svolgimento degli scontri fa leva tanto sul Wiimote, quanto sul Nunchuck: la levetta analogica è naturalmente adibita allo spostamento del personaggio mentre i tasti A e B sono usati, rispettivamente, per i pugni e per i calci. La katana laser è utilizzata via remote, ma talvolta avrà bisogno di essere ricaricata: per riottenere la giusta energia dovremo spingere il tasto 1 e agitare il telecomando stile polaroid o raccogliere le batterie poste all’interno di apposite casse. Il killer in erba, oltre alla spada laser, potrà usare anche mosse di wrestling, altra ossessione d’autore a quanto pare, che verranno apprese nel gioco grazie agli insegnamenti di Thunder Ryu, un ex lottatore professionista divenuto mentore di Travis Touchdown. Pare infatti che saranno diverse e variegate le combo eseguibili; a questo proposito va detto che la maggior parte di esse verranno eseguite attraverso combinazioni di tasti, ma la chiusura di una combo e i lanci saranno attuabili via sensore di movimento. Quando sarà possibile eseguire tali super mosse, l’azione entrerà in slow motion e un comando a schermo ci indirizzerà sul corretto gesto da eseguire con Wiimote e col Nunchuck. Se l’esecuzione avrà successo, il nemico esploderà ricoprendoci di soldi.
    Pare inoltre che il Wiimote sarà utilizzato come ricevitore telefonico, anche se è ancora presto per capire come e in quali frangenti di gioco tale feature verrà implementata.

    Più violento di Robocop e Total Recall messi insieme.

    Goichi Suda non ha mai nascosto i suoi disegni: realizzare un gioco più violento sia di GTA che di Manhunt 2. Considerate le fresche polemiche originate proprio dal nuovo gioco Rockstar, speriamo che tutto possa andare per il meglio e che le bigotte forbici censorie non vadano ad intaccare l’iperrealistica violenza di No More Heroes.
    Tornando alle parole del Boss di Grasshopper, lo scopo è quello di “creare un videogame in cui il giocatore possa essere capace di giocare agilmente sin da subito e Wii ci consente di creare un mondo in cui i movimenti e la struttura di gioco sono estremamente naturali”.
    Da quanto visto, l'alto livello stilistico del comparto grafico pare innegabile, anche se la versione presente a Tokyo non è di certo quella definitiva dato che il gioco, inizialmente annunciato per fine agosto in Giappone, è slittato al 6 dicembre.
    Le buone notizie vengono invece sul fronte della futura distribuzione in Occidente. Il gioco è stato infatti opzionato da Ubisoft per il mercato statunitense. Jay Cohen, vice presidente delle pubblicazioni presso la softco d’oltralpe, si è dichiarato entusiasta della ventura commerciale poiché “Suda 51 è una delle menti creative più fertili nel mondo del gaming e No More Heroes si appresta ad essere visivamente e ludicamente coinvolgente”. Il vice presidente marketing di Ubisoft ha anch’egli sottolineato il notevole talento creativo del team Grasshopper tanto da affermare che “quello che hanno sviluppato specificamente per Wii è un gioco incredibilmente unico”.
    Gli executive della software house francese hanno anche tranquillizzato i giornalisti sul tema censura: il gioco non riceverà tagli e la versione americana prevista per febbraio 2008 sarà in tutto e per tutto uguale a quella giapponese. Tuttavia, come evidenziato prima, le polemiche sono sempre dietro l’angolo e la certezza sull’assenza di tagli potrà diventare tale solo quando il gioco raggiungerà gli scaffali.

    No More Heroes Wrestling, donne belle e pericolose, un protagonista armato di katana laser, un mondo in free roaming condito da elevate ed improbabili dosi di humour, gore ed ultraviolenza, con corpi tagliati a metà come se fossero mele e un cel shading ancora da correggere, ma già in grado di trasmettere coolness ad ogni schermata. Questo è quanto sembra lecito aspettarsi da No More Heroes all’alba di quanto emerso durante questi mesi e attraverso le news da Tokyo. Gli unici dubbi risiedono proprio nella pesante autorialità di Goichi Suda: il suo genio è innegabile e Killer 7 esiste per dimostrarlo. Questa volta però, oltre allo stile, è consentito esigere anche una maggior dose di giocabilità.

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