Anteprima The Elder Scrolls IV: Oblivion

Il vero Rpg Next Generation, al lancio su xbox360.

Anteprima The Elder Scrolls IV: Oblivion
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • La ballata del Bardo è solo per te

    "Un figuro esile e scarno entrò nella taverna salutando l'oste come se fosse un rito usuale. Con un rapido sguardo esaminò l'intera stanza, per quindi sedersi ad un tavolo, ove in breve tempo tutti i bambini ed i clienti s'addensarono ansiosi.

    «Dunque volete che io vi narri la storia di colui che fu e che sempre sarà...Così sia. Egli...»."In questi tempi governati dagli innovativi e competitivi mmorpg (massive multiplayer online role playing games), che sempre più puntano all'interazione tra migliaia di giocatori, sorge dall'alba del vento del domani il sequel del Gioco di Ruolo offline che ha fatto sognare e disperare milioni di video-giocatori in tutto il mondo. The Elder Scrolls torna con il suo inferno: Oblivion.

    Hell ain't a bad place

    Tutti noi quotidianamente necessitiamo di un volo di fantasia, involontario o meno, che ci estranei dal grigiore della vita di routine. A questa nostra richiesta d'aiuto risponde la Bethesda software ormai da più di dieci anni, sfornando nuovi capitoli della saga The Elder Scrolls. Ma isoliamoci da qualsiasi preconcetto per sprofondare nella dimensione di TES.

    Innanzitutto, se non avete mai giocato a Morrowind non disperate: le vicende narrate in quest'ultimo capitolo non avranno connessioni di nessun tipo con i prequel.
    Oblivion è l'inferno di The Elder Scrolls, regno di demoni e di creature malvage, intorno alle quali gravita la nostra presenza, gettata nel magnifico mondo di Tamriel da numerosi eventi e casualità, che ancora una volta ci riservano il destino di un prigioniero. Anche in questo titolo, infatti, partiremo in cattività, ma la regione di partenza sarà un'insolita Cyrodiil come non ce la saremmo mai aspettata... I programmatori della Bethesda hanno deciso di rendere questa provincia più verdeggiante e di accostarla per similitudine alla classica tipologia di "landa fantasy": interminabili foreste, alte montagne, mare nell'ovest e paludi nel sud. Tutta un'altra cosa rispetto alla monotona e ridondante landa sferzata dalle tempeste di sabbia che Morrowind ci aveva fatto conoscere. L'intero mondo sarà rivisitato e persino la locazione più recondita e inutile sarà rappresentata nei minimi particolari, al fine di rendere più vivo il teatro delle nostre imprese eroiche; il team impegnato per questo preannunciato capolavoro sta infatti puntando molto sulle ambientazioni e sulla loro maestosa rappresentazione: Dungeons, scoscesi pendii, fitte foreste, deserti senza fine... Tutti questi luoghi sapranno ispirarci tranquillità e serenità o disagio e timore, coinvolgendoci pienamente. Ma non saranno solo i luoghi da noi visitati a stupirci: ci sono molte novità che ci attendono dietro un angolo, nella nostra stessa città ed in tutto il mondo. Parliamone più approfonditamente nel prossimo paragrafo.

