Resident Evil Code Veronica X Anteprima: Claire Redfield sta per tornare

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Resident Evil Code Veronica X Anteprima: Claire Redfield sta per tornare
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  • PS2
  • NGC
  • PS4
  • Damn! Back Again!

    Nella ricca lineup di videogiochi inediti in arrivo su Nintendo GameCube nei primi mesi del 2004 figura un titolo che, nonostante l'appartenenza ad una saga che ha fatto la storia del divertimento interattivo, di inedito possiede ben poco. Si tratta di Resident Evil - Code Veronica X, già visto all'opera su macchine quali SEGA Dreamcast e, in seguito, Sony PlayStation 2.
    Per quale strano motivo questo titolo, che all'anagrafe videoludica può vantare già qualche anno, viene riesumato dalla propria casa di produzione per essere nuovamente lanciato sul mercato? Questo non è che uno degli svariati - e del tutto legittimi - dubbi sull'attuale strategia Capcom concernente l'epopea di Resident Evil, la quale è, come noto, esclusiva cubica. Semplice desiderio di (ri)proporre l'intera serie, in modo da permettere a vecchi e nuovi fans di (ri)giocarla, oppure squallida, e forse non troppo azzeccata, mossa di mercato? La risposta risiede probabilmente negli uffici ai piani alti della Captive Communications; tuttavia, dati i precedenti dell'azienda nipponica (esempio lampante: Street Fighter e le sue innumerevoli versioni), tra gli addetti ai lavori sembra prevalere la seconda ipotesi.
    Ma queste righe non sono un processo ai vertici Capcom ed alle loro discutibili stragegie di mercato, bensì l'anteprima di quello che, a detta della critica, è stato il miglior episodio della serie (almeno fino all'uscita di RE Rebirth su GameCube).

    Chronological (dis)order

    Prima di passare alla descrizione dell'imminente titolo, è necessario spendere qualche parola per meglio capire la posizione cronologica di Code: Veronica X all'interno della saga nata dalla vulcanica mente del geniale Shinji Mikami.
    Infatti, a differenza di quanto la logica potrebbe portare a pensare, Code: Veronica X non riprende esattamente la narrazione dal termine di Resident Evil: Nemesis, suo più vicino predecessore, ma è ambientato tre mesi dopo quanto raccontato da Resident Evil 2. Dopo essere uscita illesa dalla stazione di polizia di una Raccoon City invasa da zombie ed altre creature non proprio rassicuranti, la giovane Claire Redfield (protagonista, assieme al poliziotto idealista Leon Kennedy, di RE 2) decide di recarsi in Europa, sempre alla ricerca di suo fratello Chris (membro S.T.A.R.S. protagonista, assieme all'avvenente Jill Valentine, del capostipite della serie), il quale - si suppone - sarebbe nel quartier generale della misteriosa Umbrella Corporation del Vecchio Continente. Giunta a destinazione, Claire è catturata da loschi figuri al soldo della suddetta azienda, quindi portata in una prigione mobile in Sud America: qui inizia l'avventura, nella quale si scopriranno nuovi agghiaccianti particolari, verrà fatta luce su alcuni punti rimasti in sospeso e si incontreranno nuovi personaggi, come per esempio Alfred Ashcroft o Steve Burnside.

    Three-dimensional horror

    Chi ha giocato con passione ai primi tre episodi della saga non può permettersi di trascurare Code: Veronica X, il quale, pur presentando una trama non troppo differente da quelle dei predecessori (l'originalità comincia a svanire, quando si ha a che fare con orde di zombie assetati di sangue per l'ennesima volta...), porta con sé qualche interessante novità (sia chiaro, trattasi di titolo non nuovo, perciò tutte le caratteristiche considerate sbalorditive all'epoca della data di rilascio, come per esempio i 60 frames al secondo, sono ora definibili "solo" di buona qualità, nei confronti di quanto propone il mercato attuale), come per esempio l'innesto del 3D.
    Per la prima volta nella storia di Resident Evil, infatti, si assiste all'abbandono del vetusto (ma non per questo non convincente) 2D in favore della terza dimensione. Niente più fondali pre-renderizzati e statici, ma ambientazioni "vive" ed interattive, niente più cambi improvvisi di inquadratura (specialmente in incontri in cui si è costretti ad indietreggiare...), ma visuale semovente.
    Alle suddette innovazioni, vanno ad aggiungersi elementi classici quali scene di intermezzo, inquietanti giochi di luce (o meglio, giochi di buio), terrificanti versi appartenenti a poco umane creature, armi in grado di far impallidire l'esercito americano e, last but not least, zombie in quantità industriale. In breve, tutto il necessario per morire di spavento dall'inizio alla fine del gioco...

    C'mon, let's get scared!

    Difficile prevedere l'accoglienza che il pubblico dei possessori di GameCube riserverà ad un titolo già disponibile da tempo, in versione assolutamente identica (e magari anche ad un prezzo più basso, particolare non del tutto trascurabile...), su altre due console.
    Che apprezziate o che contestiate la scelta della Capcom di riproporlo sul mercato a più di tre anni di distanza, che mai lo abbiate sentito nominare o che lo abbiate giocato a lungo (e, si presume, portato a termine), Code Veronica X, titolo chiave nella serie di Resident Evil nonché importante capitolo nella storia dei survival horror, è in arrivo in Europa. Pronto ad essere ignorato da chi snobba i prodotti del passato, ma altresì pronto a terrorizzare senza pietà nuovi, indifesi videogiocatori, ignari di ciò che li aspetta...

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