Anteprima Red Dead Revolver

Leggi la nostra anteprima e le novità sul videogioco Red Dead Revolver - 890

Anteprima Red Dead Revolver
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Mano Rossa

    Con indosso il suo largo cappello e nella fondina la fedele sei-colpi, il rude, ma eroico, Mano Rossa si accinge a debellare orde di spietati pupazzoni imbavagliati, nonché i loro mai troppo malefici boss.



    Questa la complessa e macchinosa trama che si cela dietro al nome di “Red Dead Revolever”, sparatutto in terza persona edito da mamma Capcom che ci vede calati nei panni del govine e piacente cow-boy “Red Hand”, col difficile compito di fare fuoco su qualsiasi cosa osi muoversi innanzi ai nostri occhi.

    La struttura che regge il gioco è sostanzialmente molto semplice: muovendosi attraverso innumerevoli sparatorie dobbiamo “ripulire” i tranquilli villaggi del West dalle nefaste bande che li occupano. Una volta massacrati tutti questi buffoncelli ci si parerà davanti il grosso, cattivo e puzzolente capobanda di turno: faremo fuori anche lui e poi via in un altro paesino, dove la storia sarà più o meno la stessa.



    Il sistema di controllo sembra semplice e immediato, proprio come si conviene a un gioco di questo genere, e c’è anche un’attacco particolare (e ovviamente devastante) che si può effettuare combinando alcuni tasti insieme (cosa che torna quantomai gradita e divertente); anche il modo in cui è stato concepito il puntamento dell’arma riserva alcune interessanti particolarità: si può scegliere, ad esempio, se mirare alla gamba del nostro avversario, e costringerlo così a trascinarsi maldestramente, o se freddarlo con un colpo diretto al capoccione.

    Qualche appunto va fatto invece al controllo della telecamera che segue l’azione, elemento essenziale in uno sparatutto, che risulta calibrato in maniera un po’ troppo grezza rispetto alle necessità del gioco e che potrebbe rendere il tutto leggermente frustrante, qualora il difetto non venisse eliminato al momento della distribuzione.



    Per quanto concerne l’estetica del nostro Red Dead Revolver non ci sono particolari innovazioni: il motore grafico svolge il suo dovere senza pretendere troppo dalla macchina, risultando comunque godibile. I personaggi sono realizzati in maniera consona, e anche l’effetto “seppia” che riveste il tutto contribuisce a rendere l’atmosfera “old West”. Una nota positiva anche per come sono state rese le sezioni di gioco ambientate durante la notte o in zone nebbiose: riescono appieno nel loro intento.



    Non ci resta dunque che aspettare di avere tra le mani questo titolo e vedere se la Capcom ha centrato il bersaglio con questo sparatutto…
    E, vi prego, perdonatemi questo tristissimo gioco di parole conclusivo.

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