Resident Evil 4 Anteprima: l'orrore sta per tornare su PC

L'orrore torna sul PC!

Resident Evil 4 Anteprima: l'orrore sta per tornare su PC
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  • PS2
  • Wii
  • iPhone
  • NGC
  • iPad
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • L’alba di un mito

    Tutto ebbe inizio 10 anni or sono, nel lontano 1996, quando l’Umbrella Corporation, un’azienda farmaceutica senza scrupoli, a causa di un incidente, diffuse nell’aria il T-Virus (una sostanza gassosa creata in totale segretezza dentro laboratori sotterranei), destinato a cambiare per sempre le sorti di Raccoon City.

    Tra superbi sfondi prerenderizzati, spiazzanti colpi di scena ed enigmi cervellotici, in seguito a delle strane e misteriose sparizioni nei dintorni della città, furono i membri della squadra speciale S.T.A.R.S. divisione ALPHA a dover fare i conti per primi con gli orrori che infestavano un’antica magione nella foresta, rivelatasi in seguito solo una copertura per uno dei tanti laboratori segreti della Multinazionale farmaceutica.

    Eppure nonostante il loro intervento, il virus non riuscì ad essere contenuto nella villa, e si diffuse a macchia d’olio su Raccoon City, abbracciando in una spirale di terrore l’ignara popolazione.

    Paese che vai, usanze che trovi...

    Resident Evil 2, cronologicamente successivo agli eventi del primo episodio, ci fece calare nei panni di
    Leon Kennedy, assoluto protagonista anche di questo quarto episodio, che all’epoca era un novello agente appena arrivato in città e completamente ignaro di quanto stesse accadendo.

    Dopo esser scampati alla morte in un incidente con un tir, Leon e Claire Redfield, giunta in città alla ricerca del fratello Chris (uno dei protagonisti del primo episodio), si ritrovarono a fare i conti con le conseguenze create dal T-Virus, venendo a conoscenza della causa dell’epidemia e dell’Umbrella tramite diari e documenti, mentre cercavano disperatamente una via di fuga. A ruota seguirono il terzo episodio, dove avemmo modo di fare la conoscenza del temibile e cocciuto Nemesis, e Code Veronica, nominato il miglior episodio sia della serie principale sia di quella parallela (Gun Survivor).

    Almeno fino ad oggi.

    Come ti reinvento il Survival Horror!

    Diciamoci la verità, la gallina dalle uova d’oro della Capcom, nonostante abbia inventato, anzi diffuso su larga scala il genere Survival Horror (non dimentichiamoci che il gioco all’epoca prese spunto da un certo Alone in the Dark), col passare degli anni non ha saputo rinnovarsi, rimanendo ben salda alle origini sia in termini di gameplay che di trama: personaggi poligonali sempre a corto di munizioni che si muovono con legnose quanto inverosimili animazioni in ambienti bidimensionali erano il marchio di Resident Evil, a parte un timido segnale di cambiamento negli ultimi episodi della saga (tra cui il già citato Code Veronica in primis).

    Con questo quarto episodio in dirittura d’arrivo finalmente anche sui nostri PC, tutto viene stravolto, a partire dalla grafica sino ai controlli, ora più naturali e sciolti, conferendo alla serie una massiccia componente Action.

    Il ritorno di una vecchia conoscenza!

    In Resident Evil 4 saremo chiamati a prendere il controllo di Leon Kennedy, tra i pochi miracolati agli orrori di Resident Evil 2, ora alle dipendenze della Casa Bianca come agente speciale per la sicurezza. La missione assegnatagli in questo capitolo sarà quello di salvare la figlia del Presidente degli Stati Uniti, rapita da un misteriosa setta che, secondo fonti attendibili, ha come quartier generale un anonimo villaggio in Spagna.

    Si, avete letto bene: questo capitolo ci porterà nientemeno che in una sperduta località nell’entroterra spagnolo! Diciamo pure addio, quindi, al marasma di zombie che imperversavano nelle terre maledette di Raccoon City e prepariamoci ad affrontare nuovi, terribili, nemici che ci daranno molto più filo da torcere dei cari vecchi morti viventi...

    Questione di stile...

    Sin dai primi istanti di gioco noteremo qualcosa di diverso rispetto agli altri capitoli della serie. La prima cosa che salta ovviamente all’occhio è la grafica che, grazie alla quasi maniacale cura dei particolari, si attesta su livelli eccellenti, immergendoci completamente negli scenari di gioco. Il motore tridimensionale fa il suo sacrosanto dovere, arricchendo con dinamicità e un’inedita dose di realismo ogni location di gioco, con indiscutibili tocchi di classe nell’illuminazione degli ambienti ed effetti speciali.

