Project Gray: nativi americani contro alieni in un mondo Open World

Project Gray è sicuramente un gioco particolare che porta sul piano ludico uno scontro tra alieni e nativi americani.

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  • Nel vasto e rigoglioso panorama dello sviluppo indipendente capita spesso di assistere a imprese che, fuori da un simile contesto, non esiteremmo a definire folli. È certamente il caso di quei team composti da una sola persona che danno alla luce progetti ambiziosi, come racconta la storia di Bright Memory Infinite, l'ipercinetico sparatutto di Zeng Xiancheng nato quasi per diletto e divenuto in seguito qualcosa di molto più concreto (qui trovate la nostra recensione di Bright Memory Infinite).

    Di minor impatto, ma comunque degno di nota vista la premessa comune, è Project Gray: action RPG open world a tema alieni, annunciato recentemente con un corposo video di gameplay. In-D, pseudonimo dello sviluppatore sudcoreano che ne sta curando interamente la realizzazione, ha promesso continui aggiornamenti sullo stato dei lavori, giacché - è bene precisarlo sin da subito - il progetto si trova ancora in fase pre-alpha. Motivo per il quale abbiamo deciso di sorvolare sulle apparenti lacune e scoprire invece cos'ha da offrire questa audace proposta portata avanti da un singolo autore. Vediamolo insieme.

    Nativi americani contro alieni

    Il trailer si apre con un piano sequenza che passa in pochi secondi dal volto del protagonista - un individuo dalla pelle pitturata e i tratti tipici del nativo americano - a una panoramica sulle distese erbose che giacciono intorno. Ci troviamo sul pianeta Asirma, e a sconvolgere quello che sembrerebbe un semplice quadro preistorico è l'arrivo, del tutto improvviso, di una navicella aliena che con i suoi possenti arpioni metallici si áncora al terreno e da lì comincia a trivellarlo - o almeno così ci viene da ipotizzare - con una sorta di raggio di energia cerulea.

    Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che la trama ruoti intorno alla premessa di una mutua cooperazione tra gli abitanti del pianeta e una civiltà aliena denominata Gray, e che, indagando scrupolosamente sulla natura di questo sodalizio, il protagonista venga a conoscenza di alcuni inquietanti particolari che lo spingeranno a voler combattere le creature venute dal cielo.

    Non sappiamo altro circa l'aspetto narrativo della proposta, anche se l'adozione di una struttura open world suggerisce che vi saranno non pochi dettagli e informazioni da rinvenire durante il peregrinare in queste terre selvagge per poterne approfondire la storia. D'altro canto, il connubio tra tecnologie tanto misteriose quanto sofisticate e una popolazione incredibilmente arretrata rievoca quel tipo di estetica retrofuturistica che abbiamo già visto in un ben più blasonato Horizon Forbidden West (la nostra recensione di Horizon Forbidden West è a portata di click).

    Un elemento caratterizzante per la narrativa in primo luogo, ma anche per il character design, dal momento che il protagonista possiede una protesi d'acciaio al braccio destro che gli conferisce abilità straordinarie in ordine di qualche concessione aliena ancora da svelare. Insomma il materiale per dare forma a un ordito interessante e colmo di retroscena sembra esserci tutto, anche se per ora non possiamo sbilanciarci sul ruolo effettivo che avrà la storyline nell'esperienza complessiva.

    Assalto all'astronave

    La porzione di gioco che occupa tutti i 15 minuti del trailer è incentrata esclusivamente sull'assedio della navicella aliena, una tra le tante attività a cui potersi dedicare su Asirma e che, in buona sostanza, si potrebbe definire come un dungeon a più fasi. Nella prima parte vediamo svolgersi un combattimento contro altri indigeni sotto la fusoliera, tra la polvere e i detriti fatti schizzare in aria dal raggio di energia. Da qui si passa a una sessione di arrampicate tra i getti di fuoco emessi dalle bocche dorsali della nave, mentre il protagonista salta repentinamente da una piattaforma all'altra grazie a un comodo rampino.

