Pathfinder: Kingmaker, gioco di ruolo isometrico basato sul tabletop di Pathfinder, arriverà anche su PlayStation 4 e Xbox One il prossimo 18 agosto con tutti i DLC finora pubblicati. Ce lo ha svelato in anteprima Alexander Mishulin di Owlcat Games, creative director del progetto, che ci ha mostrato (in una presentazione hands-off) le principali modifiche all'interfaccia e ai sistemi, per meglio adattarli all'utilizzo attraverso il pad. "È stato un lavoro difficile", ci ha anticipato, senza nascondere però la soddisfazione per un adattamento che non ha sacrificato alcunché ed è dunque paragonabile alla versione già disponibile su PC dalla fine del 2018.
Dal tempo reale ai turni
La più grossa modifica che interesserà Pathfinder: Kingmaker Definitive Edition sarà la possibilità di scegliere tra una modalità a turni o una in tempo reale similmente a quanto avvenuto con Pillars of Eternity II: Deadfire, ma con la principale differenza che il passaggio tra l'una e l'altra modalità potrà avvenire in qualsiasi momento, anche durante le battaglie.
Mishulin ci ha raccontato che questa idea è stata mutuata direttamente da una mod di successo già pubblicata per l'edizione PC, che per il team si sposava alla perfezione con le versioni console. Anche su PC, tuttavia, sarà possibile beneficiare di un aggiornamento che sarà pubblicato in concomitanza con l'uscita delle edizioni Xbox One e PlayStation 4: potrà dunque essere un'occasione per riprendere in mano il gioco e provarlo in una veste che meglio rappresenta lo stile del tabletop game.
Su console, la modalità a turni sarà molto probabilmente il modo migliore per giocare: l'interfaccia è stata pesantemente ricostruita, adattata alle esigenze di un sistema di controllo meno fluido e con un esiguo elenco di tasti a disposizione, ma i ritmi della modalità in tempo reale - sebbene pur sempre compassati rispetto agli esponenti del genere action RPG - potrebbero dare qualche grattacapo a chi non sa destreggiarsi tra una miriade di opzioni e abilità attive. La modalità in real time rimane comunque consigliata per gli scontri più semplici, quelli che si possono sbrigare con qualche attacco base e senza necessità di muovere tatticamente la squadra sul campo di battaglia.
Durante gli sconti nella turn mode, la coda delle azioni viene mostrata sulla parte sinistra dello schermo ed è possibile alterarla decidendo di posporre il turno di un membro del party. Tutto il resto dell'interfaccia console è stato ingrandito per semplificare la visione e la selezione delle numerosissime abilità attive di cui può disporre un personaggio.

Anche la schermata dei dialoghi è stata ingrandita, senza che però le funzionalità (ad esempio il glossario, una sorta di enciclopedia in game che spiega il significato di alcuni termini specifici apparsi durante le discussioni) siano state in qualche modo diminuite o alterate. Al livello di contenuti e possibilità, dunque, la versione console non avrà nulla da invidiare a quella PC, e per chi ha già utilizzato il gamepad con esperienze di gioco altrettanto complesse, come XCOM o Divinity: Original Sin, non dovrebbe trovare alcun problema neppure con Pathfinder: Kingmaker.
I dubbi
La presentazione si è concentrata quasi esclusivamente su sezioni di combattimento, dapprima più semplici e poi più impegnative, ma non ci è stata data l'opportunità di vedere in azione ogni elemento di Pathfinder: Kingmaker. Nonostante su questo aspetto rimanga impresso un punto interrogativo, ci sentiamo comunque abbastanza fiduciosi della bontà dell'adattamento, considerato che sono le sequenze di scontro quelle notoriamente più difficili da tradurre su gamepad.
Siamo invece più dubbiosi sull'impatto che la modalità a turni potrà avere sui ritmi di gioco: il titolo di Owlcat Games è infatti ricco di scontri anche molto impegnativi, e chissà se la loro declinazione turn based non arrivi a risucchiare troppo tempo, soprattutto agli utenti che non hanno voglia di imbarcarsi in un progetto dalla lunghezza titanica.
Si potrà rispondere a questa domanda solo alle prese con la versione finale, ma non va dimenticato che l'originale Pathfinder: Kingmaker era stato pensato per avere un combat system in tempo reale, e da quanto ne sappiamo il team di sviluppo non ha operato alcuna modifica per meglio conciliare l'introduzione di una modalità a turni. Sulla possibilità di una versione Switch, infine, Alexander Mishulin non ha potuto rispondere: una conversione sull'ibrida di Nintendo richiederebbe molto più lavoro di adattamento e per ora Owlcat non ha alcun programma in merito. Magari se le versioni PlayStation 4 e Xbox One avranno il successo sperato, il titolo potrebbe approdare anche sulla console della casa di Kyoto.