    Le innovazioni tuttavia vanno ben oltre il mero comparto grafico: urgeva un cambiamento radicale e c’è stato anche nei controlli del nostro beniamino. Diciamo pure addio alle inquadrature statiche e ai movimenti legnosi che facevano sembrare i vecchi protagonisti dei provetti Robocop: ora saremo in grado di controllare Leon con un sistema di movimento simile a quello visto in Metal Gear Solid, molto più fluido e realistico anche nelle varie azioni ed evoluzioni nel campionario del nostro alter-ego virtuale.

    La telecamera sarà posizionata esattamente dietro le spalle del protagonista, ma lascerà il posto ad una visuale ravvicinata, quasi in prima persona, quando andremo a puntare i nostri avversari, decisamente più dinamica e che ben si adatta al nuovo gameplay. Come accennato gli zombie sono andati in pensione, lasciando la scena a nuovi, temibili e molto più intelligenti avversasi, contadini apparentemente impazziti il cui unico scopo sembra essere solo quello di vederci morti. La cosa che ci lascerà senza parole, comunque, è l’abilità che dimostreranno nell’organizzare veri e propri assalti e inseguimenti a discapito della nostra tranquillità. Se nei capitoli precedenti gli zombie erano poco più che ostacoli sul nostro cammino, questa volta per rispedire al creatore i nostri avversari avremo necessità di un piano d’azione ben definito, lasciando poco o niente al caso.
    Come se non bastassero le importanti novità introdotte, qua e là nel corso della trama avremo modo di interagire con eventi in tempo reale sulla falsariga degli eventi “Quick Time” del buon vecchio Shenmue, dove saremo chiamati a pigiare entro un tempo limite una sequenza di tasti che in alcuni frangenti compariranno sullo schermo. E guai a sbagliare...

    L’altra faccia della medaglia: Resident Evil su PC...

    E’ innegabile quindi che la serie di Resident Evil si sia evoluta verso uno stile di gioco a chiaro stampo Action che lascia letteralmente il giocatore senza un attimo di tregua, in balia di forti emozioni e tachicardia come da copione. I veterani della serie non avranno nulla da rimpiangere però: gli elementi horror e gli enigmi che tanto hanno reso famosa questa serie ci sono eccome e sui nostri computer il titolone Capcom tornerà cosi come lo hanno giocato sulla GameCube e Ps2 tutti gli altri. Molto probabilmente la conversione per PC conterrà tutti gli elementi bonus inseriti nella versione Ps2, come l’avventura alternativa ai comandi di Ada Wong (altra protagonista di questo episodio) intitolata Separate Ways e tante altre chicche sbloccabili solo a gioco terminato.

    Tra i dubbi che maggiormente aleggiano su Resident Evil 4, l’argomento porting è indubbiamente ai primi posti: nel corso degli anni per accontentare gli utenti PC, sono stati rilasciati 3 episodi della serie, ma le conversioni erano così console-dipendenti da far impallidire gli stessi zombie! Forse staremo esagerando un pochino, ma limitarsi a dare la possibilità di cambiare solo la risoluzione dello schermo ci sembra un po’ poco. Con le attuali tecnologie, se sfruttate a dovere, potrebbero dare risultati di gran lunga migliori della seppur ottima versione per le altre console. L’unica cosa che possiamo fare comunque è incrociare le dita e sperare per il meglio.

    Resident Evil 4 è ufficialmente previsto per il 14 di ottobre, salvo ulteriori ritardi da parte di Ubisoft, che distribuirà il titolo completamente localizzato in italiano.

    Resident Evil 4 Resident Evil 4 sia nella versione GameCube che Ps2, è stato nominato da critica e pubblico come uno dei migliori titoli mai realizzati nel firmamento dei videogiochi. Grazie ad un gameplay innovativo e ad una realizzazione tecnica sotto molti aspetti perfetta, ha rinnovato e riportato in auge un genere che dopo tanti anni e innumerevoli titoli era diventato schiavo di sé stesso e dei suoi limiti. Resta da vedere quindi se Capcom aggiungerà come ciliegina sulla torta a questo eccellente prodotto una conversione per PC con la C maiuscola, oppure si accontenterà di un porting diretto come quello fatto recentemente con Devil May Cry 3 Special Edition.

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