Resident Evil 7: Not A Hero, il nuovo DLC con protagonista Chris Redfield

Capcom approfitta della Paris Games Week per rivelare nuovi dettagli su Not A Hero, il prossimo DLC di Resident Evil 7 in arrivo il 12 dicembre.

Resident Evil 7: Not A Hero, il nuovo DLC con protagonista Chris Redfield
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  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Stadia
  • Resident Evil 7 è stato il capitolo della rinascita per il brand di Capcom, dopo diversi anni in cui sembrava aver perso la bussola. Tutto merito del ritorno ad atmosfere cariche di tensione, ai ritmi più compassati e alla scarsità di risorse, ma anche di scelte più ardite, come la visuale in prima persona. Proprio per quest'ultimo motivo Il settimo capitolo può essere considerato, al pari di Resident Evil 4, come un episodio di grandissima importanza all'interno dello storico brand. Con l'inquadratura in soggettiva Capcom ha inoltre potuto puntare forte anche su PlayStation VR, trasformando il suo gioco in una sorta di killer application per il visore di Sony, rinunciando tuttavia alla riconoscibilità estetica di alcuni personaggi chiave. Poco male, perché Ethan Winters e tutto il nuovo cast sono riusciti comunque a reggere fino alla fine, peraltro dopo aver dimostrato di non avere nulla da invidiare ai volti più celebri.

    Not a Hero, DLC gratuito che continuerà il filone narrativo principale dalla fine di Resident Evil 7, ha però deciso di "rinnegare" alcune scelte, in primis richiamando in causa il buon Chris Redfield e poi rimaneggiando il mood del gioco originale per garantire dei ritmi un po' più rapidi e in cui si utilizzano più spesso le armi da fuoco.

    Insalata di micomorfi

    La Paris Games Week è stato il teatro ideale per ricordarci che Not a Hero arriverà a breve (più precisamente il 12 dicembre prossimo), ma soprattutto che potrà essere giocato con l'ausilio di PlayStation VR. Se, tuttavia, Resident Evil 7 si era rivelato ottimo quando fruito attraverso il visore, questo contenuto scaricabile rischia di essere un'esperienza molto più tradizionale e meno avvincente. Abbandonati i panni di un indifeso sprovveduto, infatti, indosseremo l'uniforme di uno scafato agente speciale, addestrato al combattimento ed armato di tutto punto.

    Non si avrà più, quindi, la disagevole sensazione di essere inadeguati ad ogni scontro con un nemico, né l'impressione di combattere con equipaggiamento di fortuna, poco adatto per fronteggiare le situazioni più spiacevoli. Chris è inoltre dotato di una tuta e di una speciale maschera antigas che "giustifica" la presenza di un'interfaccia più invasiva, spesso arricchita da numerosi dettagli sul luogo e sui nemici: ecco, l'overload di informazioni che ricopre la visuale di gioco è, secondo noi, un elemento che potrebbe intaccare l'immersività, in particolar modo nella modalità VR.
    Al di là di dettagli relativi all'interfaccia, il problema più importante (a prescindere dal metodo di fruizione) potrebbe essere quello che veniva fuori anche nelle parti finali del gioco originale: la scarsa varietà delle tipologie di micomorfo. Al contrario dei nemici presenti in molti altri titoli della saga Resident Evil, il roster di infetti del settimo capitolo è infatti abbastanza povero, sia dal punto di vista estetico che da quello dei pattern.

    Not a Hero non sembra voler far molto per cambiare la situazione - anche se nel trailer è visibile chiaramente un nuovo avversario esplosivo -, chissà, quindi, se il maggior focus sugli scontri renderà così monocorde l'incedere.
    Certo è che Capcom non ha lasciato nulla al caso, e le fasi più concitate beneficeranno di una serie di meccaniche aggiuntive, come una parata, che può sbilanciare l'attaccante, oppure un devastante pugno concettualmente simile ai calci rotanti di Leon. Insomma, una revisione abbastanza approfondita e coerente del combat system che comunque non dovrebbe annullare del tutto la situazione di tensione. Dopotutto l'avversario che Chris sta inseguendo all'interno della profonda miniera - che farà da sfondo all'avventura - è proprio Lucas, il membro più squilibrato ed intelligente della povera famiglia Baker. Egli ama costruire trappole d'ogni sorta, creare machiavellici trabocchetti e torture degne di Saw l'Enigmista, ma non è tutto, perché da buon pazzoide serial killer si diletta anche nell'osservare le sue vittime e a stuzzicarle con i suoi irritanti commenti. Speriamo che questi interessanti spunti narrativi riescano in buona parte a sopperire ad un'apparente mancanza di carattere dal punto di vista del gameplay e delle atmosfere.

    Resident Evil 7 Biohazard Not a Hero è un DLC interessante più per il suo valore nostalgico che per altro: la mini avventura gratuita riscrive infatti tutti i ritmi di Resident Evil 7, e potrebbe trasformarsi in uno sparatutto aspecifico e privo di carisma. C’è anche il rischio che l’interfaccia, meno camaleontica di quella del gioco originale, e il clima parzialmente privato della vena orrorifica, possano far incrinare il magico rapporto tra PlayStation VR e la creatura di Capcom. Insomma, non siamo sicuri che la struttura dell’ultimo Biohazard sia molto adatta ad ospitare un contenuto di questo genere, ma apprezziamo lo sforzo di voler variare la formula ed introdurre qualche vecchia conoscenza. Vedremo tra poco più di un mese se i nostri dubbi saranno spazzati via da una realizzazione sopra le aspettative, nel frattempo abbiamo gli occhi puntati su quello che probabilmente sarà il contenuto scaricabile più significativo dell’intera stagione di Resident Evil 7: End of Zoe.

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