Anteprima Pure

Disney interactive si “sporca” su quattro ruote

Anteprima Pure
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • L'equilibrio delle parti

    Curioso destino quello dei Climax Interactive. L’etichetta inglese, recentemente acquistata da Disney Interactive e rinata col nome di Black Rock Studio, è salita negli anni sul palcoscenico videoludico per due serie motoristiche dalle opposte anime: Moto GP e ATV Offroad Fury. Il primo brand con velleità simulative, il secondo spiccatamente arcade.
    Il nuovo progetto della rinnovata software, quasi a voler rappresentare l’apice di un percorso di sviluppo, vuole proprio tentare di coniugare due gameplay tanto differenti: le folli corse acrobatiche dei quad, e il modello di guida (quasi) realistico dei bolidi a due ruote. Chi pensava che il titolo del gioco, Pure (“puro”), evocasse - soprattutto se unito all’etichetta Disney - idilliaci e pacifici scenari si sbagliava di grosso. Stiamo infatti parlando di un titolo adrenalinico, veloce, “sporco” e cattivo al punto giusto. Il primo avversario a scendere nel fango della competizione lanciata dal primo Motorstorm lo scorso anno, insomma, risponde al nome di Pure.

    Vertigo

    Alla recente Game Developers Conference, Jason Avent, presidente di Black Rock, ha presentato alla stampa il titolo, completo solo all’80% e previsto (su PC, PS3 e Xbox360) per il prossimo autunno. E, indubbiamente, i due teaser trailer ed i livelli giocabili nella saletta privata di mamma Disney hanno centrato l’obiettivo di stupire chiunque avesse la fortuna di poterli visionare.
    Orizzonti lontanissimi fanno da sfondo a corse sfrenate, inframezzate da balzi e salti acrobatici assolutamente inverosimili (e proprio per questo ancor più epici e coinvolgenti). Sedici scatenati piloti di quad non si risparmiano scorrettezze di ogni tipo (alla faccia del fair play), tagliandosi la strada e spintonandosi. Tutto è estremamente frenetico, fluido e (almeno così è parso) saldamente ancorato ai 60 frames per secondo, nonostante, come abbiamo già anticipato, i piloti in pista (offline ed online) siano ben 16, tutti perfettamente animati.
    Punti di forza del gioco sembrano essere fin d’ora una fluidità invidiabile ed un motore grafico capace di mostrare panorami da sogno, disegnando scenari poligonali dotati di un’orizzonte virtuale talmente lontano da far credere di trovarsi davvero in una vallata alpina. Queste doti sono assolutamente necessarie per trasmettere al giocatore quel senso di vertigine e di pericolo che gli sviluppatori reputano la caratteristica distintiva del gioco. Durante gli improbabili salti e nel corso delle evoluzioni, infatti, la telecamera abbandonerà la tradizionale inquadratura da tre quarti, per ruotare intorno al veicolo, mostrando al contempo l’azione da un coreografico punto di vista e i baratri che fanno da sfondo alle coraggiose gesta dei piloti. Anche durante le più tranquille fasi “terrestri”, la telecamera non mancherà di rendere coinvolgente l’azione, con linee dinamiche capaci di enfatizzare la velocità, con convincenti effetti di blur e facendo tremare letteralmente lo schermo all’attivazione del turbo.
    Naturalmente, l’utilizzo del tradizionale boost, è stato legato alle acrobazie e alle evoluzioni dell’alter ego del giocatore, in una maniera che cerca di introdurre una certa strategia nell’utilizzo della nitro. Esistono infatti tre distinti livelli di acrobazie, quelle base, quelle avanzate, e quelle da professionisti, ciascuna legata ad un diverso tasto della pulsantiera frontale. Chiaramente, ad acrobazia più impegnativa corrisponde un maggior rischio di cadere (e quindi è necessario un maggior abbrivio per il salto), ma l’incremento sulla barra del turbo è direttamente proporzionale alla difficoltà dell’evoluzione. Purtroppo però, per poter accedere ai vari livelli di acrobazia è necessario avere un’adeguata scorta di turbo. Ne consegue che il giocatore deve operare una scelta: bruciare subito sul tempo gli avversari, accontentandosi di acrobazie base e di brevi periodi di utilizzo del turbo, o scatenarsi sulle rampe in modo da accumulare nitro sufficiente per un intero giro di pista? Se a questo si aggiunge che, passati i tre livelli crescenti di acrobazie, è possibile effettuare una mossa speciale (diversa per ciascun pilota) in grado di garantire turbo infinito per un determinato lasso di tempo, si capisce come il vero cuore del gioco sia proprio nel cercare il giusto equilibrio tra acrobazie e folli velocità.
    Come abbiamo anticipato, gli scenari appaiono ricchi di dettagli e particolarmente ampi. Gli sviluppatori dichiarano che ciascun tracciato dispone di almeno cinque scorciatoie, molte delle quali percorribili soltanto in seguito ad una spericolata acrobazia.

    Pure Prima dell’uscita del gioco devono trascorrere ancora almeno sette lunghi mesi. Più che necessari per affinare le già discrete doti di un titolo che rischia di far passare in secondo piano quel Motorstorm 2 che in molti già attendono. Il titolo Disney sembra avere tutte le carte in regola: una giocabilità a metà strada tra arcade e simulazione, scenari ampi e vari e una "politica di gara" condita da quel pizzico di strategia che non guasta mai. Vedremo nei prossimi mesi quali saranno le modalità di gioco, quanti i percorsi ed i personaggi disponibili, ma, visto che il cuore pulsante del gioco sembra essere già così convincente, potrebbero rivelarsi dettagli di poco conto, di fronte alla maestosità di un titolo decisamente sconsigliato a chi soffre di vertigini.

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