Anteprima Radchet & Clank

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Anteprima Radchet & Clank
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  • PS2
  • Radchet & Clank

    La mole di titoli qualitativamente alti per Ps2 non è di certo indifferente, e le bandiere di questa line-up sono più o meno famose e riconosciute: Pro Evolution Soccer, Ico, Metal Gear Solid 2, GT3, Final Fantasy X...Chi ha fame di GDR nipponici, può stare certo di trovare quello che cerca sulla console Sony, così come coloro che non possono fare a meno delle quotidiane partite calcistiche virtuali. Eppure, c'è un genere che su Ps2 sta rivivendo una seconda giovinezza, un genera da sempre appannaggio delle piattaforme Nintendo soprattutto dall'avvento delle prime console a 32 bit. Da allora, a partire da Saturn e Psx, per passare a Dreamcast e al primo anno di Ps2, sono davvero pochi i titoli di questa categoria, i platform, degni di essere ricordati dalla sempre più crescente folla videogiochistica: Rayman, Sonic Adventure, Ape Escape e forse il primo Crash Bandicoot. Troppo poco, considerando che su N64 l'amante di Mario e Co. poteva intrattenersi con il famoso idraulico e con una folta schiera di titoli di elevato valore quasi tutti sfornati da quella che è una delle case più note talentuose in assoluto, Rare. Ma da un anno a questa parte, un qualsiasi platformologo, se desidera trastullarsi col suo genere preferito su una delle console next generation, la scelta è solo una: Ps2. I nostalgici possono svagarsi con il seguito/non seguito del grandioso Ghost'n'Globins, Maximo. I fan più accaniti della grafica supportata da un'ottima giocabilità Jak and Daxter, e chi vuole il puro e semplice divertimento può puntare quello che a detta di alcuni è il miglior platform finora accolto dall'Emotion Engine, Klonoa 2. Nessuno di questi è un'autentica pietra miliare, ma ad esclusione di Maximo (che comunque è un ottimo titolo), le creature di Naughty Dog e Namco sono dei capolavori che meritano di essere giocati e completati. Il discreto assortimento di platform per la console Sony è destinato a crescere nel giro di pochi mesi, grazie allo sviluppo di Maximo 2, da poco annunciato, di Jak and Daxter 2, che verrà presentato all'E3, e di Radchet and Clank. Quest'ultimo, conosciuto fino a poco tempo fa col nome in codice di L5, ha tutte le carte in regola per eleggersi come miglior platform per Ps2. Radchet and Clank ha molto da condividere con Jak and Daxter, tant'è vero che l'engine utilizzato dagli sviluppatori, gli Insomniac Games (quelli di Spyro), è lo stesso messo a punto dai Naughty Dog. Il pensiero immediato è quello che i programmatori non avevano le capacità per creare un motore grafico all'altezza di Jak and Daxter, e quindi, come farebbe un team inesperto oppure uno sviluppatore in parecchia difficoltà di fronte ad un hardware complicato come quello della Ps2, prende "in prestito" un engine ottimo e versatile come quello fatto da Jason Rubin ed Andy Gavin, oppure per problemi di tempo si opta questa scelta. Ma ci sono da dire un paio di cose: innanzitutto, se un motore grafico, come quello di Jak and Daxter, è uno dei migliori se non il migliore che si può trovare sulla piazza per Ps2, allora non è certo una cattiva idea riciclarlo per un nuovo prodotto. Infine, se l'engine viene ulteriormente migliorato e la maggior parte del tempo gli sviluppatori lo riservano per la giocabilità, allora ben vengano mosse di questo tipo. Coloro che non hanno giocato a Jak and Daxter e per quelli che non hanno mai sentito parlare di questo engine, una breve descrizione è obbligatoria. L'apparato tecnico del titolo dei Naughty Dog è stato il primo esempio di gioco di seconda generazione per Ps2. La caratteristica principale di questo motore era la capacità di muovere una quantità mostruosa di poligoni al secondo senza però sottoporre il giocatore a noiosi e continui caricamenti. Era possibile muoversi coi due personaggi principali (solo uno però partecipava all'azione vera e propria) ovunque senza vedere una schermata nera o un "please wait", a dir poco impressionante visto che era una caratteristica assolutamente inedita in un videogioco. Oltre a ciò, il livello delle texture era su una media qualitativa decisamente alta e le animazioni non trovano praticamente eguali. Fate 2+2, e immaginatevi cosa possa essere Radchet and Clank, dato che le peculiarità del comparto tecnico di Jak and Daxter, sono tutte qui, ma migliorate. Quindi, nuove animazioni di altissimo livello e ancor più belle, maggior numero di poligoni, giochi di luce migliorati e (si spera) l'eliminazione dell'aliasing. I personaggi principali sono, come intuibile dal titolo, l'animale meccanico Radchet e il suo amico robot Clank. Il loro compito è salvare la galassia da un impero malvagio che ha intenzione di riunire una serie di pianeti per creare un solo mondo ibrido, che comporterebbe la scomparsa della maggior parte della popolazione spaziale. Radchet e Clank si devono recare in ciascuno dei mondi presi di mira dall'impero, salvare la gente e fare piazza pulita dei nemici. Come accaduto in Jak and Daxter, il personaggio secondario, in questo caso Clank, non è possibile guidarlo in prima persona; il giocatore si limita ad impersonare Radchet, anche se è più che probabile una maggiore partecipazione durante l'azione vera e propria del suo amico. Una delle caratteristiche più interessanti è la quantità mastodontica di armi e oggetti vari utilizzabili, ben 35. Nel primo livello, Radchet è armato di una semplice chiave, ma più avanti può trovare cose molto più distruttive ed appaganti come pistole, lanciafiamme, lanciagranate e così via, che necessiteranno tra l'altro di munizioni per il loro funzionamento. Le armi il più delle volte ce le si procura acquistandole direttamente, piuttosto che attuando ricerche o risolvendo segreti. La compravendita avviene tramite bulloni (!!), le monete di questa galassia, ottenibili con la semplice esplorazione dei vastissimi ambienti di gioco o con l'eliminazione di un nemico.
    Un'altra particolarità di questo platform assolutamente gradita è la non linearità che caratterizza il gioco dall'inizio alla fine. Non mi riferisco alla presenza di diversi finali o di obiettivi raggiungibili con azioni differenti (non è escluso che tutto questo sia implementato nella versione completa), ma alla possibilità di andare sempre e quando di vuole nel pianeta che si desidera (a patto che sia già stato visitato in precedenza) e compiere la missione che più interessa. Quindi, per fare un esempio, nel caso non riusciate a risolvere un enigma fondamentale per la raccolta di un oggetto necessario a terminare una missione, potete passare su un altro pianeta e liberare una zona controllata dall'impero con delle sane ed emozionati blastate. Sarà molto difficile raggiungere la frustrazione, anche se i giocatori più inesperti potrebbero indispettirsi di fronte a una tale libertà d'azione, ma fortunatamente i programmatori hanno pensato di inserire un ottimo sistema d'aiuto che in parecchi casi ritornerà utile.
    All'E3, Radchet e Clank farà la sua apparizione per un primo test pubblico, e chissà che non possa rivelarsi uno dei titoli più interessanti e divertenti della fiera.

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