Quantum Break Anteprima: abbiamo visto la versione estesa della demo

Remedy scende maggiormente nei dettagli del videogioco e della serie tv mostrandoci una demo più estesa

Quantum Break Anteprima: abbiamo visto la versione estesa della demo
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  • Pc
  • Xbox One
  • Non conosciamo fino in fondo le motivazioni, fatto sta che Microsoft ha dedicato gran parte dei riflettori della Gamescom 2014 a Quantum Break. Il reveal del gameplay è avvenuto proprio durante la conferenza di apertura: in quell'occasione è stato svelato in maniera fugace il funzionamento del sistema di sparo, così come qualche scampolo della meccanica di controllo del tempo.
    Un misto di eccitazione e dubbio ha pervaso la community, indecisa se incoronare la nuova fatica Remedy come un legittimo erede di Max Payne oppure come il solito trito e ritrito shooter in terza persona.
    Ebbene, per farci dormire sonni più tranquilli Microsoft ci ha mostrato giusto ieri una versione estesa della demo, commentata dal team di sviluppo finnico ed approfondita in compagnia del mitico sceneggiatore Sam Lake.

    Il potere di Crono

    Remedy è alla ricerca di un'esperienza cinematica. Spostando l'attenzione dalla cittadina in stile Twin Peaks alla metropoli nordamericana di Rivenport, la scala cresce a dismisura; la voglia di raccontare non più l'esistenza intimista di un paranoico scrittore, bensì gli straordinari eventi di una comunità da milioni di persone cresce a dismisura.
    La storia, per quello che abbiamo appreso, comincia nell'università (fittizia) di Riverport, dove un esperimento sul controllo del tempo finisce in tragedia, fornendo tuttavia ai tre protagonisti (Jack Joyce, Beth Wilder e Paul Serene) uno straordinario potere sul continuum spazio-temporale. Jack è anche l'unico personaggio finora mostrato e verosimilmente sarà il protagonista dell'intera avventura: di lui ci siamo fatti l'idea che sia un tipo impressionabile, timidino e affatto avvezzo al pericolo.
    Di contro, Paul Serene rappresenta il villain principale dell'avventura in virtù anche della carica di CEO della Monarch Solutions, idealmente un fondo d'investimento, con le mani sugli esperimenti condotti nei laboratori universitari ed immanicato con la politica cittadina.
    La demo si riferisce ad una sequenza appartenente circa alla metà del gioco ed evidenzia chiaramente il regime marziale che è stato imposto a Rivenport subito dopo il disastro temporale. La Monarch vuole a tutti i costi Jack Joyce, se possibile vivo. Ma come abbiamo già visto nel gameplay reveal, Jack è piuttosto lesto e non si scoraggia da alcuni mercenari: nella parte inferiore dello schermo compare un indicatore giallo, il quale una volta caricato consente di sprigionare i propri poteri di controllo temporale. Essi sono sostanzialmente due: fermare il tempo e di conseguenza irrigidire le movenze nemiche è un ottima occasione per cercare una copertura più favorevole; oppure si può fermare il tempo all'interno di una singola area, quindi vomitare verso di essa un intero caricatore in stile bullet time di -guarda caso- Max Payne, il quale si conficcherà simultaneamente nella pellaccia avversaria non appena riattivato il normale scorrere del tempo.
    La barra si ricarica con il passare del tempo: significa che quando si sarà svuotata completamente sarà possibile riempirla di nuovo semplicemente aspettando alcuni secondi. "E' un gioco sul tempo, per cui ogni meccanica è dominata dal tempo" ha scherzato Lake. Tuttavia a scopo dimostrativo per la Gamescom il caricamento di questa barra è stato velocizzato così da utilizzare un maggior numero di volte i poteri e presentare un gameplay più dinamico: pertanto ci aspettiamo nel gioco completo un'azione più ragionata, dove i poteri non possono essere spammati ad ogni istante, ma sapientemente dosati dietro ogni copertura.
    Nella demo visionata presso lo stand Microsoft abbiamo anche intravisto una sparatoria contro una coppia di nemici pesantemente corazzati (assomigliavano a dei Big Daddy) ed in grado anche loro di manipolare il tempo: mentre il ponte tutt'intorno era sospeso in un inquietante limbo, il terzetto agiva e si comportava come se il fluire temporale fosse lo stesso di sempre.

