Project EVE: un Action RPG con un combat system ispirato a NieR Automata

Lo studio coreano SHIFT UP ha finalmente condiviso nuovi dettagli sul suo Action RPG, vi raccontiamo le novità emerse sul gioco.

Project EVE
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  • PS5
  • Sono trascorsi quasi due anni dalla prima volta che abbiamo posato gli occhi su Project EVE. Annunciato con un teaser trailer nel mese di aprile 2019 dallo studio SHIFT UP, il titolo è rimasto fuori dai nostri radar fino allo scorso novembre, quando lo sviluppatore coreano ha diffuso in rete uno spettacolare video di gameplay incaricato di mettere in mostra il frenetico action AAA. Sfortunatamente il titolo non dispone ancora di una finestra di lancio, né conosciamo con esattezza le piattaforme su cui girerà: in passato lo studio aveva annunciato che la sua nuova creatura sarebbe approdata su PC, PlayStation 4 e Xbox One, ma dal momento che il sito ufficiale di Project EVE e il più recente video di gameplay non menzionano più alcuna piattaforma, è assai probabile che qualcosa sia cambiato nei piani di SHIFT UP.

    Non a caso, basandoci esclusivamente sui recenti asset a nostra disposizione, che appunto pongono sotto i riflettori un comparto tecnico notevole, non ci sentiamo di escludere la possibilità che il titolo possa esordire direttamente su PlayStation 5 e Xbox Series X|S. In attesa di chiarimenti e di conoscere ulteriori dettagli sul promettente prodotto, abbiamo analizzato attentamente la boss fight pubblicata nel mese di novembre, allo scopo di carpire quante più informazioni possibili sullo sfrenato sistema di combattimento su cui poggia Project EVE.

    È tempo di reclamare il perduto pianeta Terra

    A prima vista si direbbe che i piani di SHIFT UP non siano i soli ad essere cambiati. Confrontando il teaser trailer di Project EVE con l'ultimo video di gameplay di Project EVE, è impossibile non notare le modifiche apportate a quella che pensavamo fosse la protagonista del gioco. Sebbene questa abbia conservato i caratteristici tratti asiatici che al tempo ci avevano subito conquistati, la nuova "Eve" appare molto diversa, sia per quanto concerne i lineamenti che il vestiario, ancora una volta costituito da una sorta di tuta da combattimento assai aderente e attenta a mettere in risalto le irresistibili curve della fanciulla.

    L'aspetto originale di Eve

    La nuova Eve presentata al pubblico a novembre 2020

    Della precedente Eve sono rimasti soltanto la frangia e i lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo (che durante i combattimenti si presta, a quanto pare, a fastidiose compenetrazioni), il che potrebbe suggerire in realtà l'esistenza di un editor con cui personalizzare un minimo l'aspetto dell'eroina, che in ogni caso continua ad apparire estremamente affascinante e un tantino triste.

    Del resto, stando alle pochissime informazioni pervenute sul canovaccio narrativo, Project EVE è ambientato in un futuro post-apocalittico in cui la Terra è stata attaccata e conquistata da abominevoli invasori noti come "NA-tivi", i quali hanno non solo hanno provocato il collasso della società umana, ma addirittura hanno rimpiazzato l'uomo in cima alla catena alimentare del pianeta, costringendolo a rifugiarsi in orbita.

    A settant'anni circa dal disastro, la graziosa Eve e altri sopravvissuti non meglio specificati avranno quindi il compito di tornare sulla Terra per riconquistarla e scacciare una volta per tutte gli agghiaccianti invasori venuti da chissà dove. Certo, il tema non è assolutamente nuovo a produzioni di questo tipo, ma l'approccio del piccolo studio coreano SHIFT UP, che in Project EVE sta investendo parecchio tempo e risorse (basti pensare che nel 2019 il team asserì di voler decuplicare il numero di sviluppatori coinvolti nel progetto), potrebbe riservarci dei risvolti inediti e inaspettati, che pertanto non vediamo l'ora di esplorare.

    La cacciatrice di mostri aberranti

    Mettendo da parte sia l'intreccio, che al momento rappresenta una grossa incognita, sia il comparto tecnico, sul quale torneremo a breve, l'aspetto più interessante di Project EVE è senza dubbio rappresentato dal combat system, che non a caso, come rivelato dallo stesso team di sviluppo, è in gran parte ispirato a due titoli di qualità indiscutibile quali God of War e NieR: Automata (a tal proposito vi suggeriamo di rileggere la nostra recensione di NieR: Automata). Descritto come un action RPG semi-open world, Project EVE è infatti caratterizzato da un sistema di combattimento scatenato e alquanto violento, che appunto farà schizzare il sangue in ogni angolo della mappa e dello schermo. Come anticipato poc'anzi, gli avversari della sensuale Eve sono mostri raccapriccianti e di una certa stazza, ma questo non basta assolutamente a intimidire la nostra seppur esile eroina, che da parte sua può contare sulla propria agilità e su una spiccata abilità nell'uso della spada. Equipaggiata con una lama futuristica, che a discrezione della propria utilizzatrice è anche in grado di generare delle micidiali scariche elettriche, Eve è una vera e propria scheggia, in quanto può ricorrere a eleganti capriole e schivate laterali per evitare i colpi del nemico, nonché portarsi rapidamente alle spalle o comunque ai fianchi dell'orrenda bestia affrontata.