    Infine l'approdo all'interno della struttura, dove il nostro eroe si confronterà con nemici alieni ed enigmi ambientali, prima di arrivare a quella che sembra una boss fight abbastanza formale, ma non per questo stilisticamente poco efficace. Più in generale, anzi, è proprio l'aspetto scenografico a convincere maggiormente. Benché il protagonista sia armato di tutto punto, con clava, scudo, arco e il braccio meccanico di cui sopra, le azzuffate risultano tutto sommato monotone e dal livello pressoché nullo di combo.

    È invece l'impatto scenico a riservare piacevoli scorci, laddove un uso per certi versi smodato dei particellari tende a enfatizzare le azioni a schermo rendendo più coinvolgente ogni tipo di attacco. Complici anche i cangianti fasci di energia che si irradiano negli ambienti dell'astronave e in presenza di alcuni tipi di nemici. Per il resto, comunque, il combat system - al cui sviluppo ci aspettiamo sarà deputato un folto skill tree vista la natura ruolistica del gioco - si rifà a stilemi piuttosto consolidati, con un approccio incentrato sul corpo a corpo, schivate e parate, dove spiccano soltanto alcuni poteri speciali, come ad esempio la capacità di intrappolare i nemici in bolle di energia statica.

    Gli enigmi ambientali, invece, sembrano reggersi spesso sull'utilizzo della telecinesi e sullo spostamento di alcuni artefatti non meglio specificati. A tal proposito, dobbiamo ammettere che le soluzioni dei puzzle sembrano, almeno ad un primo avviso, alquanto intuitive, ma si tratta se non altro di un espediente che promette di aggiungere varietà al gameplay. Trattandosi di un progetto portato avanti da un singolo sviluppatore non possiamo negare che gli elementi messi a fuoco in questo assaggio di gameplay facciano ben sperare circa la visione d'insieme e il potenziale del concept, al netto degli attuali dubbi sulla riuscita di alcune componenti dell'esperienza.

    Stando alle dichiarazioni dell'autore, tra l'altro, l'offerta ludica di Project Gray si snoderebbe attraverso un gameplay non lineare, dove l'esplorazione del mondo aperto potrà condurre di volta in volta il giocatore a situazioni ben diversificate. Le stesse astronavi, infatti, benché ovviamente simili nell'aspetto, cambierebbero continuamente di configurazione presentando sempre sfide inedite, cosa che allude a un possibile sistema di generazione procedurale (anche se al momento non abbiamo alcuna conferma in merito).

    Non ci sembra neppure il caso di soffermarci sugli aspetti meramente tecnici vista la natura concettuale di quanto mostrato con questo primo trailer. È evidente che ci siano ampi margini di miglioramento per quanto concerne le animazioni - al momentotroppo legnose - e il feedback dei colpi, ma discutere di questi dettagli senza riconoscere che quanto mostrato è al più una dichiarazione d'intenti sarebbe ingiusto oltre che riduttivo, considerando soprattutto lo sforzo erculeo e la profonda dedizione dimostrati da in-D.

    Project Gray Con ancora pochissime informazioni a disposizione, ed un trailer che mostra solamente un prototipo di gameplay, il futuro di Project Gray rimane avvolto nell'ombra, anche se la volontà dello sviluppatore sudcoreano di trovare dei collaboratori non fa che deporre a favore di più concrete aspettative. Sebbene quella che abbiamo visto sia soltanto una delle tante attività promesse nell'open world pensato da in-D, il respiro di retrofuturismo che ne ammanta gli ambienti - in particolar modo gli interni dell'astronave - segna già un buon punto di partenza per quello che potrebbe divenire un prodotto ispirato anche se derivativo. Non resta che attendere il prossimo aggiornamento e vedere gli sviluppi di questo progetto ancora embrionale, ma sicuramente da tenere d'occhio.

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