    Le fasi esplorative sono dominate dalle cosiddette Fratture, sequenze scriptate realizzate con il motore grafico del gioco, le quali bloccano qualsiasi attività biologica e meccanica tutt'intorno, eccezion fatta ovviamente per Jack. Solo, abbandonato e avvolto da un silenzio che non manca di produrre stridii tali da incrementare la tensione della scena, il giocatore si ritrova all'interno di alcune fasi platform, intervallate da enigmi ambientali (alcuni buchi temporali obbligano gli oggetti ad un loop perpetuo).
    Dal punto di vista ludico sono poca cosa, anche perchè l'interesse primario di Remedy durante queste sezioni è mostrare l'incredibile comparto grafico di Quantum Break. Lo sviluppo in esclusiva dimostra ancora una volta quale mirabile qualità tecnologica si possa estrarre da un hardware affatto top di categoria: il contrasto tra le fonti luminose ed i neri in primo piano testimoniano sia il background di Remedy con Alan Wake, sia la cura certosina dietro Quantum Break. Addirittura si nota una field of view veramente incredibile, con grattacieli ed altri monumenti in lontananza, nonostante la maggior parte delle sessioni avvengano in contesti lineari e scriptati.
    Insomma c'è la volontà di stupire, in duplici modi: con la pura potenza muscolare di Xbox One, come dimostra il ricco dettaglio e tutta l'intensità sprigionata dal cozzo tra una nave mercantile ed il ponte che attraversa il fiume. E poi con il racconto di piccole storie cucite addosso a perfetti sconosciuti e scolpite tra le pieghe del tempo: proprio durante una Frattura ci è capitato di assistere ad una contrapposizione tra un gruppo di cittadini ed un vigilante, la scia del proiettile di quest'ultimo sospesa nell'aria ed il volto trasfigurato dal terrore dei primi.

    Live Action

    Quantum Break se ricordate fu annunciato come progetto ibrido a cavallo tra videogioco e serie televisiva. Ma solo in occasione della Gamescom 2014 Remedy ha dimostrato di avere le idee chiare ed ha annunciato di essere in procinto di girare la serie tv ispirata all'avventura vissuta nel videogame. Se nell'opera interattiva si vestiranno i panni dello scienziato Jack Joyce, quella live action avrà come prospettiva quella dei villain, Paul Revere e la Monarch Solutions. Non sappiamo purtroppo di quanti episodi si comporrà, ma abbiamo scoperto come che la serie live-action sarà inclusa nel disco di gioco.

    Quantum Break Una demo più estesa e la possibilità di chiedere spiegazioni direttamente ai capi delprogetto ci ha permesso di aggiunger importanti tasselli al puzzle Quantum Break. Il titolo di Remedy esclusiva Xbox One si rifà alle sparatorie ed al bullet time di Max Payne, ma è la volontà di tratteggiare una storia a prendere il sopravvento. La grafica spaccamascella ha più l'intento di stupire il giocatore con effetti speciali, luci, ombre, esplosioni, scenari apocalittici, effetti particellari, piuttosto che esplorare inedite soluzioni di gameplay. Sembra quasi che il team finlandese voglia sprecare gran parte delle risorse grafiche di Xbox One: l'esempio più calzante è rappresentato dalla strepitosa field of view che accompagna ogni ambientazione, lasciando intendere addirittura una progressione free-roaming, mentre sia le sparatorie che le esplorazioni sono perlopiù lineari e cadenzate da eventi scriptati. Le conclusioni per ora sono che Quantum Break è un'esperienza prima di tutto cinematica, dove la potenza di calcolo è al servizio della trama e dell'atmosfera. Il gameplay riprende il bullet time di Max Payne, ragione ancora più in profondo sul fattore tempo, le sue implicazioni ludiche e perchè no filosofiche, ma si adegua a script predeterminati. Insomma, un gioco ancora in gran parte da capire!

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