Anteprima Rengoku II - The Stairway to H.E.A.V.E.N

Un sequel molto promettente!

Anteprima Rengoku II - The Stairway to H.E.A.V.E.N
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  • Dalle stalle... alle stelle



    Rengoku - The Tower of Purgatory, è stata una delle più cocenti delusioni che ha accompagnato i primi mesi di vita di Playstation Portable. Le premesse erano eccellenti, questo action game poteva contare su una trama molto accattivante, in puro stile Asimov, su un character design di tutto rispetto e su un originale sistema di gestione degli armamenti del nostro alter ego virtuale. Purtroppo questi “pro” sono stati abbondantemente surclassati dagli aspetti negativi presenti sia nel gameplay che nel comparto video e il titolo è naufragato rapidamente nel mare della mediocrità.
    Per i molti che non hanno giocato il primo episodio ricordiamo brevemente di cosa stiamo parlando; in un prossimo futuro la razza umana avrà rinunciato ad ogni forma di conflitto, demandando le questioni politiche e territoriali più spinose al risultato degli scontri di un torneo, che vede contrapporsi legioni di robot programmati per combattere in eterno tra di loro. Ogni nazione sceglie il proprio paladino che, in caso di vittoria, garantisce la supremazia del popolo a cui è associato, per poi continuare a combattere fino al giorno in cui sarà disattivato da un avversario...
    Un giorno, tra questi esseri senz’anima, uno si pone un quesito:”Perché?”. Il suo nome è A.D.A.M. e Rengoku racconta la sua lunga scalata del “Purgatorio”, la prigione dalle sembianze di torre in cui si svolge il crudele torneo, e che nella sua cima custodisce le risposte a tutte le domande...
    Tutto lasciava presagire un prossimo capitolo delle avventure di A.D.A.M. ma nulla poteva farci sospettare che cosa Rengoku 2 - Stairway to H.E.A.V.E.N. ci avrebbe offerto nella sua forma definitiva: il balzo in avanti effettuato da questo titolo è davvero sorprendente, sotto tutti i punti di vista.

    Inferno, purgatorio e paradiso cibernetico

    Ancora una volta il nostro eroe deve tentare la scalata di una torre, “H.E.A.V.E.N.” costituita da un certo numero di piani dall'architettura particolarmente complessa (molto di più di quella dei livelli del “Purgatorio”). I primi livelli di questa nuova prigione portano il nome di alcuni dei “vizi capitali”: è probabile che si tratti solo di un anticipo di quello che ci aspetta, una specie di espiazione dei peccati in attesa di attraversare il paradiso (a cui sicuramente fa riferimento il nome della nostra dimora, ovvero Heaven).
    Le scialbe ambientazioni del primo episodio sono state sostituite da arene di varie e credibili, alcune chiuse ed angoscianti, altre vaste a perdita d'occhio, collegate da angusti corridoi e da un gran numero di dispositivi per il teletrasporto. Le casse metalliche, unico vero elemento decorativo delle antiche prigioni, sono state affiancate da una moltitudine di strutture, tutte in grado di fornire riparo al nostro androide. Ed è proprio di posti in cui rifugiarsi che questo secondo capitolo di Rengoku necessita in abbondanza: i cyborg avversari hanno guadagnato un intelligenza artificiale ed una potenza offensiva davvero sorprendente, gli scontri, che nel primo capitolo richiedevano tanta pazienza ed un pollice poderoso, adesso sono più tattici, ma nel contempo rimangono frenetici e ricchi di sfida. Ancora una volta il nostro cyborg può sostituire parti del suo corpo, testa compresa, con le armi che sottrae ai propri nemici, cambiando le proprie caratteristiche di combattimento oltre all'aspetto. Ovviamente l'arsenale è stato ampliato e raffinato: tutte le armi da fuoco sono molto più "convincenti", gli shotgun producono un effetto devastante, ma richiedono un tempo di caricamento ben superiore a quello della chaingun, che scarica nell'etere decine di colpi, ma in pochissimo tempo termina la propria riserva di munizioni. Tra le armi bianche invece va segnalata la più "cool" delle nuove entrate, la motosega, che si pianta nel corpo degli avversari e li lacera in modo lento ma inesorabile!.
    A testimoniare la cura dedicata all'equilibratura del gameplay contribuiscono le molte novità inserite nella gestione delle parti aggiuntive di A.D.A.M.: nel primo capitolo il termine delle munizioni o dell'energia di uno degli accessori ne decretava la scomparsa e la conseguente necessità di reperirne uno sostitutivo. Fortunatamente in Rengoku 2 gli arti, una volta spremuti a dovere, diventano inattivi e, recandosi al punto di salvataggio, è possibile ricaricarli; inoltre, disseminati negli enormi livelli, si trovano delle torri energetiche, capaci di donare nuova vitalità a quegli accessori ormai esausti.

    Alle migliorie del gameplay corrisponde un altrettanto corposo potenziamento del comparto video: la telecamera che riprende l'azione varia di posizione in funzione della situazione di gioco, alzandosi o abbassandosi per fornire maggiore campo di visuale o un dettaglio sugli elementi più prossimi; proprio questi ultimi non sembrano nemmeno distanti parenti di quelli apparsi nel primo capitolo: le arene sono complesse, dettagliate, e particolarmente evocative, oltre ad essere arricchite, finalmente, da effetti di luce degni del potente portatile di casa Sony.
    Anche i robot che abitano H.E.A.V.E.N sono migliorati, sia nelle animazioni che nel dettaglio, ora sono ben più grandi e più “distinguibili”. Uno dei maggiori problemi di “Purgatory” risiedeva nella assoluta mancanza di varietà, che si manifestava anche nell'anonimato dei nemici affrontati (buona parte dei quali erano troppo piccoli per riconoscersi). Ora, grazie al restyling e alla maggiore cura dedicata ai cyborg, si è effettivamente più coinvolti nei numerosi scontri, che godono, tra l'altro, di un accompagnamento musicale variabile, che sottolinea con motivi gravi gli scontri più importanti, e diviene più leggero nelle fasi di esplorazione.
    Ciò che non siamo in grado di valutare è l'effettiva varietà di questo titolo; Rengoku è a tutti gli effetti un misto tra un action game, un picchiaduro e un gioco di esplorazione, una specie di “Robotron” in terza persona: la viva speranza è che sia gli elementi di esplorazione che quelli action godano della cura adeguata a garantire un sufficiente livello di interesse durante tutto l'arco di svolgimento del gioco. Certo, anche una buona trama ed una serie di extra in grado di garantire un buon livello di rigiocabilità non sarebbero male... ma sappiamo accontentarci!

    Rengoku II: The Stairway to HEAVEN Rengoku - Stairway to H.E.A.V.E.N è un titolo promettente, caratterizzato da un gameplay ricco di azione e da un comparto video finalmente degno di nota. Se i programmatori di Hudson, oltre ad arricchire il gameplay e la grafica, sono riusciti ad ovviare alla monotonia del primo episodio potremmo davvero essere prossimi alla nascita di un ottimo gioco, e per di più saremmo finalmente di fronte ad un buon arcade concepito esclusivamente per Playstation Portable. Aspettiamo fiduciosi di provare la versione definitiva; per ora non possiamo che apprezzare quanto visto in questa breve demo.

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