Onimusha: Dawn of Dreams è il quarto capitolo di quella che è stata, dichiaratamente nei piani di Capcom fino all'ultimo glorificante momento del terzo episodio, una trilogia. A determinare l'inversione di rotta e la prosecuzione numerica ufficiale, ben lo sapranno i più esperti conoscitori del mondo e dell'economia di mercato, il successo incontrastabile di una saga che proprio nella sua terza incarnazione ha raggiunto l'eccellenza ludica, rivalutando addirittura un'ambientazione piuttosto ispirata ma evidentemente stanca per il troppo sfruttamente.
L'alba dei Sogni, così, sottolineano gli sviluppatori con abbondanza di dettagli, mira a far ripartire da zero il comparto narrativo di Onimusha, mantenendo flebili contatti col passato, giusto nella caratterizzazione dei demoni che i protagonisti saranno chiamati ad affrontare. Dawn of Dream si ambienta 15 anni dopo la conclusione delle gesta di Samanosuke e la caduta definitiva di Nobunaga. Il successore del Signore del male, Hideyoshi Toyotomi, ha preso il controllo dello sterminato esercito Genma per seminare terrore nei feudi medievali del Giappone. Non più un volto famoso si opporrà strenuamente alle forze demoniache, bensì un giovane guerriero di nome Soki, d'ispirazione mitologica, piuttosto che cinematografica come furono i suoi predecessori. Tutto il comparto narrativo, del quale ben poco è stato rivelato se non nominativi e linee fondamentali, sarà modellato su un contesto più fedelmente storico rispetto alle controversie temporali che si sono prospettate come unica soluzione di una vicenda assai intricata.
Certo le novità che Capcom deve giocoforza offrire non saranno di semplice carattere narrativo. Probabilmente le più notevoli introduzioni nel concept ludico di Dawn of Dreams consistono in una maggiore libertà di movimento e nell'attenzione marcata verso l'aspetto ruolistico del gioco. Del primo di tali aspetti è difficile discutere prima della distribuzione di una versione dimostrativa ufficaile, ma dalle dichiarazioni entusiaste dei Producer s'intusce che è stato probabilmente l'elemento di più difficile progettazione. Non sono sufficienti, difatti, strutture ambientali ampie ed interattive, per offrire all'utente una rinnovata gestioen spaziale, ma è necessaria una telecamera le cui inquadrature non siano più ancorate a postazioni fisse. Così il Team di sviluppo deve per la prima volta fare i conti con l'eterna dannazione di ogni Action Game moderno: la gestione di una scenografia votata alla piena libertà dell'utente. Per adesso piena soddisfazione si legge nelle dichiarazioni ufficiali, ed una prima conferma del buon lavoro degli sviluppatori sarà probabilmente disponibile al Prossimo Electronic Entertainment Expo, di cui Everyeye si appresta a fornire coverage Ufficiale ed ampiamente documentato.
Del secondo rinnovamento in fatto di Gameplay, ovvero una rivalutazione sostanziale del comparto "amministrativo-evolutivo", si parla già abbastanza. I cambiamenti in tal senso investiranno non tanto il protagonista, quanto i personaggi che con lui saranno chiamati ad affrontare il periglioso viaggio. Troveranno spazio come attori ludici ben 5 combattenti, di cui la sola figura femminile di Akane è l'unica confermata. Il giocatore sceglierà chi fra di essi avrà l'onore di accompagnarlo, e nel contempo dovrà adoprarsi per incrementare le caratteristiche del compagno (e relativo armamentario), utilizzando appositi punti esperienza. Si viene così a completare un gameplay che già in Onimusha 3 era apparso ben nutrito e forte di una buonissima fluidità e immediatezza. Gli scontri, già spettacolari, si arricchiscono di mosse combinate, strategie di accerchiamento e complicate danze difensive, che l'utente avrà modo non solo di padroneggiare, ma di approfondire secondo i propri gusti grazie alle sequenze di abilità che potà fare apprendere alle nutrite forze del bene. Il gioco di coppia, ovviamente, influirà sull'aspetto lucubrativo della vicenda, permettendo agli sviluppatori di inserire un set di enigmi rinnovato (?), in cui sarà fondamentale l'interazione fra i vari personaggi. Il giocatore, mentre durante le fasi di combattimento potrà assumere liberamente il controllo di uno dei combattenti, dovrà di contro, negli attimi di calma e meditazione, impartire ordini al compagno con l'utilizzo dei tasti direzionali, ormai relegati a funzioni marginali in quasi ogni produzione.
Ovviamente la struttura di Onimusha rimmarà di stampo lineare e progressivo, saldamente ancorata allo svolgimento narrativo della vicenda.
Progressi notevoli in campo grafico, oltre l'introduzione della sopracitata telecamera mobile. Una maggiore attenzione per la modellazione poligonale e per il Character Design prospetta fin da adesso una qualità visiva d'eccezione, come dimostrato dagli screen di gioco. Notevolmente aumentato pure il numero di unità sulla scena. La speranza è che tanta bonta visiva non influisca sulla fluidità di gioco, punto focale del successo di Onimusha 3: il combattimento frenetico non può prescindere da tale aspetto, e sarebbe un vero peccato far regredire la struttura portante degli scontri per offrire una più nutrita dose di spettacolarità.
Anteprima Onimusha 4
Il quarto capitolo di una trilogia. Onimusha, 15 anni dopo
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Francesco Fossetti
Disponibile perPS2
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Dawn of Dreams, è un progetto in fase non avanzata. La necessità di presentare la produzione per la fiera di Los Angeles ha imposto agli sviluppatori il rilascio di dichiarazioni entusiaste di fronte a poche fonti di conferma per prova diretta. Una Beta completa al 20% dovrebbe essere disponibile all'E3 per la stampa specializzata, ed Everyeye cercherà di offrire un completo aggiornamento di immagini e filmati, nonchè le impressioni dirette dell'utente di fronte ai rinnovamenti di Onimusha.