Anteprima Rayman 3: Hoodlum Havoc

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Anteprima Rayman 3: Hoodlum Havoc
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Disponibile per
  • PS2
  • Gba
  • N-Gage
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • Il ritorno dell'eroe senza arti ne parti

    In principio fu il 2D. Poi una terza dimensione si impadronì del miglior platform totalmente bidimensionale mai apparso su Playstation e Saturn, e migrò verso il 128bit Sega. Dal Dreamcast passò alla PS2 e PsOne, ma con risultati non troppo positivi. Ora si riaffaccia sulle next-generation console con intenzioni davvero mirabolanti.
    Se Rayman 2 (o Revolution) già aveva fatto vedere quanto i poligoni possano efficacemente rappresentare un mondo cartoonesco potremmo considerare questo terzo episodio come il suggello definitivo della bravura degli artisti Ubisoft.
    Texture coloratissime e ben definite, effetti di luce e ombra innovativi (per il genere di appartenenza), 60 fotogrammi al secondo fissi e una mole poligonale non trascurabile sono le caratteristiche distintive del motore grafico che muove questo Rayman 3.
    La trama si differenzia dei predecessori per una spiccata caratteristica noire, con il nemico di turno, interpretato questa volta da un Lum Oscuro, che cerca di sfruttare una neonata fonte di energia, il Succo di Plum, per creare una folta schiera di “Hoodlum” malvagi capaci di conquistare il mondo.
    Fanno ritorno vecchie conoscenze di Rayman come Globox, qui interprete di un ruolo tragicomico garantito dall’ingestione da parte del bluastro bestione di un Lum Oscuro che gli farà perdere la ragione.
    Ubisoft garantisce la presenza di ben 20 tipi di nemici differenti (di cui 7 boss) e, ben più interessante, una pletora di situazioni differenti da superare attraverso meccaniche di gioco uniche e variegate. Il gameplay risulta un mix tra classico platform e puzzlegame, dove quest’ultima caratteristica è prevalentemente incarnata nell’utilizzo della miriade di power-up di cui Rayman può fare appropriato sfoggio. Questi poteri aggiuntivi sono solitamente a tempo, della durata media di poche decine di secondi, e includono: una catena ad uncino (per potersi agganciare e dondolare), uno zaino-elicottero a doppia pala (per potersi librare nell’aria), guanti crea-vortici (che possono essere utilizzati come strumenti di offesa o di “manipolazione rotatoria”) e una potente armatura con guanti “spinosi” (utili per buttare giù porte o ostacoli di ogni genere). Ovviamente potremo aspettarci ulteriori poteri aggiuntivi da utilizzare a prodotto finito, oltre a modalità di gioco ancora sconosciute.
    Già da adesso il gameplay è piuttosto differenziato, con livelli on-rail alla Sonic, o alla guida di potenti veicoli simili agli sgusci di Episodio I, oltre ai soliti standard, qui mantenuti a livello sempre elevato, dei canoni platform.
    Anche l’audio promette bene, con Ubisoft che grazia l’edizione originale della voce di John Leguizamo, attore e doppiatore famoso per le sue interpretazioni presenti, tra gli altri, in Ice Age (il nostro “L’Era Glaciale”).
    Insomma, a quanto pare questa terza apparizione di Rayman pare tornare ai fasti di un tempo, con l’innovazione e il valore tecnico che ci si aspetterebbe da un gioco giunto alla terza edizione su console che, ne siamo certi, renderanno giustizia agli sforzi creativi della casa francese; per un’analisi più accurata, nonché per avvalorare le impressioni positive che questo titolo ci ha suscitato, vi rimando alla recensione di prossima pubblicazione.

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