    Se una schiavata effettuata all'ultimo momento innesca un prezioso Bullet Time in cui gli attacchi si fanno ancora più letali (proprio come in Bayonetta), la boss fight mostrataci da SHIFT UP ha inoltre rivelato che la spada di Eve, nonostante le dimensioni contenute, può essere utilizzata persino per deviare i colpi nemici, a patto che questi vengano intercettati col giusto tempismo.

    Una volta passata al contrattacco, la ragazza è poi in grado di sferrare affondi e fendenti incredibilmente rapidi, destreggiandosi con grande abilità e sicurezza tra gli assalti e le improvvise sfuriate dei ripugnanti NA-tivi. Ad ogni modo, a giudicare dalla demo mostrata da SHIFT UP si direbbe che il colpo di grazia assestato ai boss sarà sempre anticipato da un breve QTE, come accadeva ad esempio nella serie di Shenmue (qualora non abbiate familiarità col brand di Yu Suzuki vi suggeriamo di consultare la nostra recensione di Shenmue 3).

    Ad aver destato maggiormente la nostra curiosità sono comunque le tre barre presenti in alto a sinistra dello schermo, che assieme all'icona posta nell'angolo opposto (e incaricata di indicare in qualsiasi momento il numero di oggetti curativi ancora a disposizione del giocatore) rappresentano gli unici elementi visibili di un'interfaccia utente a dir poco minimalista. Mentre quella posta più in alto indica gli HP residui della nostra Eve, quella più in basso si direbbe uno scudo con cui attutire i danni, che appunto diminuisce ad ogni colpo ricevuto e si ricarica dopo un assalto portato a segno: difatti, quando questa è piena i danni provocati dagli attacchi nemici vengono ridotti o addirittura azzerati; viceversa, quando questa è pressoché vuota, Eve riporta danni ingenti e potenzialmente fatali.

    La più interessante è però la barra centrale, che si ricarica dopo ogni singolo fendente della graziosa fanciulla e che le permette di scatenare il vero potere della propria arma: sacrificando piccoli segmenti della seconda barra, Eve può infatti incrementare non solo la sua velocità di azione, ma anche la potenza delle scariche elettriche che attraversano la spada che impugna, in modo tale da infrangere anche le difese più solide e abbattere mostri dannatamente coriacei.Fondato nel 2013 dall'apprezzato artista Hyung-Tae Kim, che durante la propria carriera si è occupato del character design di Blade & Soul, The War of Genesis 3 e soprattutto della serie di JRPG nota come Magna Carta, lo studio SHIFT UP ha dichiarato di star utilizzando avanzate tecniche di scansione 3D ad alta densità, allo scopo di consegnare agli utenti dei personaggi davvero realistici e garantire "le migliori prestazioni possibili su ciascuna piattaforma selezionata". Una promessa cui non fatichiamo a credere, specialmente dopo aver potuto ammirare lo spettacolare scontro tra la stessa Eve e l'agghiacciante NA-tivo munito di ben tre fila di zanne.

    Sviluppato in Unreal Engine 4, Project EVE offre un colpo d'occhio sontuoso, un'ottima modellazione poligonale dei personaggi e degli ambienti, nonché un frame rate incredibilmente stabile persino nelle situazioni più concitate, quando particellari e schizzi di sangue fioccano in tutte le direzioni.

    Stellar Blade Purtroppo il materiale che abbiamo esaminato finora è ancora poco e non ci permette di sbilanciarci coi giudizi, ma nel complesso i recenti asset diffusi da SHIFT UP sono già valsi a Project EVE un posto di rilievo tra i più promettenti titoli attualmente in via di sviluppo nel continente asiatico. Non per nulla, mentre la trama è ancora avvolta nel mistero, il colpo d’occhio e il frenetico combat system dell’action RPG ci hanno già rapiti, catapultandoci con la fantasia tra le sue affascinanti e dettagliate ambientazioni post-apocalittiche. Augurandoci che tutti i mostri sfoggino un design insolito e agghiacciante (cosa che li accomuna agli orribili e al tempo stesso meravigliosi Estranei di Scarlet Nexus), riteniamo di poter dormire sonni tranquilli circa la riuscita del progetto e non vediamo l’ora che lo sviluppatore ci serbi in pasto nuove informazioni sulla sua accattivante creatura.

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