Anteprima Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate

Le Sabbie del Tempo si fanno portatili ancora una volta

Anteprima Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate
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Disponibile per
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Psp
  • Il principe torna anche su Playstation Portable

    A noi l’ultimo Prince of Persia è piaciuto. Perché puntualizzare un simile concetto? Ben saprete che pur nella sua bellezza è stato forse uno degli episodi della celebra saga più criticati, magari a volte eccessivamente e con troppa fretta visto che di fronte ad un comparto ludico, effettivamente poco fortunato, si ergeva con fierezza lo splendore delle locations, colorate da una grafica in cell-shading delicata e dal gusto sopraffino. Le sabbie dimenticate, anche su PSP, riprende invece lo stile più “americano” finora toccato dalla serie (allineandosi all’uscita del tie-in cinematografico), tornando dunque ad una similitudine con la trilogia di vecchia generazione collocandosi temporalmente tra Le Sabbie del Tempo e “Spirito Guerriero. Diversamente dalle console casalinghe, dove Prince of Persia tornerà con prepotenza alle note meccaniche ludiche, su PSP si presenterà in maniera differente, forse in tributo all’episodio originale della saga, con un gameplay in 2.5D su sfondi tridimensionali.

    Avere sangue reale nelle vene non è sempre un vantaggio

    Il gioco ci mette ovviamente nei panni del Principe che, dopo l’avventura in Azad, scopre che i suoi cugini sono tutti misteriosamente scomparsi e decide quindi di mettersi alla loro ricerca. Scoprirete presto che colpevole non è altri che uno spirito maligno, la cui leggenda narra, che per ucciderlo serve esclusivamente un eroe dal sangue reale. Per garantire la sua sopravvivenza, il malvagio decide quindi di rapire e giustiziare tutti gli uomini nelle cui vene scorre il sangue di un re, e voi siete naturalmente tra questi. Durante l’avventura, sarete accompagnati dallo spirito femminile di Helem, che in cambio del suo aiuto, vi chiederà di liberare le sue sorelle dalla terribile prigionia in cui sono state rinchiuse dall’antagonista della storia.
    E’ la stessa Helem a funzionare come una sorta di ponte tra la nuova saga e quella apparentemente abbandonata durante la scorsa generazione. Grazie alle sue capacità sovrannaturali, riuscirete infatti a prendere il potere per manipolare il tempo, e usarlo a vostro vantaggio durante le fasi ludiche. Esse, saranno perlopiù contraddistinte da combattimento e platforming, con l’ago della bilancia maggiormente indicato verso quest’ultima caratteristica, per gli amanti dell’episodio originale. Come accennato infatti in sede di apertura, Le Sabbie Dimenticate utilizzerà sfrutterà unicamente le due dimensioni, con l’azione dunque che si propaga a scorrimento orizzontale. Le prime versioni dimostrative denotano un sapiente utilizzo degli scenari volti a realizzare un gioco sempre veloce ed immediato, adatto quindi alla natura portatile e alla posizione dei pulsanti della PSP. I combattimenti verranno infatti eseguiti tramite l’apporto del pulsante quadrato per attacchi ed eventuali combo, cerchio per la parata e la schivata e X per un lancio verso l’alto del malcapitato nemico. Lo schema più semplice e scontato possibile, ottimo per offrire una curva d’apprendimento poco ripida e adatta a tutti i palati.

    Sabbie multiuso

    Aldilà degli scontri lama contro lama, è interessante vedere come verrà sfruttato questa volta il potere delle Sabbie del Tempo. Da queste possiamo peraltro ammirare alcune similitudini con le versioni casalinghe del gioco. Lo spirito Helem, come detto, sarà l’arma tramite il quale potremo manipolare a nostro piacimento il tempo. Una volta guadagnato ed attivato il potere, ella verrà infatti utilizzata analogamente ad un cursore da puntare verso gli obiettivi nemici o le strutture da modificare nel tempo. Avrete già intuito quindi la possibilità di rallentare eventuali trappole durante le fasi platform, il congelamento di avversari mentre siete intenti a combattere o, forse a questo non avevate pensato, la costruzione temporanea di piccole strutture in sabbia volte al superamento di baratri altrimenti insuperabili. Il funzionamento delle Sabbie è dunque simile alla Freezing Water che vedrete invece su PC, Playstation 3 e Xbox 360 e svolge ottimamente una duplice funzione, in entrambi i casi importante, sia durante gli scontri sia mentre spremerete le meningi per il completamento di un enigma ambientale. Ma non è tutto. La Sabbia potrà infatti tornarvi utile anche come arma dalla distanza o per creare trampolini che vi permetteranno di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. In pratica è lunga la lista delle azioni che le Sabbie potranno permettervi di compiere. E per quanto possiamo nutrire qualche dubbio sull’effettiva validità di un sistema ludico tanto solido quanto, in teoria, antiquato, ci sentiamo di garantire per ora una buona fetta di fiducia alla mini-versione dell’amato principe.
    Spendiamo, infine, giusto due parole sul comparto grafico che naturalmente non potrà certo competere con le analoghe edizioni in alta definizione, ma è in grado senz’altro di poter dire la sua su portatile, grazie ad una realizzazione il più possibile ricca nei dettagli, ben colorata e soprattutto abbastanza fluida, presupposto fondamentale per un titolo del genere. Piccola postilla per menu e cut-scene che saranno realizzate tramite un particolare stile disegnato a mano.

    Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate sembra la classica e perfetta alternativa alle grosse produzioni in alta definizione, riviste però in filosofia portatile. Ubisoft non si è infatti limitata ad un semplice downgrade grafico, ma ha preferito, giustamente, offrire un prodotto maggiormente vicino allo stile delle macchine da portare in giro, tramite un gameplay in 2.5 dimensioni a scorrimento orizzontale che tanto ricorda, almeno nell’aspetto, l’originale episodio del 1989. L’utilizzo delle Sabbie del Tempo non fa altro che aggiungere sapore a delle meccaniche solide ben note a tutti gli amanti del genere. Resta da vedere se la classicità delle meccaniche del gameplay, possa influire negativamente sulla qualità generale del gioco. Ma per saperlo dovrete aspettare la nostra recensione.

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