Anteprima Pimp my ride

Arriva sul portatile Sony lo show più accessoriato d’America

Anteprima Pimp my ride
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox 360
  • Wii
  • Psp
  • Dal piccolo al piccolissimo schermo

    Da molti considerato un cult televisivo, Pimp My Ride si è distinto dai vari reality show grazie alla sua miscela di auto super accessoriate, meccanici dalla battuta pronta e un presentatore dalla risata contagiosa, il rapper Xzibit. Inutile dire quanto questo show riesca ad esaltare quella passione che ogni uomo (ma anche molte donne) porta nel dna: quella per le automobili. Vedere un rottame cadente divenire un bolide fiammante e, per di più, stracarico di optional assolutamente fantascientifici (s’è mai vista una riproduzione della Cappella Sistina sul tettuccio di un minivan?) è uno spettacolo quantomeno affascinante.
    L’Activision ha pensato bene di trarre profitto da questo format di successo mettendo in cantiere una versione videoludica, ma come avrà trasformato un reality show come Pimp My Ride in videogioco? E, soprattutto, avrà soddisfatto le esigenze dei fan?

    Pimp My Gameplay

    Il materiale finora esaminato lascia presagire ben poco di positivo. Pimp My Ride si presenta come un racing game con un interfaccia che potrebbe ricordare il secondo Need For Speed Underground. Avremo a che fare con un ambiente free roaming ed un radar su un angolo dello schermo che ci indicherà l’ubicazione delle sfide alle quali partecipare. Purtroppo, una serie di idee riciclate e, come se non bastasse, già di per sé obsolete rendono questo gioco ben distante dalla serie creata da EA.
    L’unica modalità di gioco disponibile si estende all’interno dei confini di una fantomatica città chiamata Pimp City (ottimo stratagemma che permette agli sviluppatori la libertà di non creare un ambiente cittadino credibile); il giocatore potrà correre liberamente per le strade, raccogliere denaro distruggendo alcuni elementi specifici dell’arredo urbano e partecipare ad eventi che gli permetteranno di ottenere altri crediti al fine di acquistare gli agognati upgrades per il suo mezzo. Tali eventi altro non sono se non blandi minigame dove ci si limita a premere i pulsanti che appaiono su schermo: un gioco che basa buona parte della sua struttura su una meccanica di gioco simile è ormai difficile da trovare.
    Il resto delle competizioni prevede delle gare a tempo contro un altro avversario attraverso una zona circoscritta della città in cui vince chi si porta a casa più pezzi di ricambio per la propria vettura.
    La fisica (se tale si può definire) che governa i mezzi, sembra tuttora completamente slegata dal reale e, allo stesso tempo, distante da un qualsivoglia stile arcade. Le auto talvolta appaiono inchiodate al terreno, in altre occasioni scodano e perdono il controllo come fossero delle schegge impazzite; sembra che non vi sia nessuno studio pianificato per quanto riguarda il loro comportamento.
    Il tutto sarà ovviamente condito dall’irresistibile verve del rapper Xzibit che farà più volte la sua comparsata attraverso dei piccoli video che accompagneranno il giocatore nelle sfide di “pimpaggio”. I dialoghi, chiaramente, rispecchieranno lo stile del programma televisivo nonostante le battute siano state scritte ad hoc per il gioco.
    A completare l’aspetto audio vi saranno un buon numero di tracce hip-hop, alcune ad opera dello stesso conduttore dello show.

    Before and After

    Pimp My Ride nasce come conversione da PS2 e si vede, si vede fin troppo. La cura riposta dallo sviluppatore è quantomeno inadeguata, tanto per usare un eufemismo. Dal framerate traballante alle texture poco definite passando per una location ed un parco auto poco ispirati questo prodotto sembra soffrire di tutti i più famosi difetti delle produzioni legate ad un noto brand da pubblicizzare. Alla qualità visiva va ad affiancarsi una scarsa varietà dichiarata dei contenuti: saranno disponibili soltanto sedici automobili da "pimpare" ed i componenti da applicare a ciascun veicolo saranno in totale (che comprende sia i tuning estetici che prestazionali) soltanto un migliaio.. un numero decisamente irrisorio se paragonato a quello di prodotti quali il già citato Need For Speed...
    Ulteriore aggravante alla già compromessa situazione è costituita dalla mancanza di informazioni su modalità di gioco alternative allo story mode: sebbene fosse difficile sperare in un gioco in infrastruttura ci si aspetterebbe almeno un multiplayer locale per quattro partecipanti, ma ad oggi non si hanno notizie in merito...

    Pimp my ride Allo stato attuale ci vorrebbe un miracole per rendere Pimp My Ride un titolo quantomeno sufficiente. La pochezza del gameplay, un level design piatto ed una serie infinita di difetti grafici lo rendono tale da concorrere come peggior gioco in assoluto per PSP. Pimp My Ride riuscirà probabilmente a dare il colpo di grazia a chi già non ne poteva più dei porting da PS2, settando un nuovo standard nel campo delle operazioni commerciali di bassissimo rango. Chissà se i ragazzi della West Coast Custom, i brillanti meccanici dello show televisivo, riuscirebbero a pimpare questo gioco in tempo per l’uscita?

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