Resident Evil 4: un remake fedele all'originale, ma non mancano le sorprese

Sono emersi molti dettagli sugli aspetti principali di Resident Evil 4, che pur non tradendo lo spirito dell'originale potrebbe surclassarlo in ogni senso.

Resident Evil 4 Remake
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  • Resident Evil 4 non è soltanto uno dei più brillanti esponenti degli action horror: è un capolavoro senza tempo, che Capcom ha più volte lanciato su differenti piattaforme nel corso degli anni, come da noi esposto nello speciale su tutte le versioni di Resident Evil 4. Non stupisce quindi che il team al lavoro sul suo rifacimento abbia voluto onorare le basi dell'originale e al contempo migliorare ogni aspetto dell'esperienza.

    È ciò che è emerso dalle informazioni contenute nel coverage a opera dei colleghi di Game Informer, che hanno avuto l'opportunità di provare il nuovo Resident Evil 4. Mentre vi esortiamo a recuperare il loro approfondimento di recente pubblicazione, abbiamo pensato di riassumere tutti i nuovi dettagli emersi sull'avventura a tinte fosche, tra missioni secondarie, minacce mai viste prima e tanto altro.

    Gli orrori di El Pueblo

    Reinterpretare un grande classico è sempre una sfida, giacché può portare sia a un brillante successo, che a un prodotto non del tutto all'altezza delle aspettative. È ciò che è accaduto, rispettivamente, coi rifacimenti di Resident Evil 2 e Resident Evil 3 (qui la recensione di Resident Evil 3) ed è un rischio che Capcom non era evidentemente disposta a correre con la versione modernizzata di uno dei suoi titoli più iconici.

    Chiaramente il "nuovo" quarto capitolo porterà con sé gradite aggiunte, migliorie e anche modifiche, come stiamo per scoprire, ma senza rinunciare ai pilastri che hanno consegnato l'opera di Shinji Mikami alla leggenda. Seguendo gli eventi dei precedenti remake, Resident Evil 4 racconterà il viaggio del brivido di Leon nella Spagna rurale ma con alcune differenze rispetto al classico, su cui Capcom non ha detto altro. Dopo aver selezionato uno dei sei schemi di controlli disponibili - tra cui quello che ricalca l'originale - avremo modo di percepire i primi interventi sin dall'inizio dell'avventura. La casa dell'abitante del villaggio che l'agente si trova a esplorare infatti presenterà più stanze, oggetti raccoglibili e porte con serrature da sbloccare. A proposito dell'ottenimento di risorse preziose, l'immancabile mercante parlerà più della sua controparte dell'era GameCube e non si limiterà a venderci (o a comprare) bocche da fuoco. Potremo dargli dei gioielli per ricevere in cambio mappe del tesoro, erbe gialle che ampliano la salute di Kennedy, armi speciali e mod per potenziare gli strumenti di morte, pensiamo al mirino laser.

    Per quanto concerne i nemici, gli addetti ai lavori li hanno ripensati per renderli più coerenti con la lore e i vari stadi dell'infezione delle Plagas. Nei video di gameplay già disponibili ad esempio abbiamo visto il Ganado col collo spezzato - una variante assente dal gioco base - la cui malformazione indica proprio la terribile opera mortifera del parassita. Oltre a essere più potente dei "normali" abitanti del villaggio, questo tipo di nemico ha una più alta probabilità di emettere gli iconici tentacoli dalla testa.

    Complice un sistema di shooting rifinito, che su PlayStation 5 si servirà del feedback aptico per offrire scontri davvero intensi, riempire di proiettili gli arti dei mostri impedirà loro di utilizzarli, mentre gli headshot verranno accompagnati da suoni che acuiranno la sensazione di aver appena distrutto un cranio.

    Gli abomini del rifacimento però saranno più difficili da eliminare, perché caratterizzati da movenze meno prevedibili, e quando raggiungeranno il protagonista non esiteranno ad assalirlo. A quel punto Leon potrà sia tentare di schivare la presa, sia farsi prendere per poi rispondere con una coltellata ben assestata. In questo ambito, Capcom sembra aver lavorato molto per liberarsi dei quick time event, come parte della modernizzazione dell'esperienza.

    Sempre a proposito del coltello, sfoderarlo poco prima di ricevere un attacco attiverà l'esecuzione di una soddisfacente parry, al prezzo del logoramento della lama. Letalità e durata di questi capisaldi del corpo a corpo potranno essere migliorate dal mercante e tra l'altro il buon Kennedy potrà portare con sé più coltelli, per la gioia di coloro che vorranno portare a termine una run servendosi solo di questo strumento.