    Feel the Oblivion if you dislike the Morrow Wind

    In lavorazione dal 2002, il titolo promette di essere tra i migliori della nuova generazione. Nella lista delle tante innovazioni c'è una quanto mai sperata rivisitazione del gameplay, soprattutto per quanto concerne il sistema di combattimento, modificato fin dalle basi per garantire una maggiore fluidità di gioco ed un maggiore coinvolgimento nelle fasi più concitate; gli scontri risulteranno più semplici ed intuitivi: poche saranno le statistiche che effettivamente influiranno sull'esito di un qualsiasi incontro, ma una volta decise in base alle proprie esigenze, non ci saranno problemi di sorta come invece poteva succedere nel terzo capitolo della saga TES a causa dell'enorme numero di skills determinanti. Saranno felici anche gli aspiranti maghi, poiché i padri di Tamriel stanno elaborando anche un nuovo sistema magico di spells casting: i propellenti avranno nuove e diverse funzioni e l'interazione con l'ambiente circostante sarà favorita dai nuovi effetti fisici implementati. Continuando con la défilé delle grandi novità, parliamo della scheda dei personaggi e della sua influenza effettiva nel gioco: memori dell'insufficienza di particolari tipica del "documento di riconoscimento" di Morrowind, il team di Oblivion sta curando la scheda del personaggio a tal punto da renderla uno degli elementi fondamentali nel gioco. Sembra addirittura che si possano impostare dei Modus Agendi in base al giorno, all'ora o alle semplici esigenze del personaggio. In caso di fame, per esempio, il nostro pupillo si recherà nella taverna più vicina per cibarsi; generalizzando, possiamo impostare uno schema comportamentale in maniera tale che il nostro eroe nel giorno X all'ora Y possa fare l'azione Z. D'altra parte, possiamo definire uno schema di azioni affinché la condizione del nostro personaggio lo costringa letteralmente a fare un'azione (ad esempio la fame lo costringerà a ricercare il cibo con o senza soldi). Scendere nei particolari o restare nell'ambito generico sta a noi, che saremo unici e completi governatori del nostro alter ego. Una nuova IA, inoltre, renderà gli NPG (personaggi non giocanti, ma gestiti appunto dalla IA del gioco) - e soprattutto i dialoghi con loro - più interessanti e "vivi", così da eliminare quel fastidioso senso di inadeguatezza lasciato dalla maggior parte delle affermazioni di mercanti o locandieri. E come non parlare dei lunghi e perigliosi viaggi? Quelli che ci hanno fatto disperare e odiare la vasta ambientazione di Morrowind tanto da renderla talvolta noiosa? Ebbene sarà introdotto un nuovo sistema per viaggiare attraverso l'immenso mondo di Oblivion senza mai annoiarsi: una volta raggiunta una locazione, e quindi dopo aver esplorato tutta la strada che si deve compiere per arrivare ad essa, apparirà un'icona sulla mappa. In tal modo, per tornare nella città scoperta, basterà selezionare come meta nell'apposito menù la suddetta per arrivare lì con il dovuto tempo - trascorso nel gioco - e con le dovute conseguenze sulle routines che l'IA elabora di volta in volta per gli NPG. Astuta mossa da parte dei ragazzi di Gavin Carter che in tal modo hanno eliminato il tedio della ripetizione estenuante di paesaggi simili pur senza ledere il piacere - o dovere - dell'esplorazione. Quest'ultima, proseguendo, come può non essere piacevole nelle future terre di Tamriel? Non possiamo non aver notato le carenze ambientali di Morrowind: una foresta era una semplice distesa con qualche albero, priva di tanti elementi che possono essere presenti in una zona boschiva degna di questo nome. Grazie alla nuova tecnologia disponibile, in Oblivion vedremo foreste così fitte da rendere più buia la stanza dove giochiamo, deserti sì ridondanti - come impone comunque il tipo di luogo - ma privi di ripetizioni evidenti e troppo frequenti.

    Anche l'occhio vuole la sua parte

    Andiamo dietro le quinte di questo palcoscenico fantasy e informiamoci riguardo le tecniche utilizzate per la realizzazione. Sembra che i grafici Bethesda abbiano passato l'ultimo anno cercando di sfruttare al meglio gli Shaders delle gpu: si stanno applicando in particolare su normal e specular mapping, per migliorare gli effetti di luce e brillantezza, sul parallax mapping, per i dettagli geometrici e sul diffuse mapping per curare i colori dei panorami che incontreremo. Tutto ciò sarà molto utile al fine di rendere reali i contesti in cui ci muoveremo, ma sarà ancora più utile a questo fine il nuovo motore grafico Havoc 2, grazie al quale si raggiungeranno elevati livelli di interazione con degli scenari a dir poco epici. Questo, insieme alla nuova "Radiant IA", è molto importante in un GdR: per la prima volta potremo sentirci davvero parte di un mondo immenso e palpitante, che non attende altro che le nostre azioni per modificare le proprie concatenazioni di eventi naturali e non.

    Fin dai primi screenshot possiamo carpire le ottime intenzioni del teamwork: notiamo un sistema poligonale ben curato alla base e textures che ricoprono, con il loro manto dettagliatissimo, la realtà virtuale in cui Bethesda ci vuole far sprofondare.
    L'executive producer Todd Howard ci tiene a precisare che tutte le immagini in circolazione sono al 100% in game.

    Come terminerà la ballata del Bardo?

    Come per tutti i capolavori annunciati, l'unico aspetto che ci fa penare è la data d'uscita non ancora rilasciata. La cosa è peraltro comprensibile anche a causa dell'evanescenza dei dati riguardanti le console di nuove generazione, ma questo sicuramente non ci tranquillizza o ci rende meno scalpitanti. Ben presto sarà dovuto un nuovo effluvio di informazioni per aspetti del gioco non ancora toccati nei comunicati stampa Bethesda, ma solo quando ci troveremo finalmente immersi nelle lande sterminate di Oblivion con l'odore acre della carta da imballaggio che ci pizzica l'olfatto potremo finalmente sentirci soddisfatti... o amaramente delusi.


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