    Ricorrere allo stealth in questo remake, e risparmiare così preziose munizioni, sarà più agevole e invitante. L'ex poliziotto dell'R.P.D. infatti potrà accovacciarsi e muoversi di soppiatto, così da eliminare i folli abitanti di El Pueblo indisturbato... finché non verrà scoperto, s'intende. A questo punto, la rapidità e l'imprevedibilità dei Ganados metteranno a dura prova il sopravvissuto di Raccoon City, che potrà fare affidamento a lanterne esplosive, mucche in fiamme e altre opportunità ambientali per cambiare le carte in tavola. A quanto pare però alcuni degli avversari abbattuti si dimeneranno convulsamente e a quel punto bisognerà finirli senza esitare, pena il loro ritorno in azione e, talvolta, col parassita esposto. Nello scontro col Dottor Salvador, l'affabile individuo armato di motosega, dovremo dire addio a tutti i sentieri che ostruirà coi suoi attacchi distruttivi - in via permanente - e se colti impreparati, assistere all'inevitabile dipartita di Leon. Gli sviluppatori si sono impegnati per regalare al protagonista delle morti atroci, così da spingere l'utenza a evitarle a ogni costo.

    Salvare Ashley

    Proteggere Ashley nella lunga e tortuosa fuga dal teatro degli orrori di Lord Saddler era tra i pochi aspetti meno rifiniti di Resident Evil 4, soprattutto a causa dell'IA che muoveva la giovane urlante. Grazie alla sua nuova voce, la figlia del presidente dovrebbe risultare più genuinamente spaventata e ciò si noterà anche dai suoi comportamenti. Col tasto R3 le chiederemo di star vicina il più possibile a Leon ma in generale non potremo più impartirle l'ordine di non seguire il protagonista.

    Capcom voleva impedirle di restar ferma a distanza, anche per massimizzare il realismo dell'esperienza. Una persona della sua età d'altra parte non vorrebbe trovarsi lontana dal suo salvatore in un luogo popolato da pazzoidi e orridi mostri. Restando in materia, la ragazza non avrà più un indicatore dell'energia, giacché questa si ricaricherà col tempo. Ciò detto, se subirà un sufficiente numero di danni entrerà in uno stato di salute precario e a quel punto basterà un altro colpo a segno per provocarne la morte.

    Per impedire che i giocatori finissero per considerarla un peso, gli addetti ai lavori hanno approntato spazi angusti in cui inviare Ashley, così da permetterle di sbloccare le porte. Non mancheranno sezioni in cui ci fornirà una scala per raggiungere zone sopraelevate e altre soluzioni di questo tipo, anche per spingere Leon a tornare sui propri passi per raccogliere risorse e tesori aggiuntivi.

    Passiamo quindi all'arsenale a disposizione di Kennedy, che come nell'originale potrà dotarsi di pistola, mitraglietta e granate accecanti per fare mattanze di Ganados. Come nei precedenti remake si potranno craftare vari tipi di munizioni e in aggiunta sarà possibile ricorrere a un nuovo "giocattolino": un'utile balestra con frecce riutilizzabili, perfetta per le eliminazioni silenziose. Tra la possibilità di usarla per lanciare mine esplosive e la presenza di ulteriori strumenti di morte inediti, il rifacimento di Resident Evil 4 non sarà avaro di soluzioni offensive. Graditissimo in tal senso è l'arrivo di nemici mai visti nel classico, come il colossale individuo mascherato con una vera testa di toro, armato di un grosso martello e desideroso di spazzare via il protagonista con la sua carica bufalina. Questa minaccia andrà ad accompagnarne altre del tutto nuove, così come delle boss fight rispettose delle controparti originali ma anche pesantemente rivisitate ove necessario. Tra la risoluzione di puzzle, il collezionare carcasse di serpenti e l'uccisione di canidi infetti, le missioni secondarie ci vedranno parlare col mercante, che nei punti di non ritorno (dovuti al passaggio ad aree successive del viaggio) ci suggerirà di terminare le faccende in sospeso prima di procedere.

    I puzzle del gioco non saranno le esatte copie di quelli classici e in generale, soprattutto se esploreremo al meglio sentieri e aree inedite avremo l'opportunità di incappare in nuovi documenti atti a espandere la backstory dei personaggi, incluso il perfido Ramon Salazar. Complice l'introduzione di scorciatoie nascoste, di alleati più capaci in battaglia e perfino di valigette personalizzabili con vari bonus annessi, sembra proprio che ogni aspetto di Resident Evil 4 sia stato rifinito in modo più o meno significativo.

    In sostanza, proprio come scrivevamo nella recensione di Dead Space, Capcom potrebbe aver reso giustizia ai nostri ricordi del gioco originale, dando forma a un'esperienza moderna e con sorprese piccole e grandi al seguito.

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